Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _StayStrong    16/10/2011    3 recensioni
DAL SECONDO CAPITOLO:
“Draco, mia sorella non è sempre stata come l’hai conosciuta tu” disse la donna leggendo negli occhi del figlio solo disprezzo, la sua voce era melliflua “Bellatrix finché ebbe la tua età era una ragazza dolce, affidabile, completamente sbagliata per la casa dei Serpeverde. Lei con noi non c’entrava assolutamente nulla con tranelli, cattiverie, dispetti, era sempre stata calma e posata. Cambiò dopo, con l’ascesa di Tom Riddle. Se ne innamorò perdutamente...” disse, i suoi occhi erano acquei mentre pensava a ciò che una volta era stata la sorella, nulla in confronto alla donna tra le sbarre.
“Lei, lei è figlia di Voldemort?” chiese Draco in un misto tra lo schifato e lo spaventato, no, lei non poteva assolutamente essere figlia sua, non aveva nessuna caratteristica dei Riddle
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La camera di Hermione non era stata mai insonorizzata da incantesimi e protetta come in quel momento, mentre lei e tre dei suoi migliori amici erano seduti in terra a gambe incrociate in cerchio davanti al caminetto. Il fuoco scoppiettava e si sentiva il rumore leggero della legna che stava bruciando e riscaldando la stanza. Hermione cercava di trovare un po’ di appoggio dai suoi più cari amici, sapeva che l’avrebbe avuto, ma era preoccupata soprattutto per uno di loro.

“Neville, io...” incominciò a dire guardando il ragazzo che si era concentrato sul fuoco pur di non parlare, vedeva chiaramente dagli occhi dell’amico che la notizia che lei fosse la figlia di Bellatrix lo aveva scosso più di quanto immaginasse. Luna era ancora con la bocca aperta e gli occhi alzati verso il cielo, come se aspettasse che qualcosa cadesse dal soffitto della stanza rivelando che era stato tutto uno scherzo di pessimo gusto; Harry guardava Hermione spaesato, come se non la conoscesse, ma era solo una fase di passaggio, continuava a chiedersi come facesse una ragazza dolce e sensibile come la sua migliore amica ad essere figlia di una vera e propria arpia.
 

“Neville, io...” ripetè un’altra volta, ma le parole le morirono in bocca, cosa poteva dirgli per rincuorarlo dopo aver appena confidato che era la figlia di chi aveva ucciso i suoi genitori? Fu Neville a parlare per primo, appena ne ebbe la forza.

“Non ti preoccupare” le disse a mezza voce cercando ancora di metabolizzare la notizia, poi si lasciò andare ad un lungo sospiro che portò gli occhi di Luna allo stesso livello di quello degli altri ragazzi, aveva smesso di cercare un’illuminazione.

“No, invece mi preoccupo” aveva risposto prontamente la ragazza, erano le quattro parole più scontate che avrebbe potuto dire e nel contempo anche le più indicate. Aveva raccolto i capelli in una coda alta, per evitare che le sparassero da tutte le parti, per evitare di accorgersi di assomigliare al mostro che le aveva dato la vita. Non riusciva a smettere di considerarla come tale.

“Non devi” disse di nuovo lui questa volta guardandola negli occhi e poi sorridendole timidamente, alla fine era la stessa ragazze che lo aiutava a scuola, la stessa che quando piangeva lo abbracciava, la stessa con cui aveva combattuto, la stessa amica di sempre.

“Si, ma...” provò ancora a parlare Hermione, ma il ragazzo le fece segno di non parlare, lei lo guardò e rispose al sorriso, Harry le mise un braccio intorno alle spalle e la tirò verso di sé dandole un bacio sulla fronte.

“Herm” disse Neville ancora “Ricordati sempre che noi siamo figli di chi ci cresce, non di chi ci mette al mondo. Per noi rimarrai sempre Hermione Granger, non sarai mai Erin Lastrange” era riuscito a completare la frase senza balbettare, la ragazza si staccò dalla presa di Harry e si fiondò tra le braccia di Neville, che impreparato si sbilanciò portandosela dietro e trovandosela sopra, mentre era scoppiata a piangere.

Il ragazzo la strinse timoroso e cercò di sollevare se stesso e l’amica aiutato da Luna che batteva tranquilla la mano sulla schiena della riccia.

“Stai tranquilla ‘Mione” disse Luna sorridendole “Tutto questo non cambia le cose tra di noi” ribadì ancora anche la ragazza facendosi più vicina accompagnata subito dopo da Harry.

“Siamo i soli a saperlo?” chiese poi il suo migliore amico, la ragazza si ricompose ma rimase vicina a Neville con la testa appoggiata alla spalla del ragazzo che le cingeva la vita dolcemente.

“Si, voi tre, Severus, Minerva, la Signora Malfoy e Draco” rispose la ragazza, Luna la guardò aggrottando le sopracciglia.

“Draco sapeva?” chiese la ragazza bionda dai capelli lunghissimi tirati indietro da due rametti di ciliegio e uno di pesco messo trasversalmente, era rimasta la stessa di sempre, nulla poteva intaccare il suo modo di vedere le cose e il suo eterno essere bambina.

“Non ne era sicuro” rispose Hermione “Aveva trovato dei documenti ma aspettava la prova decisiva, così mi ha detto” concluse poi, erano passati quattro giorni da quando era stata chiamata in Presidenza con il ragazzo e le era stata della la verità sul suo passato ed era riuscita a rivolgere la parola a Draco senza la voglia di puntargli una bacchetta contro solo quella mattina, che aveva avuto il permesso di parlare della situazione ai ragazzi.

L’aveva supplicata di credergli, che lui voleva esserle amico, voleva starle accanto perché era lei, non perché era Erin Lastrange, che non voleva che pensasse fosse solo opportunismo da parte sua. Ma lei era un’orgogliosa Grifondoro, non poteva dargliela vita subito, sapeva di potersi fidare, lo sapeva ogni volta che lo guardava negli occhi, era incapace di mentire, benché l’avesse fatto per anni.

“E tu gli credi?” chiese Harry guardandola, lei annuì decisa.

“Si, gli credo. So che dice la verità” rispose poi a parole, Harry non riusciva ancora a capire quel rapporto che Hermione aveva allacciato con Draco che alla fine era anche suo cugino, ma non sarebbe stato lui a chiedere spiegazioni, sapeva che anche lei non sarebbe stata capace a dargliele e non sarebbe certo stato lui a separarli, dopotutto da quando c’era lui in mezzo lei aveva ricominciato a sorridere.

“Dobbiamo sigillare il patto di segretezza, ragazzi, mi dispiace ma sono costretta a farlo, nessuno deve sapere nulla fino a nuovo ordine” disse poi rompendo il silenzio che si era creato, la sua identità avrebbe dovuto rimanere nascosta finché qualcuno non fosse stato pronto a rivelarla, e quel qualcuno era proprio Hermione, almeno così le aveva spiegato Piton il giorno prima nel suo ufficio, ma quando lei chiedeva spiegazioni del perché di così tanta segretezza fino al punto di non potersi fidare della parola dei suoi amici, questo rispose che faceva troppe domande, come quando era ancora una sua studentessa di pozioni.

“Va bene” disse Harry, Luna annuì, subito seguita anche da Neville, presero la bacchetta tutti e quattro e incisero un taglio sui palmi delle loro mani destre poi le misero una sopra l’altra.

“Promettete solennemente di mantenere il segreto?” chiese Hermione rispettando la formula del rituale, i ragazzi rispose un sì in coro, poi, sempre insieme aggiunsero un'altra strofa della formula “Finché non verrà rivelato dalla portatrice” un filo di luce bianca e rossa creò un nodo di mangia tra le loro mani, ancora una sopra l’altra e poi scomparì.

Il patto era appena stato sigillato.

--------------------------------------------------------------------------------------------------

Hermione dopo aver suggellato il Patto di Segretezza si diresse velocemente verso il bagno dei Prefetti, mancava solo un’ora alla cena e lei aveva bisogno di restare un po’ da sola con i suoi pensieri, non aveva il coraggio di guardarsi allo specchio da quando le avevano detto che era la figlia di Bellatrix, così prese con se un po’ di coraggio e si diresse verso gli enormi specchi del bagno, circondati di ferro battuto. Aveva paura di trovare delle somiglianze con la madre, sapeva che se vedeva le cose nella prospettiva esatta le avrebbe anche trovate.

Sospirò e sciolse i capelli dalla coda, lasciandoli liberi di caderle sulle spalle i ricci si erano ormai trasformati in boccoli, ma c’erano ancora delle ciocche che andavano dove volevano. Si appoggiò con le mani al lavandino spostando il peso su di esse e si avvicinò di più con i viso alla superficie che la stava riflettendo.

Il facciotto rotondo, anche se ormai scavato, era vagamente somigliante a quello della madre, ma i suoi tratti erano molto più morbidi, mentre quelli della donna erano più pronunciati. Sicuramente i capelli, anche se di colore più chiaro di quelli di Bellatrix che portava un castano scuro.

Poi gli occhi, glieli aveva visti mentre la torturava, solo al pensiero un tremito la scosse dalla testa ai piedi, avevano la stessa tonalità di marrone e poi le lentiggini, più pronunciate in lei appena sotto gli occhi e meno nella madre.

Gli occhi di Hermione  divennero lucidi e presto non riuscì più a vedere la sua immagine riflessa in modo nitido, però sentì qualcuno appoggiarle le mani sulle spalle, era di almeno quindici centimetri più alto di lei e aveva la sua stessa espressione sul viso.

“Che mi succede?” chiese la ragazza guardando attraverso lo specchio Draco che ora le cingeva le spalle in quello che doveva essere un abbraccio, fece appoggiare il suo mento tra il collo e la spalla destra della ragazza.

“Sei confusa” rispose lui a bassa voce in un sussurro, la ragazza rabbrividì leggermente, quando erano insieme la tensione era palpabile, si sentiva che tra i due stava nascendo qualcosa, qualcosa che spaventava entrambi.

“E’ anche colpa tua” ribatté lei decisa rimanendo ferma, fissando gli occhi del ragazzo riflessi, lui gli sorrise, un sorriso sghembo che avrebbe potuto far andare Hermione decisamente fuori di testa, d'altronde era una donna anche lei.

“Perché?” chiese il ragazzo depositandole un bacio tra i boccoli castani chiari, lei si lasciò andare ad un leggero sospiro che fece eccitare lui e che fece aderire il suo petto alla schiena di lei e lei riusciva a sentire quell’eccitazione, la stessa che provava anche lei e che non era assolutamente normale in una situazione del genere, non per lei che era sempre stata la classica ragazza perfetta.

“Perché non ti capisco, perché ora?” chiese la ragazza, lo voleva veramente sapere, perché proprio in quel momento quell’avvicinamento e non prima, quando le cose stavano andando male.

“Perché ho avuto il coraggio solo ora di avvicinarti, perché eravamo sulla stessa barca, e lo siamo ancora. Prima non mi avresti mai guardato e avrei pagato caro il mio interesse nei tuoi confronti, non sai mai cosa si può nascondere sotto l’odio ostentato” le disse il ragazzo provocando un altro brivido nel momento stesso in cui le mani di lui stavano scendendo per le braccia di lei, coperte solo dalla camicia dell’uniforme.
 
“Io non ti ho ancora perdonato” gli fece notare lei riferendosi al fatto che non le avesse detto nulla dei suoi sospetti.

“Sai benissimo che non mi avresti creduto, come non credevo io a me stesso” rispose dandole un leggero bacio sul collo che la fece tramare di nuovo, il ragazzo ci sapeva fare e le se ne accorgeva ogni volta che si ritrovavano da soli, era diverso dal Draco che pensava di conoscere da quando avevano undici anni.

Lei si girò, vinta da quello che provava e cercò subito le labbra del ragazzo, facendole posare sulle sue, le loro lingue si cercavano come matte e quando si trovarono incominciarono una danza molto simile alla lotta che fece sorridere Draco che si scosto per mordicchiare dolcemente le labbra della ragazza che si lasciò andare ad un sospiro di piacere.
Il giovane Malfoy aveva una
certa esperienza in campo di ragazze ed Hermione lo sapeva, anche per quello non si sorprese quando la sua mano si fece strada sotto l’orlo della sua camicia per raggiungere il suo seno. Quella volta fu lei a sorridere e incominciò a baciare il collo di Draco che tirò indietro la testa e incominciò a slacciare i bottoncini della sua camicia, bianca come la sua, ma con lo stemma di Serpeverde al posto di quello di Grifondoro. Poi si sentì sollevare finché non poté sedersi sull’orlo ampio del lavandino.

Fece scivolare velocemente la camicia del ragazzo a terra e lo stesso fece con la sua, si lasciò andare alla sterra di Draco sentendo il calore dei loro corpi a contatto, era inesperta, ma le sue mani avevano già trovato la strada verso la cerniera dei pantaloni di Draco che intanto stava approfondendo ancora di più il bacio che già era di fuoco.

Non dovette passare molto tempo al momento in cui erano tutti e due completamente nudi, uno stretto all’altra, come se non volessero altro. Certo, Hermione aveva immaginato la sua prima volta in un modo più romantico, ma la passione che la stava invadendo era troppo forte, talmente forte che non si accorse neppure che Draco l’aveva già penetrata dolcemente e che non aveva provato nessun dolore dovuto alla prima esperienza, provò subito un immenso piacere e si strinse ancora di più al ragazzo, in piedi davanti a lei che le stava baciando l’incavo dei seni per poi passare alla sua bocca ancora, avrebbe voluto che il tempo si fermasse proprio in quel momento, con lui dentro di lei. Erano entrambi all’apice del piacere, le spinte di lui si facevano sempre più decise e quando vennero, prima lui e poi lei, Draco la baciò dolcemente sulle labbra e poi ancora sulla guancia, abbracciandola come se fosse la cosa più preziosa al mondo, e forse lo era.

“Draco...” disse la ragazza dopo qualche minuto, ancora abbracciati, senza la più pallida voglia di staccarsi e dover separarsi per la cena “Voglio vederla, voglio vedere mia madre” disse, lui la strinse ancora di più a sé, voleva proteggerla, l’avrebbe protetta da tutto, come suo padre non aveva mai fatto con la madre.

“Non è una scelta solo tua, dobbiamo parlarne con la Mc. Granitt” rispose dandole un bacio sulla fronte, la ragazzo al contatto delle labbra con la sua pelle chiuse gli occhi e poi annuì leggermente.

 
 
 
 
 
  
 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _StayStrong