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Autore: Botan    23/06/2006    3 recensioni
Uno strano sogno farà capolino nella vita di Kouji Minamoto, un tempo guerriero della luce. Cosa si nasconde dietro tutto ciò? Il destino dovrà compiersi nuovamente? I ragazzi si ritroveranno a riprendere una partita conclusa cinque anni fa in un mondo a loro caro. Ora tocca a te inserire una moneta. Che abbia inizio il gioco!
Genere: Romantico, Dark, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Takuya Kanbara | Coppie: Izumi Orimoto/Zoe, Junpei Shibayama/JP, Kouichi Kimura/Koichi, Kouji Minamoto/Koji, Tomoki Himi/Tommy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kouichi guardava il fratello con aria soddisfatta

                                                              Capitolo 13

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Kouichi guardava il fratello con aria soddisfatta.

Sembrava felice, allegro nel vedere il dolore impresso su quel viso pallido e smarrito.

Lo fissava senza sosta, compiaciuto.

Il giovane Minamoto non riuscì ad abbassare il capo, era come bloccato, perso.

Quello che aveva di fronte, di li a poco sarebbe diventato il suo più grande nemico.

E questo gli riempiva il cuore di tanta sofferenza.

 

I due gemelli rimasero zitti, comunicando attraverso lo sguardo, ma oramai quello di Kouichi non era più lo stesso.

 

- Non sai più che dire, eh? Il serpente ti ha mangiato la lingua? Oppure stai cercando di concentrarti per trattenere le lacrime? Ho fatto centro?!- pronunciò il prescelto delle tenebre con ironia sprezzante.

 

In parte aveva ragione, pensò Kouji stringendo i denti.

Si, stava sforzandosi di non piangere, tanto non sarebbe servito a nulla.

 

Prese coraggio, tentando di parlare ma, improvvisamente un forte bruciore al centro del petto, lo fece bloccare. 

Un torpore incessante gli martellò il torace, come il suo interno contenesse qualcosa.

 

- Ci siamo!- esclamò il gemello dai capelli corti, con occhi carichi di smania.

 

- Che mi sta succedendo…io non riesco a…- Kouji cercò invano di esprimersi, ma il dolore aumentò. Le grosse corde che gli serravano le braccia, lo strinsero maggiormente, mentre Kouichi si avvicinò a lui portando un braccio in avanti.

 

- Ti fa male, vero? Tranquillo, tra un po’ passerà tutto, ti prometto che farò in un attimo, giusto il tempo di infilarti la mano in petto e afferrare la “Chiave della Luce”!!! Eheh!!

Kimura finì la frase nello stesso momento in cui il suo braccio si aizzò violentemente contro l’addome del fratello.

 

Takuya e gli altri rimasero di stucco nel vedere il lungo arto affondare nel petto del loro compagno.

Kouji digrignò i denti, cercando di controllare il dolore. Tuttavia però, la mano di Kouichi che cercava ardentemente qualcosa, lo fece urlare.  

Tomoki iniziò a singhiozzare mentre Takuya, per rabbia, sferrò un calcio al pavimento.

Inaspettatamente, un bagliore accecante fluì di sprizzo dal petto di Kouji, proprio come aria racchiusa in un palloncino bucato.

 

Ladydevimon e Icedevimon coprirono gli occhi con un braccio, scostando il capo lateralmente per evitare di venir accecati dalla luce. Ninzokumon invece, come niente fosse, s’infilò un paio di occhiali da sole, estratti dalla manica del suo costume, proprio sul naso, in modo da ripararlo dai fasci abbaglianti.

 

- AAAAAAHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!- gridò Kouji sentendosi lacerare il petto.

La luce aurea racchiusa all’interno del suo corpo, gli strozzò la parola, bruciando come fiamme di un rosso fuoco.

Cercò di muoversi, ma le pesanti funi, gli tarparono il movimento.

 

- Urla pure quanto ti pare, la cosa non mi tocca!! Ciò che voglio è la chiave!! E la otterrò!!  

Kouichi sollevò l’altra mano, immettendo anch’essa nel punto designato.  

 

- AAAAAAAAAAAHHH!!!!!!!!!!- urlò ancora Kouji, con voce salente così quanto il dolore. Strinse ancora una volta i denti, così forte da fargli assodare gli zigomi. Con gli occhi serrati e le mani pressate in un forte pugno, le dite slittarono sulle corde, graffiandone la ruvida superficie.

 

- KOUJIIIIIIII!!!!!!!!!!- lo chiamò Takuya, urlando. 

 

- Lascialo!!!!!! Fermati!!!- si sgolò Tomoki con le lacrime agli occhi.

 

- Dannato!!! Che tu sia dannato!!!- dichiarò Junpei, con esclamazione collerica.

 

Intrappolati dai Metalridermon, i tre Digiprescelti rimasero ad osservare, incapaci di agire.

Takuya scosse forte la testa, ancora una volta si sentì inutile.

Guardò Izumi, rimasta priva di sensi dopo la battaglia avvenuta poco prima.

Anche quando la ragazza fu portata via da quelle grosse guardie, non poté reagire. Rimase accasciato al suolo, guardandola andar via con il cuore carico di rabbia.

E ora… la stessa scena stava ripetendosi con il suo migliore amico.

 

- Kouji non mollare!!! Tieni duro devi farcela!!!- fece il prescelto delle fiamme, stringendo a sé Izumi.

 

Kouichi lanciò uno sguardo al gruppetto di ragazzi e abbozzando un falso sorriso si voltò poi in direzione del fratello.

- Hai tanti amici che ti voglio bene…! Questa è una cosa che non ho mai sopportato! Ti sei sempre distinto da me per questo tuo carattere rigido e solitario, ma nonostante questo, tutti preferivano sempre te, la tua amicizia. Ho sofferto per questo, lo sai? Ma ora è giunto il momento che lo faccia anche tu!!- esclamò Kouichi infierendo di più sull’addome.

 

Kouji emise uno strillo strozzato. Oramai era quasi allo stremo. Voleva mollare, abbandonarsi all’oscurità, cadere in un sonno profondo lasciandosi alle spalle tutte quelle brutte sensazioni, quegli incubi che lo stavano poco alla volta lacerando.

- Tu…tu…Ko-Kouichi

Poche parole riuscì a divulgare.

Il dolore lo stava sopraffando.

Le mani di Kouchi non accennavano a fermarsi.

Kouji sentì un pesante groppo in petto, come se qualcosa di vivo stesse cercando di proteggere un potere molto importante.

 

- Kouichismettila…-pronunciò ancora una volta Kouji.

 

Kimura sbuffò, trovandosi ostacolato da tanta insistenza. 

- Sei sempre stato il solito esibizionista, tra noi due il più forte eri tu, ti sei conquistato l’attenzione e la stima di tutti mettendo me in secondo piano! Io per gli altri sono sempre stato “il fratello di Kouji” e nulla più! Nessuno mi ha mai considerato realmente, tutti volevano solo te, nient’altro che te!! Vuoi fare il duro e invece… getta la maschera e ammetti di essere solo un miserabile DEBOLE!!!- il moro aizzò le braccia in avanti con possente impeto, la luce nel petto di Kouji diventò più intensa, più forte. Il guerriero delle tenebre socchiuse le dita, fulmineamente. Un’espressione di soddisfazione apparve sul suo volto.  

Presa!!- dichiarò con frenesia.

Ritirò le braccia, facendo forza per estrarle dal torace del fratello.

Man mano che le dita furono visibili, una sfera sfavillante dal luccichio intenso, apparve tra le sue dita. Kouji gridò finò a scoppiare, il forte urlò raggiunse in un attimo il soffitto del tempio, che troneggiò.  

All’interno del bozzolo comparì la nitida sagoma di una chiave, formata interamente di cristallo. La superficie, liscia e trasparente, luccicava saettando tra le dita di Kouichi.

 

- E’ lei!- proferì Ladydevimon scostando il braccio dal viso.

 

- E’ una bomba di luce…! Pazzesco!- esclamò Icedevimon , tremante.

 

- Eccola!!! Adesso è mia!!!!! Solo mia!!!!!! Hahahahhhhaaaahahhah!!!!!

 

Kouichi si lanciò in un folle riso, agguantando il preziosissimo oggetto con una tale bramosia, da renderlo avido agli occhi dei suoi compagni.

 

Perfino Bokomon e Neemon furono spaventati da quel suo modo di fare.

 

Strinse la luminosa bolla, pressandola tra le sue dita.

 

- Guarda qua, Kouji Minamoto!- esclamò sbattendo l’oggetto agli occhi del fratello- Questa è la chiave che mi permetterà di risvegliare l’anima di Lucemon e diventare un unico e potente essere che sottometterà l’universo!!! – concluse urlando con meraviglia per ciò che reggeva tra le mani.

 

Kouji spostò di poco lo sguardo sulla bolla sfavillante, restandone attonito.

Una chiave stupenda, dalla forma stilizzata e assai lunga, composta totalmente di chiaro e limpido cristallo assai puro da sembrare acqua. Gli occhi del ragazzo si rifletterono in quell’oggetto, tanto da perdersi nella sua gentile trasparenza. Si sentì come protetto, quasi tranquillo nel fissare quel bastone di luce.   

Il foro al centro del torace si richiuse lentamente, e le pareti del tempio, non più illuminate dalla quella vigorosa lucentezza, ridiventarono buie. 

Kouji strabuzzò gli occhi, riprendendo a respirare.

Il bruciore svanì, così come le corde che lo tenevano legato.

In quell’attimo preciso, però, le lunghe e sottili gambe, prive di energia, lo abbandonarono, così da farlo cadere al suolo.   

Deglutì a fatica, con il fiato pesante. Si portò una mano in petto, agguantandosi la maglia.

Il buco non c’era più, il tessuto della canotta era completamente integro, senza lembi stracciati o residui di stoffa sfilacciata.

“Un’energia così potente, un oggetto così importante…”

 Pensò ascoltando i batti impazziti del suo cuore.

 

Mille ipotesi presero presto il sopravvento, assalendolo.           

Ma prima ancora che tutto ciò potesse essere concretizzato, un dolore alla nuca lo fece scrollare.

 

- Pretendo che mi guardi in faccia! Altrimenti come faccio a raccontarti ciò che trovai sotto il letto se i tuoi occhi impauriti non mi fissano?- disse Kouichi tirandogli la lunga coda nero corvino.

 

Costretto dalla presa, Kouji si arrese dovendo alzare gli occhi in direzione del gemello.

Minamoto provò un forte senso di imbarazzo nel fissarlo. Ebbe un’attimo di esitazione che lo trascinò a slittare lo sguardo verso il basso, ciò nonostante decise di non fuggire, e il blu alabastro dei suoi iridi, ritornò fisso su quel viso gemello.    

 

- Così va meglio! Eh eh sei diventato davvero il mio cagnolino… guarda che occhi!- proferì il guerriero delle tenebre, fissandogli le pupille lucide.- Ok, basta scherzare. Ti racconto tutto dal principio, così le idee ti, e vi saranno più chiare! Sapete perché vi ho fatto venire a Digiworld?- seguitò poi, rivolgendosi anche al resto del gruppo.

 

- Se non la smette di fare il dispotico, con quel suo tono imperioso, butto giù come tanti birilli questa fila di cosi metallici, e gli spacco la faccia!!- asserì Junpei stringendo entrambe le mani a pugno.

 

- Calmati J.P. E’ questione di attimi…- pronunciò appena Takuya, con un sorriso celante qualcosa di minaccioso.   

 

Bokomon guardò la mano del giovane guerriero, stringere bramente il D-Scan.

Se la situazione non si fosse al più presto placata, Takuya, digievolvendo, avrebbe oltrepassato la barriera di Metalridermon, gettando nel caos più totale, l’intero tempio.

   

- Non sapete rispondere?- irruppe Kouichi- Immaginavo… Beh, vorrà dire che lo farò io per voi… aprite bene le orecchie! - implicò il tenebroso giovane.- Quella giorno… Erano le due o forse le tre di notte quando sollevai le lenzuola del mio letto. Un anno fa. Cominciò tutto da lì. Ricordo che il cuore principiò a battere velocemente. Lo ammetto, avevo paura, ma nonostante tutto, mi feci coraggio. Poggiai le ginocchia al pavimento. La nenia assordante cessò di botto. Non avevo una torcia con me e le luci della camera e della lampada, erano entrambe fuori uso. Chinai il capo in basso, sporgendomi in avanti. Benché fosse buio, mi parve di vedere, quasi nitidamente, un volto. Pensai con stupidità “è la mia immaginazione! Meglio andare a dormire!” stavo per rialzarmi ma, dal quel nero profondo, qualcosa afferrò il mio collo. Sentii una fredda stretta premermi la gola fino a levarmi il fiato. Tentai di reagire, mi afferrai con tutte le forze al piedino metallico del comodino, fino a farlo quasi cadere…ero debole e nulla potevo contro una forza maggiore che a breve, mi trascinò sotto, risucchiandomi nel buio. Inutile fare resistenza, quando riaprii gli occhi dopo essere svenuto, capii che oramai il mio destino era segnato. Fu allora che feci il primo incontro con “lui”.- Kouichi si fermò, ghignando appena.

Kouji e i compagni restarono zitti, con orecchie attente, fino a che il padrone dell’oscurità non implicò il fratello a dargli una risposta.

 

- Vediamo se indovini, coraggio…

 

- Lucemon…-pronunciò appena Kouji.

 

- Hai un’intelligenza intuitiva e rapidissima, fratellino mio!- rispose prontamente Kouichi scompigliandogli i capelli.

 

- Smettila di giocare fingendoti quello che non sei!- esclamò il ragazzo per tutta risposta, guardandolo con un volto toccante.

 

- Giocare?! Hai ancora voglia di fare il galletto dopo tutto ciò che ti ho detto?! Toglimi una curiosità… i discorsi che ho fatto prima, li hai ascoltati, vero? Oppure ti trovavi in una dimensiona parallela creata dal tuo debilitato e ristretto cervello? Eh? Oppure ancora, devo credere che lo fai apposta per stuzzicarmi, mh? Ti consiglio di cambiare atteggiamento, perché ricordati, adesso che ho ottenuto ciò che volevo, potresti anche non servirmi più! Non so se rendo bene l’idea…! – Kouichi sogghignò aspramente, sfoggiando un’aria di grande superiorità.

Kouji continuò a fissarlo, finché non trovò la forza per parlare.          

           

- Perché…Perché mi fai tutto questo?! Io ho sempre creduto nel nostro rapporto, ho sempre creduto nella nostra complicità, ho creduto realmente che tu mi volessi bene, Kouichi!!  

Una lacrima, dal bordo della palpebra, gli solcò il volto sbattendo ritta al pavimento.

 

Vedendo questo, Kouichi non perse occasione per lanciarsi freddamente in una nuova risata.

 

- HA HA HA HA HA!!!!! Un duro che piange come una femminuccia!! Finalmente hai rivelato a tutti la vera natura di miserabile e patetico umano!! Kouji Minamoto altro non è che un debole omuncolo, capace solo di fuggire dalla realtà nascondendosi dietro una maschera!!

Kimura rise a dismisura continuando ad infierire su quel fratello che aveva deciso di ripudiare. Continuava a beffeggiarlo, come se entrambi fossero due persone estranee, come due acerrimi nemici pronti ad uccidersi l’un con l’altro nonostante “indossassero” lo stesso sangue.

 

Kouji chiuse gli occhi.

La rabbia, a questo punto impossibile da reprimere, schizzò all’insù vertiginosamente, sorprendendo tutti.

Trovò perfino la forza di sollevarsi da terra, ignorando il dolore della sua chioma stretta da tre la mani del fratello.

Lo guardò dritto negli occhi, stavolta carico di sfida, e con fulminea rapidità, gli assestò un pugno in pieno viso.  

 

Nel Tempio della Settima Torre, il silenzio calò improvviso.

La smorfia derisoria sulle labbra di Kouichi, si cancellò.

Al suo posto, una sottile striscia di sangue gli gocciolò giù terminando lungo il collo, seguita a breve da una fine scia rossastra.

 

Kimura stizzì.

Rimase interdetto, privato in un attimo di tutta quella sicurezza che sentiva dentro di sé pochi istanti prima.

 

Kouji lo fissò ancora, poi sputò al pavimento.

- Mi hai tirato un pugno ferendomi il labbro inferiore e sporcandomi la canotta regalatami dalla moglie di MIO padre. Adesso siamo pari!- disse la voce del ragazzo con la bandana striata, esaminando il colletto della camicia di Kouichi, schizzato di rosso.

 

- Tu……..!!!- mugugnò il gemello malvagio a denti serrati-  Pagherai con la vita questo affronto…! Preparati a….. 

 

 

CRAAAAASSHHHHH!!!!!!!!!!!!    

 

 

La vetrata principale del tempio si fracassò d’improvviso, coprendo il suono acuto prodotto dalla voce di Kouichi.

 

- Co-cos’è stato?!?- urlò lui, muovendo freneticamente il capo.

 

Tutti si voltarono verso l’alto del soffitto.

La cupa luce al di fuori del tempio, entrò netta dal grande foro, ma subito dopo quel raggio nerastro fu avvolto da una spirale di bagliori.

 

 

- SEPHIROT CRYSTAL!!!     

 

Vociò una suono dal tono tenue ma forte.

L’enorme portone del tempio schizzò via alzando un gran polverone.

Le assi di legno e i pezzi di metallo sbatterono al pavimento disintegrandosi per il forte impatto.

Alcuni Metalridermon caddero a terra, spinti dalla sola onda d’urto provocata dall’aria. 

Il fumo grigiastro si diradò in brevi attimi, divorato da una luce intensa che a sua volta rivestì una figura dai tratti imprecisi.

I presenti aguzzarono lo sguardo man mano che il misterioso personaggio prendeva forma.

Una raffica di vento spazzò via quella fosca fuliggine che poi scomparve rivelando a tutti l’identità di quell’essere.

 

- Ophanimon?!?!!!- strabuzzò il perfido Kimura, esterrefatto. I suoi scuri occhi, poi, voltarono in direzione del Digimon ninja. – Ninzokumon!!- strepitò gracchiando- Avevo dato ordini precisi, la cella di cristallo doveva restare in continua sorveglianza, giorno e notte!! Come ha fatto ad evadere?!!- urlò ancora con sguardo collerico.

 

- Mio signore le giuro che ho fatto tutto ciò secondo sua esplicita volontà, non so come sia potuto succedere non riesco ancora a capire…- pronunciò la creatura con voce tremante- Razza di burattini metallici!!- tuonò poi verso alcuni Metalridermon- Che diavolo avete combinato??!! Come vi è scappata?!! Rispondete!!- implicò sempre più furente.

 

- Perdonateci è stato un banale attimo di distrazione!- rispose uno di loro- Dei pipistrelli hanno attaccato un’ala del sotterraneo, non riusciamo a capire come siano arrivati fin lì, ci siamo allontanati per scacciarli, ma al ritorno la gabbia era aperta e…

 

Prima ancora che il cavaliere di metallo poté terminare le sue tremanti parole, una scarica d’ energia nera lo colpì in petto, sgretolando il suo corpo come sabbia.

 

- INETTI !!!!!!!!!!!!- gridò Kouichi stringendo a se la bolla contenete la chiave.- Farai la stessa fine se la prossima volta commetterai un altro errore!!- esclamò nei confronti di Ninzokumon che s’irrigidì. – Mentre tu… oramai ho ottenuto ciò che volevo, e non provare a bloccarmi, perché a questo punto la sorte di tutti è già segnata!!- fece rivolgendosi alla creatura celestiale.

 

Ophanimon avanzò lentamente, sembrava indebolita, ma nonostante tutto continuò la sua marcia.

I Digiprescelti la guardavano con occhi speranzosi, quasi rassicurati dalla sua nivea presenza, calma, però, sapevano che presto quella sensazione sarebbe svanita.   

  

- Lucemon ha preso una parte del tuo cuore, non lasciare che si impadronisca completamente di te! Ricorda chi sei e ricorda ciò che hai fatto in passato per questo mondo, per la salvezza di Digiworld e il bene dei suoi abitanti!- proferì l’angelo, avanzando sempre più verso il centro del tempio.  

 

- Oramai è tardi per tornare indietro!! Kouichi Kimura, il vecchio Kouichi Kimura non tornerà più!! Sono una persona diversa e non cambierò più nemmeno se uno sciocco e penoso messaggero divino come TE, m’ implorasse di farlo!!!

 

- Che cosa speri di ottenere con tutto ciò? Farai soffrire migliaia di persone, non permettere che un’entità maligna prenda possesso di te, lui vuole solo usarti, senza un corpo non può risorgere e ha intenzione di utilizzare il tuo, però, in realtà una volta che diventerete un solo essere, la tua coscienza svanirà del tutto, permettendogli di acquisire il totale controllo sulle tue facoltà! Prima che sia troppo tardi, ti prego abbandona l’idea, fallo almeno per te stesso!

 

- Adesso basta!! Basta con le tue inutili parole!! Non tornerò più ad essere il misero e patetico ragazzo che ero un tempo, la decisione è presa e continuerò per la mia strada! Ucciderò chiunque intenda intralciarmi!! Tu, per la tua insolenza, perirai proprio come quei ragazzi! I tuoi amati ragazzi!! Così sarò certo di non avere possibili problemi in futuro!!Kouichi protese un braccio in avanti, pronto a scagliare una scarica d’energia oscura in direzione degli umani. L’angelo celeste però, riuscì a fermarlo, accecandogli la vista con un fascio di luce.

 

- Loro non hanno nulla a che vedere con me, rimandali a casa e affrontami!- disse Ophanimon sguainando la sua lancia dorata pronta al combattimento. Tuttavia in quell’istante, una ventina di Metalridermon le sopraggiunse contro, assediandola.

 

- Spiacente, sono un tipo testardo, ho già deciso! Andiamo via, presto!! Buon divertimento e salutatemi tanto il creatore quando arriverete d’innanzi a lui! – Kouichi prima di andare rivolse uno sguardo al fratello, e qust’ultimo replicò senza indugiare.

 

- Vigliacco.

 

- C'est la vie!- rispose il guerriero delle tenebre con mezzo sorrisino, poi girandosi voltò di spalle seguito dalla sua squadra, e scattò via abbandonando il tempio.

 

Kouji tentò di inseguirlo, ma due grossi Digimon gli tagliarono la strada.

 

- Ophanimon!!! – strillarono i ragazzi tentando di liberarsi.

 

La creatura si voltò verso di loro, ciò nonostante decine di Metalridermon le impedirono di vedere.

 

- EDEN JABERIN!!! – urlò scagliando quegli ammassi di metallo a terra con un potentissimo colpo.

- Prendete!!!– gridò lanciando i quattro Digivice verso gli umani che agguantarono al volo i piccoli aggeggi.

 

- E adesso… ci divertiamo!!Takuya sollevò Izumi, portandola in un angolo più sicuro, dopo, si girò in direzione della folla di Digimon, sguainando il suo D-Scan- Icedevimon se hai fegato torna indietro e combatti!!- strepitò in opposizione del gelido mostro. Quest’ultimo si fermò udendo a distanza la sua voce.

 

- Fermo! Non c’è tempo per giocare. Dobbiamo andare!- dichiarò Ninzokumon bloccando il compagno che accennava segni di sfida.

 

- Ci rivedremo Takuya Kanbara, e quel giorno per te sarà l’ultimo!- bisbigliò a denti serrati con il suo sguardo purpureo.

 

 

Kouji, inerme senza il suo D-Scan, rimase bloccato, con la schiena schiacciata verso una colonna.

I due grossi cavalieri di metallo, lo costrinsero ad arretrare sfoderando quelle lance tanto lunghe quanto affilate.

 

Voltò lo sguardo in entrambe le direzioni cercando una via di fuga.

La trovò.

Come un fulmine si chinò a terra, scivolando sotto le gambe di uno dei due guerrieri, che non poté bloccarlo.

Libero dalla prigionia, corse verso i compagni, ma… una saetta d’ energia emersa dall’asta di un cavaliere, gli tagliò la strada. Si fermò di scatto, evitando il colpo. Si voltò indietro e vide un secondo raggio venirgli incontro. Questa volta lo avrebbe colpito in pieno, pensò rimanendo spiazzato. Con un groppo in gola, quasi pronto all’impatto, serrò i denti ma, inaspettatamente un folto stormo di pipistrelli si scagliò sul lampo rossastro, dissolvendolo.

Il cuore di Kouji batté all’impazzata, senza sosta. Restò fisso, immobile, con la paura di respirare.

Alzò il capo al lungo soffitto scorgendo una figura nera. Aguzzò la vista, ma la sagoma indefinita svanì all’istante.

Un oggetto precipitò dall’alto, il ragazzo sollevò il braccio, acchiappandolo.

 

- Cosa…?!- mugugnò Kouji vedendo con stupore il suo Digivice.

 

- Kouji!!! Tutto bene?!!- lo interruppe Takuya correndogli incontro.

 

- Si…credo di si…- rispose lui un po’ confuso.

 

- Bene…allora sei pronto a fare un po’ di casino, amico?!- chiese il padrone del fuoco sfoderando il D-Scan.

 

- Certo! Ci puoi giurare!- ribatté Minamoto, seguendolo a ruota.

 

 

- DOUBLE SPIRIT EVOLUTION!!!!! – dissero all’unisono i due ragazzi con la luce azzurrina fuoriuscire dalle loro mani. Gli sprazzi dei bagliori iridescenti si dissolsero dopo alcuni secondi, rivelando due grosse e imponenti figure.  

                                           

 

- ARDHAMON!!!!!

 

 

- BEOWULFMON!!!!!  

 

Enunciarono i due Digimon con tono autorevole. Dopodichè, senza pensarci, si lanciarono in direzione di Ophanimon, affiancandola.

 

- E’ un’onore per me rivedere di nuovo i valorosi guerrieri!- dichiarò l’angelo dall’armatura color acquamarina.

 

- L’onore è solamente nostro!- rispose il drago di fuoco con entusiasmo.

 

- Prepariamoci a fargliela pagare!- ribatté il lupo di luce sguainando una grande spada.

 

- Ragazzi ci siamo anche noi!!!- dissero in coro Junpei e Tomoki sbandierando il loro Digivice.

 

 

- SPIRIT EVOLUTION!!!!!

 

 

- BLITZMON!!!

 

 

- CHAKMON!!! 

           

 

Poche mosse e anche l’orsacchiotto delle nevi e lo scarabeo metallico, si unirono ai tre, fiancheggiandoli.

 

 

- Chakmon tu pensa a proteggere Izumi, ci sono anche Bokomon e Neemon con lei, noi ci occuperemo di questi fantocci di latta! – esclamò Ardhamon facendo un passo in avanti.

 

- Agli ordini! Mettetecela tutta ragazzi! – disse il piccolo orsetto balzando via.

 

- E adesso pensiamo ad uscire da qui liberandoci di questi cosi! – Blitzmon sbatté i pugni al suolo, facendo crollare alcuni Digimon.

 

Beowulfon e Ardhamon si lanciarono sull’ammucchiata di nemici, liberando tutte le loro energie.

 

 

- RIDER’S RAY!!! – esclamò un Metalridermon scagliando un raggio come quello lanciato in precedenza a Kouji.

 

Utilizzando il suo scudo, Ophanimon si parò davanti ai leggendari guerrieri proteggendoli dal fascio.

 

Ardhamon spalancò le ali sbattendole rapidamente, poi spiccò in alto.

 

- BRAHMA SHIL!!! – scandì il suono imperioso della sua voce, spazzando in una folata di fuoco decine di avversari.

 

 

- THOR HAMMER!!! – contribuì Blitzmon, utilizzando il potere elettrico.

 

- Andate via!! Via via!!- ripeté Chakmon parandosi davanti a Izumi e i due piccoli Digimon, per proteggerli da un cavaliere

-  KATCHIKATCHI KOCHIN!!! – soffiando un vento gelido verso l’avversario, l’orso polare gli ricoprì il viso di un sottile strato niveo.

 

- Maledetto nano come ti sei permesso!? Adesso vedrai chi…

 

- ZWEI HANDER!!!

Prima che la lancia del robusto cavaliere potesse colpire Chakmon, una possente spada dalla doppia lama, tranciò di netto il lungo bastone che volò via, conficcandosi al soffitto.

– Prenditela con chi è della tua stessa misura! – esclamò Beowulfmon avanzando verso il soldato di latta.

 

- Fatti sotto!!! AAAH!!!!- strepitò il Metalridermon aizzandosi contro il leggendario guerriero della luce.

 

I due si fronteggiarono faccia a faccia, ma il lupo solitario ebbe la meglio, e scagliò via con i suoi robusti artigli quella seccante creatura.

 

- Grazie Beowulfmon! – espresse riconoscenza Chakmon venendogli incontro.

 

Un enorme buco nella parete, attirò l’attenzione del lupo di luce. Raccolse Izumi da terra caricandola sulle spalle.

 

- Prendi Bokomon e Neemon e seguimi! – ordinò poi, correndo a spada sfoderata.

Tranciò uno alla volta, le schiene di quattro cavalieri che man mano gli venivano contro.

Liberata l’uscita, saettò il capo lateralmente.

 

Blitzmon e Ardhamon, impegnati ancora nella battaglia, proseguivano a combattere, fronteggiandosi con un grosso numero di nemici.

Ophanimon, invece, visibilmente indebolita, continuava a proteggere i due da possibili attacchi.

 

- Ardhamon!!!- gridò il lupo dalla doppia spada, facendo cenno al compagno della grossa crepa sulla parete.

 

- Mentre li blocco con la mia barriera, voi pensate a fuggire! – implicò Ophanimon facendosi avanti.

 

- Cosa?! Ma non…- il drago dal respiro di fuoco si bloccò un’istante. Non avrebbe mai lasciato il Digimon celeste a lottare con un numero di avversari che pareva moltiplicarsi di volta in volta. Poi però, i suoi occhi si soffermarono sulla giovane Izumi. – Appena puoi, corri via da qui, mi raccomando! – disse. Dopodichè, lui e Blitzmon corsero via.

 

Chakmon fu il primo ad avviarsi verso il foro. Con passo spedito portandosi i piccoli Bokomon e Neemon sotto braccio.

 

Lo seguì Blitzmon, non prima di aver colpito un improvviso cavaliere, apparso alle spalle di Ardhamon.

 

- Intervento tempestivo! – esclamò il padrone del fuoco con tono sarcastico, poi si voltò in direzione di Izumi, completamente assopita. – Perché non si sveglia?!- chiese con voce preoccupata.

 

- Prima pensiamo ad uscire, e poi ci occuperemo di questo. – fece Beowulfmon abbracciando la ragazza.

 

Ardhamon deglutì silenziosamente, con un cenno di approvazione i due si diressero rapidamente verso l’uscita.

Il soffitto iniziò a cedere, Beowulfmon evitò con un salto un grosso macigno, poi, come attirato da qualcosa, girò la testa  intravedendo un oggetto metallico ai piedi dell’altare.

 

- Raggiungi gli altri, io verrò tra poco. Tieni! - esclamò consegnando la giovane compagna tra le braccia del drago di fuoco.  

 

- Ma…dove…- pronunciò appena Ardhamon, il tempo di osservarlo andar via. Successivamente strinse a sé Izumi, attraversando il varco.

 

Il lupo dalla doppia spada giunse ai piedi dell’altare.

I detriti che cascavano dall’alto, sollevarono montoncini di polvere.

Sventolò la mano per allentare quel fumo e affilò la vista sporcata dalla polvere. 

Incurvò la schiena.

 

- Kouichi…- sussurrò raccogliendo un braccialetto metallico appartenente al fratello. Lo stesso identico al suo. Lo strinse nel grande palmo della mano, tentando di reprimere il rancore.

 

Intanto Ophanimon, stremata, cadde a terra. I soldati avanzarono verso di lei, puntandole contro le affilate aste.

Avendo esaurito il potere, si trovava in pericolo, ma nonostante tutto, mantenne la calma.

 

- Andiamo via da questo posto! – dichiarò Beowulfmon apparso improvvisamente in suo aiuto.   

 

- Grazie…- pronunciò appena appoggiandosi al possente Digimon.

 

Una grossa parte di soffitto, crollò minacciosamente, i due si apprestarono ad uscire con al seguito gli oramai residui nemici.

 

 

- Io vado dentro! – enunciò Ardhamon preoccupato per l’assenza dei due. Si avvicinò al grosso Blitzmon per affidarle Izumi, ma proprio in quell’istante, il piccolo Chakmon urlò:

 

- Eccoli!! Stanno uscendo!!!

 

- Ophanimon! Beowulfmon! – disse Bokomon saltando di gioia.

 

Il guerriero del tuono corse in loro aiuto, sorreggendo la creatura celeste.

A pochi metri dall’uscita, i Metalridermon avanzarono a gran velocità, creando un gran frastuono con le loro pesanti armature

di  ferro.

 

- LICHT ANGRIFF!!! – Caricando il cannone posto sul braccio sinistro, Beowulfmon sparò ripetutamente una serie di proiettili che fecero crollare la via d’uscita, intrappolando così i cavalieri di metallo all’interno dell’edificio sacro. – Non reggerà molto, forza affrettiamoci!

 

- SI!- proferirono in coro i padroni del fuoco del ghiaccio e del tuono.

 

- Porto io Ophanimon, tranquilli!- disse Blitzmon caricandola sulle sue forti spalle.

 

- Io resterò dietro a coprirvi. Mi raccomando, un volta sul ponte, NON guardate per nessun motivo al di sotto, intesi?! Muoviamoci!- disse Beowulfmon.

 

Tutti annuirono alle parole del lupo blu, anche se leggermente confusi per il suo ultimo avvertimento.

 

Muovendosi in fila indiana, il primo ad attraversare quelle assi di legno, fu il piccolo Chakmon insieme ai due mostriciattoli Bokomon e Neemon, seguito da Ardhamon che continuava a stringere la compagna completamente assopita, mentre Blitzmon sorreggeva la creatura angelica, stremata dalla fatica. 

Infine, come stabilito, Beowulfmon.

 

Il padrone della luce, ricordandosi le chiare e precise parole dettegli dalla lady nera molto tempo prima, cercò di mantenersi il più distante possibile dai bordi del ponte. I suoi compagni, a differenza di lui, non essendo creature della luce, riuscirono a muoversi tranquillamente, senza avvertire quel roboante fragore proveniente dal baratro corvino.

Si portò entrambe le mani al viso, coprendosi le orecchie.

Ma gli servì a poco.

Il richiamo infernale sembrò oltrepassargli la pelle, infiltrandosi nelle sottili membrane del suo cervello.

Le gambe iniziarono a muoversi scoordinatamente, spostandosi verso il lato destro.

Tentò di deviare, ma non fu capace di farlo. Era come se il suo corpo fosse incontrollabile. L’irrefrenabile desiderio di guardare al di sotto fu più forte della sua volontà.

Il resto del gruppo, continuando a correre, non si accorse di nulla.

Questa volta non c’era nessuno che potesse trattenerlo, fu solo e doveva trovare il modo per allontanarsi da li, ma…oramai era già tardi. Prima di rendersene conto, i suoi occhi si trovarono a piena visuale con il vuoto spaventoso.

Quasi ipnotizzato da quello spettacolo, non riuscì ad opporsi.

L’abisso delle anime lo stava chiamando.

La spirale del Digicodice, lo circondò, riportando il lupo solitario alle sembianze originali.

Con occhi socchiusi, quasi assopiti, Kouji poggiò una mano sul corrimano di legno del rigido ponte.

Si sentì mancare. Ebbe un’attimo di malore, ma si riprese.

Poggiò il palmo della mano sull’orecchio sinistro, ascoltando quel richiamo.

 

- Non posso…io…non posso venire da te…- articolò appena, muovendo le sottili labbra un po’ tinte dal sangue di una ferita.

La forza d’animo e la grande volontà, non bastarono, quel potere era più solido di lui.

 

Le gambe cedettero, e il corpo completamente sottomesso, si lasciò cadere, come fosse addormentato.

Con occhi socchiusi e pupille perse, tinte di grigio, finì giù, nell’oscura profondità, trovando però ancora la forza di reagire e aggrappandosi con una mano al pavimento legnoso del ponte.

Le dita sottili e lunghe, scivolarono lentamente, il corpo era troppo pesante, e soprattutto non aveva la lucidità necessaria per reagire. Il vento gelido proveniente dal burrone, gli sfiorò le gambe, se pur coperte dal duro tessuto dei jeans, riuscì del tutto ad avvertire quella fredda folata. Si sentì paralizzato. Una sensazione imparagonabile a qualsiasi altra. Un misto tra paura e allo stesso tempo, pace. Apparentemente poteva risultare strano, ma fu così. E lui non poteva resistere.

Il braccio s’irrigidì. Un formicolio gli intorpidì i muscoli, creandogli fastidio.

Le dita si arresero di getto, lentamente si ritirarono, rigando con le unghie la dura superficie di legno. La mano si staccò del tutto, e il corpo, senza sostegni, finì nel vuoto.

 

- Stupido!

 

Disse una fredda voce. In seguito, una mano acchiappò il suo braccio.

Kouji sollevò lo sguardo, vedendo uno sventolare di capelli argentei.

 

- La-Ladydevimon…-pronunciò a fatica, trovandosi davanti il demone nero che lo sorreggeva.

 

- Dammi la mano…- disse la tetra creatura esortandolo ad allungare l’esile braccio.

 

- Perché vuoi aiutarmi…?- rispose il giovane a voce bassa e tremante.

 

- Preferisci cadere nel vuoto?- ribatté il Digimon.

 

 

 

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Messaggi da parte dell’autrice:

Eccomi qui!!

Approfitto dello spacco di tempo che ho dopo cena, e posto un nuovo capitolo!
Volevo farlo prima, ma il sito era momentaneamente sospeso…uuuuu EFP non può assolutamente abbandonarci!!! >_< Mattaku!!!

Oramai mi tocca sempre e solo fare tutto di fretta… :’( me tapina… :’<

Orsù, forza e coraggio e rispondiamo alle vostre bellissime (come sempre) recensioni!

 

Per Kaho_Chan:  ;_____________; TI VOGLIO BENE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E non aggiungo altro!!

Anzi…un’altra cosa… : MI SEI MANCATAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 Per Hotaru’ 91: traaanquilla! Non posso anticipare molto, ma il tuo Kouichi non resterà malvagio per molto tempo! ;)

Per Justice Gundam: ehehe! Il “Lucemon” della mia storia è un tantino diverso…poi nei prossimi chap capirai il perché di questo piccolo spoiler! Grazie come sempre per le tue recensioni! Purtroppo a causa di questo dannato tempo che non c’è mai, ho dovuto dimezzare praticamente tutti i miei hobbies, che pur continuando ad esistere, si devono accontentare di piccoli ritagli o giorni festivi…
L riuscirò a scriverti una mail, o leggere una tua storia?

Per Francesca Akira 89: Traaanquilla anche tu. Kouichi tornerà buono…prima o poi! ^,,^

Per Driger: Arriveranno le scenette tenere che piacciono tanto (e soprattutto) a noi ragazze! Già nel prossimo capitolo ci sarà qualcosa di mooolto ma mooolto inaspettato! Un grosso bacione e grazie ancora per “l’imbocca al lupo”! Sei stata davvero gentile!
 
Osoku narimashita!!! Mou oitama shinakereba!!!
L L L
E’ tardissimo!!! Devo proprio scappare!!!
Mi scuso per le risposte magari un po’ (molto) striminzite, ma il tempo è…tiranno. (bastardo. Questo è il termine giusto.)
Un grosso bacio a tutti voi, e a risentirci con il prossimo capitolo!



 


 

 

 

          

 

 

 

   

      

 

  

 

   
 
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