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Autore: the_rest_of_me    08/10/2011    1 recensioni
*NON LEGGETE, non la cancello per una questione affettiva, ma davvero, non ne vale la pena!*
Quando due strade si incociano come si sono incrociate le loro nessuno può dividerle... spero che vi piaccia questa ff... in realtà è la continuazione di un'altra (doppia identità) ma la si può leggere anche come una storia a sè stante...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Behind a good face...'
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spero che vi piaccia... è il seguito di un'altra ff "doppia identità", ma comunque potete leggerla come una ff a sè stante, non ci sono collegamenti così stretti da danneggiare o intaccare una lettura scorrevole.

-so che non dovrei scriverti, ma non ce la faccio! Ormai saranno tre mesi che non ci sentiamo, che non chiami e dubito persino di averti mai incontrato! Non so perché tu non mi abbia più cercata, ma se dovessi leggere questo messaggio potresti rispondermi… scusa! Ciao!-
Due settimane dopo. Lei non aveva ancora ricevuto nessuna risposta. Non le andava di cercarlo di nuovo ma non voleva nemmeno tenersi tutto dentro. Aveva cercato di sfogarsi con i suoi genitori, ma non c’era riuscita. Scrivere non la aiutava più, erano troppo le cose da dire e troppo poco efficaci le parole usate. L’unica soluzione sarebbe stata avere lui a consolarla. Ma ricordava benissimo l’ultima frase che le aveva detto: “è stata un’estate bellissima. Adesso, però, l’estate è finita e dobbiamo tornarne alle nostre vite, per cui ognuno per la propria strada!”. In quel momento le era crollato il mondo addosso. Aveva creduto che lui sarebbe stato il suo compagno. Aveva sperato di riuscire a farlo innamorare, ma, evidentemente, nel cuore di Damon non c’era spazio. Lui era un vampiro, faceva la parte di un attore e di certo non aveva tempo o voglia per una ragazza semplice e banale come lei. Dentro di lei si susseguivano una miriade di emozioni differenti. Era troppo orgogliosa per passar sopra a quello che Damon le  aveva detto, ma in quei tre mesi aveva imparato a fidarsi e a confidarsi e adesso non sapeva con chi farlo. Era estenuante tenersi tutto dentro.
Il primo mese era stato terribile. Non riusciva a capacitarsi dell’abbandono. Non lo accettava.
Il secondo mese era andato meglio. Aveva capito che a sbagliare era stata lei ed era andata avanti!
Ma adesso aveva bisogno di lui. Di quello che lui aveva rappresentato per lei: il suo migliore amico, il suo ragazzo, il suo confidente, la spalla su cui piangere, il suo consigliere! Non aveva molti amici e poter parlare con lui le era stato d’aiuto. Nei tre mesi di lontananza erano successe troppe cose, e poche positive. Ormai era arrivata ad un punto di rottura. Doveva sfogarsi con qualcuno, altrimenti sarebbe scoppiata e non era una cosa positiva.
-scusa se ti cerco di nuovo. So perfettamente che non dovrei farlo, ma mi servi. È puro egoismo, una cosa che ho imparato da te (non voglio recriminare). In questi tre mesi sono successe troppe cose e ho bisogno di parlartene. Dall’ultima volta che ci siamo visti sono cambiate un po’ di cose. La scuola è ricominciata e anche lo stress. Certo queste cose non le puoi capire, dopotutto sei un attore di Hollywood, anche se entrambi sappiamo la verità (ripeto non voglio recriminare). Ti avevo parlato delle mie poche amicizie a scuola, ma quest’anno sembrano essersi accentuate. Sono solo due mesi che la scuola è iniziata. Ma, purtroppo, le mie tre amiche, anzi due di loro, hanno dimostrato che stavano vicino a me solo per interesse. Solo perché io passavo i compiti. È stato un duro colpo, ma l’ho superato. Ma non è tutto. C’è quella merda di una professoressa che non la smette di assillarmi: hai fatto questo, non interrompere, non fiatare, non respirare, non vivere… come se non bastasse mia madre crede che io non abbia alcuna intenzione di studiare, sono troppo concentrata su di te, secondo lei. Mio padre la pensa come lei ma non me lo dice. Ieri, però, c’è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Andavo in classe e ho riso con la mia compagna. Di lì passava una ragazza, che non conosco. Anzi, è la fidanzata di quel ragazzo che mi piaciucchiava l’anno scorso. Comunque vedi questa che mi si avvicina e mi dice: “mi stai prendendo per il culo?” io non ho capito che cavolo volesse dire e poi lei ha cominciato a recriminare perché, a detta sua, non faccio altro che provarci con il SUO ragazzo. Il fatto che è suo l’ha sottolineato. In quel momento ho sentito veramente la tua mancanza. In momenti come quello tu sai darmi forza. Ma tu non c’eri. E… quando lei ha insinuato che non c’è una sola anima vivente in questo mondo che possa essere attratta da me avrei voluto darle ragione e dirgli che non un’anima vivente è attratta da me… ma tu si. Purtroppo non ho potuto. Non so perché ti ho scritto questo messaggio, che assomiglia a un poema omerico, e non sono sicura che lo invierò. Ma comunque voglio che sia chiaro che la mia intenzione non era quella di disturbarti o di farti pensare a me… dovevo solo dirlo a qualcuno…-
Chiara aprì il menù e mise il puntatore sul tasto “Elimina”…. Ma alla fine sullo schermo apparve: “Invio 10 messaggi in corso...” aspettò 4 minuti con il cuore in gola: “messaggio inviato”. Beh, ormai il danno era fatto. Adesso non rimaneva che aspettare. Sapeva che non sarebbe successo nulla, ma forse, un po’ nel profondo sperava che lui avrebbe risposto, anche solo per dirle di cancellare il suo numero.




Disclaimer: il personaggio di Damon Salvatore non mi appartiene, ma è della Smith, e di chi ne possiede i diritti.
  
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