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Autore: stylessmurf    11/10/2011    11 recensioni
Le presi il viso tra le mani, asciugandole le lacrime sulle guance, poi le accarezzai i capelli e le posai un bacio sulla fronte.
Solo dopo qualche minuto, dopo essersi calmata, riuscì a parlare, e preferì con tutto il cuore che non l'avesse mai fatto.
«Tu sei il mio migliore amico, Harry»
Se qualche giorno prima, quella era l'unica frase che riusciva a darmi stabilità mentale e fisica, ora mi distruggeva.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Just a Song •

 

 

Tu sei il mio migliore amico, Harry

Tu sei il mio migliore amico, Harry”

 

Tu sei il mio migliore amico, Harry

 

Da quando avevo pronunciato quella frase, aveva iniziato a vagarmi per la mente come una trottola impazzita, per non so quale assurdo motivo.

Volevo convincermene, perché probabilmente era la cosa giusta da fare, ma non riuscivo a capire. Harry era diventato un mistero per me, ed io stessa non riuscivo a capirmi.

Quando mi prese la mano, al parco, mi sentì morire. Una di quelle sensazioni che descrivono nei libri, “il batticuore, le farfalle nello stomaco” e stupidaggini del genere, che io rare volte avevo provato.

Sempre a causa di Harry.

Però questa volta era diverso, era strano. Il suo sguardo era diverso. Più intenso, più serio.

Tormentato, quanto il mio.

Quella frase, era dannatamente sbagliata. Ma perché?

 

Mi misi le mani tra i capelli, piena di stress. Era Lunedì mattina, i ragazzi erano usciti per lavorare alla canzone ed ero rimasta da sola in casa. Avevo fatto una doccia, poi colazione con circa due carote e cinque Oreo (in quella casa non si mangiava altro) e mi ero ributtata sul mio letto.

Quella casa era troppo vuota senza di loro.

Come avrei fatto, un giorno, a vivere per conto mio? Erano dei ragazzi, vivere con loro andava bene, ma un giorno sarebbero diventati degli uomini, ed io non potevo abitare con degli uomini..

Anche se loro erano i miei amici di sempre, anche se lui era il mio migliore amico. Che avremmo fatto, una volta adulti?

Forse sarei tornata in Italia, dalla mia famiglia.. ma no, non mi ci vedevo più. Quella non era più la mia vita, non potevo tornare lì.

Ma per quanto tempo ancora potevo vivere con i ragazzi? Per quanto tempo ancora potevo vivere con Harry?

 

Harry, Harry, Harry. Sempre e solo Harry nei miei pensieri. Non è strano?

Lo è.

 

Magari avrei passato con Lou il resto della mia vita, con dei bambini ed una famiglia come si deve..

No, no, no, no.

Non mi ci vedevo proprio. No.

Rotolai nel letto, stiracchiandomi, e decisi di alzarmi; presi il portatile e mi misi seduta con questo sulle ginocchia, prendendo a navigare su siti random come facevo spesso.

Mi collegai un secondo a twitter e notai che era pieno di pettegolezzi su me e Lou. Alcune ragazze temevano che Harry potesse star male per la situazione, altre volevano uccidermi, altre ancora erano felici.

Wow.

Decisi di non scrivere nessun tweet perché avrei solo scatenato più di duemila menzioni, cattive o curiose che fossero, nei miei confronti.

Feci un giro nei profili dei ragazzi leggendo di un Lou elettrizzato per la canzone, un Niall affamato, uno Zayn innamorato delle fans, un Liam concentrato nel lavoro ed un Harry stanco.

Sospirai, scuotendomi i capelli con la mano, per poi digitare velocemente “youtube”.

Cercai qualcosa tra i “Video consigliati” ed uno in particolare catturò la mia attenzione.

Era una canzone, di Taylor Swift. Il titolo era “The way I loved you”; la conoscevo, da sempre ero una fan di Taylor, ma non sentivo quella canzone da più di un anno. Mi venne spontaneo sorridere e cliccarci su, per ascoltarla.

Ascoltando il testo con attenzione, sentì il cuore accelerare il battito.

 

He is sensible and so incredible
and all my single friends are jealous
he says everything I need to hear and it's like
i couldn't ask for anything better
he opens up my door and I get into his car
and he says you look beautiful tonight
and i feel perfectly fine..

But i miss screaming and fighting and kissing in the rain
and it's 2am and i'm cursing your name
you're so in love that you act insane
and that's the way I loved you
breakin' down and coming undone
it's a roller coaster kinda rush
and I never knew I could feel that much
and that's the way I loved you
.

 

[…]

 

he can't see the smile I'm faking
and my heart's not breaking
cause I'm not feeling anything at all
and you were wild and crazy
just so frustrating, intoxicating, complicated,

got away by some mistake,

and now..

i miss screaming and fighting and kissing in the rain
and it's 2am and i'm cursing your name
I'm so in love that I acted insane
and that's the way I love you
breakin' down and coming undone
it's a roller coaster kinda rush
and I never knew I could feel that much
and that's the way I loved you”

 

Non potei evitare di scoppiare in un pianto irrazionale e incontrollato, perché quella canzone parlava di me. Di Louis.

Di Harry.

Ma io lo amavo?

Avevo mai realmente amato Louis? Avevo mai provato più di una semplice amicizia per Harry?

Perché in queste situazioni, mi ritrovavo sempre a piangere?

Perché i 'perché' continuavano ad aumentare?

Perché non sapevo mai cosa rispondere?

 

Avevo capito una cosa, però. Il mio posto non era con Louis, e non lo sarebbe mai stato. Perché non provavo niente per lui, se non una salda amicizia.

Niente.

 

 

 

 

 

 

 

 

Quella mattina era stata un vero e proprio inferno. Avevamo incontrato gli autori del nostro singolo, per parlarne con loro e fondere le nostre idee.

Ci eravamo ritrovati a lavorare con quella bomba di Alexandra Stan.. inutile dire che Zayn e Liam stravedevano per lei. Niall e Louis no, troppo eccentrica per il primo e troppo imperfetta per il secondo.

Lui aveva Mars, lei era perfetta.

In quanto a me, ovviamente la trovavo bellissima, ma non riusciva a farmi impazzire, no.

Era solo sexy.

Ero rimasto sorpreso da Liam, non pensavo potessero piacergli ragazze così. Zayn la fissava quasi con la bava alla bocca, pensavo stesse per saltarle addosso da un momento all'altro.

Prima le tipe così facevano impazzire il mio amichetto, ed averle era anche parecchio facile, ma da un bel po' non mi interessavano. Tutte le mie attenzioni verso il mondo femminile si erano raccolte in una sola rappresentante della specie.

La mia migliore amica, per giunta.

Era l'unica della quale mi fosse mai importato qualcosa.

Odiavo quella situazione, odiavo non capire quell'ingarbugliato miscuglio di emozioni che un suo singolo sorriso scatenava. Era sempre stato così, ma ora mi chiedevo il perché.

Spostai lo sguardo su Alexandra, che parlava velocemente esponendoci una decine di buone idee per la canzone, interessata alle proposte dei ragazzi. Ci chiese di pensare a qualcosa da aggiungere alla canzone, così da renderla il più “nostra” possibile.

La ragazza aveva un accento molto strano, parecchio masticato, tra lo spagnolo e l'americano. Scoprì dopo, parlandole, che era di nazionalità Rumena. Sembrava molto brava nel comporre canzoni, e ne rimasti piacevolmente sorpreso. Non mi aspettavo davvero che una tipa così sapesse comporre, anche perché le sue canzoni erano molto 'da discoteca', e non volevamo che il nostro singolo fosse così. Qualcosa di più romantico, per far sentire le nostre fans speciali.

Quindi, dopo una mattinata stressante al punto giusto, mi buttai su uno dei divanetti dello studio di Tom.

 

Non riuscivo proprio a levarmela dalla testa. Mai.

 

«Ehi, Harry» Disse Niall, avvicinandosi al divano, «sei a pezzi, mh?»

«Decisamente» Risposi, massaggiandomi le tempie.

«Forse non è il momento, ma dobbiamo parlare di una cosa, assolutamente» Serio. Niall era serio. Non timido, non sorridente. Serio. Rarissime le volte in cui non l'avevo visto ridere a crepapelle per qualcosa.

«Di cosa?»

«Mars» Ancora quel nome, ancora lei. Sempre. «Tra voi due succede qualcosa, non sono stupido, me ne accorgo. Come Liam e Zayn, d'altronde. Forse anche Lou, ma ha troppa paura di perderla per vedere la verità»

«E.. sentiamo, quale sarebbe la verità? Perché sai, nemmeno lo so..»

«Harry, non fare l'idiota. Infondo lo sai»

«No, Niall, non lo so. Te lo giuro, non ne ho la più pallida idea. Perché è tutto così diverso dal solito, è tutto nuovo, e non capisco davvero cosa mi stia succedendo» Sentivo lo stomaco sottosopra per il nervoso.

«Vedi ancora Mars come la tua migliore amica? Sii sincero»

«Non lo so.. non credo»

«L'hai mai vista, davvero, come la tua migliore amica?»

«Io..» Non sapevo che rispondere. Non lo sapevo, non ne avevo la più pallida idea.

«Facciamo così, idiota di uno Styles, ti lascio..» prese a fugare nel suo mars-upio (era una specie di 'soprannome', o meglio, ci aveva fatto notare circa 546764 volte che conteneva la parola “Mars”), per poi uscire il suo iPod azzurro; cercò un po' tra le canzoni, alla fine trovò quella che cercava «.. questo, tu ascolta la canzone, ok?» Si alzò, lasciandomi quell'apparecchietto azzurro tra le mani. Provai a chiamarlo per chiedergli spiegazioni, ma mi ignorò, andandosene.

Sbuffai, facendo aderire le sue grandi cuffie bianche e viola alle orecchie. Schiacciai 'play' e guardai il titolo.

 

That should be me”

 

Era una canzone di Justin, versione acustica. Non avevo mai ascoltato molto Bieber, ma Niall ne era praticamente ossessionato da tempo. Era, come si suol dire, il suo cantante preferito. In effetti era bravo, ma io preferivo tipi come John Meyer.

 

«Everybody’s laughing in my mind,
Rumors spreading ’bout this other guy.
Do you do what you did

when you did with me ?
Does he love you the way I can ?
Did you forget all the plans
that you made with me ?
’Cause baby I didn’t.

 

That should be me, Holdin’ your hand
That should be
me, Makin’ you laugh

That should be me, This is so sad
That should be me
That should be me
That should be me, Feelin’ your kiss
That should be me, Buyin’ you gifts


This is so wrong,
I can’t go on,
till you believe that

That should be me»

 

'Quello dovrei essere io'. Sì, dannazione.

Quello dovrei essere io!

Io merito di farla ridere, di tenere la sua mano, di comprarle regali, di.. sentire il suo bacio, anche.

Non avevo mai capito cosa provavo per lei, perché lei era l'unica per la quale avessi mai provato qualcosa. Io ho mai conosciuto l'amore, non ho mai avuto una vera storia con una ragazza.

Per questo non capivo, perché non sapevo cosa volesse dire amare.

'Ora ho finalmente una risposta. Ora ho capito.'

 

E la prima cosa che feci, fu andare a parlare con Alexandra, perché avevo trovato la mia parte di canzone.

 

Lei è bella, ma non sa di esserlo. E questo è ciò che la rende bella.

Ed illumina il mio mondo, come nessun altro.”

 

 

 

 

 

SAAALVE A TUTTI :3 Vi ho fatto aspettare di nuovo un bel po', ne sono consapevole. So anche che questo capitolo non è granché, non mi ci sono impegnata molto, perché è più che altro un capitolo di passaggio çç

Il bello arriverà al prossimo chapter *coffcoffcoff

Ordunque, voglio ringraziare TUTTI per i commenti su twitter, le recensioni e le cose carine che mi continuate a dire sulla fan fiction. Grazie, davvero. Senza di voi non avrei la voglia di continuare çç

Invece ci siete, mi seguite in tanti, e quindi grazie.

Oh, piccola parentesi: voi non avete la minima idea di quale sia la mia reazione ogni qual volta ricevo commenti/recensioni. Davvero, saltello dalla gioia AHAHAHA.

Quindi grazie, grazie davvero.

Questo capitolo lo dedico alla dolce Drew, perché certe volte ha dei momenti tristi e se le torna il sorriso con i miei capitoli, sfornerò capitolo per l'eternità.

Vi voglio bene, grazie ancora!

Alla prossima (che probabilmente non arriverà poi molto tardi uù),

Mars.

   
 
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