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Autore: Mala Zeta    09/10/2011    2 recensioni
Questa è la mia prima FF!
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E' come giocare al gatto col topo. O come essere dentro la favola di Cappuccetto Rosso, se serve di più a rendere l'idea.
Uchiha... Alla fine c'è sempre un Uchiha di mezzo.
Chissà perchè.
Continuo a chiedermelo, ma non trovo mai la risposta.
Sono una semplice studentessa, con una vita monotona che scorre lenta.
Lui è quello che mi ha cambiata radicalmente, in bene e in male.
Una belva feroce, un predatore, un manipolatore, qualcuno che gioca con te finchè non ti rompi.
Anche lui però è cambiato, è cambiato grazie a me, e sono sicura che prima o poi se ne accorgerà.
Mi chiamo Chiyomi Shiroga, e mi sono innamorata di Madara Uchiha.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Cap.17_L'altra versione dei fatti...! Massalve!
Eccoci, io e Madara Tobi Uchiha (il mio compagnuzzo di role ha finalmente deciso di iscriversi qui xD)!
Io ho accuratamente evitato la mia punizione andando avanti a scrivere -3-
Da ora in poi, oltre a scrivere ufficialmente la storia insieme, anche lui scriverà un commento a fine capitolo! ^-^
Ora leggete e diffondete il nostro verbo u_u
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Eravamo ormai a casa mia, dopo essere tornati dalla piccola visita alla nonna di Sasori.
Ovviamente, il nostro prode si era autoinvitato come faceva ultimamente.
Eravamo seduti sul divano, a non far nulla. Poi si decise a spiccicare parola.
-Ti racconto come è andata a me, oggi?-

Mala Zeta presents:
L'ALTRA VERSIONE DEI FATTI...!

In pratica, a lui era andata così.
Quella mattina, mentre io penavo per confessare la verità ai miei amici, lui non era per nulla preoccupato.
Infatti, a lui era andata splendidamente.
Ma perchè a me no?! Mannaggia.
Comunque, a parole sue, ecco a voi.
Come tutte le mattine si era alzato in ritardo, e dopo essersi preparato velocemente era uscito di casa con i suoi amici che lo stavano aspettando.
Appena arrivati a scuola, aveva preso in disparte Itachi prima di entrare in classe con uno svelto "devo parlarti".
Itachi non sapeva cosa aspettarsi, ovviamente.
Quando Madara e Itachi si trovarono completamente soli, il più grande non usò giri di parole.
Si fa per dire.
-Itachi, dato che purtroppo sei mio cugino,- a questo 'purtroppo' Itachi aveva alzato un sopracciglio, ma senza dire nulla, -sei in buoni rapporti con Akira, che è amica di Chiyomi e soprattutto perchè non voglio che si vociferi in giro, devo dirti una cosa.-
Itachi lo aveva guardato stranito, sempre senza dire nulla, così Madara aveva continuato.
-Sono stato a letto con Chiyomi.- solo questo.
Finalmente Itachi ebbe una reazione più consistente, diventando color pomodoro maturo.
-TU MA CHE DIAMINE HAI FATTO ADESSO VAI ANCHE CON QUELLE PIU' PICCOLE IO TI AMMAZZO CHISSA' COSA PENSERA' ORA LA GENTE?!?!?!- aveva sbraitato tutto d'un colpo.
-E POI.... E POI.... TU PENSI SOLO A QUELLO!!!!!- quasi quasi sembrava una locomotiva a vapore, per il fumo che fuoriusciva dalle orecchie.
Madara lo aveva fissato impassibile per tutta la durata dello sclero, poi con tranquillità aveva ribattuto.
-Ma come, giudichi me per essere andato a letto con Chiyomi, quando anche tu, a quanto ho capito, vuoi darti da fare con la sua amichetta?-
Ormai il povero Itachi era diventato color melanzana e non aveva il coraggio di ribattere, stando muto con una faccia incazzata/indignata/buffa.
Madara era avvicinato a lui, sussurrando qualcosa di pericoloso.
-... Infilarti nelle sue mutandine?- a quelle parole, Itachi non ci vide più.
-TU MA BRUTTO MACCHECCAZZO STAI CERCANDO DI INSINUARE NON SONO COSI' FISSATO E/O VOLGARE COME TE!!!!!!- a momenti non scionfava per terra.
Madara lo tenne per le spalle, e dopo qualche secondo erano già scoppiati a ridere entrambi.
E Itachi era fatto.
Ora mancava Sasori.
Il suo turno venne durante l'intervallo, nel cortile sotto la terrazza, dopo dei "ei stecchino, ti devo parlare." "-_-"
-So già che ne sarai scioccato e che vorrai sottolineare la tua disapprovazione.- aveva cominciato Madara.
Sasori apparentemente sembrava non aver capito.
-Oh, cos'è successo? Hai fatto rissa un'altra volta con quelli del club di calcio?- azzardò il rosso.
-No, l'ho fatto con Chiyomi.- così, alla leggera.
-Hai fatto una rissa con Chiyomi?!- un'alra ipotesi con due occhi enormi tipo O_O.
-No cretino, ci ho fatto sesso.- rispose lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
E da lì Sasori aveva cominciato a balbettare come un mitra, sudare ed agitarsi senza guardare in faccia Madara.
-T-t-tu tu-t-tu tu t-t-tu t-tu e Ch-Chiyo-Chi-Chiyomi--- si appoggiò alla parete per poi scivolare fino a rannicchiarsi come un guscio chiuso.
Dopo due minuti buoni di pseudo-imprecazioni, guardò in faccia Madara dal basso.
Con due occhi da psicopatico.
-Tu... Brutto depravato... Hai dissacrato una bambina innocente come Chiyomi...- con voce spettrale disse queste parole, per poi alzarsi e prenderlo per il bavero.
-Dì qualcosa, brutto pervertito! Dì che è uno scherzo! Dì che ti dispiace, dì qualcosa bastardo!- aveva preso a scuoterlo, quando finalmente venne fermato dal diretto interessato.
Questo si allontanò e finì all'inizio del corridoio vicino al portico del cortile.
-Bhè, da quello ha fatto, non mi è sembrata tanto "bambina innocente".- detto ciò, inizia a correre come un forsennato, capendo che Sasori l'avrebbe inseguito fino alla morte.
-BRUTTO BASTARDO SE TI ACCHIAPPO TI FACCIO BIANCO NERO E ARCOBALENO!!!!!!- come uno shuttle si mise a rincorrerlo.
Madara con agilità aveva svoltato l'angolo rifugiandosi in bagno e chiudendo la porta da dentro, tenendo la maniglia in caso di scassamento.
Fortunatamente nel corridoio non c'era nessuno, perchè Sasori, ancora scioccato si era messo ad urlare ancora.
-BASTARDO APRI QUESTA PORTA! TI INSEGNO IO AD ANDARE A LETTO CON QUELLE DI PRIMA! HAI DISSACRATO CHIYOMI BRUTTO MANIACO SESSUALE!!!- (altre urla e altri colpi sulla porta)
Madara con un sorrisetto, capendo di essere momentaneamente al sicuro, si era girato.
Vide Deidara, che con una faccia iper-scioccata lo stava guardando a sua volta.
Con un dito tremolante cercava di indicare Madara.
-T-tu... Sesso... Chiyomi...- e rimase paralizzato lì così com'era, con la bocca spalancata quasi disumanamente.
-Sì, te lo stavo venendo a dir-- si bloccò, poi riprese, -Deidara? Deidara?! Deidara, sta bene? Mi senti?- ovviamente l'interlocutore non aveva cambiato posizione.
Intanto, dopo altre urla, imprecazioni e colpi Sasori era riuscito finalmente a sfondare la porta.
-AH-HA! ADESSO SEI IN TRAPPOLA!!!!- gridò trionfante.
Madara, fermo come una statua, aveva indicato Deidara.
-NON ME LA FAI, CRETINO! GUARDA CHE NON CI CASCO!- e nonostante queste sue parole, si stava già sporgendo per vedere il soggetto indicato.
Appena visto Deidara con quella faccia, si era preoccupato subito, andandogli davanti.
-Deidara?- gli toccò la fronte con un dito e il biondo cascò a terra sonoramente come un sacco di patate.
A terra,continuò a ripetere le tre parole di prima.
-Tu... Sesso... Chiyomi...-
Dopo qualche secondo di silenzio guardando Deidara, Sasori e Madara si fissarono a loro volta e scoppiarono a ridere.
Sentendo le risate, Deidara parve riscuotersi e si alzò a sedere di scatto.
-Non pensavo che saresti caduto così in basso! Andare a letto con le pidocchie! Ma tu non stai bene!- e, alzatosi dal pavimento continuando a imprecare, si era avviato alla porta ormai sbloccata.
Madara lo tenne fermo per una spalla.
-Ma guarda che non lo devi dire in giro, è un segreto.-
-Ma ti pare che vado in giro a dire che io esco con uno che va a farsi le pidocchie?!- e se ne andò di gran carriera.
Erano così rimasti da soli Madara e Sasori.
Che scoppiarono nuovamente a ridere.
Ma Sasori si fermò bruscamente e mettendo una mano sulla spalla a Madara gli parlò con voce ferrea.
-Io e te dobbiamo parlare.- così lo spinse in bagno e chiuse la porta.

Per farmi raccontare questo pezzo ci sono volute suppliche dell'altro mondo, ma alla fine ho trionfato ed ecco il risultato. -w-

Sasori prese in mano il discorso.
-Voglio sperare che con Chiyomi non sia stato come tutte le altre, perchè sennò c'è il rischio che mi incazzi peggio di prima e che non ti parli più, perchè a lei ci tengo.- fece una pausa, poi guardò Madara con fermezza.
-Conoscendoti però stavolta non può essere così, quindi rassicurami, su.-
-Bene,- iniziò Madara, -non ti si può nascondere proprio nulla.- pausa.
-Lei non è come le altre, e questo l'ho capito subito. Ma non pensavo che avrei cominciato a tenere così tanto a lei. Quello che è successo sabato sera non è stato uno dei miei soliti giochi. E' stata una cosa seria, anche per me.- Madara pareva aver fatto fatica ad esprimersi veramente.
-Non so come definire il nostro rapporto, ma finalmente non sento più il bisogno di cambiare ragazza ogni tre per due. Perciò continua pure a fidarti di me come hai sempre fatto e a stare bene con Chiyomi.- finita la sua dichiarazione, Madara si era avviato in silenzio verso la porta, l'aveva aperta ed era uscito senza far rumore in corridoio.
Ad un certo punto, alle sue spalle alla porta del bagno Sasori gli stava urlando dietro sorridendo.
-Uau, sembra che anche tu alla fine stia crescendo!-

Potete bene immaginarvi la mia reazione a tali parole e fatti.
Rimasi incantata con gli occhi che brillavano, per poi abbracciarlo stretto.
Lui cominciò ad accarezzarmi la testa, molto probabilmente sorridendo, e riprese il suo racconto.

Mentre era fermo in corridoio, addossato al muro, sentì urlare una sottospece di cervello fuso.
-Cugiiiiiiiiiiiiinoooooo!!!!!!- Sasuke aveva rotto la pseudo-quiete presente nel corridoio deserto, fiondandosi saltellando addosso a Madara.
-So cosa'hai fatto l'altra seraaa...- continuò il più piccolo, cantilenando mentre si dondolava spostando il peso da un piede all'altro, con le braccia dietro la schiena e con questa faccina.
-Ma che cos'è questo, un film horror?- chiese Madara, molto probabilmente solo a sè stesso più che a Sasuke.
-Itachi mi ha detto che sei andato con una di prima... Ti sei abbassato! Gnè gnè!- continuò a sfotterlo il cuginetto.
-Ma tu non hai da andare a sbaciucchiarti con Uzumaki?- riprese l'altro, con una faccia lievemente schifata.
-Non cambiare discorso... Madara va con quelle di prima!!!!- e si rimise a saltellare.
-Ma almeno sai con chi sono stato, idiota?-
Sasuke smise immediatamente di saltellare.
-No, è stata l'unica cosa che Itachi non mi ha voluto dire!- si picchiettò un dito sul mento in segno di concentrazione.
Madara si era guardato intorno, per assicurarsi che non ci fosse nessuno, poi pronunciò due semplici paroline.
-Chiyomi Shiroga.- glielo aveva detto fissandolo negli occhi, serio da far paura, scandendo per bene il nome.
-Eeeehm... Chi-Chiyomi?...- dopo un lungo lasso di tempo passato in silenzio, imbambolato a guardare Madara incredulo, si sbloccò.
-Devo andare a sbaciucchiarmi con Narut--ehm, Sakura.- e si dileguò.
Appena non vide più Sasuke, decise di avviarsi nella classe di Hidan, dove sapeva avrebbe trovato anche Kakuzu e gli altri.
Varcata la porta, aveva visto Deidara fissarlo, poi il biondo aveva distolto lo sguardo scambiandolo con Itachi in segno di intesa.
Il prode si era avvicinato al baco di Hidan, dove erano seduti lui e Kakuzu.
-Vi devo parlare.- disse, semplicemente.
Poi li acchiappò per le maniche e li trascinò fuori dall'aula.
-Allora?- aveva chiesto Kakuzu, -Spero si tratti di soldi.-
Hidan sembrò illuminarsi.
-Non dirmi che finalmente ti sei deciso a fare una cosa a tre? Sono giorni che sogno una cosa del genere!- e prontamente gli arrivò un pugno nello stomaco da Kakuzu.
In quel momento Deidara stava uscendo dalla classe, avviandosi non si sa dove.
Ma Madara non se ne curò e guardò Hidan.
-Ehm, farò finta di non averti sentito...- sempre schifato, si fermò poi li guardò entrambi.
-Anche se non riguarda i soldi- fissò male Kakuzu, -e non è una cosa a tre,- e lanciò un'occhiataccia a Hidan, - ve la devo dire lo stesso.-
Creò un momento di suspance, poi espose.
-Io e Chiyomi lo abbiamo fatto.-
-Non vedo perchè mi debba interessar-- Kakuzu non finì di parlare che Hidan l'aveva fatto volare a terra saltando addosso a Madara iniziando a scuoterlo per la maglia e ad arrampicarcisi sopra.
-Tu avresti fatto una cosa del genere senza invitarmi?! Bell'amico che sei! Bell'amico che sei!!! Io ti avrei chiamato! Anzi! La prossima volta lo faccio!!!!- e mentre Madara lo guardava assolutamente traumatizzato il nostro arrampicatore venne preso per il coppino da Kakuzu.
-Come hai osato buttarmi a terra...?- e mentre diceva questo lo scaraventava a sua volta sul pavimento.
-Non ci pensare neacnche, brutto maniaco! Magari il terzo è pure un uomo!- poi guardò Kakuzu e gli scappò da ridere.
-Magari è proprio Kakuzu!- e si mise a ridere come un forsennato, seguito da Hidan che era rimasto a terra.
Kakuzu li fulminò entrambi, per poi sospirare.
-Conoscendolo, molto probabilmente cercerebbe di farlo.- e nonostante tutto, si misero a ridere.
Dopo un po', Madara aveva proposto di ritornare in classe, così stavano per separarsi.
Prima però entrò in scena Deidara, con una faccia scocciatissima.
Sasori, che stava per rientrare in classe anche lui in quel momento, si fermò nei pressi del gruppo e stava per interrogare Deidara, ma venne preceduto proprio da lui.
-Ma lo sa pete che è successo?!- emise un sonoro sbuffo.
-No. Sennò mica stavo per chiedertelo.- accennò Sasori.
-Quel dannato cagnaccio dell'Inuzuka mi ha detto di nuovo che sono un travestito! Una FEMMINA!- e grugnì, infastidito.
-Eddài, che ti frega, sono solo mocciosi.- provò a dire Sasori.
-Sì, ok, ma non si possono permettere!- si lagnò ancora Deidara.
-Ha ragione lui, Sasori. Ultimamente si stanno facendo parecchio insopportabili.- entrò nel discorso Kakuzu, con voce profonda.
-Già, è vero! Sono maledettamente strafottenti! Ma chi si credono di essere?!- sbottò anche Hidan.
Madara dopo qualche secondo di riflessione, prendendo una sedia lì in corridoio e salendoci sopra, dichiarò le sue intenzioni.
-Ragazzi, è giunto il momento di insegnare a questi poppanti come ci si comporta.-
Prima che i suoi amici potessero esultare (a parte Sasori, visibilmente contrariato), il prof Asuma spuntò fuori dall'aula di informatica e lo ammonì.
-Uchiha! Scendi subito da quella sedia!-
Madara lo guardò per un secondo.
-Scendo solo perchè sto scomodo.- e scese.
Il prof Asuma non gli dette peso e riprese a farsi i cavoli suoi.

-E il resto lo sai.- concluse lui.
-Ma come, tutto qui? Avete davvero fatto a botte per quello?- non mi sembrava che la storia fosse finita lì.
-Bhè, in realtà Sasori non è che abbia fatto più di tanto. Sì, magari qualche pugnetto ma...- e ridacchiò.
-Pacifista com'è! Ci credo! E ha fatto pure bene.- ribattei.
-Tsè, e che divertimento c'era, altrimenti?- alzò un sopracciglio.
-Fare a botte è un divertimento?- ciò mi lasciò perplessa.
-Per i maschi sì.- si fermò un attimo, mi guardò, poi ghignò.
-E mi sembra anche per te, visto il tipo a cui hai rotto il naso l'altra volta.- assunse un'aria saccente.
-Ma quello non vale!- gli dissi io, lamentandomi leggermente.
-Shhh, le bambine grandi non dovrebbero lagnare.- sghignazzò, prima di venire travolto dalla mia furia pucciosa.
-Stupido!- le nostre risate riempirono la casa, mentre l'una sull'altro ci stuzzicavamo.
Dopo che le risate si furono calmate Madara si mise a sedere in malo modo, sempre con me sopra di lui.
-Allora, per questa festa? E poi, Sasori non compie mica gli anni, domani?- chiese, perplesso.
-Per la festa mi sa che la sposteremo, poi... ODDIO!!! DEVO COMPRARE UN REGALO A SASORI!!!- mi disperai.
Avevo dimenticato questo particolare...
-Ah bho, vedi te. Comunque, ti consiglio di fare una bella festa, perchè più sarà bella, più il mio secondo regalo farà colpo.- gli scappò una risatina.
-Ma cosa... Mi devo preoccupare?- non mi convinceva del tutto...
-Su, su, rilassati.- sorrise sghembo, per poi strofinare il suo naso contro il mio.
Dopo un po' mi misi a sedere di fianco a lui e gli domandai cosa avrebbe potuto essere un regalo adatto a Sasori.
-Qualcosa di attinente alla falegnameria.- mi rispose senza mezzi termini.
-Ah. E dove trovo un negozio di falegnameria nei paraggi? Dentro al combini*?- scherzai io, nonostante fossi leggermente nel panico.
-Ah bho.-
-Bella risposta eh!- e giù a ridere ancora.
-Guarda che scherzo.- riprese, dopo.
-Oh, bene. Dimmi dov'è, allora!- mi alzai in piedi e lui fece lo stesso.
-Si chiama Hanai Daiku, è a un paio di fermate di treno da qui.- si avviò alla porta e si infilò le scarpe.
-Vuoi andare ora?- mi avvicinai, già preparandomi ad uscire.
-Certo, così evitiamo di annoiarci, no? Tanto chiude alle otto e mezza.- detto ciò aprì la porta e aspettò che mi preparassi ad uscire.

---

Con nostra sorpresa, appena entrati da Hanai Daiku, trovammo tutto il resto del gruppo.
Ma proprio tutto.
Itachi, Kisame, Kakuzu, Hidan, Deidara, Pain, Konan, Zetsu, Ann, Akira e Neji.
-Guarda chi si vede, il lolicon**!- bofonchiò Deidara, causando le risate di tutti.
-Ma è vero!!- si incazzò lui, ma alla fine si unì al gruppo.
Itachi e Akira si tenevano per mano, molto probabilmente c'era stata una svolta a mia insaputa.
Ann e Hidan sembravano invece una coppia normale.
Lui non era il pervertito di sempre!
E Kakuzu cercava di tenerseli entrambi fuori visuale perchè sennò avrebbe sclerato.
Kisame si era ormai arreso all'idea di Itachi e Akira insieme, e non stava facendo storie.
Zetsu stava confabulando col falegname, un ometto similissimo a geppetto, solo con meno capelli e questi di tonalità scura.
-Quindi cercate il modello più recente?-
-No, il più economico.- si intromise Kakuzu, e tutti gli altri lo guardarono malissimo, così lui non spiccicò più parola.
-Sì signore, il più nuovo. Il nostro amico è un patito di queste cose.- aveva detto Zetsu, prima che l'uomo sparisse nel retrobottega.
Parlottammo tutti assieme per un po', fichè l'ometto non tornò alla luce.
Aveva portato da noi su un carrello scorrevole uno strano affare che pareva servire alla levigatura e all'intagliatura del legno.
Era perfetto!
-Vi lascio un attimo, il mio telefono sta squillando.- si congedò il falegname, prima di sparire di nuovo.
Ci guardammo tutti e apportammo che era prorpio il regalo adatto.
Qualcuno fece la domanda cruciale.
-Chi è che glielo regala, allora?-
Venne fuori un casino totale, nel quale Hidan sbottò.
-Basta! Io lo sapevo che questo era un regalo troppo comune! Non ha classe! Non ha stile! Non è personale!- ci zittimmo tutti.
-Io l'avevo detto, dovevamo andare al sexy shop! Ma tutti "Nooo Hidan! Sei un maniaco!" io l'avevo detto che dovevamo regalargli una bambola gonfiabile o qualcos'altro per farlo divertire! Ma tutti "No Hidan, sei un maiale!" e ora siamo tutti qui imbarazzati perchè non sappiamo chi glielo farà 'sto fottutissimo regalo!-
Calò il silenzio.
Poi due ombre, entrambe alte e scure, con delle faccie che erano inquietanti, calarono su Hidan.
-Oh, i miei più cari amici!- sentenziò lui, mentre Ann e Kakuzu lo legnavano a più non posso.
-Deficiente!- gli urlava dietro Kakuzu.
-DEPRAVATO!- gli strillava Ann.
Dopo dieci minuti buoni di mazzate con Ann e Kakuzu incazzati neri e Hidan tutto contento, quest'ultimo proferì una strana perla di saggezza.
-Tanto vale che glielo facciamo tutti insieme il regalo, scontato per scontato...-
Stava per essere assalito di nuovo da entrambi i due, con Kakuzu che lo teneva per il bavero, quando proprio il tichione fermò il pugno a mezz'aria.
-Hei, un momento. Non fa così schifo come idea, risparmierei un sacco di soldi!- e mollò Hidan, facendolo cascare a terra come un sacco di patate.
Noi tutti ci ritrovammo d'accordo e alla fine quando l'omino rispuntò dal retro bottega pagammo la nostra parte.
-Per stavolta l'hai scampata.- disse Ann al masochista, mentre uscivamo lasciando il macchinario parecchio grande nel negozio; saremmo passati a prenderlo il giorno della festa.
-Com'è buona, lei...- le rispose lui, prendendola per un fianco.
E stavolta non la scampò, perchè Ann gli tirò un pugno spaziale.
Io camminavo di fianco a Madara, mentre con gli altri vagavamo senza meta.
-A me un po' dispiace non avergli fatto un regalo solo da parte mia...- mi confessò, forse un po' deluso.
-Dai, secondo me gli farà piacere anche questo regalo "by all".- gli risposi.
Poi Hidan, da gran rompipalle tornato dallo spazio, si avvicinò a Madara avendo inteso lo scontento.
-Hei Madara, ti va di fare un regalo supplementare veramente unico a Sasori? Insieme a me, inteso.-
Madara, guardingo, lo fissò un secondo.
-Spara, ti ascolto.- io già mi aspettavo qualcosa di improponibile.
-Qualcosa come un calendario io e te insieme nudi mentre facciamo cosucce sconce!- *Hidan faccina perversa version*
Madara si fermò di scatto, irrigidendosi.
Io e Ann, aggiuntasi poco prima, lo imitammo, avendo avuto una reazione simile.
-Hidan, corri.- lo intimò Madara, con voce bassa e spettrale.
Io e la mia amica diventammo paonazze e cominciammo a tossire come delle sceme, per poi urlare all'unisono.
-HIDAAAAAAN!!!!-
-Huhuhuhu...- riprese quello, per poi schizzare via come il coperchio di una pentola a pressione.
Io e Ann seguimmo a ruota Madara, che era volato anche lui, passando intorno a tutti gli altri, un pochino straniti.
-Ann, Chiyo, cos'è successo?- ci chiese Akira, un secondo dopo.
-HIDAAAAAAAAAAAAAAAAN!!!!- fu la nostra risposta.
__________________________________________________________________________________________________

*combini = supermercatino tipico giapponese dove si trova (quasi) di tutto.
**lolicon = abbreviazione di "lolita complex", indica l'attrazione verso un'individuo femminile di giovane età.

Mala Zeta:
Commento prima io u_u
Bene, direi che il capitolo è carino, per il fatto che il genialloid qui presente abbia proposto la giornata raccontata da Madara.
Anche se ogni tanto ci scanniamo, per certe cose andiamo d'accordo xD
Il resto da commentare lo passo a lui e a voi che leggete.
Ringrazio con tutta me stessa chi ci segue! <3

Madara Tobi Uchiha:
Non trovate che Hidan e Madara siano una bella coppia? xD
Lol, apparte gli scherzi, grazie a tutti quelli che seguono!
Se andate sul mio profilo troverete le perle di saggezza del sottscritto nelle veci di Madara Uchiha.

Mala Zeta:
Oddeo, io lo so! xD
Leggete, mi raccomando! u.u

Madara Tobi Uchiha:
Grazie u_u
Al prossimo capitolo!

Mala Zeta:
Si! Alla prossima! ^7^/
   
 
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