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Autore: michael58    14/10/2011    1 recensioni
Leonor , Rupert , La cara Tisbe e ... Michael ! Quattro persone differenti legate inivitabilmente da un filo. Chiamatelo destino , chiamtela fede o fortuna ... Anime gemelle che si ritrovano per condividere qualcosa più grande di loro. Sicurezza , compassione , fiducia , aiuto ,dolore ,redenzione ... tessuti in una trama chiamata vita , mista a un mondo fantastico e pieno di magia! Buona lettura mie dolci fate .
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3


 Esiste la formula della vita ?

Eccola : “ La vita non è un problema da risolvere. E’ un mistero da vivere!” Credo che nessuno possa sostenere il contrario. Quindi la formula esiste. Sta in una parola. Una semplice parola che qui si pronuncia ad ogni pretesto , che non promette nulla , che spiega tutto , e che in ogni caso aiuta: Inscillah. Come Dio vuole , come a Dio piace , Inscillah!

La mia Leonor rimase turbata da quella sfiorata tragedia. Durante la nostra conversazione telefonica cercai di calmarla consigliandole di tornare subito in albergo per rilassarsi e che la Cappella Bellini poteva aspettare! Accettò il mio consiglio! Si fermò nuovamente alla bancarella di frutta, comprò all’incirca 6 vaschette di fragole ( … è capacissima di mangiarle tutte lei … specialmente in momenti come questi!!! ) e si diresse verso l’albergo. Vi giuro che , ancora oggi, ripensandoci e raccontandolo mi sembra assurdo! Durante i venti minuti che le servirono a percorrere inversamente il tragitto iniziale , il Destino si divertì nuovamente a metterci lo zampino : Leonor trovò davanti l’hotel un’orda di ragazze e ragazzi scalpitanti che affollavano, come formiche compressi gli uni contro gli altri , l’entrata . Rimase perplessa e incredula per diversi minuti , il suo unico pensiero era come raggiungermi in suite! Cominciava a innervosirsi , la testa le pulsava per lo stress subito in poco meno di un’ora … così decise di farsi largo tra quel delirio anche a costo di fare a spallate! Prese fiato e si infilò come un serpente abilissimo tra la folla, ma arrivata all’entrata venne bloccata da un uomo , ancora una volta GRANDE E GROSSO! Si oppose , gli spiegò che era una cliente dell’hotel ma quel prepotente la ignorò facendola indietreggiare violentemente. Perse l’equilibrio e cadde con il sedere a terra!!

EH NO , QUESTO NO ! Non poteva accettare di essere trattata in quel modo , per di più dopo aver pagato una cifra indicibile per quel soggiorno che in fondo neanche le interessava ma che aveva voluto solo esclusivamente per rendere felice me! Il mancato incidente , lo spintone gratuito …. ORA ERA VERAMENTE TROPPO!!!! Riprovò a farsi avanti , alzandosi sulle punte per vedere l’interno della hale e si accorse che l’oggetto di tutto quel delirio era un uomo coperto in volto da un fulard rosso e occhiali neri , completamente irriconoscibile. Se ne infischiava altamente di chi fosse , poteva essere presente l’intero principato di Monaco …. lei voleva entrare e … sarebbe entrata a costo di urlare come una forsennata. L’uomo la notò nuovamente e la bloccò afferrandole un braccio ,Leonor perse il controllo e alzando il tono di voce sentenziò ….

Mi tolga le mani di dosso e mi faccia immediatamente passare ! Glielo sto chiedendo con le buone maniere non voglio essere maleducata . Per cortesia!” L’uomo rimase impassibile mentre la folla continuava a urlare e a chiamare …… Michael !!!! Leonor era troppo concentrata su quella conversazione per fare caso a quelle urla …… Quando

Robert , falla passare ! Immediatamente!”

Wayne , tutte queste ragazze dicono di alloggiare qui …. Non vorrai crederci!? Vuoi metterlo nei guai come l’ultima volta? “

L’ultima volta è stata una svista , ma non per colpa mia … Ricordi!? Conosco la ragazza … ora falla passare!”

Norah lo aveva riconosciuto, era l’uomo che un’ora fa la stava per investire con la limousine. La prese per mano e la condusse all’interno. Lì la situazione era totalmente diversa : quattro uomini erano intorno alla misteriosa figura che si prodigava a firmare autografi ai pochi eletti fatti entrare. Lo osservava in disparte con la coda dell’occhio mentre cercava di ricomporsi , rifacendosi la treccia ormai disfatta. Wayne la guardò incuriosito e sorridente ….

Sono mortificato per come il mio collega l’ha trattata! E’ il suo lavoro , niente di personale! ”

Accetto nuovamente le sue scuse , ma credo che per oggi io ne abbia abbastanza!” Gli sorrise porgendogli la mano

Tanto vale presentarci ! Molto piacere… Leonor.” Wayne annuì e le strinse a sua volta la mano …

Molto lieto , Wayne!” In quel momento qualcuno lo chiamò

Ok, Wayne ! Credo che tu abbia da fare ….. Quindi … io andrò nella mia stanza sperando che non accada nient’altro di sconveniente ! Puoi assicurarmelo? “ Chiese scherzando Norah , con un’espressione speranzosa e esausta .

Glielo giuro , Leonor! Anzi , per farla sentire al sicuro l’accompagnerò personalmente !” Sorrise

La ringrazio , ma non è necessario !” Rise divertita

Insisto ,mi dia retta!” Lei annuì .

Facendo cenno ad un suo collega e guardando quell’uomo totalmente coperto poggiò la grande mano sulla spalla di Norah esortandola a salire le scale .Si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e prima di metter piede sul secondo scalino si voltò seriosa, sentendosi osservata. La stava contemplando. I suoi occhiali erano leggermente scesi sul naso e lei ne potè percepire le iridi scure. Fù riportata alla realtà dalla voce di Wayne che le sussurrò ….

Attenta! E’ come Medusa ,può pietrificare con lo sguardo!” Lo squadrò meravigliata e un'altro ghigno esilerante contornò il volto di Wayne.


 Io ero preoccupato e nervoso all’ennesima potenza . La stavo aspettando da circa un’ora dalla nostra telefonata e non riuscivo più a contattarla , quando la porta si aprì e scoprì la sua figura. In quel preciso momento la rabbia che avevo in fondo allo stomaco salì alle mie labbra come una furia e le sputai addosso tutta la mia preoccupazione nell’attenderla. Non si era degnata neanche di mandare un messaggio per avvertire del ritardo …..La rimproverai per ben quindici minuti e quando mi fui sfogato prese parola spiegandomi cosa le era accaduto. Insistetti per portarla in ospedale o almeno farla visitare da un medico ma fu’ categorica nel rifiutare. Per di più alla televisione francese avevano riproposto il processo del 1996 nel quale Jackson fù nuovamente accusato di molestie nei confronti di Brett Barnes e M. Culkin un’accusa indicibile , ridicola e inoltre …… ALLOGGIAVA NEL NOSTRO STESSO HOTEL! Il Fato stava diventando veramente pericoloso!! E lo fu’ …… fu’ devastante per entrambi! Non sapevo cosa pensare , non ero certo che fosse Michael Jackson l’ipotetico attentatore alla vita di Leonor , quella mattina , ma tutte le teorie conducevano a lui. Cercai di non farle ulteriori domande , era già provata dalla terribile giornata , si diresse in bagno e vi rimase per diverso tempo. Quando sentii provenire dallo stesso .. un urlo terrificante !! Uscì come una furia in accappatoio ….

IL MIO CELLULARE !!! DOV’È IL MIO CELLULARE !? …. Non suona da circa un’ora ..ed è strano ,molto strano! L’avevo in mano quando sono andata a comprarmi le fragole!!”

Ecco, nel caos di quella mattina aveva perso il suo fondamentale cellulare. Era come la Bibbia per lei , un oggetto sacro! In quella piccola scatola nera erano memorizzati i suoi contatti più importanti , il suo lavoro … la sua vita. Fui io a convincerla ad averne uno , la prendevo sempre in giro perché , in un mondo tecnologico come il nostro , si ostinava ancora a girare con un’agendina nella borsetta. L’adorava , la rendeva sicura e ne aveva il controllo! Avrei voluto sprofondare in una voragine senza una risalita ….. Era tutta colpa mia … MIA …. MIA …. MIA!! Nel pomeriggio scendemmo nella Hale , lo cercammo all’entrata , ripercorremmo la strada dell’incidente ma “della scatola nera” nessuna traccia! Passai il resto del pomeriggio a subire i suoi rimproveri in completo silenzio sentendomi pari a uno scarafaggio , anzi a un verme … viscido e orrendo. Per la disperazione mangiò tutte le fragole che aveva acquistato , almeno quelle non erano andate perse!! Ma se il Destino ti mette nei guai e manda piccoli demoni a infastidirti , Dio manda i suoi Angeli a risolvere i problemi !

Bussarono alla porta … e mentre Leonor era in terrazza cercando di ricordare almeno i numeri fondamentali per il suo lavoro ,io andai ad aprire sconsolato. … Chi trovai al mio cospetto mi lasciò senza parole ….

Tarrak!?“

Rupert!?”

Eravamo entrambi sbigottiti , le ultime persone che si potessero incontrare in quell’hotel e in quella città.

Ridendo entrambi , all’unisono ….. “ Che ci fai qui? ”

Lo abbracciai dandogli una pacca sulla spalla …. “ Accomodati Tarrak! Sono qui con Leonor …. per il Festival ! ”

Ah , la tua Leonor !! Ricordo , me ne parlasti! Quindi … credo che questo sia suo!? ” E tirò fuori dal taschino della sua giacca “ La scatola nera”. Non potevo crederci era proprio lui … il suo adorato cellulare . Ora mi domandavo : Come poteva essere arrivato nelle mani di Tarrak? Come poteva sapere che la sua proprietaria alloggiasse in questa stanza? Ma soprattutto … come aveva fatto a ritrovarlo?

Ti ringrazio infinitamente Tarrak , non sai quanto lo abbiamo cercato e quanto sia fondamentale per lei”

Lo immagino , questo pezzo di elettronica racchiude un mondo …!! “ Disse ridendo , continuando …. “ Inoltre volevo scusarmi per i disagi che le abbiamo creato sia stamattina che nella hale … Sai alcune guardie del corpo hanno modi poco civili, ma è il loro lavoro! Scusami veramente , Rupert!” Rimasi perplesso per qualche istante e poi ricollegai gli eventi di quel giorno . Evidentemente l’uomo nell’auto era Tarrak!!

Ad ogni modo … Michael Jackson vi porge le sue più sentite scuse! “ Ora la mia mascella stava per precipitare a terra , ero più confuso che mai !! Seppi solo domandargli …

Che c’entra MJ con tutto questo!?! E tu .. con lui!?”

Sono il suo manager , Rupy !” Ok…Ok….. calma ….. Ora erano le mie orbite a rischiare la fuoriuscita ! Tarrak era un uomo riservato soprattutto in campo lavorativo e non mi meravigliava il fatto che non mi avesse messo a conoscenza dei suoi clienti , anche se ero il suo avvocato di fiducia! Come di certo , io non gli avrei mai rivelato la mia passione per Jackson!

“ … Domani sarà la prima di “Ghost” al Festival …. ed è il delirio nelle strade! Si accalcano per vedere anche solo la sua limousine ! Per non parlare dell’orda di ragazzine che affollano l’entrata dell’hotel! Girare con lui è sempre piuttosto pericoloso ! A proposito tu che ci fai a Cannes!?” Pensate realmente che io gli dica il vero motivo del mio soggiorno qui!? NO …. PROPRIO NO! Perlomeno non oggi …. Troppi colpi di scena e troppo stress! Certe cose vanno smaltite nel tempo , con la dovuta e meritata calma.

Io e Leonor ci siamo presi qualche giorno di ferie e , essendo nata qui , abbiamo optato per il Festival . Adoriamo il cinema!”

Preparatevi perché ora arriva il meglio … o il peggio …. !! Quando feci notare a Norah di aver ritrovato il suo cellulare si catapultò tra le braccia di Tarrak ringraziandolo come se avesse compiuto un miracolo …..

Signor Tarrak , le devo un’enorme favore !! Non smetterò mai di ringraziarla!” .

Per farsi ulteriormente perdonare da Leonor ci propose di prendere posto , la sera del Festival , con loro nell’appartato palchetto e partecipare al dopo Festival nella Villa di un famoso regista residente a Cannes e suo amico. Norah aveva intuito la mia forzata indifferenza , mi conosceva troppo bene per sbagliare. Mi appoggiò in ogni risposta, lasciandomi libero di decidere e prendere accordi con Tarrak.

Come potete ben presumere accettai … a discapito della mia migliore amica . Ma in quel momento ne ero ignaro!

La vita è quello che ti capita mentre stai facendo altri progetti.


 

  
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