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Autore: janisrose    15/10/2011    2 recensioni
in una scuola apparentemente normale si cela in verità un oscuro segreto dove anche il destino del mondo puù vacillare dalla giusta via
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione: scena un po' spinta... io l'ho scritto comunque! Sul reating ho scritto che è arancione ma durante la storia ci saranno altre scene un po' spinte, non è secondo me estrema e dettagliata ma per chi non volesse leggerla salti questo capitolo semplicemente.

Dopo essere tornati alla chiesa Shanks e gli altri cacciatori misero appunto il piano d'attacco per fermare una volta per tutte Zoro e la sua banda.
"tu sarai il punto principale di tutto il piano Nami!" gli occhi della ragazza percorsero i lineamenti duri e marcati di Shanks che in quel momento le stava spiegando nei minimi dettagli ciò che doveva fare al momento giusto nella notte più discussa delle due parti in quei giorni. I lunghi capelli arancioni le ricadevano come sempre sulle spalle e rendevano il suo viso splendido ogni limite, Ace in quel momento continuava ad osservarla a braccia incrociate e con espressione seria, non era d'accordo del tutto con il piano di Shanks quella volta non per il rischio che correvano loro, ma per Nami che ancora non aveva conosciuto la forza che poteva possedere un demone di quel calibro, quegli esseri non erano come i vampiri, a quelle creature almeno restava un minimo d'anima in loro, invece per i demoni uccidere equivaleva come a mangiare, lo facevano perché era quello che gli diceva l'istinto, tutto qui! Lui aveva ucciso un sacco di demoni, un sacco di vampiri ma quella sensazione in quel periodo non l'aveva mai avuta,  una strana sensazione ogni volta che sentiva quel nome!
"sarai l'elemento principale, quello che ci darà la possibilità di fermare Roronoa!" erano quelle le parole che ora le rimbombavano nella mente costantemente, fermarlo a tutti i costi, ucciderlo! Era quello che intendeva Shanks, uccidere quello che aveva ideato il piano! Ne era capace?!?! Voleva veramente uccidere colui che ogni volta le faceva battere il cuore all'impazzata lasciando che le viscere all'interno del suo corpo diventassero un tutt'uno con lo stomaco quando i suoi occhi la scrutavano, infatti quelle sensazioni erano ancora dentro di lei. Anche se sentire quelle parole da lui le avevano fatto male lei provava ancora dei sentimenti per lui, quel momento quando loro si erano uniti in quel bacio fatto di magia e passione mentre erano sdraiati per terra, aveva sentito anche da parte lui tutta la passione che ogni volta la travolgeva e poi quella frase detta in un sospiro prima di sparire
"sarai la mia rovina" non l'aveva detta solo per farla arrabbiare c'era qualcosa sotto che non le aveva detto...
"Nami ci sei?! stai dormendo in piedi?!" la limpida voce di Rufy la fece tornare alla realtà dei fatti, il suo scopo era uno solo, le aveva detto Shanks all'inizio
"dobbiamo restare vivi per salvare il mondo, dobbiamo proteggere le persone che non sanno niente di tutto ciò!" era per quello che aveva accettato di diventare una cacciatrice, perché aveva visto come quel potere poteva far del male alle persone, perché era sicura anche se non aveva molta esperienza che in lei poteva trovare la forza per sconfiggere ogni malvagità di quel mondo. Sorrise al suo compagno
"no sono sveglia! ma dimmi perché hai deciso di venire con me questa sera?!" chiese ricordandosi di come Rufy le aveva chiesto se poteva venire con lei quella sera per la perlustrazione.
"non so' avevo voglia di farmi un giro.. e visto che in questo periodo ti ho vista un po' giù ho pensato che un po' di compagnia ti avrebbe fatto bene!" ne rimase sorpresa per quella affermazione, ma infondo aveva imparato a conoscere un tipo come Rufy, era tutto come lo si vedeva, sembrava quasi un bambino all'apparenza ma sentiva che in lui c'era molto più di questo, certe volte lo sentiva quasi come un fratello minore a confermare proprio in quel momento quando loro due passeggiavano come due veri amici e senza segreti.
"grazie..." disse solamente a quell'atto di pura amicizia senza nessun altro fine. D'un tratto alzò la testa percependo che qualcosa nell'aria era cambiato, si girò di scatto verso Rufy che cambiando completamente espressione capì immediatamente cosa voleva intendere Nami. C'erano dei vampiri nei paraggi. Un odore di sangue molto intenso fece dirigere i due verso il centro di un ampio giardino nel mezzo di una via desolata. L'aria umida che c'era quella sera li attraversava pienamente, avanzando di altri pochi passi videro qualcosa attirare la loro attenzione, una figura si stanziava nell'ombra coperta in parte dalle tenebre e dall'oscurità ma avanzando la vista si fece più acuta rivelando colei che si celava.
"ma tu sei.." la vampira stava ancora mordendo il ragazzo sotto di lei, fiumi di sangue imperlavano il corpo del ragazzo che esanime si lasciava trasportare da quello stato di totale trance e esaltazione. Nami non se ne rese quasi conto ma Rufy in uno scatto era balzato dietro a Robin e l'aveva scaraventata all'albero accanto liberando finalmente il ragazzo ora svenuto completamente. Rufy tenne ben saldamente il ferito nelle sue mani come per tenerlo lontano da  lei, la guardò per un istante pieno di rabbia ed odio per poi alzarsi lentamente.
"Nami portalo in ospedale!" ordinò serio in volto quasi urlando, la ragazza che annuendo affermativamente lo prese dalle spalle larghe per trasportarlo altrove, quella battaglia era per Rufy, pensò mentre se ne andava con il cuore in gola per la sorte di entrambi, perché era vero Robin era una nemica ma infondeva in lei una sensazione di familiarità, come se in lei ci fosse di più che una assassina.
Rufy la fissò con gli occhi pieni di rabbia mentre Robin si rialzava lentamente, sorrise malignamente per poi esclamare
"Monkey d. Rufy sei così insopportabile! sei arrivato proprio al momento sbagliato!"
"sono arrivato al momento giusto per salvare la vita a quell'uomo!" Robin lo guardò alzandosi completamente da terra e fissandolo astiosa, da quando l'aveva incontrato lui aveva sempre cercato di parlare, di farla sentire un po' di quello che lei si credeva, di farla sentire speciale, e ogni volta lei sorrideva... interiormente. Lui la faceva sempre stupire dei suoi comportamenti. Non lo vide ma Rufy in uno scatto la bloccò all'albero con i polsi all'altezza del capo e i loro visi vicinissimi
"cosa hai intenzione di fare?!" chiese digrignando i denti, il sangue nel suo corpo continuava a fluire facendole ribollire nelle vene, si sentiva ancora eccitata e vedendo il cacciatore davanti a lei fissandola con quello sguardo non capì più niente. Cominciò a strusciarsi sull'albero, muovendosi dall'alto in basso frequentemente. Rufy non capì subito i movimenti di lei e continuò a fissarla intensamente, quella sera Robin portava un top molto scollato che faceva vedere il seno molto chiaramente e dei pantaloncini molto corti e di jeans quindi le lunghe gambe erano ben visibile all'occhio del ragazzo e quando la sua longilinea figura si protese verso di lui si imbarazzò molto.
"che stai facendo?!" chiese Rufy col fiato corto vedendo il viso bianco di Robin diventare leggermente rosso dall'emozione, il soffio freddo gli arrivò repentino sul viso e sulle labbra calde e rosse, non aspettò oltre e Robin attaccandosi famelica a lui lo baciò prepotentemente spingendo la sua lingua all'interno della bocca del cacciatore. Rufy sentendo le labbra morbide e gelide di Robin un lungo brivido sulla schiena si fece strada e lasciandole i polsi la prese completamente dalla vita e stringendola a se', non aveva mai provato quella sensazione con Bibi, anzi ultimamente quando la intravedeva arrivare nella stanza delle armi mentre si allenava lasciava tutto per scappare ed andarsene immediatamente. La spinse nuovamente contro l'albero per far aderire maggiormente i due corpi l'uno contro l'altro, le loro lingue seguivano una danza tutta loro lasciandosi inevitabilmente trasportare dalla passione. Sussultò Rufy nel sentirla tremare sotto i suoi tocchi, quelle sensazioni piacevano oltre modo ad entrambi, ed entrambi sentivano che quello ormai non bastava più.
Il ginocchio di Robin si alzò lentamente andando ad appoggiarsi sull'intimità coperta dai pantaloni di Rufy che sentendola muoversi si eccitò ancora di più prendendo coraggio e appoggiando una mano su un seno sodo di lei e palpandolo leggermente, mugugnò qualcosa sulle labbra ancora catturate dal ragazzo e si lasciò andare in un gemito trattenuto.
Gli sfuggì un morso a Robin sulle labbra di Rufy ma il ragazzo non sentendo neanche il dolore continuò ad assaggiare e a baciare ogni più piccola parte delle labbra di lei. Il sangue che uscì dal labbro inferiore del cacciatore fu subito catturato da Robin che succhiandolo avidamente suscitò in lei un senso di piacere che andava oltre ogni limite, si spostò sulla gola del cacciatore e lasciando sulla sua via diversi succhiotti per andare a finire sulla soglia dei pantaloni e sorridendo malignamente toccò con mano lesta il membro anch'esso eccitato del ragazzo. Con estrema facilità tirò giù la lampo dei pantaloni e portandoselo direttamente in bocca cominciò a succhiare sensualmente. Venne in pochi minuti Rufy sotto il suo leggero tocco e la sua tenace presa e si liberò completamente lasciandosi sfuggire un gemito urlato, Robin alzò il volto imperlato e guardandolo mentre ansimava di piacere lo baciò un'altra volta più dolcemente questa volta, lasciandosi trasportare dalla dolcezza che Rufy le dava, lasciandosi toccare dove lui voleva, lasciandosi amare!
Appoggiando una mano sul petto per farsi forza si distanziò di poco dal ragazzo che ora la guardava sorpreso, vedendo quell'espressione quasi da bambino sul volto le venne quasi tenerezza per lui e avvicinandosi un'altra volta a lui lo baciò sulle labbra. Rufy si lasciò trasportare fino a far diventare quel bacio ancora più appassionato ma ad un tratto Robin si ritrasse da lui in men che non si dica.
"Robin.." disse flebilmente guardandola confuso e spaesato, la vampira sfiorandogli la mano se ne andò silenziosa senza più guardarlo, senza salutarlo. E Rufy rimase li' impalato senza emettere suono lasciandola andare via e sospirando sconsolato riflettendo sulla sua situazione, di certo non proprio semplice....
Robin camminò e camminò quella sera cercando di schiarire quella confusione che ora regnava nella sua testa, cercando di capire come mai non aveva morso Monkey d. Rufy, cercando di capire come mai non l'aveva ucciso, e come mai avrebbe voluto stringerlo ancora a se' senza mai staccarsi. Era come una forza che le cresceva dentro ogni volta che l'aveva baciata o toccata, era sconosciuta a lei che da quando era un vampiro aveva imparato solo ad uccidere.
"Nico Robin!" quella voce la fece tremare di paura e fermarsi sul posto come un blocco di cemento.
"non è possibile..." la figura oscurata dalle tenebre riemerse come un sasso dall'acqua e ghignando si avvicinò cauto alla ragazza ancora immobile
"Lucci" il vampiro le prese il mento alzandolo leggermente e guardandola negli occhi profondi e azzurri sorrise malignamente
"che bella sorpresa trovarti qua!" disse con voce bassa e roca cosa che a Robin fece venire i brividi sulla schiena, il vampiro con un unghia affilata cominciò a premere sulle labbra fredde della ragazza mora.
"perché sei qui!" chiese Robin con un filo di voce per la paura che quello le faceva provare, Lucci senza ascoltarla cominciò a parlare lui
"molto carina la scena che ho visto poco fa.. un cacciatore.." Robin sbarrò gli occhi e pensò subito al bacio e al tremendo affetto che aveva provato stando con Rufy. Gli occhi di Lucci divennero rosso fuoco e ghignando nella sua direzione la baciò mordendole con forza anche il labbro facendolo sanguinare copiosamente. Robin ripresasi lo guardò astiosa e piena di rabbia
"perché l'hai fatto!"  chiese pulendosi con il braccio il rivolo di sangue che le scendeva dal labbro, Lucci sorrise
"per farti capire che tu sei e sarai sempre mia! non puoi decidere di testa tua capito!!" disse prendendola nuovamente per il mento e portandosela a pochi centimetri dal viso, Robin non disse niente solo un gran gelido le attraversò la schiena rendendola ancora più immobile, lei non poteva decidere! Lucci la lasciò e Robin cadde a terra dallo shock che ebbe in quel momento
"non ti preoccupare per quel cacciatore.. lo ucciderò appena ne avrò l'occasione!" sibilò guardando un punto avanti a se' e Robin alzandosi di scatto gli urlò furiosa
"NO! con me puoi fare quello che vuoi ma non toccare Rufy!" disse tremando dalla paura, non poteva rischiare di far soffrire Rufy, perché sapeva che quando ci si metteva Lucci era un vero diavolo... Lucci la fissò senza espressione e ghignando rispose
"bene" e prendendola per un braccio la strattonò con se' per condurla via. Delle lacrime scesero dal viso della ragazza invisibili e solitarie dedicate all'unica persona che in tutti quegli anni le aveva dimostrato un senso di protezione sconosciuto e allo stesso tempo bramato e desiderato.
  
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