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Autore: itsmartyx    09/10/2011    7 recensioni
La storia parla di una tipa amica di Louis, in seguito conoscerà il resto della band.
Questa non è la prima FF che scrivo, spero recensirete. :3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NEI CAPITOLI PRECEDENTI:
sono Brenda Williams e ho 16 anni. Louis era il mio migliore amico, frequentavamo la stessa scuola.Inizialmente nacque anche qualcosa tra lui e la mia migliore amica Shay, ma non durò a lungo. Adesso lei era cotta di Harry, il suo migliore amico.
[…]
Louis aprì la porta del bar, mentre indicò un punto preciso di quella stanza.
Guardai verso la direzione indicata dal suo braccio, e vidi che i suoi quattro amici erano tutti seduti attorno un tavolino. Sorrisi istintivamente.
-Ragazze, loro sono Harry, che già conoscete, Niall, Liam e Zayn.-
Baciai Harry sulle guance, per poi stringere la mano agli altri tre.
-Io sono Niall.- il biondino mi porse la mano, l’afferrai senza esitare.
-Brenda.- gli sorrisi. .
-Io sono Liam, invece.- mi disse un altro dai capelli ricci.
-Brenda.- sorrisi anche a lui.
-Piacere, Zayn.- afferrai la mano del ragazzo. Un brivido attraversò ogni singola parte del mio corpo. Alzai la testa verso i suoi occhi. Era bellissimo. I capelli neri erano raccolti in una cresta, un sorriso magnifico e la carnaggione scura. Per non parlare dei suoi occhi. Erano castani.
I ragazzi erano davvero simpatici e stranamente mi sentivo molto a mio agio con loro.
[…]
-Allora… sei fidanzata?- la domanda di Zayn spezzò il silenzio che si era creato.
Sbarrai gli occhi.
-No.. non sono fidanzata. Tu, invece?- gli chiesi, girando il volto verso il suo.
Esitò prima di rispondere.
-N..no, nemmeno io.- mi sorrise.
-Quindi.. questo dovrebbe essere il punto della serata in cui mi dai il tuo numero?- scherzò, credo.
-Beh si, probabilmente sì. –risi.
Mi porse il suo cellulare e io l’afferrai. Gli scrissi il mio numero e poi glielo restituii.
[…]
Una ragazza uscì dagli studi di registrazione.. aveva un viso conosciuto, ma non le diedi molto peso.





-Oh cazzo.- esclamai.
Misi entrambe le mani sulla scrivania dov’era poggiato il mio portatile e facendo una leggera pressione mi allontanai con la sedia.
Su Twitter, Facebook e siti gossip circolavano foto del mio pomeriggio trascorso con Zayn.
Composi velocemente il suo numero.
Il numero chiamato è occupato.
Mi rispose la voce registrata.
Sbuffai.
Adesso mi sarei ritrovata sicuramente di fronte a centinaia di ragazzine urlanti che avrebbero tentato di ammazzarmi.
Lui era abituato a questa cose, avrebbe anche potuto fare un po’ d’attenzione. O meglio, avremmo.
Dato che non riuscivo a rintracciare Zayn telefonicamente, gli mandai un messaggio privato su Twitter con il link della foto.
“Guarda qui.” Scrissi.
Poi, decisi di connettermi su Facebook.
Una nuova richiesta di amicizia.
Era una donna, non tanto giovane, che mi sembrava di aver già visto da qualche parte.
Probabilmente era solo una fan dei 1D, così decisi di accettare.

-Pronto?- risposi al cellulare che squillava da parecchio tempo, ero in cucina e non l’avevo proprio sentito.
-Bren.. ho visto la foto che mi hai mandato su Twitter.-
-Si.. ho provato anche a chiamarti, ma eri occupato. -
-Si, ehm.. ero al telefono col nostro menager.-
-Comunque, non preoccuparti.. vedrai che passerà tutto molto in fretta, e devo chiederti una cosa.-
continuò.
-Certo, dimmi.-
-Ti va se oggi ci vediamo?-
Ecco, quella era una delle domande che più amavo al mondo.
-Certo!-
-Va bene, passo da te verso le 8, ok?-
-Va bene.-
Riattaccai la chiamata.
Ed ecco, che con due semplici parole, riusciva a farmi dimenticare tutto.

Stavolta ero già sul vialetto ad aspettarlo.
Una macchina nera, la sua macchina nera, accostò poco lontano da me.
Mi alzai dal muretto dov’ero seduta, mentre lui mi si avvicinava.
Ok, lo ammetto: non sapevo come comportarmi.
Si, ieri ci eravamo baciati, ma non stavamo insieme.
Avrei aspettato che fosse stato lui a fare la prima mossa.
-Hei.- mi sorrise.
Poggiò entrambe le sue mani sui miei fianchi, mentre mi stampava un bacio sulle labbra.
Ok, sarei anche potuta morire da un momento all’altro tra le sue braccia.
Il tocco leggero con le sue labbra carnose mi mandò in iperventilazione, sul serio.
Le mani iniziavano a sudare, mentre nel mio stomaco ritornavano le famossissime farfalle che ormai conoscevo benissimo.
Gli sorrisi anch’io.

Arrivammo ad un locale. Lo stesso locale dove ci portarono i ragazzi la prima volta che uscimmo.
Ordinammo due pizze e poi uscimmo fuori per fare una passeggiata.
Le nostre mani erano intrecciate.
-Ti và di scendere giù in spiaggia?- mi chiese.
-Certo.- sorrisi.
Scendemmo delle scale per arrivarci.
Si sedette sulla sabbia, poco distante dal mare.
-Siediti qui.- indicò un punto preciso davanti a lui.
Feci come mi disse e mi sedetti tra le sue gambe. (MINUTO, MINUTO, MINUTO.. CI TENGO A PRECISARE: NON PENSATE MALE AHAHAH)
Con le mani mi circondò la pancia, mentre appoggiò il suo mento sulla mia spalla sinistra.
Mi lasciai cadere sul suo petto, che era attaccato alla mia schiena.
Riuscivo a sentire il suo respiro irregolare sul mio collo.
Il suo cuore batteva forte. Il mio, invece, aveva smesso di compiere qualsiasi movimento.
Come se si fosse sciolto, non riuscivo più a sentirlo, ormai.
Però sentivo benissimo le farfalle che svolazzavano le mie stomaco.
Come se avessi dell’esplosivo all’interno del mio corpo, pronto a scoppiare ogni volta che quel ragazzo mi si avvicinava.
Ogni tanto voltava il suo volto, stampandomi dei baci sulla guancia.
Mi faceva morire, sul serio.
Questa volta, però, fui io a lasciargli un bacio sulla guancia.
Girò la sua faccia, facendo toccare le nostre labbra.
Le nostre lingue si muovevano all’unisono.
Poggiai una mano sul suo petto.
Il suo cuore batteva fortissimo.
Mi dimenticai di tutto, in quel momento.
Dimenticai dov’eravano, quello che era successo stamattina, cosa avevo mangiato a pranzo.. nulla.
C’eravamo solamente io, lui e le farfalle che danzavano dentro di me.
Si staccò improvvisamente, facendo incontrare i nostri sguardi.
Una lucina brillò nel suo occhi sinistro.
-Facciamo il bagno?- la sua voce quasi mi fece sobbalzare. C’era silenzio, e l’unica cosa che si era sentita era il suono della sua voce, unito a quello delle onde che si infrangevano sulla riva.
Sbarrai gli occhi.
-Faranno tipo 10 gradi.- gli sorrisi, tentando di fargli capire che la sua era un’idea folle.
-E allora?L’acqua di notte è calda, quand’è che ci ricapita un’occasione così.- tentò di convincermi.
-E se venisse qualcuno? E poi.. vestiti? Torniamo a casa con la broncopolmonite?-
Rise.
Si alzò. Si tolse prima le scarpe, poi sfilò la maglietta ed infine i pantaloni.
Ok, il fisico c’era. E CHE FISICO.
Mi porse la sua mano, esitai prima di afferrarla.
Mi aiutò ad alzarmi, e dopo poco lo imitai spogliandomi.
Infondo il reggiseno e le mutande erano come i due pezzi di un costume, no?
Mi prese la mano, mentre camminavamo verso la riva.
Mi bloccai all’improvviso.
-Ad una condizione…-
Mi guardò preoccupato.
-Cosa?- domandò poi.
-NON DEVI BAGNARMI I CAPELLI!- gli urlai contro.
Rise.
-Neanche tu! I miei capelli sono sacri!- disse, toccandoseli con la mano destra.
Scoppiai a ridere, mentre legavo i miei con un elastico.
Entrò prima lui in acqua.
Io intanto ero ancora sulla riva.
-Ti muovi?- disse, scherzando.
-Ma è fredda!- mi lamentai.
Sbuffò, avvicinandosi sempre di più a me, fino a raggiungermi.
Portò le sue braccia dietro la mia schiena. Mi sollevò da terra, facendomi arrivare fin dove l’acqua gli arriva all’ombellico. Stava per lasciarmi cadere, ma lo bloccai.
-Ricorda, hai promesso! Non devi bagnarmi i capelli!-
Sorrise.
-Hai ragione.-
Questa volta mi lasciò lentamente, permettendo che i miei piedi toccassero la sabbia bagnata.
Bloccai le sue mani, lasciandole dov’erano, mentre io portavo le mie braccia dietro il suo collo.
Azzerai la distanza che c’era tra noi, baciandolo.
Per la prima volta, fui io a prendere l’iniziativa.
Fosse stato per me, sarei potuta rimanere così per sempre.
Ci staccammo, per riprendere fiato.
Mi morse il labbro inferiore.
-Ai!- urlai leggermente.
Quasi me lo staccava.
-Scusa.- rise.
-Fanculo.- gli stampai un bacio.
-Certo che sei intelligente eh! Fai il bagno con l’orologio.- scoppiai a ridere, notanto il rolex sul suo braccio sinistro.
-Cazzo.- esclamò, muovendo velocemente il polso per cercare di capire se si fosse rotto o no.
Risi ancora di più, nel vedere quella scena.
Mi guardò sottecchi, poi si unì a me.
-Sai che tra poco devo essere a casa?- dissi, sulle sue labbra.
-Si..-
-E sai che sono fradicia?-
-Si.-
Sorridemmo entrambi, mentre uscivamo dall’acqua.
-Se mi prendo un raffreddore è colpa tua.- gli puntai il dito contro, in segno di rimprovero.
Gli avrei perdonato qualsiasi cosa, ovviamente.
Anche se avessi preso la febbre, ne sarebbe comunque valsa la pena.



*Look at me, look at me*
Alloooora… avete presente i capitoli così dolci?
Ecco… DIMENTICATELI. AHAHAHAH
No, ok.. non vi dico più nulla. Uù
Comuunque, grazie mille per le recensioni ragazze.*-*
Bene, direi che ho detto tutto. Alla prossima :3
Oh, a proposito.. continuo dopo almeno due o tre recensioni..
mi sembra giusto, dai. AHHAHHAH
Baci, itsmartyx. 
  
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