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Autore: DuediCuori   Capitolo: 1
Nei lineamenti, Carmine non dimostrava affatto di avere la sua età. Certo, Jeannot intuiva che avere ventinove anni non lasciasse segni evidenti sulla pelle o da qualche altra parte, tuttavia la sola cosa che recepì nel guardarlo, così rilassato e tranquillo nel suo sonno profondo, fu una sensazione di profonda sicurezza e nient'altro. Era piccolo, quel letto, ma il belga riusciva a guardare l'italiano senza la minima fatica.
Carmine era aggraziato persino nel respirare lento con la testa affondata nel cuscino. Aveva le braccia che circondavano la vita di Jeannot, calde e morbide: gli era stato così semplice abituarsi alla sua presenza che ormai gli veniva naturale stringersi a lui per non uscire dalle coperte né dall'una né dall'altra parte. Era molto attento a quelle cose, perché mal sopportava che al ragazzo non fossero rivolte le giuste premure degne del più nobile ospite.
Il signor Vigentin era decisamente una persona all'antica.
Jeannot scivolò sul materasso, coprendosi con le lenzuola fin sopra le orecchie. Rise felice, senza un reale motivo, e si strinse al corpo dell'uomo in un gesto però troppo brusco. I muscoli di Carmine si tesero un attimo, per la sorpresa, e lui aprì gli occhi ancora assonnato - sbadigliò portandosi una mano al viso e muovendo un poco le gambe per sgranchirsi. Jeannot allungò il collo e lo baciò sotto il mento, per farsi perdonare dello sgarbo: non era stata davvero sua intenzione. Carmine lo ritrovò con gli occhi e gli sorrise, stringendo l'abbraccio che ancora lo circondava.
-Buongiorno, Càrmin...-
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