Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Segui la storia  |       
Autore: Carmilla Lilith    08/10/2011    2 recensioni
Tre giovani dame inglesi recatesi nella dimora di campagna di una loro amica in occasione del suo matrimonio, restano bloccate dal maltempo. Ma qualcosa d'inquietante vive in quella casa... Ambientato nella seconda metà dell'800, spero vi piaccia!
Genere: Dark, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Epilogo “Matilda, sai dov’è sparita Lady Susan?” Domandò Olympia, guardandosi intorno. Lady Osborne in realtà immaginava dove si trovasse la sua amica, ma voleva averne conferma.
Matilda sorrise. “L’ho vista mentre saliva le scale in compagnia di Joshua”.
Olympia sospirò, levando gli occhi al cielo. “Non crederò mai più alle parole di Miss Scott in vita mia! Da quando lei e Mister Abbot si sono rivisti non fanno altro che provocarsi. Chissà che stanno combinando, a breve ci sarà il brindisi per gli sposi!”.
Matilda, Olympia e Susan erano state invitate alla festa di fidanzamento della loro amica Barbara Bloomfield con… Lord Alan Abbot. A quanto pareva Alan aveva confidato la sua amarezza per la fine del fidanzamento con Gwendolyn Green a Lady Bloomfield e aveva trovato ben più che un semplice conforto. Dopo tre mesi di frequentazione, Alan aveva chiesto la mano di Barbara e da due giorni villa Abbot stava ospitando i festeggiamenti per il lieto evento.
“Mantieni la calma Olympia, sono certa che torneranno presto. Sei forse invidiosa?” Rispose Matilda, senza distrarre lo sguardo da Miss Bloomfield che, fasciata in un meraviglioso abito color smeraldo, danzava con il suo promesso sposo.
“Invidiosa? E perché mai, io ho già il mio spasimante!” Rispose Olympia, rivolgendo un sorriso a Stephen Clearwater. Il giovane moro stava corteggiando Miss Osborne da quando l’aveva rivista e, a quanto sembrava, le sue attenzioni non erano affatto sgradite.
“Pare proprio che io sia l’unica a restare sola.” Sospirò Miss Green. “Oh, suvvia Matilda! Ben presto anche tu avrai a che fare con l’assillante corteggiamento di uno spasimante, ne sono certa.” Disse Olympia, con un largo sorriso.
Susan Scott fece la sua comparsa, tenendo per mano Mister Abbot. “Non hanno ancora fatto il brindisi, vero?” Domandò la giovane dai capelli corvini. Olympia non poté non notare le sue gote arrossate che subito le fecero intuire quanto avvenuto tra i due.
“No, Lady Scott, non temete.” Rispose Miss Osborne, rivolgendo un’eloquente occhiata alla sua timida amica, che arrossì. Anche Joshua comprese che Olympia sapeva fin troppo bene quanto accaduto tra lui e Susan: quella consapevolezza gli provocò un certo imbarazzo.
La musica terminò e i due promessi sposi si recarono al tavolo d’onore. Vedere Barbara così raggiante ed emozionata fece gioire le sue amiche, liete che quella festa di fidanzamento non fosse stata ostacolata da alcun fantasma vendicativo.
Alan prese la parola: “Miei cari ospiti, siamo lieti che abbiate partecipato ai festeggiamenti per il nostro fidanzamento. Nonostante talvolta i nostri rapporti di amicizia o parentela siano stati messi a dura prova da eventi sgradevoli –Joshua era certo che il fratello si stesse rivolgendo a lui- ora questi legami sono più forti che mai, proprio perché sono sopravvissuti a tali prove. Vi ringraziamo per approvato e sostenuto la nostra unione e speriamo di ritrovare tutti noi al nostro matrimonio”.
Il discorso di Alan Abbot venne calorosamente applaudito da tutti i presenti, che poi levarono i loro calici, brindando ai futuri sposi.
Una volta terminato il brindisi, Barbara raggiunse le sue amiche, che l’abbracciarono affettuosamente. “Sarete delle damigelle meravigliose!” Esclamò Lady Bloomfield, senza riuscire a trattenere delle lacrime commosse.
“Cara Barbara, rischi che una delle tue damigelle diventi persino tua cognata!” Disse Olympia, facendo avvampare sia Lady Susan che Joshua, il quale si trovava poco distante.
Barbara rivolse un radioso sorriso a Susan, che non poté che annuire. Nonostante avesse provato con tutte le sue forze a dimenticare Joshua, non v’era riuscita. Anche se numerosi uomini l’avevano corteggiata durante il suo soggiorno in Francia, Lady Scott non si era mai concessa a nessuno, incapace di scordare la sua prima notte d’amore con il più giovane dei fratelli Abbot. A quanto pareva, poi, anche Joshua era rimasto stregato da Susan tanto che, meno di un’ora prima, quando avevano terminato l’atto amoroso, le si era dichiarato con ardore.
“Oh Susan!” Disse Miss Bloomfield, abbracciando la sua timida amica.
Mentre le danze riprendevano, le quattro fanciulle brindarono nuovamente alla loro amicizia e al radioso futuro che, ne erano certe, le aspettava.
 

L’angolo dell’autrice

Che dire? Ce l’ho fatta! Questa è la conclusione di “A mansion in the fog”. Il titolo di questa storia è dato dall’unione del titolo di due canzoni che amo molto (strano, vero?), ovvero “A Mansion in Darkness” di King Diamond dall’album “Abigail” e “Her Ghost in the Fog”, già citata nel capitolo precedente. Ah, avete notato che le iniziali del nome e del cognome delle tre protagoniste coincidono? Ebbene, non è una scelta casuale! La b di Barbara Bloomfield si rifà alla parola beautiful (bella, in inglese), la s di Susan Scott a shy (timida) e la o di Olympia Osborne ad outgoing (nella sua accezione di espansivo). Mi prostro ai vostri piedi per ringraziarvi della vostra pazienza e fedeltà (in particolare Hellister, Tetide, Bluefly e Neremir, che mi seguono sin dagli inizi di questa avventura, ma anche tutti gli altri lettori) e spero di non avervi deluse con un finale troppo lieto. Ora devo soltanto sistemare il layout e alcuni dialoghi dei primi capitoli (ho deciso che i personaggi si danno del tu, mentre all’inizio avevo optato per il voi. Manterrò i dialoghi in voi soltanto per i primi incontri tra Susan e Joshua, dato che i due sono molto diffidenti l’uno nei confronti nell’altra).
Ah, vi lascio il link di una Missing Moments che ho scritto su Joshua e Susan anche se, vi avverto, è un po’ sdolcinata. Non linciatemi! Wish I had an angel.
Grazie ancora, di cuore.

Carmilla Lilith.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: Carmilla Lilith