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Autore: Josie_    10/10/2011    1 recensioni
Ora permettetemi di introdurvi i nostri personaggi, i protagonisti di questa storia semplice ma turbolenta, di amicizia e di amore. Due giovani ragazzi con una passione ed un taglio di capelli in comune che senza neanche accorgersene illuminarono pian piano l'uno il mondo dell'altro.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jack sbuffò rumorosamente. Era da più di mezz'ora che non faceva altro. E l'unica causa di quel turbamento era il suo migliore amico: Rian. Aveva avuto la pessima idea di raccontargli per filo e per segno tutto quello che era successo da quando aveva conosciuto Alex e il risultato fu un pomeriggio di lagne e continui rimproveri.
"Devi smetterla di impicciarti in cose che non ti riguardano, Jack. Quante volte te l'ho detto?"
"Ma ti dico che quel ragazzo ha bisogno di aiuto! Anzi, di un amico!"
Rian si avvicinò lentamente allo stereo nell'angolo della camera dai muri bordeaux e fece partire un cd dei Blink, un po' per distrarsi, un po' per evitare di rispondere a Jack.
"Che male c'è se gli do una mano?" insistette invece il più piccolo.
"C'è che finiresti ferito! Dio, Jack, inverti le parti! Secondo te se tu avessi causato una rissa quel tipo ti avrebbe aiutato?"
"Credo proprio di si, sai? È che-"
"È che tu vedi sempre e solo il buono delle persone, ecco cos'è! Ma devi capire che non sono esattamente perfette come tu te le immagini!"
Ancora una volta Jack sbuffò. Avrebbe voluto gridargli che aveva torto, che se lui fosse stato al posto di Alex avrebbe solo desiderato che qualcuno gli stesse accanto.
Si specchiò per un momento negli occhi dell'amico senza aprire bocca. Doveva scegliere le parole giuste se voleva l'aiuto di Rian.
"Non ti sto chiedendo di venderti un rene, Ri. Ti sto chiedendo per favore di dare una mano a questo ragazzo." rincarò la dose con un tono lamentoso e quasi deluso.
Rian alzò gli occhi al cielo e Jack capì di averlo convinto ancor prima di veder spuntare sul suo viso un sorriso splendente.
"Odio la tua capacità di farmi sentire in colpa!"
Jack saltò verso di lui ridacchiando e lo abbracciò facendolo quasi cadere. Sapeva che prima o poi avrebbe ceduto! Non per niente Rian era il suo migliore amico: non conosceva persona più gentile di lui. Forse era solo un po' troppo riflessivo...
"Ora ti posso raccontare il mio piano!" esclamò pieno di energia, come se tutto il nervoso che si era accumulato durante la discussione si fosse dissolto in un nanosecondo. 
Rassegnato, il ragazzo più grande si gettò sul letto pronto ad assecondare ogni idea che Jack gli avrebbe proposto. Era una forza della natura e niente e nessuno sarebbe riuscito a fermarlo, ormai era partito in quarta.
"Non mi sgridare, però! Prometti!"
"Perché dovrei sgridarti? Cosa diavolo hai-"
"Prometti!"
"Okay, okay! Prometto..."
Jack non smetteva di sorridere e questo aumentava ancora di più le preoccupazioni del povero Rian.
"Quando l'ho riaccompagnato a casa dopo la scuola," -cominciò a raccontare- "mi ha fatto entrare e gli ho medicato le ferite. Sono andato a prendergli una maglia pulita in camera e mi sono 'imbattutto' in un quaderno. Un quaderno davvero molto interessante."
"Oh, Jack!" -si lamentò Rian notando la luce soddisfatta negli occhi dell'amico- "Immagino come ti sei 'imbattuto'!"
"Dai, aspetta!" -rise lui in risposta- "Scrive un sacco di cose! Non capisco se sono poesie o altre robe, fatto sta che scrive in modo esageratamente fantastico!"
"Ed è qui che ti si è accesa la lampadina, giusto?" lo anticipò Rian.
"Esattamente! Amico, sono felice di annunciarti che abbiamo trovato l'autore delle canzoni della nostra band!"
"Ma noi non abbiamo una band."
"Da oggi si!"
Rian cercò di trattenersi dal ridere per non smorzare l'euforia di Jack, ma proprio non ci riuscì.
"Vola basso, Bassam! Ti leggo negli occhi che ci stai credendo troppo!"
"Uffa! Smettila di pensare ogni tanto e fidati di me! Quel ragazzo ha del potenziale e io mi sono rotto di suonare solo cover dei Blink! Ti dico che possiamo farcela."
Non avevano mai preso in considerazione l'idea di formare una band. Insomma, trovarsi di pomeriggio per divertirsi qualche ora non implicava alcuna responsabilità, era...semplice! Se la cosa fosse diventata più seria sarebbero nate la prime liti, gli obblighi e il duro lavoro. Però Rian non poteva negare che l'immagine di lui su un palco davanti a migliaia di persone gli mettesse i brividi. Abbassò lo sguardo ad incontrare quello di Jack che gli suggeriva alzando le sopracciglia di lasciarsi andare, per una volta.
"Dove hai detto che abita questo Alex?" accettò infine scatenando in Jack un moto di euforia a stento trattenuto.
  
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