E ci sei, quando non sei più di nessuno.
Severus Snape c’era. Nonostante fosse dilaniato nel profondo, lui… esisteva ancora.
Una promessa. Un dovere da portare a termine per la giusta causa.
L'intonazione di una maledizione imperdonabile: un nuovo addio a parte della sua anima; un avvio di nuovi frustranti processi di coscienza.
Da un pezzo, ormai, non era più di Voldemort, se mai lo fosse stato.
Non era più di Dumbledore. Era morto ed era stato lui stesso ad ucciderlo.
Non era più di nessuno.
Era libero.
Di scegliere.
Di sbagliare ancora.
E, se puoi, non farti mettere in divisa,
chiedi un futuro assai più degno per te:
la museruola alle ambizioni, perché?
Uomini, privati d’ogni meraviglia,
tacciono,muoiono dietro un tramonto,
mentre tu hai in tasca già un altro giorno
Non era solo. Scure figure entusiaste lo circondavano e lo inducevano a proseguire. Era apprezzato per le sue abilità e non deriso per i suoi interessi. Non poteva davvero ambire ad una situazione migliore.
Peccato che lui fosse diverso. Tardi, ma aprì gli occhi, mettendo a fuoco quel che era diventato e quello che, invece, era sempre stato.
Una svolta che non avrebbe ammesso ulteriori sbagli o ripensamenti.
Ogni giorno sarebbe stato conquistato con coraggio, con forza, con valore, con una ritrovata dignità.
Capita di perdersi, travolti dalla strada.
Facile, cadere giù fino a non amarsi più.
Più volte aveva subito l’invadente sensazione di odio nella sua vita. Ma mai, mai avrebbe dovuto permettersi di lanciarlo verso chi non aveva alcuna traccia di merito di sorbirsi il suo sfogo.
Così debole da non accogliere provocazioni su provocazioni, umiliazioni su umiliazioni, affronti su affronti.
Si era scoperto umano. Come poteva pensare di riuscire ad amarsi.
Così vulnerabile…
Capita, sì, che la stanchezza sia lì,
il corpo sente ma dentro tu… muori.
Umiliazioni indigeste.
Ordini spiacevoli.
Errori strazianti.
La descrizione del paesaggio di un quadro oscuro schermato da un robusto telo glaciale e impermeabile.
Se ci sei, avranno fiato i tuoi pensieri.
Grida tu, che ci sei perché ci credi,
che se vuoi, arrivi certamente dove sai
E non portava avanti il suo compito esclusivamente per rispettare precedenti accordi. Ora ci credeva davvero. Camminava a passi decisi sulla strada giusta.
Da solo, aveva ceduto alla tentazione di ciò che sembrava più ovvio e più facile.
Da solo, poi, pagava il suo enorme sbaglio.
Capita che rifarai pace con te
e dando il meglio che hai, così...ci sei
Gli era stato chiesto se fosse sicuro di non voler rivelare mai la sua parte migliore, ma… chi poteva credere che dentro di lui potesse esserci traccia di qualcosa di buono?
...ci sei
Non era interessato a ringraziamenti o ammirazione o fiducia. Non li meritava.
Ma non si sarebbe risparmiato. Tutto ciò che rientrava nelle sue possibilità e capacità era a disposizione della giusta causa.
...ci sei.
*****
Da amante del personaggio di Severus Snape e di Renato Zero, ho avuto voglia di scrivere questa song-fic. Vorrei sapere cosa ne pensate! Anche solo per esprimere un giudizio positivo o negativo... recensite!
Intanto, se volete ascoltare la canzone, vi lascio un video che ho montato con le immagini di Severus ed anche alcune di Renato: http://www.youtube.com/watch?v=NePv7tNw6N0&feature=channel_video_title
Un saluto,
Eileen