Eccoci giunti al
capitolo per me più intenso,
quello in cui Draco apre finalmente il suo cuore alla sua Hermione.
Leggete e
commentate
Capitolo 8: Il
giardino di Alicanto
Intanto i giorni
passavano ed incredibilmente
erano giunti al ventiquattresimo giorno dell'incantio talenti senza che
avessero avuto qualche problema: Draco ed Hermione continuavano la loro
collaborazione senza dare motivo agli altri di spettegolare.
La goliardia dei
primi giorni aveva lasciato
il posto ad una tranquilla complicità che dava una parvenza
di serietà a quella
strana unione: i due ragazzi non ridevano più in pubblico ma
parlavano delle
loro facoltà senza perdersi in inutili giochi o stupide
ripicche.
Andavano sempre
più d'accordo anche se a volte
Draco si estraniava perdendosi nei suoi pensieri; in quei momenti
Hermione non
si avvicinava ben sapendo che lui avrebbe potuto cacciarla via in malo
modo.
Quel giorno
erano tutti fuori in giardino a parlare;
le lezioni erano finite e nonostante il freddo pungente la facesse da
padrone
nessuno aveva voluto perdersi uno dei più bei pomeriggi
soleggiati che ancora
gli erano concessi.
Hermione era
ferma vicino ad una siepe a
parlare con Millicent Bullstrode, Tracy Davis e Astoria Greengrass di
alcuni
compiti di pozioni che il professor Lumacorno aveva assegnato loro.
Draco, invece,
stava parlando di strategie di
quiddicth con Blaise, Theo, Tiger e Goyle.
Ad un tratto
Draco si rivolse a Blaise, tirandolo
leggermente per la giacca per allontanarlo dagli altri e gli disse: "
Zab,
posso parlarti un secondo in privato?".
" Spara,
amico!!" gli rispose il bel
moretto e Draco dopo aver scosso la testa leggermente, sorridendo
disse: "
Ho bisogno del tuo aiuto perchè mi devi coprire con Vitious
e la Mc Granitt per
almeno un quattro ore dato che ho intenzione di andarmene nel mio posto
segreto
e starmene un pò tranquillo a recuperare le energie".
Blaise sorrise
al suo amico poi disse: "
Draco sai perfettamente che coprirti per me non sarebbe un problema ma
credo
che tu abbia dimenticato un piccolo dettaglio insignificante che ti
potrebbe
mettere i bastoni tra le ruote!!!!".
"
Cioè? di che dettaglio parli?" gli
chiese il biondo inarcando il sopraciglio e Blaise puntando il dito
verso il
gruppo delle Serpi poco più in là disse: "
Ventiquattresimo giorno.......
Hermione...... Incantio talenti!!!!".
Draco rivolse il
suo sguardo verso il dito del
suo amico e ne seguì la traiettoria fino a trovarsi ad
osservare una bellissima
ragazza che in quei giorni lo stava sconvolgendo e stravolgendo nel suo
interno.
" Merda"
sputò livido e pieno di
rabbia " ma è proprio per lei che ho bisogno di staccare la
spina.
Blaise io non ce
la faccio più; innanzitutto
sono ventiquattro giorni che non faccio sesso, dormo in camera con una
ragazza
che è l'estasi in persona e nonostante non la toccherei
neppure con un dito
devo ammettere che è sexy da impazzire.
E' un misto tra
una gattina che fa le fusa in
modo eccitante però pronta a tirare fuori le unghie in
qualsiasi momento e una
pornostar inconsapevole di esserlo; il tutto condito con molto ma molto
candore
verginale.
Ogni suo
movimento mi fa andare il sangue al
cervello e fa andare sull'attenti il coinquilino dei piani bassi.
Guardala!!!
anche in questo momento il solo
fatto di vederla arrotolare i suoi ricci tra le dita mi sta facendo
impazzire!!!!! aiutami Bla, io non posso desiderare di fare sesso con
una
mezzosangue.
Poi per assurdo
non una mezzosangue qualsiasi
ma una mezzosangue che non me la darebbe neppure che si spegnessero
tutte le
fiamme dell'inferno.
Porco Merlino,
Blaise, per farti capire a che
livello sono arrivato ti dico solo che ieri sera sono stato ad un passo
dal
soddisfarmi da solo e tu lo sai che questo non mi è mai
capitato.
Cazzo, faccio
sesso da quando avevo tredici
anni e mai una volta mi sono masturbato e ora ne ho quasi sentito il
bisogno;
ho perso ormai il conto delle docce gelate che mi sono dovuto fare.
Ti prego,
aiutami, non ce l'ha faccio più. Se
non stacco un pò da lei non resisto altri sedici giorni e ho
paura che prima o
poi potrei alzarmi in piena notte e violentarla mentre dorme".
Blaise che aveva
ascoltato tutto lo sfogo del
suo amico con le braccia conserte gli rispose: " Dra permettimi di
dirtelo
ma credo che tu sia un idiota con i controfiocchi" e visto che il
biondo
gli rivolgeva uno sguardo interrogativo lui riprese: " Stai ancora
commettendo lo stesso errore di sempre e cioè sentirti
superiore a lei in tutto
ma mettiti bene in testa che tu non lo sei affatto!!! devi capire una
volta per
tutte che le differenze di sangue sono tutta una cazzata che hanno
tirato fuori
i nostri nonni e i nostri genitori solo per difendersi dal fatto che la
modernità era arrivata anche qui nel mondo magico.
Dimmi che cosa,
secondo te, fa in modo che un
purosangue e una mezzosangue si differenzino? te lo dico io: niente!!!!
sai,
perfettamente, che lei in qualità di Mezzosangue
è in grado di fare magie che
tu come Purosangue non sai fare e sa cose che tu neppure immagini
perchè si
porta dietro il retaggio di un mondo che tu non conosci.
Lei ha la
conoscenza di due diversità mentre
tu no!!! ti prego, Dra, non continuare a vivere attaccato al tuo
passato e alle
sue reminescenze.
Lei è
perfettamente in grado di starti al
fianco senza che tu debba vergognartene anzi credo che dovresti
metterla in
mostra con orgoglio perchè lei può, seriamente,
insegnarti a vivere.
Comunque
tornando al tuo problema sai che c'è
solo un unica soluzione e cioè o aspetti sedici giorni o ti
porti a letto
Hermione!!!".
Draco
spalancò gli occhi di fronte a quella
affermazione poi recuperata la voce disse: " Blaise ma ti senti quando
parli? fare sesso con la Granger? ma allora non mi hai sentito? quella
non me
darebbe manco morta!!!".
Facendo segno di
si con la testa Blaise disse:
" Vero!!! lei non sprecherebbe la sua prima volta con qualcuno che la
tratta con disprezzo e sufficienza.
Prova a
comportarti degnamente e sono sicuro
che lei ricambierebbe i tuoi sentimenti!!!".
Stavolta Draco
ebbe la netta sensazione di
aver ricevuto un pugno in pieno stomaco e respirando a fatica disse: "
Sentimenti? ma di che cazzo di sentimenti parli Blaise? io ho solo la
fisiologica necessità di scopare e niente altro!!! non
venirmela a condire con
romanticherie ed insulse parole dolci.
SCO-PA-RE!!!!!questo
e niente altro
chiaro?".
Il moro
serpeverde, guardandolo negli occhi,
disse: " Mi dispiace amico ma sei senza speranza!!! non vuoi renderti
conto che ne sei già innamorato perso.
Basta guardare
come arrossisci quando lei ti
si avvicina o come t'infiammi quando il rosso le prende la mano.
Sei un
innamorato geloso e finché non te ne
renderai conto non uscirai da questo circolo vizioso nel quale ti sei
cacciato
da solo.
Io credo, anzi
no, sono sicuro che anche lei
prova per te dei sentimenti e ti basterebbe essere più dolce
e rispettoso per
fare in modo che le grotte dell'inferno si congelassero per te.
Finché
tu non capirai cosa ti porti nel cuore
io non ti posso aiutare mi dispiace, amico.
Se vuoi andare
nel tuo posto segreto io ti
coprirò ma dovrai andarci con lei!!! non hai altra scelta a
meno che tu non
voglia essere il primo Malfoy a diventare un Grifondoro.
Tutti i tuoi
infiniti predecessori si
rivolterebbero nella tomba sapendo che sei diventato un Grifone solo
perchè non
sei riuscito a resistere alla voglia di scopare.
E comunque
mettitelo in quella testa
ossigenata che Hermione non vuole fare sesso ne con te ne con gli
altri; lei
non vuole scopare ma vuole fare l'amore quindi fai chiarezza nel tuo
cuore e
conquistala.
Credimi ne hai
solo da guadagnare!!!!"
concluso il suo discorso Blaise si allontanò verso il gruppo
delle serpi poco
distante lasciando da solo un biondino decisamente nervoso e disperato.
Poco dopo Draco
fu raggiunto da Hermione che,
vedendolo serio e taciturno mentre gesticolava da solo, si
avvicinò curiosa di
sapere cosa avesse il ragazzo.
Quando fu ad un
passo da lui gli pose una mano
sulla spalla e Draco pensando che fosse Blaise che tornava pentito di
non
averlo aiutato si girò con un grande sorriso sulle labbra
che gli si spense di
colpo quando vide chi aveva di fronte.
" Malfoy stai
bene?" gli chiese
Hermione e lui annuì incapace di farsi uscire una sola
parola di bocca
ripensando furiosamente alle parole che il suo amico gli aveva detto
pochi
minuti fa.
( - Sei
già innamorato perso - sei geloso - arrossisci quando si
avvicina - finché tu
non capirai cosa ti porti nel cuore, sei senza speranza)
Draco
guardò negli occhi Hermione poi come
spinto da qualcosa più forte di lui disse: " Granger
verresti con me in un
posto che vorrei farti vedere?".
Intimamente il
biondo temeva che lei
rifiutasse e il suo cuore fece una capriola nel petto quando lei,
arrossendo,
con un sorriso gli disse: " Certo volentieri!!!".
" Bene" rispose
sorprendentemente
felice lui " dammi solo il tempo di avvisare Blaise e poi andiamo"
quindi si allontanò e si avvicinò al suo amico e
dopo avergli messo una mano
sulla spalla disse: " Grazie amico, ho deciso di seguire il tuo
consiglio e
vada come vada.
Spero solo che
tu non ti sia sbagliato
riguardo ai suoi sentimenti perché di certo farei una figura
di merda a
confessare i miei ad una mezzosangue per scoprire poi che lei non li
ricambia".
" Sta tranquillo
Draco" gli disse
sorridendo Blaise "sono certo di non sbagliarmi; lei ti ama comunque
cerca
di non rovinare tutto. E' una ragazza d'oro e si merita di essere
trattata come
tale.
Cerca di usare
il cuore non gli ormoni, sii
gentile, romantico nei tuoi limiti e falla sentire protetta; non
dimenticarti
che è la sua prima volta e se lei non se la
sentirà non farle pressioni.
Falle capire che
lei è davvero importante per
te e vedrai che tutto sarà perfetto.
Per quanto
riguarda la vostra " fuga
" sta tranquillo io e Theo vi copriremo senza problemi e nessuno
scoprirà
nulla; prendetevi tutto
il tempo che vi
serve e siate felici!".
Draco
abbracciò Blaise poi ringraziandolo si
diresse verso Hermione che lo aspettava poco distante e che aveva
assistito
alla scena senza sentire una sola parola del discorso avvenuto tra i
due
ragazzi.
"Andiamo,
Granger, per di qua!!!" le
disse indicandogli un sentiero che si snodava fino alla foresta
proibita. I due
ragazzi camminavano, in silenzio, completamente immersi nei loro
pensieri:
Hermione si chiedeva che cosa stesse nascondendo il biondino con il suo
comportamento così strano e atipico mentre Draco pensava a
come potersi
avvicinare alla ragazza e farle capire i suoi sentimenti senza che lei
lo
prendesse in giro o lo ritenesse un pazzo.
Ad un certo
punto superata la capanna di
Hagrid, il sentiero si fece ripido e scosceso e temendo che la ragazza
potesse
scivolare Draco le prese la mano stringendogliela forte.
Quel contatto
procurò ai due una scossa
potente che partì dal loro cuore e arrivò al loro
inguine facendoli arrossire
furiosamente, imbarazzandoli ma non al punto da dividere le mani.
I due ragazzi
continuarono la discesa ancora
per qualche minuto fino a che arrivarono vicino ad un muro ricoperto di
rampicanti di edera.
Draco
lasciò, con riluttanza, la mano di
Hermione sentendo subito un inspiegabile sensazione di abbandono e si
avvicinò
al muro.
Girandosi per
guardare il viso della ragazza
notò solo un espressione di pura curiosità
aleggiare sul suo bel volto
arrossato ancora dall'emozione che aveva provato stringendo la mano del
principe delle serpi.
Intimamente
felice per ciò che aveva visto
Draco le volse nuovamente le spalle e aprì il palmo della
mano destra
immergendolo, letteralmente, nella folta vegetazione e ruotandolo
leggermente a
sinistra finché Hermione sentì come il rumore di
uno scatto.
Davanti agli
occhi sorpresi della ragazza si
aprì una piccola porta che come una nera ferita divise in
due il muro
lussureggiante.
Draco si
avvicinò di nuovo a lei e in silenzio
le riprese la mano e la guidò verso quella porta che si
richiuse alle loro
spalle dopo averla attraversata.
Dopo un breve
corridoio, completamente scuro,
i due ragazzi ritornarono alla luce e ad Hermione parve di essere
finita in
paradiso.
Davanti ai suoi
occhi si aprì un mondo del
tutto nuovo composto da una meravigliosa vallata piena di fiori dai
colori
delicati e dai profumi inebrianti.
Al centro di
questa vallata c'era una radura
con in mezzo un piccolo stagno dove galleggiavano tante ninfee.
L'acqua era
trasparente e pulita ed Hermione
poté vedere nuotare, sul fondo, una miriade di piccoli pesci
colorati che
indifferenti alla loro presenza scivolavano sul fondo come se
danzassero.
Tutto intorno
alla riva dello stagno c'era del
muschio verde, profumato e soffice e fu lì che Draco
portò la regina dei Grifoni
facendola sedere.
Alti alberi
svettavano tutti intorno a loro
come se volessero proteggerli dal mondo esterno e sui loro rami tanti
piccoli
uccellini cinguettavano sereni.
Draco si sedette
accanto ad Hermione e
chiudendo gli occhi si appoggiò con la schiena al tronco di
un grande albero
secolare.
In silenzio
cominciò a respirare e nonostante
avesse gli occhi chiusi riuscì a percepire lo sguardo della
ragazza
riscaldargli la pelle.
" Che posto
è questo Malfoy?" gli
chiese la grifona e lui, senza aprire gli occhi, disse: " Questo
è il
giardino di Alicanto creato dalle fate quasi mille anni fa?".
" Alicanto? non
capisco? come mai nessuno
ne ha mai sentito parlare?" chiese frustrata la regina di Grifondoro.
Draco
ghignò leggermente pensando al fatto che
finalmente c'era qualcosa che lui sapeva, al contrario della sotto
tutto io più
famosa di Hogwarts.
" Non
è dato a tutti di conoscere questa
meraviglia" disse con fare saccente " solo i prescelti possono farlo
e coloro che a questi si accompagnano come nel tuo caso!!!".
" Vuoi forse
dirmi che tu sei un
prescelto? e con quale criterio si decide chi è idoneo e chi
no?" chiese
la ragazza, un pò indispettita " Oooh!!! sono sicura che ora
mi dirai che
è un privilegio di voi Purosangue no?".
" Tze tze!!! ti
deluderò, mia piccola
mezzosangue ma stavolta ti sei sbagliata!!! avere la fortuna di
ammirare questo
incanto non è un privilegio di noi Purosangue" disse il
ragazzo con un
aria sufficiente " ma di tutti, mezzosangue e babbani compresi.
Per quanto
riguarda i criteri di scelta non li
stabiliscono gli umani ma le fate in persona che decidono coloro che
ritengono
meritevoli; infine per il mio caso mi è concesso vederlo per
diritto di
famiglia.
Vedi, secondo le
fate, la persona meritevole
di tale onore era mio nonno, Abraxas Malfoy e di conseguenza lo siamo
anche io
e i miei genitori.
Ora anche tu,
oltre a Blaise, puoi conoscerlo
perchè io ti ho invitata a vederlo ma non hai il potere di
portarci altre
persone!!! sono stato chiaro?".
La ragazza
annuì in silenzio rapita dalle
parole del serpeverde poi come se si fosse ricordata di una cosa
importante
disse: " Ma perchè ci hai
portato proprio me, Malfoy? perchè non Pansy o Daphne?".
Il ragazzo fece
un segno di diniego poi le
rispose: " Tu ce le vedi Pansy o Daphne mantenere un segreto che
nessuno
deve conoscere? per quanto riguarda te, io ho deciso di mostrarti
questo
posto.... perché..... ecco io..... ehm.... si ecco io .....
volevo stare un pò
da solo..... da solo con te!!!!" concluse imbarazzato.
Hermione
spalancò gli occhi, indecisa se
credere o no a quello che aveva sentito.
Da una parte
desiderava che quelle parole
fossero state dette con sincerità mentre dall'altra parte
temeva di restare
delusa; d'altronde il ragazzo al suo fianco aveva passato sei anni a
trattarla
come se fosse la peggiore disgrazia del mondo magico e non.
E non riusciva a
trascurare il fatto che era
la prima volta che vedeva Draco Lucius Malfoy imbarazzato e nervoso,
specialmente davanti a lei.
" Da-da solo
co-con me Malfoy? ma che-che
vuoi dire?" chiese la ragazza balbettando nervosa ma non
riuscì a dire una
sola parola di più perché i suoi occhi si persero
incatenandosi in quelli
argentei di Draco.
Hermione era
stravolta da strani ed intensi
brividi che la scuotevano fin dal suo interno e rimase senza fiato
quando vide
il volto del ragazzo avvicinarsi al suo e le sue labbra morbide e
fredde
appoggiarsi delicate alle sue.
Draco, tremando
come non gli era capitato mai
prima d'ora, accarezzò con la sua lingua il labbro inferiore
di Hermione chiedendo
l'accesso a quell'antro meraviglioso e tanto desiderato.
Permesso che gli
fu accordato permettendo alle
lingue dei due ragazzi di incontrarsi per la prima volta e di iniziare
una
danza sensuale che fece accelerare i battiti del cuore alla regina e al
principe che in un secondo gettarono nel dimenticatoio anni di
cattiverie e
soprusi.
La magia di quel
luogo faceva da cornice alla
nascita di un sentimento fra le due persone più
inimmaginabili che ci potessero
essere.
Draco strinse
forte Hermione tra le braccia
come se volesse diventare parte di lei desideroso che quel momento
magico non
finisse mai.
Le due lingue si
scontravano, si intrecciavano
e si accarezzavano rincorrendosi languide e passionali.
Per debito di
ossigeno furono, però, costretti
a staccarsi e rimasero in silenzio a fissarsi negli occhi persi,
ognuno, nelle
proprie elucubrazioni mentali.
La ragazza aveva
paura che quello fosse tutto
un meraviglioso sogno e inoltre la terrorizzava il fatto che lui
potesse
vederla al pari di tutte le altre: -
Magari - pensò - per via di questa forzata astinenza e
pronto a portarsi a letto
anche una che odia e detesta più di se stesso -
e decise con timore di esternare le sue paure.
" Ma-Malfoy che
sta succedendo? io non
capisco: tu mi hai sempre odiata, mi hai detto che ti facevo schifo;
non volevi
neppure essere sfiorato da me perché dicevi che ti avrei
contaminato ed ora non
solo mi rendi partecipe di un tuo segreto meraviglioso ma mi baci.
Puoi spiegarmi
per favore che ti passa per la
testa; è necessario che tu me lo spieghi perché
non voglio essere una delle tue
puttanelle, una di quelle da una botta e via; non lo accetto e non ti
permetterò di toccare il mio corpo sprecando la mia prima
volta con qualcuno
che si abbassa a fare sesso con una sangue sporco solo
perchè è un ninfomane in
crisi di astinenza".
Hermione si
aspettava che dopo quel monologo
Draco scoppiasse di rabbia e furore e rimase sconcertata quando non
solo lui
non parlò continuando a fissarla ma la sua bocca si
piegò in una specie di sorriso
appena accennato.
" Mia piccola
Granger" disse, poi,
teneramente Draco accarezzando il viso sconvolto della grifona " so che
non ho attenuanti riguardo al mio comportamento.
Sono stato e
forse sono ancora un fottuto
egoista che pensa prima di tutto a se stesso che agli altri; se
c'è una cosa di
cui non vado fiero è l'essere un Malfoy che non è
propria quella gran bella
passeggiata che sembra.
Ti ho odiato per
partito preso perchè così mi
era stato insegnato ma la collaborazione per la manifestazione e la
convivenza
" forzata " di questi giorni mi ha fatto capire che tu non sei il
mostro a tre teste che il mio caro genitore si ostinava a dirmi che
fossi.
Sei bella, fiera
e combattiva e so che queste
possono essere solo parole vuote dette da me ma credimi che te le sto
dicendo
con tutto me stesso!!!".
Non riuscendo a
sostenere più il suo sguardo
indagatore, Draco si alzò di scatto sciogliendo l'abbraccio
che ancora lo
legava ad Hermione e si avvicinò alla riva dando le spalle
alla ragazza.
" Non ti ho
portata qui" riprese il
ragazzo " perché sono in crisi di astinenza o per una
stupida scommessa
fatta con le altre serpi ma solo perchè lo desideravo
veramente.
Non so che magia
tu mi abbia fatto ma so solo
che ho voglia di starti vicino nonostante tutti i problemi che ne
possono
derivare.
Tu riesci a
calmarmi e mi fai sentire bene ma
voglio che tu sappia che anche se ti desidero da impazzire non farei
mai nulla
per costringerti; non sono così meschino da obbligare una
ragazza a fare sesso
con me anche perchè so che tu non vuoi fare solo del sesso
ma vuoi fare
l'amore.
Io,
però, non sono in grado di parlarti
d'amore, Granger e non perchè non sappia pronunciare quella
parola ma perché io
non so che cosa sia!!!!".
Draco chiuse gli
occhi sconfitto, certo che
dopo quelle parole la ragazza si sarebbe alzata per fuggire
così come si
sarebbe meritato ed in effetti sentì lei alzarsi ma,
meraviglia delle
meraviglie, i suoi passi non si diressero verso l'uscita ma verso di
lui.
Hermione
arrivò ad un passo da lui e delicatamente
gli mise le mani sulle spalle per poi portarle a stringere i suoi
fianchi.
Il principe
delle serpi trasalì a quel
contatto che di certo non si aspettava e si sconvolse ancora di
più quando
sentì le parole che la ragazza gli disse: " Lascia che sia
io ad
insegnarti ad amare Draco!!!".
Il biondo si
girò verso di lei, senza parole e
si perse negli occhi d'oro della regina dei grifoni che in quel momento
lo
stavano fissando pieni di speranza.
"
Perchè vuoi farlo Hermione?" disse
lui stupendosi del fatto che gli fosse così facile dire il
suo nome come se lo
avesse sempre pronunciato.
"
Perchè lo desidero con tutta me
stessa!!!" gli rispose la riccia sinceramente emozionata.
Poi, per le loro
bocche ansiose di un
contatto, non fu più tempo di parlare.
Il loro secondo
bacio fu, se possibile, ancora
più sconvolgente del primo perchè ora avevano la
profonda consapevolezza che
entrambi lo desideravano.
Era come se si
stessero fornendo l'aria l'un
l'altro senza remore ed indugi.
Senza staccare
il contatto Draco prese in
braccio Hermione e la riportò dove erano seduti prima e la
fece stendere
cominciando ad accarezzare il suo corpo con una delicatezza che non
credeva di
possedere.
La mano del
biondo partì dalle spalle della
grifoncina per scendere lenta e sensuale verso il suo seno che
però sfiorò
solamente continuando la sua corsa andandosi a fermare sul suo ventre
piatto.
" Hermione, ti
prego" disse il
ragazzo " se non vuoi, fermami adesso perché ho paura che
poi non sarò più
in grado di farlo e l'ultima cosa che voglio è farti del
male!!!!".
La regina lo
guardò con gli occhi velati di
desiderio poi disse: " Io non voglio che tu ti fermi; so che
è la mia
prima volta ma voglio che sia con te!" e il ragazzo, sinceramente
stupito
e piacevolmente sorpreso, disse:
"
Perchè proprio con me?" e lei, con
un sorriso dolce, gli rispose: " Perchè lo desidero con
tutta me stessa e
non c'è un altra persona con cui desidererei farlo!!!".
Senza
più parlare il ragazzo sciolse
delicatamente la cravatta verde-argento poi ad uno ad uno aprì i
bottoni della
camicia della divisa.
Una volta
aperta, ai suoi occhi si rivelò un
seno piccolo ma ben fatto, sodo al punto giusto contenuto dentro un
semplice
reggiseno bianco senza pizzi ne fronzoli che tanto era abituato a
vedere.
D'altronde
quando le altre facevano sesso con
lui venivano già preparate nella sua stanza e cercavano di
stupirlo con
lingerie sempre più ricamate e preziose ma che lui trovava
volgari e ostentate.
Infatti spesso
non le degnava di uno sguardo
togliendole dalla sua vista il più in fretta possibile.
Invece in quel
momento vedere quel semplice
reggiseno di cotone bianco lo eccitò ancora di
più ma non sentì il bisogno di
toglierlo anzi prese ad accarezzarlo con lentezza e lussuria.
Deciso a
lasciare per dopo la scoperta di quei
tesori la mano di Draco scese ad accarezzare il ventre di Hermione
facendola
ansimare profondamente.
Arrivato
all'apertura della gonna, il ragazzo,
esitò per un attimo per poi dedicarsi di nuovo all'indumento
che in breve si
trovò gettato sul prato.
Draco
notò che anche gli slip della ragazza
erano di un semplice cotone bianco, carini ma senza pretese con un
unica
decorazione un piccolo fiocchetto di raso bianco al centro
dell'elastico.
Il biondo prese
ad accarezzare, come
ipnotizzato quel fiocchetto poi riscossosi cominciò a
scendere sulle cosce
coperte da delle calze autoreggenti color carne.
Tolse le scarpe
della ragazza poi con maestria
fece scendere le calze ad una ad una e partendo dalle caviglie prese ad
accarezzare quella pelle, incredibilmente liscia, che sembrava bruciare
al
passaggio del suo tocco.
Il principe
delle serpi, detto anche il dio
del sesso, si stupì di sentirsi come se fosse alla sua prima
volta e non
riusciva a contenere le sue emozioni.
Come era
possibile, si chiedeva, che quella
ragazza gli procurasse tali e potenti sensazioni e non trovando una
risposta
valida ai suoi dubbi decise di non pensarci per concentrarsi sul corpo
di
Hermione che al suo tocco era scosso da continui brividi.
Arrivato
all'interno cosce si avvicinò
all'inguine della ragazza e prese a giocherellare con l'elastico delle
mutandine per poi spostarle delicatamente e giocare con i riccioli del
suo
pube.
Hermione
respirò profondamente chiudendo gli
occhi e sorridendo leggermente: sapeva di essere ad un passo dal
perdere la sua
verginità e non voleva essere da nessun'altra parte in quel
momento.
Sentiva lo
sguardo di Draco su di sé e si
sforzò di aprire gli occhi guardandolo e si stupì
a sua volta quando incontrò
le sue iride argentate rese liquide dal prepotente desiderio.
Il biondo tolse
la mano dai riccioli color
cioccolato e ricominciò a risalire per dedicarsi al
reggiseno che ancora
ricopriva quelle meraviglie che non vedeva l'ora di baciare.
Con una
complicata manovra riuscì a slacciare
l'indumento che poi tolse, senza fretta, perdendosi ad ammirare i due
capezzoli
rosa che stavano lì erti, in attesa, desiderosi di un suo
tocco.
Piano piano, con
una lentezza quasi
esasperante, Draco si avvicinò ad uno dei due seni e prese
in bocca il
capezzolo iniziando a stuzzicarlo con maestria mentre con le dita della
mano si
occupava dell'altro.
Hermione
sussultò brevemente per poi tornare a
respirare profondamente godendosi quelle sensazioni che non avrebbe mai
immaginato fossero così intense.
Certo, non era
stupida, sapeva che quello era
solo la minima parte di ciò che sarebbe successo ma in quel
momento quelle
attenzioni la stavano stravolgendo non sapendo che lo stesso stava
accadendo a
lui.
Draco decise di
occuparsi dell'altro capezzolo
e spostò la sua mano verso gli slip che fece evanescere con
un incantesimo non
verbale.
Delicatamente
prese ad accarezzare il
clitoride di Hermione godendo dei suoi gemiti, profondi e tremanti.
Comprendendo di
volere di più entrò con un
dito nella femminilità della ragazza che lanciò
un piccolo grido sorpresa da
quella intrusione.
Draco la
guardò preoccupato, pensando di
averle fatto male e quello che vide lo lasciò senza parole:
il viso della
grifona era piacevolmente arrossato e con gli occhi chiusi si stava
tormentando
il labbro inferiore con i denti.
Rassicurato dal
fatto di non averle procurato
dolore il ragazzo prese a muovere il suo dito con lentezza e dolcezza
infondendo alla ragazza un piacere estremo che le dava degli spasmi
profondi e
meravigliosi.
Quando
sentì che la sua femminilità era
bagnata di piacere decise di spostarsi abbandonando il seno per
stuzzicare
l'ombelico che prese a leccare con lascivia mentre, contemporaneamente,
metteva
un secondo dito al suo interno.
Hermione non
capiva più niente, per la prima
volta nella sua vita il suo cervello si era del tutto sconnesso
travolto da
quelle sensazioni che stavano dilagando in lei.
Non pensava
minimamente che fosse così bello
condividere il suo corpo con qualcuno e sapeva che ora non avrebbe
più potuto
fare a meno di lui sperando che per Draco fosse la stessa cosa.
Implacabile nel
suo desiderio Draco introdusse
in lei un terzo dito e prese a muoverlo profondamente sentendo che la
ragazza
era prossima a raggiungere il piacere e per la prima volta in vita sua
decise
di non essere egoista e dedicarsi completamente a lei.
Con pochi
movimenti delle dita Hermione
raggiunse l'orgasmo tanto agognato venendo stravolta da tante piccole
scosse
che si irradiavano dal suo inguine fino al suo cervello
" Dra- Dracooo,
pe- per Mo-Morgana, è
bellissimo!!!!" sussurrò senza più forze facendo
sorridere il ragazzo
che
uscì lentamente da lei e si stese sulla
ragazza riavvicinando il volto a quello di lei.
" Sono contento,
Hermione, di essere
stato io a farti provare il tuo primo orgasmo e sono felice del fatto
che tu me
lo abbia permesso!!" disse sincero fino in fondo.
La ragazza lo
guardò serena poi, notando che
era ancora vestito, decise di occuparsi di lui e con un piccolo scatto
delle
reni si alzò portando le sue mani sulla cravatta
verde-argento che prese a
slacciare lenta.
Sorpreso
positivamente dell'intraprendenza
della regina dei grifoni decise di lasciarla continuare godendosi
appieno le
sue carezze.
Piano piano,
Hermione sbottonò la camicia del
ragazzo e la sfilò facendola cadere sul prato.
Estasiata
guardò le spalle ampie, i pettorali
scolpiti e gli addominali definiti e con la mano prese dolcemente ad
accarezzare la pelle liscia e compatta ignara di provocare in Draco
delle
sensazioni prepotenti.
Quando
arrivò verso la cintura dei pantaloni
Draco aprì di scatto gli occhi e fissò il viso di
Hermione che sorrise
dolcemente continuando a fare quello che stava facendo.
In un breve
istante l'indumento inferiore del
ragazzo andò a fare compagnia alla gonna di Hermione e alle
due camicie che
giacevano poco distante.
Draco decise di
riprendere il controllo della
situazione e con un incantesimo fece evanescere i suoi boxer rimanendo
completamente nudo di fronte a lei.
Con vergogna e
riluttanza la ragazza spostò il
suo sguardo verso l'erezione del biondo rimanendo senza parole poi come
ipnotizzata allungò la sua mano e prese ad accarezzare il
sesso di Draco che
emise dei gemiti gutturali.
All'improvviso
il principe delle serpi bloccò
la mano della riccia che si sorprese di quel gesto poi con la voce resa
roca
dalla passione disse: " Hermione, per l'amor di Merlino, fermati se non
vuoi
che io perda il controllo!!! non puoi neppure lontanamente immaginare
quanto ti
desideri ma se continui così non risponderò
più delle mie azioni!!!".
La ragazza,
senza pensarci, si avvicinò
all'orecchio del ragazzo e sussurrò: " Fammi tua Draco!!!".
Il biondo
sussultò a quelle parole e poggiate
le mani sulle spalle della ragazza la spinse nuovamente sul manto di
muschio
profumato e baciandola con voluttà prese ad accarezzare, di
nuovo, la sua
intimità.
All'orecchio del
ragazzo arrivarono ben presto
i gemiti di Hermione che contribuirono a far crescere in lui il
desiderio di
possederla completamente.
Quando la regina
dei grifoni fu ad un passo
dal raggiungere il piacere per la seconda volta, Draco si
posizionò tra le sue
cosce e togliendo le sue dita dal centro di Hermione vi
appoggiò la punta del
suo membro.
Hermione
trasalì e Draco prese ad accarezzarle
le guance arrossate poi disse, guardandola negli occhi:
"
Farà male, piccola, ma ti giurò che
sarà solo per un secondo poi ti prometto che ti
donerò il più grande piacere
della tua vita!!!".
Hermione sorrise
annuendo vigorosamente e
Draco non si fermò entrando con lentezza e delicatezza
dentro di lei fino ad
arrivare alla barriera della verginità che era l'ultimo
ostacolo frapposto tra
di loro.
Il ragazzo
chiuse gli occhi e tirato un
profondo respiro uscì leggermente da lei per poi entrarvi di
nuovo con più
forza rompendo quel diaframma che rappresentava la purezza della
ragazza.
Hermione
urlò di dolore e subito Draco posò le
sue labbra sulla bocca della ragazza per spegnere, quel grido che lo
stava
devastando dentro, rimanendo fermo dentro di lei per farla abituare
alla sua
presenza.
" Mi dispiace,
piccola, mi dispiace
veramente di averti fatto tanto male" disse Draco sorprendendosi per
primo
delle sue parole.
Non era la prima
volta che si era trovato a
sverginare una ragazza ma mai prima d'ora si era sentito
così partecipe del
dolore della sua compagna: che Blaise avesse ragione quando gli diceva
che solo
lei era in grado di costruire qualcosa di infinitamente eccitante con
lui.
Fortemente
curioso uscì un pò da lei e prese
ad osservare, in silenzio, la macchia di sangue verginale che si
estendeva sul
muschio.
Ora lei era sua,
solo sua e lui non aveva
intenzione di rinunciarci per nessun motivo al mondo; non gli importava
più di
nessuna ragazza.
Solo Hermione
era degna di essere la sua
compagna e fanculo a tutto il mondo e a tutti quelli che sicuramente li
avrebbero giudicati e avrebbero tentato di separarli, per primi San
Potter e
Lenticchia.
Che ci
provassero pure; non sapevano ancora
che cosa significava affrontare l'ira di un serpente velenoso come lui.
Dando un ultima
occhiata al suo sangue
delicatamente rientrò in lei e notando che il suo dolore era
sparito le sorrise
felice.
Senza togliere
gli occhi da quelli dei suoi
prese a muoversi, dapprima lento e dolce poi sempre più
vigoroso e
passionale.
I
loro corpi si unirono persi
l’uno nell’altra e cominciarono a muoversi insieme.
Per Draco essere un tutt’uno con lei, fondersi
con il suo corpo,
respirare all’unisono, sentire i gemiti di passione che
Hermione emetteva ed
emetterli a sua volta tutto quello valeva più di ogni altra
sensazione. Vivevano
quel momento fatato con l'ardore e
il desiderio che da sempre provavano l'uno per l'altra e che da sempre
avevano
cercato di nascondere l'uno all'altra. Ma
ora, no, non più. Draco
alternava movimenti rapidi ad altri
lenti che lo portarono ben presto a muoversi con passione e oramai non
riusciva
più a capire niente, si sentiva leggero, capace di volare
mentre annegava
dentro di lei. Hermione godeva appieno di quelle stupende sensazioni;
averlo
dentro di se era qualcosa di infinitamente appagante e non voleva che
questo
finisse mai.
Il suo corpo stava provando per la prima volta qualcosa
che non avrebbe
mai immaginato neppure se avesse letto un milione dei suoi adorati
libri.
Nessuno scrittore, neppure quello più bravo,
poteva avere la maestria di
riportare sulla carta quelle forti sensazioni che la stavano
stravolgendo fin
nel profondo sentendo le spinte di Draco dentro di lei.
" Sei mia ora,
piccola" le sussurrò Draco nelle orecchie " ricordalo, sei
mia per
sempre" ed Hermione strinse gli occhi per ricacciare indietro le
lacrime
di gioia che lui avrebbe sicuramente frainteso scambiandole per dolore.
Pochi
istanti dopo i loro
corpi, caldi e frementi, vennero stravolti dai brividi ed insieme
raggiunsero
l'estasi dei sensi gridando il nome dell'altro, serrando i muscoli per
non
farsi scappare, fino all'ultimo istante, quella sensazione.
La
magia di quell'unione aveva spazzato via ogni incomprensione, ogni
rigurgito di
orgoglio, ogni inibizione.
Un ragazzo e una ragazza erano abbracciati stretti sul prato.
Non
un
imbarazzo, non più alcun timore l'uno dell'altro.
Dopo
un'ora i due ragazzi, distesi nudi nel prato, si guardarono
negli occhi persi l’uno in quelli dell’altra,
totalmente appagati dopo aver
fatto l’amore.
" Per Merlino, Draco è stato meraviglioso; mi
sono sentita in grado
di volare e ti giuro che per un attimo credo di averlo fatto. Sono
riuscita a
volare senza staccarmi da terra e tutto questo lo devo a te" disse la
ragazza sinceramente emozionata e il biondo le rispose: " Hermione ora
che
abbiamo condiviso questo momento speciale ci tengo a chiederti scusa
per la
cattiveria con cui ti ho trattato negli anni passati e nei mesi scorsi.
Sono
stato un idiota e credo che
dovrò percorrerne di strade lastricate di buone intenzioni
per farmi perdonare
da te".
Poi,
accarezzandola lentamente, disse: " Vorrei essere una cima in
Divinazione
per sapere come finirà tra di noi ma credimi se ti dico che
desidererei che tra
me e te filasse tutto liscio!!! so che dovrò affrontare la
ferma opposizione
dei tuoi amici così come tu dovrai far fronte alle
cattiverie delle Serpi e
tutto ciò non sarà una passeggiata.
Quindi
ti chiedo sei pronta a
farti carico di tutto ciò che comporta una storia con il
principe delle serpi o
come mi hai chiamato tu qualche tempo fa principe
dei miei stivali, capo di una ridda di folli marchiata Serpeverde,
figlio di un
fottuto Mangiamorte?".
Hermione
arrossì di vergogna al ricordo di
quelle parole poi guardando il ragazzo negli occhi gli rispose: " Si,
sono
pronta ad affrontare l'ira funesta dei tuoi compagni di casa
nonché quella di
tutte le ragazzine che ogni giorno si mettono in tiro per farsi notare
da te ma
c'è una cosa che vorrei sapere e cioè cosa
succederà quando fra sedici giorni
io tornerò alla torre?".
Draco la
guardò negli occhi poi sorridendole
le rispose: " Sbaglio o mi stai chiedendo se, quando tornerai ad essere
una grifona, io mi dimenticherò di te? o vuoi sapere se
riprenderò il mio giro
di conoscenze puramente occasionali? è questo che vuoi
sapere Hermione?" e
la ragazza annuì in silenzio incapace di fare uscire una
sola sillaba dalle sue
labbra.
Draco sorrise
nuovamente poi disse: "
Forse non hai compreso per bene le parole che ti ho detto poco fa
mentre
facevamo l'amore!! se è così lascia che te le
ricordi: io ti ho detto che sei
mia, ora sei mia per sempre e questo non l'ho detto perchè
ero sballato dalle
sensazioni ma l'ho fatto perchè lo sentivo veramente.
Voglio farti
notare, mia piccola Hermione, che
non solo per te questa è stata la prima volta ma lo
è stata anche per me perchè
se io sono conosciuto come il Dio del sesso e ho avuto mille rapporti
con molte
ragazze solo con te ho fatto l'amore e ora non voglio rinunciarci mai
più!!! mi
credi???"
Hermione con le lacrime agli occhi gettò le
braccia al collo del biondo
principe e lo strinse forte sussurrandogli nell'orecchio: "Ti credo
Draco!
ti credo!!".
Poi dopo qualche
minuto di silenzio Hermione,
pratica e razionale come sempre, disse: “
Andiamo,
Draco, ora è meglio rientrare prima che tutti si accorgano
della nostra
scomparsa”.
Il
biondo, seppur a malincuore, annuì in silenzio.
Quindi dopo essersi
abbracciati, ancora nudi,
in riva allo stagno si rivestirono, si avviarono verso
l’uscita, chiusero il
magico passaggio e risalirono il sentiero tenendosi per mano.
Giunti
all'ingresso dei sotterranei, istintivamente,
la ragazza lasciò la mano di Draco per evitare che qualcuno
li vedesse ma lui
la riafferrò deciso dicendole: " Forse non sono stato
chiaro, Hermione ma
io non mi devo nascondere da nessuno.
Da stasera sei
la mia compagna e al diavolo
commenti e pensieri; non devo rendere conto a nessuno solo a me stesso
e a te
quindi non vedo perchè dovrei farmi dei problemi a camminare
mano nella mano
con la mia ragazza!!!".
Hermione era
senza parole e sentiva un ondata
di emozione riscaldarle il cuore.
Il biondo poi
continuò: " A questo punto,
però, credo sia inevitabile chiedermi se non sia tu che vuoi
nasconderti.
Vorrei davvero
sapere cosa desideri per la
nostra storia: vorresti che ci amassimo in segreto e che continuassimo
ad
odiarci davanti agli altri o sei pronta a dare scandalo ufficialmente
davanti a
tutti, per esempio domani mattina in Sala Grande!!!"
La ragazza lo
guardò confusa poi gli chiese:
" Cosa vorresti fare domani mattina in Sala Grande?" e lui, con un
sorrisetto sadico, le rispose: " Oh, niente di ché,
Hermione!! voglio solo
mettere in chiaro le cose una volta per tutte; voglio sapere se sei
pronta a
metterti in gioco perchè io domani mattina, entrando in Sala
Grande, ti bacerò
davanti a tutti e mi piacerebbe che tu facessi lo stesso; sai sarebbe
un pò
imbarazzante baciarti e venire schiantato subito dopo!!!".
La riccia
ghignò davanti alla scena che le si
parò davanti poi disse: " Si sarebbe un pò
imbarazzante ma devi ammettere
che sarebbe anche molto divertente!!!".
Draco si diede
una manata sulla fronte, con
fare plateale poi le rispose: " Mi sa che il Cappello Parlante ha
sbagliato per davvero a mandarti nei Grifoni perchè tu in
fondo in fondo hai un
anima da serpe!!".
La riccia rise
con tutto il suo cuore poi
quando si fu calmata disse: " Ci sto, amore, a due condizioni
però!"
e lui, estasiato dal sentirsi chiamare amore, chiese: " Quali
condizioni?".
Hermione, con
uno sguardo malizioso, gli
rispose: " La prima è che stasera mi coccoli come si deve e
la seconda è
che il bacio che mi darai domani davanti a tutti sia spettacolare!!!".
Draco rise di
cuore poi disse: " Amore,
credo che la mia vicinanza non ti abbia fatto proprio bene. Comunque
per quanto
riguarda il bacio che ti darò domani mattina ti posso
assicurare che rimarrà
negli annali di Hogwarts mentre per la prima condizione che mi hai
posto credo
che non ti risponderò ma ti farò vedere!".
Quindi tirandola
con forza per avvicinarla a
sé prese a camminare entrando nella sala comune delle serpi
che in quel momento
era deserta.
Arrivati davanti
alla stanza del biondo
caposcuola aprirono la porta ed entrarono veloci dentro la stanza
chiudendosi
alle spalle l'uscio sigillandolo.
Ad un tratto
Draco si fermò pensieroso ed
Hermione per un istante temette che il ragazzo avesse cambiato idea.
Piano, piano si
avvicinò a lui e gli chiese:
" Draco che c'è?" e lui sorridendole prese la bacchetta,
fece un
piccolo gesto con la mano e mormorando qualche parola che Hermione non
comprese, fece sparire il letto della ragazza dicendo poi malizioso: "
Credo che quello non ti serva più!!!".
Poi prese la
ragazza e stringendola forte
prese a baciarla con passione e foga.
Da quel bacio
infuocato al ritrovarsi
completamente nudi a letto il passo fu davvero breve; sembrava che i
due
ragazzi avessero fatto l'amore da sempre, tanto era il trasporto e la
conoscenza del corpo altrui.
L'unione dei
loro sessi scatenò in tutti e due
la consapevolezza che mai più avrebbero potuto fare a meno
l'uno dell'altra.
Tra di loro non
c'erano parole passionali, non
ce ne era bisogno; sapevano perfettamente che quelle erano superflue
dato che a
parlare ci pensavano già i loro corpi da soli.
Draco ed
Hermione fecero l'amore tutta la
notte, instancabili, persi l'uno dentro l'altra come se quella fosse
l'unica
cosa giusta da fare.