Fratellone.

E' così che ti ho sempre chiamato.

Fratellino.

E' così che mi chiamavi tu.

Fino ad ora.

-Vieni a giocare agli Auror?

-No, giochiamo a carte!

Siamo sempre stati opposti, fratellone.

Ma siamo sempre andati d'accordo.

Ci volevamo bene.

Tanto.

Ed ora?

E' solo un altro gioco su cui non siamo d'accordo, no?

E' vero: io sto con i tuoi nemici.

Ma siamo sempre stati sui versanti opposti.

Eppure non ci siamo mai allontanati, no?

Cos'è cambiato, da allora?

Siamo cresciuti.

Ma questo non conta.

Non conta, vero?

Perchè non voglio perdere un fratello.

Eppure mi sembra di essere già figlio unico.

L'ho detto tante volte, che non volevo avere un fratello.

Ma era quando litigavamo, no?

Era solo un momento, e poi tutto tornava come prima.

Tutto si aggiustava, e ricominciavamo a giocare.

Vorrei davvero che anche questa volta fosse così...

Che anche questa volta ritornassimo a divertirci insieme.

Sì, anche se siamo completamente opposti.