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Autore: JosephineGreen    08/10/2011    0 recensioni
Il continuo della mia prima storia "Sii fedele al tuo sangue". Ovviamente è ambientata al secondo anno di Hogwarts.
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Josh si sedette sul letto, osservando il sole di giugno che stava tramontando. Ripenso al suo primo anno, a tutte le vicende che si erano susseguite, alle lezioni, ai professori, a Jack e Jo, a colui, o meglio “colei”, che aveva aperto la camera dei segreti, che si era scoperto appena il giorno prima essere Ginny Weasley. Si, era stato un anno decisamente movimentato, ma, in fondo, non era stato così terribile: almeno, si era fatto degli amici.
Quasi come se potessero leggergli nel pensiero, entrarono nella stanza Colin, Ritchie e Jimmy, che stavano chiaccherando spensieratamente.
-Hey, ma allora sei qui!- esclamò Jimmy sorpreso di vederlo.
-Mi sembra evidente.-
-Oh cielo! Abbiamo un comico qui!- prese ad urlare Ritchie con il suo solito fare esagerato ed estroverso.
Josh si alzò lentamente rimettendosi a fare la valigia.
-Beh, se davvero ci fosse, non saresti di certo tu, mio caro Richard.-
I quattro amici risero insieme.
-Che progetti avete per quest’estate? Andrete in vacanza all’estero?- chiese Colin.
-Forse, non lo so, non ho ancora parlato di questo con papa. A me piacerebbe un sacco andare in Australia!- rispose Jimmy speranzoso.
Ritchie storse il naso.
-Australia?! Ma hai idea di quanti insetti ci sono in Australia?! Tu ti becchi una puntura da un’ape australiana e sei morto stecchito dopo solo cinque minuti!-
-E chi l’avrebbe detta questa stupidaggine?- chiese Colin dubbioso.
-Io!-
-Oh, allora tutto si spiega.-
Ritchie era famoso tra quelli del primo anno per essere una di quelle persone che tutti catalogano come “parolai”. Nessuno dei suoi amici capì mai perchè faceva così: forse per attirare l’attenzione, o magari credeva davvero a quello che diceva. Solo una cosa era certa: un ottimo settanta per cento di quello che usciva dalla sua bocca erano bugie belle e buone.
-Che amici esilaranti che mi sono trovato!-
-Andiamo genio tu cosa farai allora quest’estate?-
-Credo che andrò in Scozia dai miei nonni. Tu Josh?-
Josh, che aveva appena chiuso il baule, non con poco sforzo, si massaggiò le tempie soddisfatto.
-Io me ne torno a casa, finalmente!-
 
 
I corridoi erano praticamente deserti a quell’ora, per via del banchetto che si stava svolgendo nella Sala Grande, così Jo ne approfittò per passeggiare in solitudine ed abbandonarsi ai propri pensieri.
Era stato un anno terribilmente impegnativo e stressante per via dello studio, delle questioni familiari e sociali, per poi parlare dell’apertura della camera dei segreti.  Il fatto che fosse stato un anno così difficile non significava che lei non si fosse divertita, o che non avesse fatto nuovi amici: nonostante non avesse fatto molta amicizia con le ragazze della “gang” di cui faceva parte suo fratello, aveva legato molto con i maschi, soprattutto con Theodore, e poi c’era Claire, la sua migliore amica. Si, era stato un anno difficile.

-Cielo se è stato un anno difficile!- esclamò Theodore esausto gettandosi sul morbido materasso del letto di Draco. Erano tutti nella sua stanza per fare un resoconto dell’anno.
-Bene,- cominciò il giovane Malfoy- è stata dura, ma siamo ancora qui! In fondo, dei purosangue come noi non potevano che uscirne vincenti no?!-
Gli altri tre ragazzi annuirono concordi.
-Certo, non si è concluso come avrei voluto...-
Theodore su alzò a sedere con fare perplesso.
-Che intendi dire?-
-Beh, lo sapete... In fondo, speravamo più o meno tutti che il mostro della camera dei segreti riuscisse nel suo intento!-
-Magari con Weasley.- sussurrò Jack.
Blaise scosse la testa.
-Nah, Weasley non è mezzosangue, e comunque è troppo stupido anche per essere ucciso!-
I quattro amici risero. Gli anni della spensieratezza e privi di problemi. Forse i più belli di sempre. Ma la felicità, si sa, non dura per sempre; anzi, si potrebbe affermare che essa sia una delle conquiste più ardue e più vane, visto che una volta acquisita, è davvero difficile conseguire nell’impresa di nuovo. Se gli studenti di Hogwarts considerarono quell’anno difficile, si può soltanto immaginare le difficoltà che sarannò costretti ad affrontare in futuro. Ma il fututo e il passato sono sempre connessi da una linea sottile, impossibile da spezzare. Si consluse così il loro secondo anno, con una vana speranza di futura tranquillità. Vana è davvero il termine adatto.
 
 
 
Ok, allora l’angolo autrice lo faccio anche io.
Mi scuso per l’orrore di questo capitolo e per come ho organizzato il sequel della prima storia, ma i primi tre anni sono davvero privi di avvenimenti importanti. Per questo ho deciso, per non annoiare i lettori, i quali immagino saranno numerosissimi (vana speranza), di saltare il terzo anno, completamente privo di avvenimenti degni di nota, e di passare direttamente al quarto, nel quale comincia a formarsi la vera storia, e che quindi comincia a divenire un po’ più movimentato. Ringrazio chi mi ha seguito (cioè nessuno), chi mi segue (rinnovo il nessuno), e chi mi seguirà (forse).
Siate fedeli al vostro sangue.
  
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