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Autore: Silvia_sic    16/10/2011    6 recensioni
Un'interesse aggiunto all'iniziale piano di conquista...
Anni passati a nascondersi, organizzando un piano d'attacco e pochi attimi per distruggere ciò che era stato costruito con amore e sincerità reciproca... Era riuscito a far crollare tutto come un castello di carte...
Tutto per colpa di quell'inganno, pianificato con infamia... c'era solo un modo per fermarlo.”
Nuova ficcy per il mondo di Iron Man! Buona lettura!
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Nuovo personaggio, Tony Stark, Un po' tutti, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Capitolo 7: “Tu ci unisci”

 

Cinque anni dopo...

 

Tony era completamente concentrato ad ultimare il suo nuovo progetto, seduto sulla poltrona di fronte alla scrivania nel pacifico silenzio del laboratorio.

 

Si trattava di un progetto su una pila chiamata Lodex, il suo uso era destinato negli ospedali come produttore di energia alternativa in caso di mal funzionamento della prima risorsa. Ora la Stark Industries si occupava effettivamente di qualunque cosa! E l'inventore principale, nonché titolare dell'intera impresa, era ovviamente Tony!

 

Era tutto il pomeriggio che lavorava a quel progetto e effettivamente si stava stufando un po', ma fortunatamente qualcuno arrivò a fargli compagnia.

 

-Papàààààà!- urlò il piccolo, scendendo velocemente le scale. Il bambino varcò la soglia della porta, con i capelli tutti alla rinfusa e in mano una bottiglietta di succo andò incontro al padre seduto alla scrivania.

 

-Finalmente ti sei svegliato!- esclamò, mettendo il piccolo sulle ginocchia. Infatti si era appena alzato dal pisolino pomeridiano.

 

-Che stavi facendo?!- chiese Anthony, osservando attentamente tutti gli oggetti presenti sul tavolo.

 

-Ho iniziato il progetto: Lodex. Iniziato e quasi finito...-

 

-O no! Volevo aiutarti anche io! Uffa! Devo cercare di stare sveglio!- esclamò un po' dispiaciuto per non essere stato d'aiuto.

 

-Non prendertela, la prossima volta facciamo qualcosa insieme! Comunque potresti provare con il caffè! Quello tiene svegli!- scherzò, alzando la tazza con la scura bevanda dentro.

 

-Non mi piace, è amaro! Io preferisco il mio succo!- esclamò il piccolo, mostrando la bottiglietta con la bevanda zuccherina.

 

-Tutto quel fruttosio e sciroppo di farina di mais mi fa vomitare!-

 

Anthony guardò il liquido dentro la bottiglia con sguardo perplesso, poi alzò gli occhioni azzurri verso il padre: -Ma se la vedi così, fa vomitare a chiunque!-

 

-Effettivamente... non hai tutti i torti!- disse Tony, sorridendo al bimbo. -Ora dammi due minuti per finire questa batteria...-

 

Anthony, stando seduto sulle gambe del padre, guardava accuratamente ogni sua mossa. Era così che ogni giorno imparava cose nuove, lo osservava e apprendeva tutto il necessario.

 

Fissò attentamente le mani del padre, che rifinivano il lavoro e rimase incantato a guardare il tatuaggio che aveva sul polso sotto la mano destra. Erano due lettere una “T” e una “P”, sicuramente riferite alle iniziali dei nomi dei suoi genitori.

 

Tony ultimò il progetto, per poi dare tutta la sua attenzione all'adorato figlioletto. -Ora che vuoi fare?-

 

Anthony non rispose subito. Una domanda gli balenava per la testa: -Non ve l'ho mai chiesto... ma... perchè tu e mamma avete lo stesso tatuaggio sul polso?-

 

Tony si appoggiò allo schienale della poltrona, guardandosi il tatuaggio sotto la mano destra.

 

-Diciamo che è un simbolo... un simbolo che accomuna me e la tua mamma...- disse senza però farsi capire dal bimbo che lo guardava stranito. Mise il figlio seduto sul tavolo per averlo davanti agli occhi e gli fece rivedere il tatuaggio. -Guarda... qui ci stanno le iniziali dei nostri nomi, è un simbolo che abbiamo in comune e perciò ci unisce... un po' come te!-

 

-Io vi unisco?!- domandò con tono dubbioso, non riuscendo ancora a capire. Tony si grattò la testa, non sapeva proprio come spiegarlo!

 

-Tu sei il risultato tra una mia parte e una parte della mamma, ci rappresenti entrambi... perciò in un certo senso ci accomuni! Rappresenti tutto il bene che ci vogliamo... Capito?!- chiese leggermente in imbarazzo, sperando in una risposta affermativa, non volendo ancora affrontare argomenti tipo “api e fiori”, “cavoli”, “cicogne”o altre varie cose!

 

-Sì! Ora ho capito! Quindi io sono nato con bacetti!?- Ecco... quella era una di quelle questioni da non trattare assolutamente anche se Anthony era un genio in tutti i campi!

 

-La cosa è un po' più complessa... ne parliamo tra un paio d'anni!- esclamò Tony, interrompendo l'argomento sul nascere, per evitare inconvenienti più che imbarazzanti! -Comunque il tatuaggio sta a significare circa la stessa cosa.-

 

-Posso farmi un tatuaggio anche io?- chiese spontaneamente, facendo rimanere Tony senza parole.

 

-Come ti è venuta in mente una cosa simile?!- domandò, preoccupandosi seriamente. Il piccolo aveva solo quattro anni!

 

-Tu e mamma avete un tatuaggio sul polso- enunciò, indicando le lettere stilizzate. -E poi anche Sonny ha una saetta sulla spalla!- disse, riferendosi al suo robottino.

 

-Giusto... Bhè... uno: io e la tua mamma siamo adulti e due: Sonny è un robot! Cosa deduci da tutto ciò!?- chiese retoricamente.

 

-Uffa! È un no!- esclamò, mettendo le braccia incrociate al petto.

 

-Bravo il mio genietto! Tutto il suo papà!- disse Tony, scompigliandogli ancora di più i corti capelli scuri, facendo ridere il piccolo.

 

-Però quando sarò grande posso farmelo?!- chiese speranzoso.

 

-Anche di questo ne parliamo tra un paio anni...- Quello sì, che era suo figlio! Quando si metteva in testa una cosa nessuno poteva fermarlo! Pura discendenza Stark!

 

-Ma devi proprio andare via stasera?!-

 

-E già! Il lavoro di Iron Man mi chiama, però quelle riunioni dei Vendicatori sono noiosissime... non starò via molto. Domani pomeriggio torno, che devo fare una sorpresa alla mamma!- rispose lui, guardandolo dritto negli occhi uguali a quelli della madre.

 

-Davvero!? Perchè le fai una sorpresa?!- domandò Anthony curioso.

 

-Domani è il nostro quinto anniversario di matrimonio, tua mamma ci tiene a quelle cose... Mi raccomando però... non dire niente! Sarà un segreto tra me e te!- esclamò, facendogli l'occhiolino.

 

-Certo! Non le dico niente!- disse, annuendo felice, sentendosi importante per quel piccolo segreto da mantenere.

 

-Batti il cinque, campione!- esclamò Tony, alzando la mano e aspettando che il figlio schiacciasse il cinque.

 

Ad un certo punto Anthony si guardò intorno, sembrava che stesse cercando qualcosa.

 

-Che cerchi, marmocchio?- chiese Tony, cercando di farlo arrabbiare per il soprannome impiegato. Il piccolo si girò verso di lui, indispettito: -Non sono un marmocchio!!! Comunque sto cercando Sonny, di sopra non c'è, forse è qua da qualche parte!-

 

Alle loro spalle si sentì un fracasso di ferri che cadevano a terra. Si girarono e videro il robottino, che continuava ad osservare gli attrezzi che aveva fatto cadere. Sonny era il robot personale di Anthony, l'aveva costruito tutto da solo con qualche piccolo aiuto da parte del padre, che gli insegnava i trucchi del mestiere.

 

L'automa era alto più o meno 80cm, aveva la corazza di ferro di colore verde e blu fluo, gli occhioni azzurri e gialli, sul petto una scintillante targhetta con scritto: “Sonny” e sulla spalla destra era incisa una saetta blu.

 

Aveva un aspetto stupendo ed era anche simpatico, peccato però che non spiccava in intelligenza... era leggermente ottuso, ma almeno giocava e teneva compagnia ad Anthony, che gli si era molto affezionato.

 

-Dove c'è del caos... trovi sempre Sonny!- esclamò Tony, ridendo.

 

-Sonny, rimetti in ordine.- disse Anthony al robottino, sperando che, almeno per una volta, riuscisse a capirlo.

 

Sonny guardò verso la scrivania dove c'erano Tony e Anthony, inclinò la testa da un lato, stando un paio di secondi a fissarli e assimilando le parole dette dal bambino.

 

Forse era la volta buona!

 

-Blip! Blip!- furono questi i suoni che emise prima di cominciare un'assurda danza.

 

Anthony scosse la testa, rassegnato, sbattendosi una manina sulla fronte. Avrebbero dovuto lavorare duro in quel campo!

 

-Ferro Vecchio, pensaci tu!- ordinò Tony al fidato braccio meccanico, che subito eseguì l'istruzione dettata.

 

-Uffa! Perchè il tuo robot fa tutto quello che gli si chiede, invece il mio balla!? E poi Ferro Vecchio non ha nemmeno una faccia!- esclamò il bambino, cercando un qualunque motivo per mettere il braccio meccanico in cattiva luce.

 

-Non sembrerà ad un essere umano, ma almeno non è ritardato come la tua lattina!- disse ridendo, sapendo perfettamente che quell'affermazione avrebbe fatto arrabbiare il piccolo.

 

-Sonny non è ritardato! È solo... è solo.... solo un po' strano!- affermò convinto.

 

Quando era arrabbiato era la fotocopia di sua madre, doveva sempre aver ragione lui! E questo Tony lo trovava molto divertente, allora cominciò a stuzzicarlo.

 

-E tu quello lo chiami solo un po' strano?!- domandò, indicando il robottino che ancora danzava.

 

-Sì! Però non è ritardato!-

 

-Sì, che lo è!- enunciò Tony, facendo arrabbiare ancora di più il figlioletto.

 

-No!!!-

 

-Sì!-

 

-No!!!-

 

Cominciarono una lotta di “sì” e “no”, quando Pepper scese anche lei in laboratorio e lo scenario, che gli si presentò dinnanzi, poteva definirsi un putiferio.

 

Da una parte Anthony e Tony, che bisticciavano e dall'altra Sonny che ballava una musica immaginaria. Una gabbia di matti!

 

-Si può sapere che sta succedendo?!- chiese lei, interrompendo il gran baccano.

 

-Mamma! Papà mi fa arrabbiare, ha detto che Sonny è ritardato!- esclamò Anthony, cercando appoggio da parte dell'adorata mamma.

 

-Ha cominciato lui!- disse Tony, puntando il dito verso il bimbo.

 

Pepper alzò gli occhi al cielo, avvicinandosi alla scrivania: -A volte mi sembra di avere a che fare con due bambini!- esclamò, facendo ridere Anthony.

 

Prese in braccio il piccolo. -Tuo papà scherza!- affermò dolcemente, scostandogli i capelli dal viso, che gli coprivano gli occhioni azzurri. -Non vedi che ti sta prendendo in giro?-

 

Anthony si girò dalla parte del padre, per poi vedere sul suo volto un sorriso abbastanza soddisfatto. Lo aveva preso in giro!

 

-Cavolo! Ci sono cascato di nuovo!- si lamentò, mettendo il broncio.

 

-Non dargliela vinta... Fai finta di niente! Ora va a giocare con Sonny!-gli sussurrò Pepper all'orecchio, per poi dargli un bacetto sul nasino e mettendolo a terra.

 

Anthony si avvicinò al suo robottino, facendogli smettere quell'assurda danza che aveva cominciato da un paio di minuti.

 

E cominciò ad insegnargli a battere il cinque.

 

-Avanti, Sonny! Fai come me! Alza una mano e colpisci la mia!- esclamò un paio di volte, non arrendendosi al primo tentativo fallito.

 

Il robottino si guardò le mani e alzò entrambe le braccia, Anthony era sicuro che questa volta ce l'avrebbero fatta, ma... si sbagliava. Infatti il piccolo automa aveva ricominciato a ballare a ritmo dei suoi “bit” e altri strani suoni che emetteva, poiché non aveva ancora imparato a parlare.

 

Anthony si abbandonò a terra, sedendosi a gambe incrociate e guardando l'amico metallico danzare. -Dovremo lavorare anche su questo...- esclamò rassegnato.

 

Tony intanto si era alzato ed era andato verso il piano cucina, cercando il bricco di caffè e riempiendosi la tazza, poi si appoggiò al bancone della cucina, guardando Pepper avvicinarsi.

 

Lei era appena stata in ufficio alle Stark Industries, Tony l'aveva dedotto dall'abbigliamento, ma Pepper sicuramente l'aveva avvertito e lui, distratto dal nuovo progetto, aveva risposto: “sì, sì” senza aver capito di cosa parlasse la compagna.

 

Fortunatamente era un uomo molto attento e captava ogni piccolo particolare per uscire da inconvenienti, così questa volta si era salvato dalla predica “non mi ascolti” per i vestiti che indossava Pepper: un tailleur e una gonna che le arrivava al ginocchio blu scuro.

 

-Bhè?!- disse Pepper, fermandosi davanti a lui, mettendosi con le mani sui fianchi e assumendo un'espressione di rimprovero.

 

Tony la squadrò dalla testa ai piedi, portandosi la tazza alle labbra e bevendo un sorso di caffè. -Mi piaci... ti salterei anche addosso se non fosse per Anthony!- esclamò maliziosamente, prendendo quel “bhè?!” come un “come sto?!”.

 

-Non intendevo quello! Si può sapere perchè ti comporti come un bambino!?-

 

-Io?! Bambino!? Quando mai!?-

 

-Andiamo... Tony, mostra un po' di buon senso! Non hai mica quattro anni come Anthony, a volte mi domando chi tra i due sia più adulto e la risposta già la sai!-

 

Tony sorrise. -Naturalmente sono io l'adulto! Lui è alto meno di un metro!- esclamò, facendo ridere Pepper.

 

-A volte mi chiedo perchè ho accettato di sposarti!-

 

-Io la risposta la so!- affermò lui, avvicinandosi alla compagna, portandosi a pochi centimetri dal suo volto e cingendole i fianchi con entrambe le mani. Lei sorrise, aspettando la risposta. -Perchè mi ami!- le sussurrò.

 

-A volte queste disgrazie colpiscono anche una come me!- rispose lei con sarcasmo e baciandolo dolcemente sulle labbra.

 

-A dimenticavo...- disse Tony, staccandosi dal tenero bacio. -Se Anthony dovesse fare domande strane... in generale...-

 

Pepper lo guardò un po' stranita: -Cosa gli hai detto?!- domandò sospettosa.

 

-Per qualunque cosa... tu rispondigli che è nato per dei bacetti!- esclamò Tony ridendo, lasciando Pepper a dir poco sconvolta.

 

Continua...

 

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NdA:

Ciao a tutti!

Finalmente ha fatto la sua comparsa il piccolo e grazioso Anthony Jr

Questo capitolo era un po' incentrato sul rapporto tra Tony e il piccoletto. Anthony che gli fa un mucchio di domande e lui che cerca di rispondere in modo adatto! Trpp dolce! L'idea del tatuaggio vi piace? Io l'ho messo x riprendere l'argomento del titolo del chappy, cioè “Tu ci unisci”...

Volevo fare una cosina simpatica anche per introdurre il personaggio di Sonny! Mi raccomando di non dimenticarvi del piccolo automa verde fluo (nella foto qui sopra, che non è uno spettacolo, ma l'ho messa per farvi un'idea ben chiara dell'aspetto di Sonny) ha un ruolo molto importante, che scoprirete in seguito! ^^

Sicuramente voi vi direte: “quel robottino l'ho già visto da qlk parte....” E già! C'è nella pubblicità della Hyundai, che ultimamente hanno riproposto in tv, solo che il nostro Sonny è leggermente mutato XD!

Ed infine ringrazio Ale, Glu, Herry, Nico e Mary per aver recensito lo scorso capitolo e naturalmente un grazie va anche a tutti coloro che hanno letto! ;)

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ditemi che ne pensate!

Vi aspetto la prox settimana per l'ottavo capitolo!

Bye Bye by Sic! ^^

   
 
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