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Autore: LaMusaIspiratrice    10/10/2011    1 recensioni
Elena e Marco,due fratellasti.Due ragazzi diversi dagli altri.Fragili e insicuri,ma abbastanza forti per cercare di superare insieme i loro problemi.Ci riusciranno?
L'amore può davvero essere più forte della pressione di essere perfetti??
Cliccate su questa storia per saperlo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lentamente ripresi i sensi.Ma non aprii gli occhi poichè avevo paura di non sapere dove mi trovassi.E in che condizioni mi trovassi.
Toccai con le dita la superficie su cui ero appoggiata.Era morbida…doveva essere un letto.Un morbido letto.Respirai profondamente e percepii un odore che mi fece bruciare il setto nasale.Era alcol etilico misto ad un disinfettante ne ero sicura.Era di solito usato per pulire le camere degli ospedali.Ed io ahimè ero proprio lì.
Aprii gli occhi e provai a sollevare il busto e nonostante la fatica riuscii ad appoggiarmi alla sbarra di ferro appoggiata al muro.Finalmente potevo mettere a fuoco la stanza.Era una anonima camera di ospedale.Le pareti erano bianche e davanti a me c’era un grosso armadio bianco aperto.Accanto al mio letto ce ne erano altri due che però erano vuoti.Una finestra posta nell’angolo della stanza illuminava tutto l’ambiente.Nonostante fosse novembre c’era ancora un timido sole che splendeva nel cielo grigio.
Accanto al mio letto c’era un comodino con una bottiglia d’acqua e una mela.Appena vidi la bottiglia mi venne una gran sete così allungai il braccio e cercai di afferrarla ma qualcosa me lo impediva.Sulla mia mano era stato inserito un ago collegato ad una flebo.
La porta si aprì lentamente,come se la persona che la stesse aprendo non volesse fare rumore.
Finalmente la maniglia si girò mentre io avevo lo sguardo fisso sulla porta.
-Ti sei ripresa finalmente…-disse Marco
La sua voce e il suo sguardo avevano una punta di irritazione.
Io annuìi.
-Ma alla fine si può sapere che hai combinato?-chiese con tono di rimprovero.
-Nulla…-risposi e mi stesi sul cuscino dandogli le spalle.
Lui si affacciò alla finestra e lasciò che il vento gli sfiorasse il viso.
Mi coprii con la coperta e feci finta di essermi addormentata.
Che cosa voleva da me?Chi era lui per giudicarmi??
Non sapeva nemmeno che cosa avevo passato e lui mi giudicava così.
E lui era mio fratello??
Nella stanza piombò il silenzio totale.Questo era interrotto solo da qualche soffio di vento che si scontrava contro il vetro della finestra.
Udii dei passi che rapidamente si avvicinavano.Qualcuno si stava avvicinando.E correva.
La porta si aprì di scatto e i passi si avvicinarono sempre di più.
-Oh mio Dio!Elena…-disse una ragazza con la voce rotta dal pianto
-Silvia?-
Io mi voltai verso di lei e mi lasciai abbracciare,baciare e coccolare da lei.Le sue lacrime mi bagnavano i capelli.
-Ma cosa ti è successo??-
-Io…io…-
Avrei dovuto spiegarle tante di quelle cose.Le raccontai in breve qualche cosa su ciò che era accaduto nell’ultimo mese.
Prima che lei potesse rispondere Marco esclamò a gran voce:-Non posso crederci!Chi non ha problemi se li crea!!Sei davvero una stupida!!C’è chi i problemi ce li ha sul serio e tu te li crei.-
Aprì la porta e la sbattè.
Ma cosa voleva da me??Qualche giorno prima mi era sembrato così simpatico e ora…ora non faceva che offendermi.Non era mica colpa mia?O forse si? 
  
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