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Autore: drusilla87    16/06/2006    3 recensioni
è la prima che pubblico, è la descrizione di una classica "partenza" da aeroporto, lui saluta lei, lei saluta lui... è preceduta dai pensieri di lei riguardo la persona amata...che romantica che sono...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All'inizio non sapevo se postare o no questo capitolo... è la stessa versione del primo, solo dal punto di vista di lui...

 

-Cos'hai- sento che mi chiedi.

Ti guardo senza rispondere e tu non insisti.

Ho imparato a conoscerti, piano piano: non sorridi quasi mai, parli poco, t'imbarazzi per niente, e ti preoccupi per tutto, proprio come adesso.

Non ho nessuna voglia di tornare a casa, non so perchè ma la prima persona che mi viene in mente sei tu. Ti chiedo se puoi ospitarmi.

Sulla porta mi accogli dicendo che posso stare quanto voglio.

Ti guardo muoverti sicura per la casa.

Ma il tuo sguardo esprime tutt'altro che sicurezza.

-Di qua- dici, portandomi in corridoio, di fronte a due stanze che si affacciano l'una sull'altra. Mi mostri quella di destra. -Puoi stare qui, fà come fossi  a casa tua- le stanza di fronte è la tua.

Ci entri e in fretta ti chiudi la porta alle spalle.

Sei fredda...forse ti ho colto di sorpresa...non saprei.

Non sto per niente bene.

In cucina c'è tua madre, vado a parlarci, magari mi distraggo un pò, ma non ce la faccio, mi scoppia la testa.

Nel corridoio vedo la tua porta aprirsi, ti aspetto.

Mi guardi con un'espressione indecifrabile.

Vorrei sapere a cosa stai pensando, mi piacerebbe vedere un tuo sorriso, solo per me.

Allunghi una mano e la posi sulla mia guancia, è una sensazione così strana...

Mi dici -Riposati- devo avere una faccia orribile, sono stanco e sento la pelle che tira.

Mi baci in fronte, nessuno l'ha mai fatto prima.

Ti ringrazio, andando in camera. Riesco a dormire un paio d'ore, rincuorato dalla sensazione della tua mano calda sul viso.

Troppi casini...

La carriera...che non decolla ancora...

La fortuna...che non esiste...

Mi sembra di tornare indietro, quando litigavo con gli amici o coi miei e al scusa era sempre la solita: "nessuno mi capisce". Quando mi sveglio so che devo parlarti, mi alzo e ti raggiungo sulla porta.

Ti stai vestendo.

E sei bella.

Mi guardi lievemente imbarazzata, con quell'espressione cheti ho visto tante volte, incuriosita e pudica.

-Scusami- -Figurati- mi rispondi facendoti più vicina.

Sai già quello che devo dirti, te lo leggo negli occhi. -Lo sai, vado via, domani-

Annuisci e abbassi lo sguardo.

Mi verrebbe voglia di abbracciarti, coccolarti, asciugare le lacrime che so che stai versando.

Ma non faccio in tempo a muovermi che ti rifugi nella tua stanza.

Il mattino dopo la valigia è pronta. Mi accompagni in aeroporto con un pò di gente.

Saluti e baci.

Abbracci e battutine stupide.

Non mi guardi neanche...

Perchè?

Perchè stai lì ferma?

Sei così diversa dagli altri.

Faccio il check-in... e penso...

Ma chi voglio prendere in giro?

Faccio le cose automaticamente: il biglietto, l'imbarco della valigia, la hall..

Ormai gli altri se ne saranno andati... mi chiedo perchè non mi hai fermato..

Non mi vuoi più?

Non vuoi che stia qui, forse?

Ma tu sei buona, pensi al futuro, anche al mio, e a tutto quello che di buono mi aspetta e che qui non trovo...

O forse no...forse sei solo un egoista e io ho sbagliato fino adesso..

C'è solo un modo per saperlo...

Percorro di corsa l'aeroporto fino all'entrata.

Sei ancora lì, sola, in lacrime...

Dio, mi si spezza il cuore...

Ti corro incontro e ti abbraccio, ti stringo forte e tu nascondi il viso nella mia spalla.

-Non vado via! Sono qua!-

  
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