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Autore: Nini91    11/10/2011    1 recensioni
Credo ormai di essermi stufata del fatto che aggiorno sempre e nessuno la legge...quindi credo probabilmente di eliminarla questa storia, e credo anche quella sulla Crociera.
Scrivo quest'ultimo capitolo (che non è neanche a metà)
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Gwen era in pericolo…
E sarebbe morta se in quei brevi secondi non avrei trovato un modo per salvarla..




Era strano..
Solo venti minuti fa avevo scoperto che ero morto, non avevo ricordi..E l’unica persona che era in grado di vedermi stava rischiando la vita.
Ed io avvertivo tutto..
Dovevo fermare quell’auto, prima che fosse troppo tardi.
Per un breve istante non seppi come fare.. Ma improvvisamente…avvenne il “miracolo”, se così si vuol dire. Mi ero scordato del “giochetto della porta”, fatto all’appartamento.
Io riuscivo a spostare gli oggetti. Se ce l’avevo fatta con una porta, potevo far qualcosa per distrarre Gwen e non farle fare l’incidente.
Con un semplice gesto della mano destra, le cuffie della ragazza sembrarono come fluttuare nel vuoto, Gwen se ne accorse e per non far attirare troppa attenzione, cercò di acchiapparle il prima possibile.
Riuscì a farla correre più in fretta, l’auto quasi la sfiorò, ovviamente i passanti rimasero di sasso, alcuni urlarono contro il conducente mentre Gwen, sembrò come non accorgersene, ma una cosa se ne rese conto..Del fatto che io ero ancora lì, a ronzarle intorno come un cagnolino.
Si voltò seccata e notò che la raggiunsi, io le mostrai un piccolo sorrisetto innocente, come se volessi sotterrare l’ascia di guerra che si era creata all’inizio tra di noi, ma lei…Bhè…non sembrò della stessa opinione.
<Ma che ti prende? D’accordo..Avevo detto di andartene via dal mio appartamento, ma con questo non intendevo dire che dovevi per forza seguirmi!> Si rimise le cuffie alle orecchie ed accellerò il passo, senza neanche voltarsi. Io le camminai a fianco, cercando di spiegarle tutto.
<Non mi sembra questo il modo di rivolgerti a colui che ti ha appena salvato la vita!>
<Tu cosa?>
Io annuì <Un’auto stava per metterti sotto, ma io sono riuscito ad impedirlo!>
<Me ne sono accorta> Si abbassò le cuffie <Il fatto che le mie cuffie nuove fluttuassero come farfalle in mezzo alla strada mi ha messa un pò in dubbio..>
<Sei sempre così simpatica?> Dissi ironicamente, per poi tornare serio <Ma a parte questo, credo che..”Qualcuno”, ce l’abbia con te>
Gwen mi guardò con perplessità <Solo perché un tizio non ha rispettato le strisce pedonali? Non è la prima volta che succede…>
<Sì ma io ho sentito…> Improvvisamente mi bloccai, come se ricordare quel dolore mi provocasse una sensazione ancora più terribile ed angosciante…Come se fossi sicuro che una situazione del genere sarebbe potuta ricapitare un’altra volta…
La gotica inarcò un sopraciglio, sembrò sempre più scocciata dalla mia presenza <Allora?>
<Hey…Hai visto quella ragazza?>
<Già..Sta parlando da sola!>
<Il mondo è pieno di pazzi>
Un gruppetto di ragazze ci stava osservando o per meglio dire, osservava Gwen parlare col vuoto, poiché nessuno poteva vedermi oltre a lei, agli occhi della gente comune questo appariva..Strano.
Lei lanciò una forte occhiataccia a quel branco di smorfiose, per poi riprendere a camminare, io la seguì.
<Senti…Già non sono vista di buon occhio, se le persone mi vedono parlare con un fantasma che nessuno vede, bhè..Sarò ancora più strana di come appaio ora>
<Strana? No, tu non sei strana> Sorrisi <Sei solo scorbutica!>
Gwen tirò fuori un piccolo sorrisetto, sarà stata la prima volta in tutta la giornata che l’avrò vista sorridere. <Vivere in città da questo effetto. Magari anche tu eri come me>
<Già..> Sospirai <Vorrei ricordarlo..> Stavo per lasciarmi travolgere di nuovo dalla nostalgia, quando avvertì una forte sensazione allo stomaco; segno che non sarebbe accaduto niente di buono.
L’unico problema era..Cosa?
Il bersaglio era di nuovo Gwen?
E se fosse stata lei…Perché? Centrava forse il fatto che poteva vedermi?
Cavoli..Che giornata…Ed erano solo le Dieci di mattina..

Mi diressi con Gwen in una caffetteria, dall’aspetto rustico ed accogliente. Ci sedemmo ad un tavolo, dove lei era indecisa su cosa prendere per la colazione, io invece continuavo ad osservare il luogo con aria sospetta. <Questo posto non mi convince, e se facessi colazione a casa? La trovo molto più sicura!>
<Ma chi sei? La mia guardia del corpo?>
<Temo di no, non posso sfiorare nessuno> Dissi, facendo passare la mia mano dentro al braccio di un passante, per poi ritirarla, come se nulla fosse. Devo dire che il trucco del passare attraverso oggetti e persone non era affatto male. Ma ora non c’era tempo per giocare, sentivo che Gwen rischiava di nuovo il pericolo..Ed io dovevo aiutarla.
La cameriera ci raggiunse e si voltò verso Gwen <Aspetta qualcuno o preferisce ordinare?>
<Nessuno> Disse, lanciandomi una piccola occhiata <Caffè senza schiuma. Ed un cornetto, vuoto> Dopo di chè la cameriera si allontanò ed io potevo nuovamente parlare senza essere disturbato.
<Gwen, ascoltami…Io penso..Anzi no, sono CONVINTO che tu stia rischiando grosso stando qui>
<Ah sì? E cosa te lo fa pensare?>
<Non ti sembra strano tutto questo? Vedi un fantasma, poco dopo rischi quasi un incidente mortale e..>
<E Niente! E’ solo un caso. Devi essere solo una mia allucinazione troppo avanti con la fantasia...>
Oh no…Di nuovo la storia delle allucinazioni, cocciuta era dir poco…Si stava auto convincendo che ero soltanto il frutto della sua fantasia; ma adesso basta! Ero stufo, di lei, delle sue scuse e soprattutto di questa storia…
Forse non mi avrebbe aiutato a scoprire realmente chi sono. Magari stavo solo perdendo tempo..
Decisi dunque di voltarmi, le parole di Gwen mi passavano attraverso come facevo io con gli oggetti, ormai non la ascoltavo più.. Tanto non avrebbe mai cambiato idea.
Feci per alzarmi ma, il mio sguardo si posò lungo il bancone del locale, dove la cameriera aveva appena preparato il caffè ed il cornetto, destinati a Gwen. La ragazza si allontanò un secondo, lasciando il cibo incustodito, normale direte..
Ma la cosa che mi stupì fu un tizio, seduto accanto che, non appena vide allontanarsi la cameriera,tirò fuori qualcosa, buttandola dentro al caffè, dopo di chè tornò a finire la sua colazione come se nulla fosse. Quando la cameriera ritornò, prese la tazza col cornetto e lo portò al nostro tavolo.
Quasi non riuscì a spiccicare una parola..Quella persona aveva appena messo chissà che sostanza dentro al caffè che Gwen stava per bere.
La ragazza fece per berlo ma io la bloccai <Gwen aspetta!!>
<Cosa c’è adesso?> Mi disse, sempre con la sua solita aria scontenta.
<Non puoi berlo!!E’ pericoloso!! Dentro ci può essere della roba nociva!>
<Roba…Nociva?>
<Sì esatto!!>
<Il…Caffè?> Sembrava quasi prendermi in giro, decisamente non credeva in questo mio attacco di iper protezione, se non l’avessi visto con i miei occhi, non ci avrei creduto neanche io.
Ma dopo una breve occhiata, Gwen sembrò pensarla nel mio stesso modo <Oh…No!>
<Visto?! Te lo dicevo che era nocivo>
<La cameriera si è confusa!> Brontolò <Proprio quella stordita doveva capitarmi?!> Dopo di chè si voltò per chiamare la ragazza di poco fa <Hey! Avevo detto senza schiuma! E poi questa brioches è al cioccolato, questa non è la mia ordinazione>
<Ah..Davvero? Ops..Credo di essermi confusa allora!> Disse la cameriera, prendendo tutto per portarlo via. Bhè..Se non altro lo butterà dato che..
<Quello lo avevo ordinato io!> Aggiunse una ragazza alle mie spalle, era seduta nel tavolino accanto.
“Fantastico!” Pensai. Ora era quella ragazza in pericolo, ed io non potevo fare nulla per aiutarla, ero in trappola. Mi voltai immediatamente verso Gwen, che intanto si stava guardando attorno spazientita.
<Devi fermare quella ragazza!! Se beve quel caffè si sentirà molto male!!>
<Ancora con questa storia? Stai esagerando…>
Mi voltai, notando che la ragazza stava già bevendo il caffè, istintivamente usai il “mio potere”, riuscendo a far cadere la tazza per terra.
<Ma che ti prende?!> Mi urlò Gwen. Io la guardai, sempre più preoccupato per cosa sarebbe potuto accadere <Chiama immediatamente un’ambulanza!Ora!!>
<Cosa?! E perché mai? Se continui in questo modo la gente ti scoprirà!>
<Tu chiama quella dannata ambulanza! La ragazza potrebbe stare male!>
Gwen prese il cellulare dalla tasca della giacca, mi guardò dubbiosa, non sapendo che fare. A quel punto persi completamente la pazienza? Non si fidava di me? Bhè..Non aveva scelta.
Tentai di prendere il controllo della sua mano, facendole chiamare l’ospedale. Gwen tentò di opporsi, ma inutilmente. <Ma che stai facend…!!>
<Credimi, mi ringrazierai>
Potei sentire un’imprecazione da parte della ragazza. Cavoli..Non le andavo proprio a genio..
<Questa me la paghi> Mi disse, per poi rispondere al telefono.
<Ha chiamato l’Ospedale St. Michael's, possiamo aiutarla?>
<Si…Ehm Volevo dire no..> Si corresse <Credo di avere sbagliato numer..>
Improvvisamente la nostra attenzione fu attirata da una caduta, la ragazza di poco fa era appena svenuta. Tutti del locale la soccorsero, chiedendole se stava bene, solo io sapevo cos’era successo davvero. Mi voltai verso Gwen, ancora in linea con l’ospedale.
<Pronto? Signorina..?>
<S_sì….Mandate subito un’ambulanza……….. Una ragazza si è appena sentita male>




A questo punto era chiaro..
Qualcuno stava tentando di far del male a Gwen..
E probabilmente era anche la causa della mia morte…
Che diavolo stava succedendo?





  
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