Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Kyoto    08/10/2011    5 recensioni
Michelle non reagì. Ormai sapeva che la vita la stava abbandonando, ma non avrebbe mai pensato che proprio lui gliela avrebbe tolta. L'uomo che amava e con cui stava da qualche mese. Le lacrime iniziarono a colarle dagli occhi, quando Jack alzò il coltellino, mirando alla carne della giovane ragazza. Il dolore si sarebbe sentito qualche attimo più tardi, ma niente. Passarono i secondi, ma Michelle non sentiva dolore da nessuna parte. La ragazza sentì un rombo nell'aria. Riaprì gli occhi, che per non accettare la realtà aveva chiuso, ma non vide Jack. Bensì dei lucidi occhi verde smeraldo puntati nelle sue iridi ametista.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Grell Sutcliff, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Undertaker, William T. Spears
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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 La scommessa

 
-Che vuoi? Non sono in vena di fare niente.- disse lei secca.
-Pure io. Non ho proprio voglia di fare niente.- aggiunse lui accarezzandole i capelli sulla spalla.
-Perchè mi stavi aspettando dietro alla porta?- richiese Michelle dando un leggero schiaffo sulla mano del becchino.
-He he... Volevo vedere come stavi dopo che Grell ti ha puntato quella bella motosega in faccia.- disse lui iniziando una serie di risolini nervosi, che infastidirono non poco Michelle.
-Finiscila di ridere. Sei fastidioso.- disse la ragazza facendo una smorfia.
-Ok biondina. Mi spieghi come fai ad avere dei capelli così biondi, però? Sono veramente chiari...- chiese lui sorridendo. Questa volta sinceramente.
-Non ti interessa.- rispose lei diventando rossa in volto.
-Dai...- disse lui riprendendo la stessa ciocca di capelli di prima.
-E va bene... Ma tu non devi dirlo a nessuno, eh?!- disse lei guardandolo male.
-Bocca cucita!- disse lui gesticolando con una mano quello che aveva appena detto.
-Ok... Devi sapere che non sono inglese prima di tutto...- disse lei prendendo aria tra una frase e l'altra. - Vengo dalla Germania. Qualche anno fa io, insieme alla mia famiglia mi sono trasferita qui in Inghilterra e... Insomma...- disse lei un po' imbarazzata.
-Insomma, te ne vergogni?- chiese lui sghignazzando.
-Ehm... Sì...- rispose lei arrossendo ancor più di prima.
-Perchè te ne vergogni? Le persone che vengono da altri paesi hanno sempre una storia da raccontare...- disse lui stendendosi sul letto, aspettando che la giovane le raccontasse la sua storia.
- Tsk...- sussurrò Michelle, intuendo quello che voleva il becchino.
- Dai...- disse lui cambiando più volte posizione, fino a che non si sentì comodo.
- Perchè mi convinci sempre?- chiese lei piegando la testa verso il basso, ma continuando a seguire con lo sguardo i movimenti di Undertaker.
- Io sono fatto così.- ripose semplicemente lui, iniziando a far ruotare il polso su sé stesso.
- Vediamo... Tanto tempo fa, c'erano due bambine. Erano sorelle a essere precisa. Entrambe avevano dei lunghi capelli biondo platino, ma alle due non piacevano assolutamente. Entrambe avrebbero voluto avere dei corti capelli rossi, ma la madre non le permetteva di tagliarseli o almeno di tingerseli. Un triste giorno, il giorno del loro compleanno, le bambine erano andate in città per fare una passeggiata. Mentre attraversavano la strada, però, una carrozza di cui i cavalli si erano imbizzarriti, le investì. Quella maggiore, senza pensarci però si mise davanti alla sorella minore, in maniera che almeno lei si salvasse e così quella fu la fine della maggiore. Poco dopo la minore vide la sorella, finalmente con i splendidi capelli rosso sangue che aveva sempre desiderato.- disse Michelle riprendendo fiato.
- Cosa successe alla maggiore?- chiese Undertaker tenendosi i piedi gelidi.
- Si è sacrificata per salvare la minore.- rispose seria Michelle.
- Quanti anni avevano le due bambine?- domandò mangiucchiandosi un'unghia della mano, questa volta.
- Avevano entrambe nove anni, siccome erano gemelle.- rispose pazientemente la bionda.
- Che spirito forte che aveva la maggiore...- sussurrò pensoso.
- Già...- sussurrò a sua volta Michelle sentendosi gli occhi lucidi.
- E... Come si chiamavano?- chiese infine Undertaker sorridendo malinziosamente.
- Questo non ti deve interessare.- rispose lei sgarbatamente.
Undertaker non le rispose. Si limitò a fissare i capelli biondo platino di Michelle. Improvvisamente sentì la porta bussare.
- Avanti!- urlò, facendo cadere il vecchio cappello nero.
- Yo. Michelle ha finito di lagnarsi?- chiese Grell entrando nella camera e sedendosi insieme a Undertaker sul letto. Michelle sbuffò infastidita. Avrebbe dimostrato sicuramente a Grell che sarebbe diventata una Shinigami. Magari anche la migliore.
- Grell?- chiese Michelle guardando il rosso, con aria di sfida.
- Non mi piace quello sguardo...- sussurrò lui, aggrappandosi al becchino.
- Che ne dici di una sfida?- chiese lei malinziosa.
- Che genere di sfida?-
- Anzi... Più che una sfida è una scommessa.- disse lei iniziando anche a sghignazzare. - Diventerò la migliore Shinigami dell'epoca. Che ne dici? Hai la vittoria assicurata, caro il mio Grell.-
 
TO BE CONTINUED

***

Allora, dovrete scusarmi per i ritardi della pubblicazione di questa fic, solo che causa scuola (ma c'entra qualcosa anche la pigrizia), non arrivo a scrivere molto. Scusatemi ancora per questi ritardi, e mi scuso anche se il capitolo contiene alcuni errori, visto che ho pubblicato la sera tardi e non ho rivisto bene gli errori. Grazie per aver letto il capitolo.
   
 
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