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Autore: giu840    15/06/2006    5 recensioni
"Comincio a sbattere i pugni sul cuscino e a piangere come una pazza: sembro una bambina che fa i capricci, è come se fossi tornata indietro nel tempo. Ma ora mi dispero per qualcosa di importante: da domani sarò tagliata fuori dal mio mondo, sarò a fianco di un pazzo che nemmeno conosco: perderò tutto, le mie amiche, la mia famiglia. E poi lui? Come farò a vivere senza averlo al mio fianco?"
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Usagi è appena tornata nella sua casa

 

 

 

 

 

 

 

 

Usagi è appena tornata nella sua casa, una lussuosa villa di tre piani affittata per il breve periodo che deve trascorrere in città. Ha messo sua figlia nel lettino perché, dopo la giornata con nonna Ikuko, era veramente stremata. La osserva dormire e il suo cuore si riempie di gioia: si sofferma a sentire il suo respiro leggero e si rende conto che riesce a sopravvivere nella sua terribile vita solo grazie a lei. La bacia dolcemente e si avvicina alla finestra.

Il suo sguardo vaga attraverso lo splendido giardino della villa. Scoppia a piangere: una, cento, mille lacrime le scorrono sul viso, piccole lacrime che contengono un dolore troppo grande da sopportare. Ora è sola con sé stessa e non può fare a meno di pensare agli ultimi avvenimenti che le sono accaduti: li ha visti, ha visto le sue amiche e Mamoru. Sono tutti cambiati, sono bellissimi. La ha osservati di nascosto per qualche minuto prima di entrare nel bar quel pomeriggio: erano sereni, sembrava discutessero di qualcosa di importante. Darebbe qualsiasi cosa per poter tornare in mezzo a loro, per poter avere di nuovo una vita felice, fatta di scuola, uscite, gite e sogni.

Da quanto tempo non sogna? Forse dallo stesso momento in cui ha dovuto abbandonare tutto; probabilmente non è nemmeno più capace a sognare. Prima di oggi il suo unico desiderio era svegliarsi il giorno dopo e trovare la sua piccola accanto a lei. Ma adesso, dopo averlo visto, desidera anche qualcos’altro. Vuole poter abbracciare Mamoru, stringerlo forte a se, baciarlo e sentire i suoi morbidi capelli sotto le mani. È un desiderio fortissimo e, sapere che non potrà mai esaudirlo la fa diventare pazza. Ha bisogno di lui, l’unico che l’abbia mai capita veramente, il solo ad aver avuto accesso ad ogni singola parte del suo cuore. Sa benissimo che non sarebbe dovuta tornare: ora sarà peggio perché di notte non riuscirà più a dormire e perché sarà tentata di mettersi in contatto con lui, con loro, per raccontare la verità, per spiegare cos’è successo in quella maledetta sera di tre anni prima.

 

Solo Zara sa la verità: la donna ha pianto tanto per lei, per quella ragazza dai sogni infranti che è rimasta sola per colpa di un uomo senza scrupoli, violento e pieno di se. Ha cercato di essere per Usagi una madre, ma anche un’amica, per far sì che soffrisse meno la solitudine; ha ringraziato il cielo per l’arrivo inaspettato di Nicole, per quel dono che le è stato concesso quando in mezzo a lei c’erano solo vuoto e disperazione.

Dopo aver visto le sue amiche e Mamoru, Zara si è resa conto del perché Usagi ci tenga tanto: nonostante la loro apparente serenità, tutti e cinque portano addosso un dolore profondo, forse lenito in parte dal trascorrere del tempo ,ma comunque presente in ognuno di loro, unica costante della loro vita. A volte cerca di pensare a come poteva essere la ragazza quando ancora la sua esistenza scorreva serena, ma non ci riesce: non ha mai visto Usagi ridere da quando la conosce, non l’ha mai vista tranquilla, senza paure o preoccupazioni.

Vorrebbe fare qualcosa, ma non sa cosa: vorrebbe liberarla dai fantasmi che la tormentano e che non le permettono di gioire della sua giovane vita.

 

Mamoru e le ragazze sono ancora da Motoki, insieme ma nello stesso tempo distanti l’uno dall’altro. Quello che hanno visto li ha sorpresi talmente tanto che nessuno di loro si è più mosso né ha proferito parola. Le loro menti sono preda di mille pensieri diversi, i loro cuori turbati da troppi sentimenti: gioia, rabbia, incredulità. Vorrebbero gridare per sfogare quel senso di sconforto che li attanaglia: nessuno di loro è stato in grado di fermarla o di affrontarla, dopo tanto cercare l’hanno lasciata andare.

Mamoru non riesce a pensare più a niente: gli basta chiudere gli occhi per farla riapparire davanti a se, bellissima, elegante, matura. È diventata la donna che immaginava avrebbe avuto al suo fianco; rivede ogni fotogramma di quei minuti che lei ha passato lì, così vicina da poter essere toccata, ma con la mente distante anni luce da loro. Pensa alla sua bellissima bambina, che chiama papà un uomo che non è lui. Usagi ha un nuovo compagno, probabilmente è sposata con lui, e insieme crescono con gioia il frutto del loro amore.

C’è però un dubbio che non gli da pace: cos’era quella tristezza sul volto di Usagi? Quando è uscita dal bar ed è salita su quella lussuosissima macchina, i loro sguardi si sono incrociati per un breve istante: gli occhi della ragazza non esprimevano senso di colpa o freddezza; sembravano chiedere disperatamente aiuto.

Mamoru stringe i pugni e fa una promessa a se stesso: se avrà l’occasione di rivederla non la lascerà andare, la costringerà a spiegargli per quale assurdo motivo lo ha abbandonato.

Non può credere che lei se ne sia andata per amore di un altro, è impossibile: il destino ha già deciso qual è il loro futuro, è scritto in cielo che Usagi e Mamoru si ameranno per sempre.

Lui non la dimenticherà, anche ora che sa che sta con un altro, anzi: questo lo sprona ad essere ancora più forte e agguerrito. Usagi sarà di nuovo sua e questa volta sarà per sempre.

 

Mamoru osserva le ragazze: erano quattro splendide guerriere, forti e coraggiose, sempre pronte a rischiare la vita per proteggere la loro principessa. Ora, di quelle combattenti non è rimasto più nulla: al suo fianco ci sono quattro ragazze normali, deboli, provate da una tristezza indescrivibile. Ora che l’hanno rivista è crollata la maschera di felicità che hanno indossato nel corso degli ultimi tre anni. I loro volti sono tirati e senza espressione, le loro menti unite da un filo invisibile. C’è una domanda che le tormenta: perché non le ha considerate, perchè è passata davanti a loro e li ha ignorati come se fossero stati trasparenti? Non è possibile che si sia spezzato il loro legame, la loro amicizia così bella e pulita.

“ Io devo sapere. “ Rei non guarda nessuno, sembra parlare con se stessa.

“ Anche noi lo vogliamo. Ma, a quanto pare, a Usagi non interessa darci alcuna spiegazione. “

“ Non mi importa Ami. Credo di averne il diritto. Tutte lo abbiamo.”

“ Forse la signorina ormai è troppo superiore per mescolarsi a noi comuni mortali. È evidente che ha intenzione di non riallacciare i rapporti, siamo troppo inferiori rispetto a lei. “

“ Minako! Sai benissimo che non è così. “

“ Mamoru, per favore! Apri gli occhi. Forse la vecchia Usagi non era così. Ma l’hai vista oggi?! Vestiti firmati, gioielli costosissimi; non hai fatto caso a come si muoveva, a come parlava? Sembrava una signora dell’alta società, tutta fredda e tirata. E la sua amica? Esattamente uguale. Mi dispiace tanto cari miei, ma lei non ha più niente a che fare con noi.”

“ Minako piantala! “ Mamoru sbatte rabbioso i pugni sul tavolo, spaventando le ragazze ancora stupite per le parole dell’amica. “ Sai benissimo com’è Usagi, credo che l’ultima cosa che le interessi sia il denaro o la moda. Capisco che tu sia arrabbiata, lo siamo tutti, ma non ti permetto di parlare così di lei. £

“ Non potevo aspettarmi niente di diverso da te: tu la vedi con gli occhi dell’amore. Prova a svegliarti e a pensare che, forse, per tre anni abbiamo cercato qualcuno che non se lo meritava nemmeno. “

“ Smettila! È la tua rabbia che sta parlando, non tu! “

“ No Makoto, affatto. Visto che è diventata così ricca non credo che le sarebbe costato molto farci una telefonata anche solo per dirci che era viva. Te l’ho detto, è evidente che non siamo più degni della sua amicizia. “

Il gelo cala sui ragazzi: forse la ragazza, ha ragione, forse Usagi è scappata perché ha trovato un uomo ricco che la ricopre di denaro.

“ No, mi dispiace, io non ci credo. Usagi ci voleva troppo bene, non ci avrebbe mai lasciato per un motivo tanto futile. “ Rei scuote la testa, incredula per le parole forti dell’amica.

“ Basta così. È impossibile per noi parlarne adesso, siamo troppo scossi e arrabbiati. Domani, a mente fredda, decideremo come comportarci. “ Ami chiude il discorso e il suo tono non ammette repliche.

I cinque si alzano dal tavolo, pagano a Motoki e si lasciano con la promessa di rivedersi per il party del giorno dopo. Quella festa servirà per far trascorrere loro una serata tranquilla all’insegna del divertimento, lontani da tutti i pensieri negativi. Forse.

 

 

 

 

 

 

  
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