Storie originali > Commedia
Segui la storia  |       
Autore: Lunastorta92    22/06/2006    2 recensioni
Anne, una vita che assomiglia troppo a quella di Bridget Jones; Carrie, una migliore amica troppo bella e David, l'eccezionale ed estremamente affascinate nuovo fidanzato... di Carrie!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                         CAPITOLO 10.

-Perché dovrei andare avanti a vomitare?- mi domanda, probabilmente incuriosito dalla mia strana affermazione
-Come perché?!- rispondo, cercando di far sembrare la cosa ovvia
-Perché?- mi domanda ancora
-Perché ti fa bene... ehm, vomitare un po'!- esclamo
-Mmmh, certo...- risponde lui, molto incerto sul da farsi
-Allora vomita!- gli ordino
-Uhm, ma non penso di riuscirci ancora!- mi dice lui, guardandomi con i suoi occhi chiari
-Beh, provaci almeno...- gli dico, agitando la mano
-D'accordo...- mi risponde, piegandosi ancora una volta dietro la palma.
Questo discorso sul vomito sarebbe dovuto servire per dare a Carrie e Francesco il tempo di dileguarsi, ma i due sembrano non aver capito, sono ancora su quella panchina come due quattordicenni alle prime esperienze.
-Anne?- mi chiama David
-Sì?-
-Penso di aver vomitato abbastanza...- mi dice, rialzandosi e girandosi  verso le panchine.
Con uno scatto degno di un velocista mi avvicino a David:
-Conosco un buon modo per smettere di vomitare!- gli dico, facendo in modo che mi guardi negli occhi
-E sarebbe?-
-Guarda, ti faccio vedere...- dico io, gli metto una mano davanti agli occhi
-E ora piegati più che puoi- gli ordino
-S-sicura che funzioni?- mi domanda, piegandosi sempre con la mia mano sugli occhi
-Sicuro!- esclamo
Per una persona all'oscuro della situazione, questa posizione potrebbe far pensare a qualcosa di parecchio sconveniente. Sono in ginocchio accanto a David, con la mano sui suoi occhi e lui che è piagato quasi a toccare terra.
-Così è ancora peggio...- mormora lui
-Ma no, fidati di me una buona volta!- dico, come per sembrare offesa
-Io mi fido di te... ma davvero, così è veramente peggio!- mi risponde
Finalmente Carrie ci nota, e mi guarda con una faccia preoccupatissima, le faccio cenno di andarsene.
Sembra non capire.
-Vattene via!- dico, muovendo solo la bocca, e finalmente mi fa cenno di sì. Prende Francesco per mano e si nascondono dietro un muro.
-Penso che così possa bastare! Allora, ti è passato?- gli chiedo, mentre ci alziamo, togliendogli la mano dagli occhi
-Uhm, penso di sì...- farfuglia
E senza troppe cerimonie, torna a vomitare dietro alla palma

-Sei stata grandissima!- esclama Carrie, mentre risaliamo sulla nave
-E che questa sia l'ultima volta che mi fai fare una cosa del genere!- ribatto io
-Ehm, in realtà ci sarebbe ancora qualcosa...- sussurra lei
-No, Carrie, non c'è un bel niente!- sbotto io, irritata
-Dai, Anne! Devi solo tenerlo lontano dalla nostra cabina per stasera!- mi dice lei, tirandomi la manica della maglietta
-Per stasera?- domando
-E stanotte...- aggiunge lei
-Tutta la notte?! Ma sei matta!- esclamo io
-Ma sì... organizzati, tanto ormai è ora di cena...- ridacchia lei
-No.-
-Ti prego, ti prego, ti prego!- mi supplica
-Ma David non dovrebbe insospettirsi?- domando io
-No, gli ho mandato un messaggino per dirgli che sto male...- ride
-Beh, la risposta è sempre la stessa...- ribatto
-E sarebbe?- mi domanda
-No, no e ancora no!- rispondo
-Fallo per me!-
-Ma cosa diavolo centra?- chiedo, irritata
-Ti prego, ti scongiuro!- dice, ricominciando a tirarmi la maglietta
-D'accordo!- esclamo al limite dell'esasperazione
-Sei un'amore!- mi dice lei, dandomi un bacio sulla guancia e allontanandosi per raggiungere Francesco.
Mi odio, mi faccio schifo, sono una persona tremenda!
E' la terza volta che accetto di diventare complice del piano: "Sono-in-vacanza-e-posso-tradire-il-mio-fidanzato".
Ma ora mi chiedo una cosa: se Carrie è venuta in vacanza per tradire David, come mai se l'è portato dietro quando dovevamo andare in crociera solo lei ed io?
Se fosse per me non tradirei mai un fidanzato come David, bello, intelligente, spiritoso e sensibile...
-Eccomi.- mormora David.
E' ritornato dalla toilette, con i capelli scompigliati ed è ancora più pallido del solito (sembra che il sole dei Caraibi non sortisca alcun effetto su di lui!)
-Va meglio?- gli domando
-Credo di sì...- mormora
-Andiamo a mangiare allora!- esclamo
-A mangiare?- mi domanda, stupito
-Sì, a mangiare!- ripeto
-Credo che non mangerò per i prossimi tre mesi!- si lamenta lui
-Su, David... Mangiare qualcosa ti farà bene!- dico io, trascinandolo verso la sala
-Spero di sì...- mormora, abbastanza contrariato.
Ci dirigiamo verso l'immenso salone per la cena, io sorreggo David che è abbastanza ciondolante, e ci sediamo al nostro tavolo.
Il cameriere ci si avvicina, pronto a prendere le nostre ordinazioni
-Prendi qualcosa...- dico a David, speranzosa
-Del roast beef...- mormora David
-Perfetto, due roast beef!- dico al cameriere, che si allontana, avvicinandosi alle cucine.
-Chissà come sta Carrie...- mi domanda David, cambiando discorso
-Benone, te lo assicuro...- rispondo, con un ghigno
-L'hai sentita?- mi domanda, con tono apprensivo
-Ma certo!-
Poco più tardi il cameriere torna con i nostri due piatti di roast beef, David inizia a mangiare:
-Uh...- esclama, improvvisamente
-Cosa c'è?- gli domando
-Sa di pattumiera!- mi risponde
-Ma cosa dici?! Questo roast beef è buonissimo...!-
-No, davvero, sa di pattumiera...- ripete
-Bevi dell'acqua, per sciacquarti la bocca...- dico io
-Anche questa sa di pattumiera!- mi risponde, dopo aver bevuto un bicchiere intero
-Credo che tu abbia ancora qualche problema, David...-
-Scusa, vado un attimo alla toilette...- mi dice, allontanandosi in fretta.
Devo dire la verità, David è proprio tenero!
Torna dopo un'eternità, pallidissimo e dall'aria malaticcia.
-Io torno in cabina...-
-Ma David! La notte è giovane!- esclamo, prendendolo per un braccio
-Ma chi se ne frega!- mi risponde lui -Ho un disperato bisogno di vomitare!-
-Ancora?- domando, stupita
-Ancora.- ripete lui
-Andiamo al casinò!- propongo
-E cosa diavolo centra il casinò con il mio disperato bisogno di vomitare?- mi chiede
-Ho sentito che al casinò ci sono dei bagni fantastici, tutti di marmo e...- rispondo
-Andiamo...- borbotta, particolarmente scettico.
Sempre trascinandolo per un braccio lo porto al casinò.
Entriamo. Non credevo che ci potesse essere tanta gente, sarà la magia del gioco d'azzardo!
C'è gente dappertutto: alle slot machine, ai tavoli, c'è gente alle casse, gente che parla ai croupier, gente che guarda pensierosa le carte e gente che inserisce gettoni in modo frenetico.
-Allora? Cosa facciamo?- mi domanda David
-Vai in bagno, no?-
-Beh, forse mi è passata, sai...- mi dice con un sorrisetto sulle labbra
-Ma davvero?- gli domando, inarcando un sopracciglio
-Davvero...- mi sussurra lui, divertito
-Slot machine?- chiedo allora
-Andiamo.-
David e io sembriamo due bambini catapultati a Disneyland, ridiamo come dei matti, andiamo in giro per il casinò...
Abbiamo persino scommesso la nostra casa a poker, e per fortuna che non abbiamo perso!
Ci siamo seduti su alcune poltrone, esausti come non mai (il gioco d'azzardo è estremamente faticoso!)
-Oh, Cristo!- esclama David, a un certo punto
-Cosa c'è?- gli domando
-Abbiamo vinto tantissimi soldi!- esclama
-Davvero?!- gli chiedo, con curiosità crescente
-Siamo dannatamente ricchi!- mi risponde, e un sorriso gli si stampa sul volto, gli occhi gli brillano.
Si alza in piedi, e mi afferra per il polso
-Cosa hai intenzione di fare?-
-Lo vedrai, Anne...- mi sussurra all'orecchio.
Sempre senza dire una parola, David mi fa fare il giro della nave, lanciandomi ogni tanto delle occhiate e dei sorrisi divertiti.
-Ma si può sapere dove mi stai portando?- gli chiedo, abbastanza scocciata.
David mi guarda negli occhi e mi posa delicatamente un dito sulle labbra.
-Smettila di fare domande e cammina...- mi dice, riprendendomi gentilmente per il polso e iniziando di nuovo a correre.
Ma a che gioco stai giocando, David Greene?
-Eccoci...- mi dice lui, fermandosi.
Davanti a noi c'è il più vasto assortimento di negozi costosi che io abbia mai visto, le boutique della nave.
-David, ma...- mormoro, ma ancora una volta lui mi ferma
-Sbizzarrisciti!- mi sorride.
Lo guardo.
Mi guarda.
Avrei così tanta voglia di baciarti, David Greene!
-Fallo...-mi dice lui
Come, prego?! Ho sentito bene, ha detto "Fallo"?
Che sa pure leggere nel pensiero?!
Lo guardo, perplessa.
-Shopping...- dice -A voi donne piace fare shopping!- ripete
Oh, per fortuna non sa leggete nel pensiero!
-Oh, certo!- farfuglio, arrossendo.
Entro nel negozio con passo esitante, e David mi segue, con lo sguardo contento.
-Tutto ciò che la mia bella Anne desidera!- mi dice, ridendo
Nel giro di mezz'ora abbiamo già esaurito tutto, Luis Vuitton, Prada, Ralph Lauren, Calvin Klein, Dolce & Gabbana, Tommy Hilfiger e Fred Perry...
Siamo seduti su due sgabelli del bar, accanto a noi ci sono milioni di miliardi di sacchetti, contenenti borse, occhiali da sole, vestiti, magliette, jeans... tutto rigorosamente firmato!
-Quanto c'è rimasto?- domando, con un filo di voce
-Mmmh, poco o niente...- mormora David
-Beh, ne è valsa la pena!- gli dico con un sorriso
-Lo spero!- esclama -Lo sapevo che a voi donne piace fare shopping!-
-Beh, anche tu hai fatto spese a quanto vedo...- dico, con un ghigno
-Mai quanto te!- si giustifica ridendo.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio, facendogli quasi perdere l'equilibrio dallo sgabello.
-Grazie...- mormoro, imbarazzata
-Prego.- mi risponde con un sorriso e dandomi un bacio sulla fronte
-Penso che sia ora di andare a dormire...- mi dice poi
-Che ore sono?- gli chiedo
-Quasi le quattro del mattino.- mi risponde con noncuranza
-Ti dispiace se dormo ancora nella tua cabina? Sai non vorrei che Carrie mi sgridasse... sai com'è fatta!- mi dice
-Ehm, certo.- rispondo, fingendo di non dare per niente peso alla cosa.
Siamo di nuovo sotto le coperte del mio letto, ancora distanti l'uno dall'altra, come due scemi.
-Mi sto per girare, attento alla testa!- gli sussurro nel buio della camera, per evitare di prenderci ancora a testate
-Va bene... anch'io.- mi sussurra di rimando.
-Ahia!- esclamo
-Scusa-
-Dovremmo imparare a calcolare le distanze...- dico, pensierosa
-Penso che tu abbia ragione.- mormora.
Scoppiamo a ridere....
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: Lunastorta92