La luna fa capolino da dietro le nuvole.
E’ arrivato il momento, Remus.

Quella luce si riflette sul tuo volto, perlacea, nei tuoi occhi…
Il tuo cuore scandisce gli ultimi battiti regolari, poi accelera sempre di più.
Urli. Urli la tua rabbia,  poi i pensieri si offuscano e senti solo il dolore della trasformazione che sta distruggendo il tuo corpo umano.
Il dolore che racchiude anche tutto quello che hai perso. Un’infanzia; condannato a una vita da reietto, allontanato dalla società per essere diventato un mostro.

Ma tu chi sei Remus?
Chi sei?

Sei ancora quel bambino che leggeva in riva al fiume ?
Sei ancora quel bambino, che di notte osservava le stelle e la luna?
Che cosa buffa. Un tempo amavi la luna. La ammiravi in tutto il suo splendore, riflettere i suoi raggi d’argento nella notte.

E ora scappi da lei. Scappi anche se sai che ti troverà sempre. Quel raggio di luce arriverà e allora?

Ululi al vento parole che nessuno può sentire, parole che raccontano rimpianti, sofferenze e tristezza.
Parlano di quella famiglia, che un lupo mannaro ha spezzato. Così giovane, così innocente.
 
Cosa provi Remus?
Cosa?

Fame. Tanta e insistente fame. Ma non vorresti. Non vorresti essere condannato a spezzare altre vite, di coloro che si trovano sul tuo cammino, come hanno fatto con te.
Vorresti riuscire a non pensare a quella voglia di carne, che nasce dentro di te.
Vorresti controllare le tue azioni.


Ti graffi e ti mordi, non avendo nessuno su cui sfogare la tua rabbia e la tua fame.
Le tue zanne lasciano profondi solchi dove ti mordi, incontrollabile.
I tuoi artigli lacerano la tua pelle, consapevole che rimarranno le cicatrici, per sempre. Per ricordarti cosa sei.


Libero.
Libero, perché senti di aver fatto la cosa giusta, non attaccando nessuno, stanotte.
Stanotte, la tua parte umana, ha prevalso su quella animale.
Quella parte che è e sempre sarà dentro di te, nascosta, ma esistente.

Ognuno ha dentro di se luce e oscurità. Basta solo scegliere da che parte stare.



Ecco qui con voi, di nuovo, la vostra El.
Una Flash strana, questa. Scritta per un concorso.
E’ stato molto difficile immaginare cosa prova Remus ma spero sia riuscita a descriverlo, almeno in parte.
Recensite, se vi va. Grazie.
Un bacio, alla prossima.