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Autore: Lunastorta92    18/06/2006    2 recensioni
Anne, una vita che assomiglia troppo a quella di Bridget Jones; Carrie, una migliore amica troppo bella e David, l'eccezionale ed estremamente affascinate nuovo fidanzato... di Carrie!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                 CAPITOLO 8.

E' arrivata. La mia meritatissima vacanza è arrivata. La mia vacanza con Carrie...
Non può essere così tragico, nessuno è mai morto per essere andato in vacanza con la propria migliore amica, nemmeno se la migliore amica in questione è come Carrie: totalmente iperattiva e incontrollabile.
Ma immagino che sarà divertente, siamo amiche e siamo donne... sarà tutto pettegolezzi e bei ragazzi!
O perlomeno io potrò guardare i bei ragazzi che si fiondano come una mandria di bufali inferociti su Carrie.
Ma per come è messa la mia vita sentimentale questo è già tanto!
E in più, ho avuto una parte della mia rivincita personale su quel despota di Edgar, che l'altro giorno mi ha pregato in ginocchio (sì, si è inginocchiato sul pavimento polveroso del mio ufficio) per chiedermi di rimanere perché aveva bisogno di persone.
La mia risposta è stata un categorico no!
Allora, prima aeroporto poi nave... è facile, le valige le ho fatte e il passaporto c'è, non potrebbe andare meglio.
Ma a cosa mi è servito leggere i libri di Bridget Jones, vedere i film al cinema e poi rivedermi i film in cassetta?
Una vacanza può essere estremamente pericolosa, soprattutto se la tua amica viene sedotta da un losco figuro e consegna a te la droga, e tu vieni arrestata...!
Comincio seriamente a preoccuparmi.
 
Si pregano i gentili passeggeri di prendere posto, presto l'aereo decollerà...
-Non sei estremamente contenta?- mi domanda Carrie con un sorriso a trentadue denti
-Ehm, sì... Penso di sì...- rispondo titubante
-Vedrai, ci divertiremo!-
-Chissà perché l'aereo non parte...- dico io, cambiando discorso
-Beh, i soliti ritardi, no?- suppone Carrie
-Scusa il ritardo, Carrie...-
Sento una voce dietro di me, e non è una voce qualsiasi. Ho una bruttissima sensazione!
-Oh, ciao tesoro!- tuona Carrie
Tesoro?! Mi giro, davanti a me c'è David, sorridente.
Mi guarda.
Lo guardo.
Panico.
-Oh, ehm, ciao...- farfugliamo David ed io, visibilmente imbarazzati
-Oh, già! Mi ero dimenticata!- esclama Carrie, poi si volta verso di me: -Non ti avevo detto che anche David sarebbe venuto!-
Se ne era dimenticata?! Puoi dimenticarti il latte quando vai al supermercato, ma non puoi dimenticarti di dire che ci sarà anche il tuo fidanzato in vacanza!
Non ho mai così tanto voluto essere uno struzzo in tutta la mia vita. Un gigantesco struzzo con la sua enorme testa tre metri sotto terra.
-Suvvia, cosa sono quelle facce da funerale? Ci divertiremo!- esclama Carrie
-Sì, certo, come no.- borbotto io, contrariata.
Sono come spaccata in due: da una parte sono contentissima perché c'è David, mentre dall'altra mi sento come il terzo incomodo.
Insomma, io cosa centro con questa vacanza?!

Oh mio Dio!
Questa nave da crociera è enorme! Ci sono piscine, campi da tennis, un casinò, una biblioteca, dei campi da golf, un cinema, un teatro e tantissimi negozi e boutique!
Arriviamo alla reception, e un ragazzo veramente attraente ci accoglie:
-Buon pomeriggio...- sorride, e anche Carrie sorride come una scema.
-I vostri nomi completi, prego.- ci domanda
-David Thane Greene-
-Adrienne Wright-
-Caroline Kattleburn, ma tu puoi chiamarmi Carrie!- esclama lei, facendo gli occhi dolci al receptionist.
-Ecco le vostre chiavi...- dice lui, facendo l'occhiolino a Carrie.
Mi avvio così verso la mia cabina singola, mentre Carrie rimane a chiacchierare con il ragazzo
-Una mano?-
-Uhm, no, ce la faccio da sola...- mormoro.
David, ignorando completamente quello che gli ho appena detto, prende in mano la mia valigia e si carica il mio borsone sulla schiena.
-Grazie...- dico io e lui mi sorride.
-Eccoci qui- esclama lui, appoggiando i miei bagagli accanto alla porta della mia cabina
-Ci vediamo più tardi, ok?- mi dice lui, allontanandosi.
Perché tutto questo deve capitare a me?!
Squilla il telefono della mia cabina, è Carrie:
-Ci troviamo in piscina fra quindici minuti.- non è una domanda, ma un ordine.
Beh, quest'anno in bikini sto molto meglio, grazie a miliardi di milioni di trattamenti non ho neanche un filo di cellulite. Evviva!
Con il mio borsone e un paio di infradito mi dirigo sorridente verso la piscina, il sole dei Caraibi mi bagna interamente, mi avvicino a Carrie e mi sdraio su un lettino.
-Ciao!- mi saluta Carrie
-Ciao!-
-David arriverà a momenti!- mi dice lei
-Fantastico!- replico con una leggera nota di sarcasmo
-Ciao, belle donne!- esclama David, avvicinandocisi.
-Ciao Amore!- esclama Carrie, dandogli un bacio.
Respira Anne, respira. Tu non sei il terzo incomodo!
-Vado a farmi una nuotata!- ci dice David -Volete venire?-
-No amore, rimaniamo ancora un attimo qui a prendere il sole!- risponde Carrie, David si allontana sconsolato.
-Ho bisogno di te!- mi sussurra Carrie, prendendomi per un braccio
-Cosa vuoi?- le chiedo io, con un tono misto fra l'annoiato e il rassegnato
-Stasera ho prenotato il campo da tennis per te e David!-
-Perché?!- chiedo io
-Hai presente il ragazzo della reception, Francesco, quello italiano?- mi dice
-Sì, ma cosa centra lui?- chiedo ancora
-Stasera esco con lui...- bisbiglia lei, contenta
-Tu cosa?!- esclamo incredula
-Tranquilla, si tratta di una cosetta innocente!- mi dice lei -Ci stai?-
Beh, mi si sta offrendo la possibilità di stare con David
-Va bene...- dico ancora più rassegnata -Ma dovresti sentirti in colpa!-
-In colpa? David, questa se la meriterebbe!- esclama indignata Carrie
-Se la meriterebbe?- domando
-Sì, è così poco... poco dolce!- mi risponde
-Poco dolce?- ripeto incredula, ripensando al modo in cui lui si era comportato con me la sera della mia super-sbronza. Mi è sembrato estremamente dolce quella sera.
-Sì, non mi ha mai detto che mi ama!- sbuffa lei
-Cosa intendi dire?-
-Cioè, glielo devo sempre dire io! E quando glielo dico lui non mi risponde mai, si limita a sorridermi!- si lamenta ancora
-Se lo dici tu...- mormoro

-Questo come mi sta?- mi domanda Carrie appoggiandosi un abitino rosa
-Bene...- farfuglio io, seduta sul letto, con poco interesse
-Allora mi metto questo!- esclama lei, indossandolo, è talmente corto che le copre a malapena la coscia.
-Tu sei pronta?- mi domanda
-Certo!- dico, facendo un cenno alla racchetta che ho in mano
-Bene, io ora vado... tu aspetta qui David...- e detto questo esce dalla stanza, salutandomi con la mano.
Oddio, mi sono resa complice del piano diabolico di Carrie!
Sono ancora seduta sul letto, quando David bussa alla porta ed entra:
-Andiamo?- mi chiede
-Andiamo.- rispondo, allora lui mi pende la mano e mi fa alzare dal letto, e insieme ci dirigiamo al campo.
-Pronta a cominciare?- mi domanda con un ghigno una volta che ci siamo posizionati sul campo
-Prontissima...- ribatto, con un sorriso.
Lo so, è ingiusto, ma devo ammettere che la serata non potrebbe andare meglio! Un po' di sport, David ed io insieme e Carrie che è ehm... occupata!
-Sai per caso dov'è Carrie?- mi domanda lui, fra un diritto e un rovescio
-Non saprei... Credevo che te l'avesse detto!- mento, spudoratamente
-No, non mi ha detto niente. Sarà perché in questo periodo non andiamo d'accordo...- mi dice lui
-Davvero?- chiedo -Mi dispiace...- mi affretto poi a dire
-Siamo troppo diversi...- si limita a rispondere.
E' come se nella mia testa ci fosse il Carnevale di Rio!
-Mi dispiace...- dico, cercando di apparire convincente
-Non importa, forse è meglio così...-
Ma certo che è meglio così!
Più tardi, finiamo la nostra partita e David mi si avvicina.
-Hai vinto...- mi dice, mettendomi il braccio intorno alla spalle
-Grazie, grazie...- dico, fingendo un inchino.
Senza dire niente David mi bacia sulla testa e poi mi sorride, e insieme ci dirigiamo verso le nostre cabine.
-Oh, cazzo...- esclama David una volta arrivati alla sua cabina
-Che c'è?- domando io
-Carrie non è ancora arrivata, e le aveva lei le chiavi!- esclama, scocciato
-Dormi da me...- dico, con voce piccola piccola
-Sarebbe un'idea. Sicura che non ti do fastidio?- mi domanda
-Ma no, figurati!- detto questo, ancora vicini, ci dirigiamo verso la mia cabina (esatto la mia cabina)...
Ci siamo messi sotto le coperte del mio letto matrimoniale, così distanti che tra noi potrebbe starci anche un elefante (e ci sarebbe ancora spazio!).
Probabilmente abbiamo dovuto avere la stessa idea, perché ad un tratto le nostre teste si colpiscono violentemente:
-Oh, scusa!- mormora lui
-Scusa tu...- ribatto massaggiandomi la testa.
Mi servirà come lezione, mai avvicinarsi ad un uomo se si è a letto!
David mi guarda. e sorride:
-Grazie...- mi sussurra all'orecchio, e mi mette ancora il braccio attorno alle spalle.
E ci addormentiamo...

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Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! XD
Per quanto riguarda la storia dei link nel capitolo precedente, lasciate perdere, errore mio!
  
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