Crossover
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Autore: HikariKanna    22/06/2006    8 recensioni
Non leggerete mai più "I promessi sposi"alla stessa maniera!(ammesso che vogliate rileggerli,dopo!)Io e le mie amiche Kikyo e Anty li abbiamo dovuti "studiare" per un anno intero...inutile dire che li sopportiamo ben poco!>.< Con citazioni originali,cross-over fra tutti gli anime che conosciamo, da digimon a sailor moon passando per InuYasha e Ranma! Sappiamo bene che non è l'unica parodia su questo libro(che Manzoni ci rifletta sopra...),ma vogliamo sapere che ne pensate!XD
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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I PROMESSI SPOSI

I PROMESSI SPOSI

 Parodia scritta da:Kikyo,HikariKanna(cioè io^^)e con la partecipazione straordinaria di Anty.

 

1 CAPITOLO: “Proposta indecente”

“L’historia si può davvero deffinire una guerra illustre contro il Tempo,perché togliendoli di mano gl’anni suoi prigionieri,anzi già fatti cadaueri, li richiama in vita, li passa in rassegna, e li schiera di nuovo in battaglia.”

Ovvero,i promessi sposi sono tornati!Tremate,tremate,le streghe son tornate(riferimenti a fatti o persone “puramente”casuali)! Dopo mesi e mesi di addestramento,siamo pronti per la rivincita (Don Rodrigo/Kuno)e la vendetta(noi)! Allora,possiamo iniziare!


Quel ramo delle sorgenti maledette in cui sono caduti i tapini personaggi originali,trasformandosi in anime(anche se già lo erano),volge lo sguardo all’era Sengoku,al tempo in cui Scattycat e la sua temibile banda di gatti jazzisti(i cats,appunto) imperversava sulla regione insegnando la modestia ad Oliver & company e mandando a cuccia gli altri cani,compreso Inu Yasha,dopo essersi auto-invitati a cena all’osteria tipica del paese:vi ci si arrivava per una di queste stradicciole che avrete già conosciuto “grazie”al libro.

Appunto per una di queste,tornava bel bello Sesshomaru,dopo un’intera serata passata a fare ciò che un curato del suo rango non si sarebbe mai sognato di fare:assieme ai suoi amici(Sanzo,Goijo,Hakkai e Goku) aveva intrapreso un viaggio verso ovest ed era approdato all’osteria passando così l’intera nottata assieme alle conigliette Kogaiji,Yaone e Jien(leggetevi il numero 1 di Saiyuki Reload prima di uccidere le autrici). I bravi di Kuno,signorotto del luogo,invece stavano ancora dirigendosi al suddetto luogo. Sesshomaru,ormai prossimo alla sua umile dimora,vide una cosa che non si aspettava e che non avrebbe voluto vedere:gli bloccavano la strada due uomini,o meglio uno e mezzo;uno di costoro era in piedi appoggiato a un muro con le braccia incrociate sul petto e l’altro,ancora più inquietante del primo, a cavalcioni su un muricciolo basso con le gambe aperte,il che evidenziava ancora di più la coscia volutamente lasciata scoperta. Uno aveva i capelli raccolti in un enorme ciuffo,l’altro portava la treccia e la nera frangetta ribelle:il che testimoniava il loro appartenere alla specie de’ bravi. Che i due descritti sopra stessero ivi ad aspettar qualcheduno, era cosa troppo evidente:ma quel che più dispiacque a Sesshomaru ubriaco fu il dover accorgersi,per certi atti, che l’aspettato era lui. Quello che stava a cavalcioni s’era alzato,tirando la sua gamba sulla strada,l’altro si era staccato dal muro:e tutt’e due gli si avviavano contro. Sesshomaru,temendo per la sua verginità, volgeva lo sguardo al cielo,come per pregare che non si trattasse dei famigerati scagnozzi di Kuno,in special modo di Jakotsu(che ha una pessima fama).

I due si avvicinarono.

“Signor curato”disse uno di que’ due,puntandogli gli occhi in faccia. Sesshomaru scese dalle nuvole per l’incombente minaccia.

“Cosa comanda?”rispose timoroso,contraccambiando lo sguardo e vedendo brillare negli occhi del suo interlocutore una luce demoniaca.

L’altro,Bankotsu,con l’atto minaccioso e iracondo di chi coglie un suo inferiore sull’intraprendere una ribalderia,esclamò:” Lei ha intenzione,lei ha proprio intenzione di maritare domani il ladro di biancheria e la sua donna?”

Sesshomaru non lo ascoltava,più che altro guardava atterrito Jakotsu,che se lo divorava con lo sguardo.

Quest’ultimo gli di avvicinò e sussurrò all’orecchio,in tono solenne,”Questo matrimonio non s’ha da fare,né domani né mai.”

Sesshomaru,con la fronte rigata di sudore freddo,cercò di raccogliere quel po’ di coraggio e dignità che gli rimanevano e affermò:”È mio dovere maritare giovani innamorati.”
Jakotsu allora si vide costretto a tirare fuori l’asso dalla manica,la sua carta vincente che non aveva mai fallito con nessuno(sottolineamo il nessuno):”Voulez-vous coucher avec moi,ce soir?”

Queste parole furono,nella mente di don Sesshomaru,come,nel forte d’un temporale notturno,un lampo che illumina momentaneamente e in confuso gli oggetti(voi aggiungete del desiderio!)e accresce il terrore.

“Zitto,zitto”riprese il primo oratore “il signor curato è un uomo che sa il viver del mondo e noi siamo i galantuomini,che non vogliam fargli del male,purché abbia giudizio. Signor curato,l’illustrissimo Kuno-sama,nostro padrone,la riverisce caramente”.

Sesshomaru fece come per istinto un grande inchino,in ringraziamento al Salvatore,e disse:”Se mi sapessero suggerire…”

“Oh,suggerire a lei che sa di latino!E soprattutto non si lasci uscir parola su questo avviso che le abbiam dato,per suo bene…altrimenti…ehm…”guardò il collega”la proposta del mio amico sarebbe ancora valida”.

“Disposto…disposto sempre all’ubbidienza!”

Allora i bravi la presero come una promessa e Jakotsu ci rimase male.

“Benissimo,e buonanotte messere.”disse Bankotsu.

“Ci incontreremo nei miei più rosei sogni!”gli augurò Jakotsu.

E quell’altro,Sesshomaru,rabbrividì al solo pensiero,però era sollevato che non l’avrebbe incontrato mai più e che in sogno sarebbe stato salvo(x il momento…).

Bankotsu trascinò via il suo compagno d’armi,che era molto riluttante all’idea di abbandonare il seducente curato(che aveva l’irrisoria età di 60 anni). Sesshomaru,il lettore se n’è già avveduto,non era nato con un cuor di leone,bensì di cane:se ne scappò a gambe levate prima che potessero salutarlo. Rotolò,poverino(mica tanto)per una discesa e piombò dritto fra le braccia di Jaken che amorevolmente gli stava stendendo le pellicce di diverso colore.

“Jaken!Jaken!”
”Padron Sesshomaru…quale onore,avervi fra le braccia!”

Sesshomaru se lo scrollò immediatamente di dosso,rivivendo il riflesso delle parole di quell’ambiguo bravo:e gli venne la febbre al solo pensiero.

“Misericordia!Cos’ha,signor padrone?”esclamò Jaken,vedendo il viso del curato così stravolto.

“Niente,niente”rispose Sesshomaru,lasciandosi andare sul seggiolone.

Jaken nel frattempo gli aveva cacciato un cucchiaio con la medicina in bocca.

Dopo aver sputato la medicina,Sesshomaru disse:”Quando dico niente,o è niente,o è cosa che non posso dire…Credimi,Jaken,non posso guarire adesso.”

“Ma come? Chi si prenderà cura della sua salute?Chi le darà un parere?”
”Dammi un bicchiere del mio sakè!”
”Ma il sakè le fa male!”

“Taci!”
”Vuol dunque che io sia costretto di domandar qua e là cosa sia accaduto al mio padrone?”

“Per amor del cielo!Non fate schiamazzi :ne vanno…ne vanno la vita e la virilità!”

Jaken l’osservò scettico,pensando che il padrone stesse invecchiando e che della virilità non se ne faceva niente.

“La virilità?”

“La virilità.”

“Lei sa bene che,ogni volta che mi ha detto qualche cosa,sinceramente in confidenza,io non ho mai…”
”Bravo!Come quando hai detto che sono andato all’osteria con le conigliette a Vera,a Mila,a Shiro,a Nami,a Kaori,alle amiche di Kagome…”

“Basta,basta!Ho capito!”

Jaken si avvide d’aver toccato un tasto falso;onde,cambiando subito il tono,disse con voce commossa e da commovere:”Signor padrone,io le sono sempre stato affezionato;e,se ora voglio sapere,è per premura,perché vorrei poterla soccorrere,darle un buon parere,sollevarle l’animo…”
Sesshomaru,viste le insistenze di quello,alla fine sputò il rospo(non Jaken,eh!):quando si venne al nome del terribile mandante,e soprattutto dei suoi scagnozzi,bisognò che il servo proferisse un nuovo e più solenne giuramento di non parlare e don Sesshomaru,pronunziato quel nome,si rovesciò sulla spalliera della seggiola,con un gran sospiro,alzando le mani,in atto insieme di comando e di supplica,e dicendo:”Per amor del cielo!”
”Ah,che birbone!Ah,che soverchiatore!Oh,che uomo senza timor di Dio!”esclamò Jaken,dedicando ad uno a testa dei tre(Kuno,Bankotsu e Jakotsu)le offese(e non ha considerato le autrici!).

“Volete tacere?O volete rovinarmi del tutto!”

“Oh!Siamo qui soli e nessun ci sente…”

Al ‘siam qui soli’ la mente di Sesshomaru divagò pensando ai terribili momenti passati poco prima…

“Ma come farà,povero signor padrone?”continuò Jaken e lui tirò un sospiro di sollievo.

“Oh vedete! Vedete che bei pareri mi sa dar costui!Viene a domandarmi come farò;quasi fosse lui nell’impiccio e toccasse a me di levarnelo!”

“Ma!Io l’avrei bene il mio povero parere da darle;ma poi non si lamenti!”

“Sentiamo.”

E Jaken esordì:”Il mio parere sarebbe che,siccome tutti dicono che il nostro Arcivescovo Naraku è un sant’uomo,è un uomo di polso,che non ha paura di nessuno e,quando può fare stare a dovere un di questi prepotenti,per sostenere un curato,ci gongola;io direi,e dico che,lei gli scrivesse una bella lettera,per informarlo come qualmente…”

“Volete tacere?Volete tacere?Son pareri codesti da dare a un pover uomo?”

“Io taccio subito;ma è però certo(non è un errore casuale ma…però;è preso direttamente da Manzoni)che,quando il mondo si accorge che uno,sempre,in ogni incontro,è pronto a calar le…”

E Sesshomaru ripensò con orrore al triplo senso delle parole del servo(parole prese anch’esse tali e quali dal libro,primo capitolo rigo 470 circa)e poi disse:”Volete tacere?È tempo ora di dir codeste baggianate?”

“Basta:ci penserà questa notte;ma intanto non cominci a farsi del male da sé,a rovinarsi la salute;mangi un boccone.”

“Ci penserò io.”rispose brontolando il padrone.”Sicuro;io ci penserò:io ho da pensarci.”E continuò.”Non voglio prendere niente,niente:ho altra voglia:lo so anch’io che tocca pensarci a me!”

Così dicendo prese il lume e,brontolando sempre,si avviò per salire in camera. Giunto sulla soglia,si voltò indietro verso Jaken,mise il dito sulla bocca,disse,con tono lento e solenne.”Per amor del cielo!”e disparve.

 

ANTICIPAZIONI:Nel prossimo capitolo,scoprirete CHI sono i promessi sposi!!

   
 
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