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Autore: MaDreamer    09/10/2011    4 recensioni
Il loro non era stato un colpo di fulmine, il loro era un sentimento cresciuto con il tempo. Senza farsi notare si erano insinuati l’uno nella vita dell’altro, d’apprima come migliori amici e poi come qualcosa di più. [...]
Nessuno dei due osava farsi delle domande. Sapevano solo che non riuscivano a staccarsi l’uno dall’altro.
Sapevano che, senza l’altro, era come se gli mancasse una parte di loro stessi. Erano consapevoli del fatto di essere pazzamente innamorati l’uno dell’altro.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nuovo capitolo ;) 


Darren e Chris si trovavano a New York da un paio di giorni e, la sera prima della Premiere, Darren aveva invitato i suoi genitori a casa sua, per fargli conoscere Chris e dirgli della loro relazione.
 
Chris, al contrario di Darren, era molto agitato e, nel mentre preparavano la cena, il soprano non riusciva a stare un attimo fermo, battendo il piede sul pavimento con forza, come se avesse un tic nervoso.
 
Il moro ridacchiò e si sporse per avvolgere la vita di Chris con le braccia.
 
“Non devi essere così nervoso, non ti condanneranno al patibolo” ridacchiò di nuovo. 
 
Chris fece una smorfia seccata e diede una pacca sulla spalla del fidanzato.
 
“Com‘è che tu non sei nervoso? Praticamente stasera ti dichiarerai gay davanti ai tuoi genitori, e per di più gli dirai che hai un ragazzo. Non hai nemmeno un po’ d‘ansia?” Chiese il soprano, guardando fisso negli occhi del moro, il quale scosse la testa e sorrise dolcemente.
 
Si avvicinò ancora di più al soprano e gli accarezzò una guancia.
 
“Non sono nervoso perché penso che già abbiano capito cosa c‘è tra di noi. Mia madre ha un ottimo spirito di osservazione e so che ha notato il modo in cui i nostri occhi diventano a cuoricino ogni volta che il nostro sguardo si unisce” ridacchiò. 
Chris sorrise dolcemente e si strinse più forte al suo ragazzo.
 
“Resta il fatto che io sono ancora in ansia.” sbuffò da sopra la spalla del moro.
 
Il più grande gli accarezzò la schiena e poi controllò l’orologio. 
 
“Perché non vai a farti una doccia e ti prepari? Può darsi che ti rilassi, manca ancora un‘ora prima che arrivino” propose dolcemente Darren.
 
Chris annuì e dopo aver stampato un bacio sulle labbra del moro si avviò in bagno.
 
Darren sospirò. Bhè anche se non l’aveva detto a Chris, per non farlo preoccupare di più, un po’ d’ansia ce l’aveva. 
 
Dopotutto doveva dichiararsi gay davanti ai genitori. E anche se sapeva che sua madre l’avrebbe presa bene, non sapeva come l’avrebbe presa suo padre. Di Chuck non doveva preoccuparsi poiché aveva beccato lui e Chris, qualche sera prima, a pomiciare in macchina, sotto casa di Darren.
 
Il moro rabbrividì al ricordo e ridacchiò pensando alla faccia di Chuck, che aveva appena visto il proprio fratello etero pomiciare in macchina con un altro ragazzo.
 
Darren ricordava che suo fratello l’aveva preso in giro, bonariamente, per una settimana. Ricordava le risate quando Chuck gli diceva che adorava avere un cognato come Chris. Darren ne era compiaciuto, sapeva che il soprano fosse adorabile, ma che soprattutto fosse suo.
 
Anche se Darren non appariva in quel modo era un tipo molto geloso. Cercava di non darlo a vedere, soprattutto a Chris, ma il solo pensiero che il soprano fosse toccato da mani che non erano le sue, baciato da labbra che non erano le sue, guardato da occhi che non erano i suoi… lo mandava semplicemente in bestia.
 
Una volta avevano litigato e non si erano rivolti la parola per due giorni interi, poiché una sera, essendo andati in un locale un po’ appartato, un ragazzo aveva fissato il sedere del soprano per tutta la serata. In un primo momento il moro aveva finto di non farci caso, ma ad un certo punto quel giovane si era avvicinato al suo ragazzo e gli aveva sfiorato una gamba, sorridendo.
 
Darren era uscito dal locale e Chris lo aveva raggiunto in un attimo. Avevano discusso e Darren aveva mentito a Chris dicendogli che nel locale non c’era aria e aveva chiuso il discorso. Il soprano sapeva che il suo ragazzo gli stava nascondendo qualcosa e cercò di scoprirlo, ma il risultato fu che litigarono ancora più pesantemente e non si parlarono per due giorni. Evitando di guardarsi negli occhi appena si incontravano, insieme agli altri del cast.
 
Morale della favola: Chris non sapeva che Darren sotto sotto era irrimediabilmente geloso ed ogni volta che litigavano il moro cercava di nasconderglielo. Forse per vergogna o forse perché aveva paura che se l’avesse detto al soprano, quest’ultimo lo avrebbe usato a suo vantaggio. Darren sapeva quanto il soprano si divertisse a provocarlo.
 
Due braccia intorno alla sua vita riportarono il moro alla realtà. Chris si avvicinò di più e posò un bacio sotto il lobo dell’orecchio di Darren.
 
Quest’ultimo sorrise e si voltò per guardare il suo fidanzato, pulito e profumato ed anche assolutamente fantastico in quel pantaloni neri strettissimi e quella camicia azzurra a righe blu. Il moro guardò Chris e sorrise ampiamente.
 
“Sei bellissimo” sussurrò continuando a guardarlo come se volesse mangiarlo con gli occhi. Il soprano arrossì e si passò una mano tra i capelli, ancora bagnati.
 
“Grazie, ma tu lo sei di più” Darren ridacchiò e lasciò correre, accarezzando dolcemente i capelli del suo ragazzo.
 
“Non li asciughi?” Chiese dolcemente, tirandone piano una ciocca.
 
Il soprano annuì “In realtà non trovo il phon” spiegò sorridendo.
 
Darren ridacchiò e si avviò a prendere il phon che porse al suo ragazzo. Quest’ultimo si sporse per dargli un bacio sulle labbra e si avviò di nuovo in bagno.
 
Darren guardò l’orologio e constatò che mancavano circa 10 minuti prima che i suoi genitori arrivassero. E lui sapeva quanto i suoi genitori potessero essere fastidiosamente puntuali.
 
Decise così di darsi da fare e finire di preparare il tutto, per rendere la serata semplicemente perfetta. Per lui, per il suo ragazzo… per il loro amore.
 
Il loro era un passo importante, avrebbero detto a qualcuno della loro storia e l’avrebbero detto con consenso. Questa volta non sarebbero stati beccati a pomiciare in macchina dal fratello di Darren o in camera degli ospiti dalla madre di Chris. Questa volta si sarebbero presi per mano e, guardando negli occhi i genitori del moro, avrebbero rivelato quanto era forte il loro amore.
 
Darren sorrise e proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta. Il battito cardiaco del moro aumentò e Chris si fiondò accanto al suo ragazzo, prendendogli la mano e baciandogli la guancia.
 
“Courage” mormorò il soprano ridacchiando e staccandosi da Darren.
 
Quest’ultimo scoppio a ridere “Smettila, cretino” disse per poi andare ad aprire la porta ed accogliere in casa i propri genitori e il fratello, che aveva portato una sua amica.*
 
Chris si avvicinò ai genitori del suo ragazzo e, con un sorriso, porse loro la mano, presentandosi.
 
“Piacere di conoscervi” sussurrò il moro, un po’ teso. Stava cercando di non darlo a vedere ma Darren sapeva quanto il suo ragazzo fosse nervoso e questo lo fece sorridere dolcemente, pensando a quanto il soprano fosse adorabile.
 
 
**
 
Dopo cena si riunirono tutti sul divano e Darren si accomodò accanto a Chris poggiandogli una mano sulla spalla, dolcemente.
 
La madre di Darren notò il gesto e sorrise ampiamente.
 
Cominciarono a parlare della premiere e Chris e Darren raccontarono quanto fossero eccitati e quanto speravano che il film fosse un successone.
 
Chuck, di tanto in tanto, lanciava al fratello delle occhiate maliziose, quando si rendeva conto che Darren toccava la gamba del soprano non poi tanto accidentalmente, e il moro arrossiva quando si accorgeva delle occhiate del fratello.
 
L’amica di Chuck, che non era a conoscenza di nulla, si guardava intorno un po’ smarrita. 
 
Dopo un po’ di tempo Darren chiese a Chris di aiutarlo a prendere i cocktail dalla cucina e,quando il soprano annuii seguendolo, si avviarono in cucina. Sotto lo sguardo sempre più divertito di Chuck.
 
Dopo essere entrati Darren chiuse la porta e si mise a camminare nervosamente per la stanza, mentre Chris lo guardava confuso.
 
“Che ti prende?” Chiese dolcemente il soprano, poggiando una mano sulla spalla del ragazzo, trattenendolo.
 
“Non posso farlo… E se non mi accettassero? Se non accettassero noi?” Chiese mentre l’ansia faceva capolinea nella sua voce.
 
“Ma tu non eri quello che non aveva paura? Chi sei? Cosa ne hai fatto del mio ragazzo?” Chiese il soprano, cercando di alleggerire l’atmosfera.
 
Il moro si lasciò andare ad una risatina un po’ nervosa e poi guardò il più giovane negli occhi.
 
“E‘ andato a farsi un giro. Più precisamente è andato a farsi fottere…” Scherzò ridendo. Il soprano lo imitò e mise le mani sulle spalle del suo ragazzo, facendogli alzare il mento per poterlo guardare negli occhi.
 
“Darren non devi avere paura. Sono i tuoi genitori e ti amano per quello che sei, vedrai ti accetteranno e sapranno capire che il sentimento che ci lega va ben oltre la percezione del ‘normale‘. Sono convinto che stasera siano riusciti a riconoscere, nei nostri occhi, l‘amore che proviamo l‘uno per l‘altro” Sorrise dolcemente stringendo la presa delle sue mani sulle spalle del ragazzo riccioluto. “Darren tu sei fantastico perché sai essere te stesso senza avere paura di mostrarti. Sei fantastico perché non ti importa quello che dice la gente e quello che potrebbero pensare. Niente può scalfirti, figuriamoci se tu lasciassi che i tuoi genitori decidessero per te. E anche se non dovessero accettarci cercheremo di fargli cambiare idea” Si avvicinò al moro e poggiò la sua fronte su quella del fidanzato “Io Ti Amo, Darren. Ti starò sempre vicino, qualsiasi cosa accada. Questo lo sai, vero?” Chiese con un sorriso dolce. Il moro lo guardò fisso negli occhi e annuì. Poi poggiò dolcemente le sue labbra su quelle del più giovane.
 
Chris sospirò e andò ad avvolgere una guancia del moro con una mano, attirandolo di più a sé. Si lasciarono trasportare dal bacio per un po’ di tempo, tenendo le loro mani saldamente intrecciate.
 
Si staccarono dopo un po’, entrambi con il fiato corto e con un sorriso smagliante.
 
Presero i cocktail e si avviarono di nuovo il salotto, però prima si guardarono negli occhi e annuirono cercando di infondersi coraggio l’uno con l’altro. Tra di loro non c’era bisogno di parole, con un solo guardo riuscivano a percepire cosa l’altro stesse pensando e con una carezza riuscivano a trasmettersi tutto il coraggio necessario ad affrontare qualsiasi tipo di problema.
 
Darren, posizionandosi al centro della stanza, richiamò l’attenzione dei suoi familiari, rivolgendo uno sguardo dolce al suo ragazzo che se ne stava seduto sul divano.
 
Si schiarì la gola e prese un lungo sospiro.
 
“Bhè sinceramente non ho la più pallida idea di dove cominciare. Di solito si fanno quei discorsi pieni di senso che cominciano con un ‘A volte nella vita’ ma io non farò nessun discorso del genere. Non voglio fare nessuno di quei discorsi strappalacrime in cui vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me. Non voglio dilungarmi a parlare della mia infanzia e di quello che la vita mi ha riservato. Vorrei solo farvi capire una cosa: se dovessi descrivere la mia vita in una sola parola sceglierei ‘Christopher’.” Disse sorridendo e rivolgendo uno sguardò colmo d’amore al soprano. Tutti i presenti nella stanza si voltarono verso di lui e quest’ultimo arrossì fino alla punta delle orecchie.
 
“Sceglierei lui perché è la persona che in assoluto ha cambiato la mia vita. Sotto tutti i punti di vista. E‘ un confidente, è il mio migliore amico, è la persona con cui posso sfogarmi quando sto male o quando sono stanco; senza avere paura di risultare patetico, è la persona di cui mi fido di più in assoluto. Ma, cosa più importante, è l‘uomo che amo”
 
Il soprano sorrise al riccioluto, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. Darren si avvicinò al più piccolo e gli asciugò una lacrima cascata fuori dai suoi occhi.
 
“Da quando ti ho incontrato la mia vita ha assunto un senso, hai cambiato la mia concezione di cosa è giusto e cosa è sbagliato. Mi hai fatto capire che nella vita non c‘è bisogno di etichette e che non bisogna essere qualcuno di fondamentalmente importante per entrare nel cuore di qualcuno. Mi hai fatto capire che la vita può essere assolutamente difficile ma che, se la si affronta con un sorriso, si riescono a superare gli ostacoli più difficili. Mi hai insegnato che avere accanto qualcuno che ti ama allo stesso modo in cui lo ami tu è la cosa migliore che possa capitare. E a me è capitata, Chris. Il destino mi ha condotto da te, chiedendomi di prendermi cura di te così come so che tu ti prenderai cura di me. Perché noi siamo un‘unica cosa…” parlò senza mai staccare gli occhi da quelli del suo fidanzato.
 
Chris appoggiò una mano sulla guancia del riccioluto e, con gli occhi pieni di lacrime, sussurrò di amarlo. Entrambi si dimenticarono di non essere soli nella stanza, troppo persi a dedicarsi al loro amore e a quello che rappresentavano l’uno per l’altro. Continuarono a fissarsi negli occhi e poco dopo Darren si sporse per posare un dolce bacio sulle labbra del soprano.
 
Qualcuno alle sue spalle tossì e riportò i due giovani alla realtà, che si staccarono istantaneamente, senza però lasciare le loro mani intrecciate.
 
Darren guardò la sua famiglia, seduta sul divano, il quale aveva degli sguardi che lui non riusciva a decifrare. Gli occhi della madre erano solcati dalle lacrime e Chuck sorrideva dolcemente. Lo sguardo del padre invece era inaspettatamente chiaro: sorrideva dolcemente e i suoi occhi trasmettevano una gioia e un orgoglio immesamente grande.
 
Si alzò e si avvicinò alla madre, inginocchiandosi davanti a lei e asciugandogli le lacrime con le dita.
 
“So che può essere difficile da accettare, ma è quello che sono, mamma! Io so che senza di Chris non potrei vivere, so quanto lo amo e che vorrei passare il resto della mia vita con lui. Sono sicuro che lui è l‘uomo che in futuro vorrò sposare. E so che per voi tutto questo può risultare strano e che non ve lo aspettavate assolutamente…”
 
La madre lo interruppe posandogli due dita sulle labbra. Si avvicinò e posò un bacio sulla fronte del figlio, attirandolo di più a sé.
 
“Io Ti Amo, figlio mio. Niente e nessuno potrà cambiare questo. Nessuna scelta che tu prenderai sarà in grado di portarti via da me. Accetterò tutto quello che farai e ti supporterò per ogni cosa che deciderai, perché è questo che una madre fa: amare incondizionatamente suo figlio, indipendentemente dai suoi gusti o dalle sue decisioni. Per me tutto questo non cambia niente e ti voglio bene proprio come prima, anzi ancora di più. E voglio bene anche a Chris e sono contentissima che lui faccia parte della nostra famiglia” La donna sorrise dolcemente e cercò lo sguardo del marito, che annuì con un sorriso.
 
Darren si lasciò sfuggire qualche lacrima e strinse la madre in uno stretto abbraccio. La donna cominciò a singhiozzare stringendo forte il figlio a sé. Rimasero in quella posizione per un tempo indefinito, poi quando si staccarono, Darren, si avvicinò al padre porgendogli la mano. Per quanto volesse bene al padre erano entrambi due tipi molto timidi l’uno con l’altro, quindi non dimostravano mai i loro sentimenti a vicenda. Inaspettatamente l’uomo tirò la mano del figlio e lo stritolò in un caloroso abbraccio; che il moro ricambiò all’istante.
 
Il fratello del moro e la ragazza seduta al suo fianco cominciarono ad applaudire dolcemente, facendo scoppiare tutti a ridere.
 
L’atmosfera si rilassò in un baleno e tutti i presenti presero in mano il proprio bicchiere di cocktail dando il via ad un brindisi, dedicato agli innamorati: in particolar modo a Chris e Darren.
 
La serata passò piacevolmente e molto in fretta, ridendo e scherzando di cose a volte senza senso. Chuck e Darren cominciarono a suonare con i loro strumenti e gli altri si lasciarono avvolgere da quel dolce suono.
 
Dopo un po’ di tempo arrivò l’ora, per la famiglia del riccioluto, di tornare a casa.
 
Si salutarono e Chris si lascò cadere sul divano appena Darren richiuse la porta dietro i suoi genitori.
 
Il riccioluto sorrise e si accomodò accanto al suo ragazzo, accarezzandogli dolcemente una guancia.
 
“Bhè devo dire che è stata una serata piena di sorprese” scherzò il moro.
 
Il soprano ridacchiò e si avvicinò di più al suo ragazzo, poggiando la testa sul suo petto e infilando la mano sotto la sua maglia, accarezzandone dolcemente gli addominali.
 
Il moro sospirò al contatto della mano fredda del suo ragazzo sulla sua pelle calda.
 
Il soprano continuò a tracciare il petto del suo ragazzo con le dita, mentre lasciava soffici baci sul collo del moro.
 
“Quindi tu… vorresti sposarmi, in futuro?” Chiese maliziosamente il più piccolo avvicinandosi a mordicchiare il lobo dell'orecchio del riccioluto, che si lasciò sfuggire un sospiro un po’ più alto del normale.
 
“Io voglio sposarti, Chris” sorrise e il più piccolo rabbrividii a quelle parole. Si sporse di più e si mise a cavalcioni sul suo ragazzo, baciandolo dolcemente sulle labbra.
 
“Diciamo che questa serata deve essere chiusa in bellezza” mugugnò il più piccolo sulle labbra del moro, che annuì vigorosamente. Strinse il più piccolo a sé ed entrambi si lasciarono trasportare da un vortice irrefrenabile di emozioni.
 
Un’ora dopo erano entrambi stesi sotto le coperte e Chris dormiva profondamente, appoggiato al petto di Darren.
 
“Ti sposerò, Chris. Te lo prometto. Non appena tutto il mondo saprà di noi, ti sposerò” Sussurrò il riccioluto, anche se sapeva che il suo ragazzo stava dormendo, sentiva il bisogno di pronunciare quelle parole.
 
Lasciò un morbido bacio sulla fronte del soprano e si addormentò sognando fiori d’arancio e Chris, in tutta la sua splendida bellezza, che lo raggiungeva sotto un altare per pronunciare le fatidiche parole che li avrebbero uniti per tutto il resto della loro vita.
 
**
 
Chris e Darren erano troppo impegnati a rispondere alle domande degli intervistatori ma, nei momenti in cui pensavano che nessuno li stesse guardando, si rivolgevano sguardi colmi d' amore che avrebbero potuto incendiare una foresta.
 
Dopo essere stati intervistati dalla maggior parte dei presenti alla premiere Chris notò i genitori di Darren in un angolo, dietro di lui. Si avviò verso di loro e con slanciò abbracciò la madre del suo ragazzo che rispose con vigore e poi si sporse per abbracciare il padre.
 
Conversarono velocemente, poiché l’agente di Chris continuava a chiamarlo e a dirgli che doveva salire sul tappeto rosso per poi avviarsi a vedere il film.
 
Chris sospirò e con un cenno della mano salutò ulteriormente i parenti del suo ragazzo e si avviò verso quell’orda di fan che continuavano a urlare il suo nome.
 
Parecchie fan durante l’evento gli avevano chiesto se tra lui e il suo co-protagonista ci fosse del tenero, ma lui si limitava a ridacchiare e a scuotere la testa, senza guardare il diretto interessato negli occhi. Per quanto poteva essere un buon attore sapeva che i suoi occhi non riuscivano a mentire sul sentimento che provava nei confronti di Darren.
 
Dopo aver firmato una quantità indecifrabile di autografi si avviò all’interno del cinema e sospirò appena le porte dietro di lui si chiusero. Era sicuro che gli sarebbe venuta una paralisi facciale a forza di sorridere. 
 
Perso nei suoi pensieri, il soprano, non si accorse che Darren lo stava fissando con un sorrisone a 32 denti.
 
Il moro si avvicinò al più piccolo e, dopo aver controllato che in giro non ci fosse nessuno, si sporse per dargli un bacio sulle labbra.
 
“E‘ assolutamente frustrante stare al tuo fianco e non poterti tenere per mano e baciarti quanto mi pare e piace” Disse il riccioluto, sospirando di frustrazione.
 
Il soprano sospirò e annuì. Condivideva in pieno la frustrazione del suo ragazzo e non vedeva l’ora di poter tornare a casa e stringersi a lui, come aveva desiderato fare tutto il giorno.
 
“Ehi piccioncini, il film sta per iniziare” Mark ridacchiò mentre si avvicinava ai due innamorati e posava la mano sulla spalla del riccioluto.
 
“Fanculo, Mark” disse il soprano, ancora stressato per il fatto di non poter sfiorare il suo ragazzo quando voleva.
 
Mark alzò le mani in segno di resa e poi si rivolse a Darren “E‘ già alla sindrome pre-mestruale?” Chiese.
 
Il moro scoppiò a ridere e il soprano gli lanciò un’occhiataccia che fece smettere subito di ridere il più grande. Mark guardando quella scena, scoppiò a ridere e poi si allontanò a grandi passi.
 
“Me la pagherai, dovevi difendermi invece di ridermi addosso” Disse fintamente offeso il più piccolo.
 
Il moro ridacchiò e posò le mani sulle spalle del suo ragazzo.
 
“Non hai bisogno di essere difeso. Se qualcuno ti insultasse tu sapresti benissimo difenderti infilzandolo con i tuoi sai. E poi difenderti con Mark è una causa persa. Sappiamo entrambi quanto sia idiota. E se ti avessi difeso, di sicuro, avrebbe intuito qualcosa” Scoppiò a ridere di nuovo, pochi secondi dopo si unì anche Chris alle risate.
 
Darren gli diede una pacca sulla spalla, dolcemente. “Andiamo ninja, prima che il film inizi senza di noi”
 
Il soprano annuì e si sporse per dare un bacio sulle labbra del moro prima di avviarsi entrambi nella sala del cinema.
 
**
 
Due ore dopo erano tutti radunati in un locale vicino al loro albergo. Erano tutti particolarmente brilli, tranne il soprano che aveva deciso di non bere per controllare il suo ragazzo, che diventava particolarmente iperattivo quando l’alcohol scorreva nel suo corpo.
 
Già assistendo a tutto quello che gli stava succedendo attorno, il soprano si infilava le mani nei capelli, shockato.
 
Kevin era sulle spalle di Mark e continuava a ripetere “Corri cavallo, senza fermarti” e Mark imitava il nitrito di un cavallo.
 
Dianna e Lea ridevano senza sosta, mentre Ashley e Amber erano completamente collassate sul tavolo. Chissà chi povera anima in pena le avrebbe condotte all’albergo. In quel momento ricordò che lui e Darren avevano deciso di non rimanere in albergo insieme agli altri, ma di rifugiarsi a casa del riccioluto. Così si alzò dal tavolo e decise di avviarsi a casa, prendendo il moro sotto braccio e facendolo scivolare nella macchina, dopo aver salutato tutti gli altri.
 
Una volta arrivati all’appartamento, Chris si coricò il moro tra le braccia e lo aiutò ad entrare in casa. Quest’ultimo rideva senza sosta continuando a cantare le canzoni dei film disney e Chris non poteva fare a meno di ridere vedendo l’infantilità del suo ragazzo.
 
Lo adagiò sul letto e cominciò a spogliarlo, lasciandolo solo in boxer e facendolo scivolare sotto le coperte.
 
Si avviò in bagno e si spogliò, lavandosi e dedicandosi a mettere della crema sul succhiotto che Darren gli aveva fatto la sera prima e che aveva, soddisfacentemente, nascosto durante la giornata.
 
Ritornò in camera e si mise sotto le coperte, accanto al suo ragazzo; che all’istante gli avvolse la vita con un braccio e affondò il viso nell’incavo tra la spalla e il collo del soprano.
 
Chris sorrise e mise una mano tra i capelli del moro, accarezzandoglieli dolcemente, facendo mugolare di piacere il diretto interessato.
 
Rimasero così, a coccolarsi, per un tempo che non si può definire, poi entrambi si addormentarono felici di sentire il calore dell’altro sulla propria pelle.
 


** Poiché non ho la minima idea del fatto che Chuck sia fidanzato, ho deciso di usare un'amica.

Ed eccomi con un nuovo capitolo. Spero vi sia piaciuto. Ringrazio tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo ;) e ringrazio infinitamente la mia Beta che mi sostiene qualsiasi cosa io faccia :D Ti voglio bene ^_^


Al prossimo aggiornamento. -Tina <3
  
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