Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: miss_girl    13/10/2011    3 recensioni
La festa è in pieno svolgimento,ma Isabella Swan,la solare infermiera della cittadina di Forks,preferisce fare ritorno a casa.Sembra che tutti i suoi amici abbiano trovato la felicità...E lei cosa sta cercando?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Per quando arrivarono ambulanza e polizia,si era radunata una piccola folla sulla riva del lago.
Isabella era andata alla Scuola Campeggio per telefonare,essendo il luogo più vicino da raggiungere per chiamare i soccorsi.
Ian Farnsworth,il direttotre della scuola, e sua moglie Barbara erano tornati con lei per dare manforte.
Una mezz'ora più tardi,partiti i mezzi di soccorso e i compagni dell'infortunato,la zona tornò quieta e silenziosa.
Isabella sospirò mentre osservava lo scenario immerso nella pace. "Sembra impossibile che da un momento all'altro possa capitare qualcosa di tanto grave."
"E' vero" convenne Edward cupo. "Ma nessuno può prevedere un incidente."
Era ovvio che stava pensando a quello che era successo a lui,però non c'era nella che Isabella potesse dire per alleviargli i ricordi.
Nessuno dei due parlò mkentre tornavano alla macchina.
Far sedere Edward al posto di guida fu più difficoltoso di quanto non fosse stato farlo scendere.
Isabella si accigliò quando si accorse che era pallido e tirato. "Stai bene?" gli domandò preoccupata.
"Sì" rispose lui immediatamente.
Po però trasse un profondo respiro. "A dire il vero,no.Mi sento uno straccio.Negli ultimi tempi ho condotto una vita così tranquilla che anche la più piccola emozione mi lascia come svuotato."
"Avresti dovuto dirlo! Non devi forzare le cose,Edward. Non ancora."
"Sì,infermiera!" scherzò lui ."Sei sempre così autoritaria?"
"Sempre!" fu la pronta replica. "Chiedi in giro e ti diranno che l'infermiera Swan è bravissima nel dire cosa fare e quando farlo. E ora ti dico che devi andare a casa a riposare. D'accordo?"
"D'accordo, capo" assentì Edward avviando il motore. "Non avrei comunque la forza di discutere."
Isabella sorrise mentre sedeva al suo fianco. Era un bene che Edward riuscisse a riderci sopra, anche se questo non significava che avesse superato le loro divergenze passate. Per il momento si sforzava solo di accontentarla e il cuore le si gonfiò di tenerezza a quel pensiero.
Durante il tragitto chiacchierarono piacevolmente del più e del meno. Isabella tuttavia si irrigidì quando vide Edward dirigersi verso casa sua.
"Dove stai andando?"
"Ti porto a casa,ovviamente"
"Non essere sciocco,Edward. Sono perfettamente in grado di..."
"Ne sono sicuro" tagliò corto lui. "Ma non sono così stanco da non poterti dare un passaggio."
Evidentemente Edward considerava suo dovere accompagnarla, per cui Isabella non insistette.
Ebbe conferma che le sue intuizioni erano corrette quando lui fermò l'auto sotto casa sua e si volse a guardarla serio. "Sai,Isabella,la cosa peggiore della mia situazione è che la gente tende a prendere decisioni per conto mio. So che viene fatto a fin di bene,ma non mi aiuta,visto come mi fa sentire.E' già abbastanza brutto sentirsi un mezzo uomo seenza venire trattato come tale."
"Non era mia intezione farlo,Edward..." Lei non rispose e Edward rise amaro. "Lo vedi? Il mio stato condiziona tutti ed è per questo che mi dà maggiormente fastidio."
"So che dev'essere dura per te,ma ti sbagli. Per me non sei diverso da prima."
"Oh, risparmiami i luoghi comuni" sbuffò lui allungandosi ad aprirle la portiera. "Scusa se non scendo ma questo è il massimo che posso fare."
Isabella trovò irritante il fatto che non le credesse. "Sei l'uomo più testardo che conosco,Edward Cullen! Non so perchè perdo tempo a cercare di convincerti!"
"Nemmeno io" sbottò lui voltandosi proprio mentre lei si muoveva per scendere.
Improvvisamente erano vicinissimi.
Isabella sentì che la testa le girava,mentre vividi ricordi del passato emergevano nel presente. Rammentò di colpo tutte le volte che erano stati coswì vicini...quello che era successo dopo...
Edward si tirò indietro di scatto. "Non ho illusioni,Isabella." disse con voce dura come l'acciaio. "Ora credo sia meglio che me ne torni a casa. E' stata una giornata molto faticosa."
Isabella scese dalla macchina ed entrò in casa senza voltarsi a guardaro andar via. Edward non avrebbe voluto che lo facesse. Così come non voleva sentirsi dire da lei che la sua infermità non aveva cambiato il modo in cui lo vedeva. Dopotutto,non era la donna che amava ed era questo che contava...
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: miss_girl