Grigie pietre, scavate da sole e ghiaccio, lisciate dal vento, sciacquate dalla fredda pioggia.
Ricordi di tutto ciò che è stato, di un sogno passato.
Quando il tuono schiantava la terra e gli dei scuotevano i cieli,
mietendo demoni come grano maturo.
Tutto finito, tutto passato, tutto consegnato al mito, ai ricordi.
Solo uno resta, un tempo principe, ora re.
Un sovrano senza corte,
un guerriero senza avversari,
un padre senza più famiglia.
La morte non lo prende, lo ignora, forse lo teme.
É la punizione per il terribile passato, una vita senza futuro.
Perché non si deve sopravvivere all'amore.