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Autore: ma89vi    14/10/2011    1 recensioni
Dal capitolo 1:
“La vita è un sogno ad occhi aperti… non capita mai ciò che vorresti… è imprevedibile come una tempesta a ciel sereno…”
"Intanto tra una crocetta e l’altra la sua mente vagava e quasi subito si ritrovò a pensare ancora a Mamo.
Non sapeva niente di lui. Eppure l’affascinava molto."
Cosa succede ad una Usagi adolescente alle prese con i suoi primi giorni di scuola, con le sue prime cotte e i suoi primi amori?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Capitolo 2

Un uragano di nome Minako.

“Left outside alone…ttt…”, cantava Mina durante la ricreazione.

Non c’erano dubbi: Anastacia era la sua cantante preferita.

“Mina ti prego..”, la intimò Usagi, “non puoi contribuire anche tu alla disperazione del mio animo in questo momento! Già questa classe fa schifo, poi ti ci metti pure tu e..”

Non terminò la frase che l’amica già stava sulla porta dell’aula tanto detestata a sbavare.

“Ecco, lo sapevo io... Kunzite..”, pensò la ragazza, che intanto la stava raggiungendo.

“E’ un vecchio, è sposato ed è un prof. Una disgrazia più grande non poteva capitarti..”, le disse e Minako, come al solito, senza ascoltare nemmeno una parola quasi con le lacrime addosso, girandosi verso la ragazza, emise un sospiro.

“E’ incinto.”, brontolò.

“Incinto?” domandò Usa, non capendola.

“Sì, la moglie aspetta un bambino!”, affermò la biondina col fiocco rosso tra i capelli.

“Meglio così, no? Ma concentrati su uno della tua età... magari uno come Mamo...”, ribadì una sognante Usagi.

“Usa, non ti sopporto! Mamo, Mamo e Mamo! Sempre e solo lui! Se ti piace così tanto perché non ti fai avanti? Guarda me. Ho appena ricevuto una batosta amorosa, ma ho già individuato una nuova vittima!”, esclamò la ragazza, tutta contenta.

“Oh, no! Mina! Ma non cambi proprio mai!”, disse Usa, rassegnata ad avere una amica tanto svampita.

“Lo so! E ne vado fiera! Dai, immagino che stai morendo nel sapere di chi si tratta!”, disse Minako, convinta.

“Chi sarebbe costui?”, la accontentò Usa.

“Si chiama Yaten. È alto, muscoloso, ha due occhi limpidi e quei capelli lunghi che mi fanno uscire fuori di testa! Ma la cosa che forse può farti sorridere è che sta in classe con il tuo adorato Mamo!”, spiegò la ragazza, spiazzando completamente l’amica, sbalordita dalle sue parole.

“Ok, sì e allora? A me non cambia molto da prima. Lo sai bene che a causa della mia timidezza non riuscirò mai ad avvicinarlo! Mica sono come te io! Scommetto che il tuo cervellino malato ha già in mente qualcosa per conquistare questo Yaten!”, disse una sconsolata Usa.

“Oddio, Usagi Tsukino come la fai pesante! Con Mamo ti aiuto io, visto che già lo conosco. Con Yaten, poi ti dico cosa ho ideato! Dai, su ora andiamo giù dalle altre”. Così dicendo Minako avanzò al piano inferiore con Usagi che la seguiva come un cagnolino.

Mentre si avvicinavano all’aula delle loro compagne, sbucò fuori un sorridente Mamo, intento a parlare con un amico.

Non appena lo vide, Usagi rimase paralizzata. Era stupendo per lei.

Purtroppo Minako si accorse del suo stato di trance.

“Usagi ci sei?”, la chiamò.

“Sì, scusa mi ero un attimo incantata...”, si scusò la bionda coi codini.

“Senti, visto che Mamo è qui, se vuoi, posso avvicinarlo... magari gli domandò qualcosa che ti piacerebbe sapere con una scusa... o magari potrei presentartelo!”, esordì una convinta Minako.

“No, non me lo puoi presentare ora! Potrei morire nell’abisso dei suoi occhi! Non vedi come è bello? E poi oggi sono impresentabile”, esclamò Usagi, ancora più imbambolata, mentre l’amica la guardava quasi disgustata.

“Ah...”, sospirò Usa, “Mi piacerebbe sapere almeno quando è nato”, affermò.

“Se vuoi, glielo vado a chiedere!”

Mina ovviamente non sapeva quello che stava dicendo.

Prese Usa e la trascinò verso le amiche appena sopraggiunte e mentre la buffa ragazza si nascondeva in mezzo alle altre, lei ancora una volta consumava la sua ennesima brutta figura.

“Ehi, ciao Mamo!”, gli disse mostrandogli un sorriso malizioso.

“Ciao, Mina...”, la salutò lui, in modo forzato, ma gentile.

“Ascolta, sto facendo un’indagine scolastica... una specie di censimento scolastico... sì una cosa del genere, insomma... Mi puoi dire quando sei nato?”, gli domandò, facendogli l’occhiolino.

“Questa è completamente fuori di testa... assecondiamola, va! Almeno andrà via!”, pensò il povero malcapitato.

“Il 3 Agosto. Sono nato il 3 Agosto.”, le rispose.

“Grazie mille!”, disse Mina, sgattaiolando via in tutta fretta.

Mamo la guardava ancora sbigottito, Usa voleva mettere la testa sotto terra, ma comunque il piano dell’amica aveva funzionato.

“Oh torniamo su che c’abbiamo il compito!” tuonò verso una vincitrice Mina, che si stava avvicinando alle amiche per raccontare la missione appena compiuta.

Usagi diede un ultima occhiata a Mamo prima di tornare in classe. Era veramente bello. Fose  troppo. Non si sarebbe mai accorto di lei. Certo, non stava facendo molto per farsi notare.

Si incamminò, così, depressa come non mai verso la sua aula assieme a Minako.

Anche le altre tornarono in aula e nel varcare la porta una voce chiamò una di loro.

“Ehi, Ami! Avrei bisogno di parlarti di quella tua amica con gli odango in testa.”

  
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