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Autore: Fidia2    15/10/2011    0 recensioni
Jared è incantato, guarda con affetto ed emozione tutti gli Echelon che cantano a squarciagola il loro inno. Carico dell’energia che gli trasmettono si avvicina di più a loro e sale su una transenna, da più parti mille mani si allungano per toccarlo. Il cantante si sporge in avanti, due uomini dello staff lo sorreggono. A un certo punto la transenna cede, forse non era ben fissata, il risultato è che Jared si ritrova con il vuoto sotto i piedi, lo staff cerca di afferrarlo, ma gli sfugge.
Genere: Angst, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Nota:
le parole tra le stelline *   * sono pensieri.
 



 

Quale realtà?


 

Capitolo 2 -  La follia

Jared riprende conoscenza, si ricorda che stava ridendo del racconto di Tomo, appoggiato a Shannon, quando li ha visti girare sempre più velocemente per la stanza, o forse era la sua testa che aveva cominciato a girargli e ora che riapre gli occhi, non ci sono più, lo hanno lasciato da solo, è di nuovo in quella stanza strana, bianca e vuota.

Cerca di alzarsi dal letto, ma il corpo fatica a rispondergli e riesce solo a mettersi seduto. Qualcuno dall’altra parte della porta ha notato il suo movimento ed è andato a chiamare il dottore, il quale entra poco dopo, è lo stesso dottore di prima.

Jared è disorientato.

*Perché ora a mi ritrovo in quest’altro ospedale?*

Il dottore gli parla con calma, gli dice che la nuova cura sta facendo effetto e che grazie a questa sarà sempre più presente. Le parole del dottore gli suonano strane, ma non ha la forza né la voglia di ribattere. Nota incuriosito il nome del dottore scritto sulla sua targhetta: dottor Madness.**

Nel frattempo gli hanno portato da mangiare. Con grande stupore di Jared nel vassoio c’è una fettina di carne e del formaggio.

*Ma come?! Shannon non glielo ha detto che sono vegano?!*

Anche quest’ultima domanda la tiene per sé e in silenzio afferra la forchetta per mangiare l’insalata. Solo in quel momento si rende conto di non avere il braccio ingessato.

*Come è possibile?!*

Si guarda il polso, lo tasta, ricorda il dolore provato, ma adesso è sano.

Jared comincia ad agitarsi, qualcosa non va, chiede di parlare con il fratello, il dottore lo guarda stupito, Jared insiste e il dottore:

-         Ma… non ci puoi parlare… non è più qui.

-         Perché? Dove è andato? C’era poco fa.

Vista la richiesta assurda, il dottore chiama due infermieri e gli somministra con la forza un calmante.

Jared cerca di opporsi ma inutilmente, sente che si sta addormentando.


 

********************

 

Jared si risveglia il mattino seguente, suo fratello dorme su una poltrona, il braccio è ingessato, la camera è quella di un normale ospedale, volta la testa verso la finestra illuminata dall’alba e sospira sereno.

Poco dopo Shannon si muove e quasi cade dalla poltrona, cerca di trovare una posizione migliore quando si sente chiamare. Si volta di scatto, vede Jared sorridergli, ha di nuovo quel suo sorriso dolce e luminoso.

Jared si sposta un poco di lato, gli fa posto nel letto, Shannon gli si mette di fianco felice, è come quando erano piccoli e preferivano dormire stretti in un solo letto piuttosto che comodi ma separati. Shan lo abbraccia e gli dice:

-         Dormi, è ancora presto e ti devi riposare, hai certe occhiaie!
 
-         No, no.
Esclama Jared con un po’ d’ansia.
 
-         Stai tranquillo, rimango qui vicino a te.
Shannon gli accarezza i capelli per rassicurarlo, il fratello gli sembra così indifeso.
 
-         Prima non c’eri.
Risponde Jared quasi risentito.
 
-         Cosa dici, non mi sono mosso da qui. Mi hai fatto prendere un colpo quando mi sei svenuto fra le braccia. Sei passato dallo svenimento al sonno ha detto il dottore.
 
-         No, mi sono ripreso. Ho chiesto di te e mi hanno detto che non ti potevo parlare, che non c’eri.
 
-         Impossibile, lo avrai sognato.
 
Jared abbassa ancor di più la voce e dice:
-         Non avevo l’ingessatura.
 
-         Cosa?!
 
-         Non avevo l’ingessatura al braccio.
 
-         L’ho detto che stavi sognando, ora chiudi gli occhi e riposa, io rimango qui.
 
-         Ma…
 
-         Niente ma.
 
Jared teme che chiudendo gli occhi si possa ritrovare in quell’altro ospedale, quello che sembra un manicomio, ma come spiegare al fratello una cosa così assurda?

Rassicurato dall’abbraccio del fratello, riesce però a rilassarsi e ad addormentarsi.


 

********************



-         Jared, Jared.

Si sente chiamare dolcemente, e ancor prima di aprire gli occhi è scosso da un forte tremito e un gran senso di angoscia lo opprime. Apre di scatto gli occhi quasi in preda al panico, la madre è lì accanto a lui e lo chiama sorridente.

Mille pensieri affollano la mente di Jared:
*Perché la madre è lì? E Shan? Non lo vedo. Il braccio? E’ sano! L’ospedale è quello di prima. No, no, non va bene così. Cosa succede? Forse… sto impazzando.*

Vorrebbe quasi urlare, ma ha paura di finire veramente in manicomio, prova a far finta di nulla mentre cerca di capire cosa succeda e perché succeda tutto questo.

Prova a sorridere alla madre, ha qualcosa di diverso, sì il taglio, già lo aveva notato, ma è sua madre, di questo è certo.

-         Mamma, dov’è Shan?

La madre distoglie lo sguardo e non gli risponde.

-         Mamma, cosa succede?

-         Il dottore ti spiegherà.

Il dottor Madness si avvicina.
-         Ora, se te la senti Jared, ti spiegherò cosa ti è successo, perché immagino che sarai disorientato.
 
*Ecco la prima cosa sensata che sento dire.*
-         Sì, dottore sono pronto, mi spieghi.
 
-         Forse non ti sarai reso conto, sono passati 13 anni.

-         *13 anni! Ma di che c**** parla.*

-         Da quella tragica notte ti sei rinchiuso in un mutismo assoluto, con lo sguardo vuoto, hai cominciato ad isolarti, a rifiutare la vita, un poco alla volta ti sei rinchiuso in te stesso, non hai più comunicato con nessuno.

La madre di Jared annuisce con le lacrime agli occhi.

-         Ora, con questi nuovi farmaci, ti abbiamo stimolato e sei di nuovo presente, ci vedi e ci senti.

Jared è scosso, non capisce a cosa si riferisca, lui è sempre stato presente.

Il dottore nota l’espressione di Jared e gli domanda:
-         Ti ricordi dell’incidente? Di quello che successe 13 anni fa?

Jared si ricorda di quello che è successo ieri, della sua caduta, teme che siano passati 13 anni da quando Shannon gli abbia chiesto di chiudere gli occhi; l’angoscia prende il sopravvento e chiede del fratello, gli vuole parlare.

La madre e il dottore si scambiano uno sguardo di comprensione e cercano di calmarlo, di spiegargli che Shannon non è più con loro.

-         Jared, ascoltami, non ti ricordi, ma se ti calmassi ti aiuterei a ricordare.

Jared con un grande sforzo di volontà cerca di controllarsi e ci concentrarsi sulle parole del medico.

-         Vedi Jared, nel 1998, in una calda serata, tu e tuo fratello Shannon eravate fuori ad un locale insieme ad altri amici. Parlavate fra di voi quando un gruppo di ragazzi vi si avvicinò, non so cosa successe esattamente ma si scatenò una rissa, cominciaste a picchiarvi e alla fine qualcuno tirò fuori un coltello, tu eri a terra e ti stavano per colpire quando tuo fratello ti protesse e ricevette lui la coltellata, dritto al cuore, cadde morto all’istante, su di te. Fu uno shock per te e ti chiudesti in un isolamento totale per tutti questi anni.

Jared è sconvolto dalle parole del dottore.

La madre ha annuito tutto il tempo, piangendo sommessamente.

-         No, no, non è così! Ho parlato con Shannon ieri, credo, insomma poco fa!

Il dottore guarda la madre con aria di compassione.

-         Hey, guardi che non sono pazzo, ho parlato con Shan poco fa, non è morto! E poi non mi sono isolato, sono sempre stato presente e ho fatto tantissime cose in questi anni. Non ha senso ciò che dice.

-         Sei stanco e quanto ti ho raccontato ti ha scosso, hai bisogno di tempo per riprenderti, tranquillo, ti darò qualcosa per farti riposare.

-         No, no! Non voglio nulla!

L’infermiere è già lì con la siringa pronta, Jared cerca di allontanarlo, ma altri infermieri lo tengono fermo e presto il sonno si impadronisce di lui.





Nota:
** Madness = follia in inglese

  
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