Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: arialle    12/10/2011    1 recensioni
Maya e Masumi riusciranno a trovare il coragggio di dichiararsi ?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo ventottesimo

Maya uscì dal kid' s studio in preda a sentimenti contrastanti.
Stava facendo sul serio la cosa giusta ?
Per un attimo esitò, poi si rese conto che se veramente voleva trovare la propria serenità doveva andare a parlare con Masumi.
Doveva ascoltarlo e sapere cosa realmente fosse successo quella notte a New York.
Chiamò un taxi e si fece portare alla Daito, sospirò non appena entrò nel palazzo, prese l'ascensore e salì fino ai piani della dirigenza.
Non appena le porte le si aprirono, la ragazza sentì il cuore batterle all'impazzata, li a pochi messi dietro la porta del suo ufficio c'era Masumi.
Non si vedevano da settimane, gli era mancato terribilmente, nonostante quello che lui aveva fatto, Maya lo amava ancora, non si potevano cancellare sentimenti così profondi dall'oggi al domani.
Guardò verso la scrivania di Mizuki stranamente la segretaria non era al suo posto, Maya non sapeva che fare, doveva entrare comunque nell'ufficio di Masumi senza farsi annunciare oppure attendere?
Appoggiò l'orecchio alla porta , lo sentì parlare con qualcuno, forse era al telefono.
" coraggio." si disse aprendo piano la porta.


- Certo sarò lieto di ...- Masumi rimase con la cornetta a mezz'aria rendendosi conto chi fosse la persona appena entrata nel suo ufficio.
- La richiamo presto.- disse riagganciando prontamente il telefono.
Si alzò ancora incredulo, oltrepassò la scrivania.
- Maya...- riuscì a sussurrare senza staccarle per un solo attimo gli occhi di dosso.
Maya fece appello a tutto il suo autocntrollo, sentire quello sguardo percorrere ogni centimetro del suo corpo le provocava i brividi lungo la schiena.
- Io...- cominciò lei titubante, -.... volevo parlare con te.-
Masumi l'ascoltava in silenzio.
- Voglio sapere cosa accadde quella notte.... Ho bisogno di sapere....-
Masumi si passò una mano sugli occhi, non avrebbe fatto piacere a Maya quello che stava per dirle ma glielo doveva.
- D ' accordo.- acconsentì sospirando.
Masumi raccontò per filo e per segno come fossero andate esattamente le cose, - Non ho giustificazioni, - disse con voce carica di amarezza, - posso solo dire che non ero in me e che credevo fossi tu al posto di Shiori.-
Maya sentiva le lacrime pungerle gli occhi, - Perchè non hai creduto alla mia buona fede ? - lo accusò piangendo, - Io ho sempre avuto cieca fiducia in te.-
Masumi incassò il colpo, aveva ragione, si era lasciato ingannare come uno studente alla prima cotta.
Vederla piangere per colpa sua gli era insopportabile, le si avvicinò e provò ad abbracciarla, Maya si ritrasse da quella stretta.
- Non mi toccare...- singhiozzò, - che cosa pretendi adesso ? -chiese in tono di accusa.
- Ti chiedo di darmi un'ultima possibilità ,- rispose Masumi
Maya sorrise amaramente, - hai già dubitato di me una volta chi mi dice che non accadrà di nuovo ? -
- Hai la mia parola che non accadrà più.- rispose Masumi afferrandola per le braccia.
. La tua parola vale meno di niente , Signor Hayami! - lo accusò Maya , - Ero venuta quì solo per sapere come fossero andate le cose adesso che finalmente so che razza di uomo sei so che non voglio più vederti.-
- Maya...- Masumi era diventato pallido .
La ragazza si staccò da lui con uno strattone, - Te lo dissi già una volta, amare vuol dire fiducia incondizionata e tu non hai esitato a dubitare di me.- così dicendo prese la borsa, Dimenticati di avermi incontrata , masumi.- disse sbattendosi la porta alle spalle e lasciando Masumi schiacciato sotto il peso di quello parole.


Shiori rientrò sconvolta a casa, chiese a una domestica se la madre fosse rientrata, aveva bisogno di sfogarsi.
- La signora è nello studio.- le comunicò la domestica.
Shiori si precipitò nello studio del nonno, mise la mano sulla maniglia, facendo l'atto di entrare , ma si bloccò di colpo.
In piedi vicino alla scrivania sua madre stava parlando con uno degli uomini di suo nonno.
- Quanto prima farete quanto stabilito.- stava dicendo la donna con un sorriso compiaciuto, - devo ammettere che è stato più facile del previsto.-
- La signorina sa che...- stava chiedendo l'uomo.
- Mis figlia non sa nulla, è stato Yu sakurakoji il tramite tra lei e me, nessuno di loro conosce la mia vera identità. Sono stata previdente, non mi fido di quei due sciocchi ragazzini, loro conoscono solo una voce contraffatta al telefono.-
Shiori sbiancò, dunque dietro a tutta quella storia c'era sua madre... era lei che impartiva ordini e li aveva aiutati a separare maya e Masumi....
- Maya Kitajima, - stava dicendo la donna con un ghigno sinistro , - è un ombra pericolosa del passato.-
L'uomo si inchinò compitamente, - sarà fatto signora.- assicurò prontamente.
- Lei rappresenta un errore e noi elimineremo quell'errore.- concluse.

   
 
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