Epilogo
- A new being
La
creatura si accorge di essere viva.
Ad
occhi chiusi prende un grosso respiro, come se fosse stata in apnea per
lungo
tempo, e l’odore del mondo la colpisce come un pugno, anche
se due sono più forti di tutti gli altri: erba e
stucco.
Solo quando
il respiro si normalizza prova gli altri sensi.
Le
dita della mano sfiorano con leggerezza i fili d’erba lunghi
e sottili, poi,
con un grande sforzo, riesce a portarla sulla pancia sfiorandola con
delicatezza. Lì sua pelle è
calda e morbida e inizia a stringerla finché non avverte una
piccola stilettata. La riconosce, anche se non l'ha mai provata finora:
è il dolore.
Dolore è male,
le dice una vocina nella sua testa.
Allora tende
l'orecchio per sentire i rumori dello spazio circostante: alla sua
destra un cicalio sommesso,
foglie che si muovono nella brezza leggera, il canto di un uccello in
lontananza, ma se si concentra riesce a sentire anche il rumore di un
tram che passa
cigolando sulle rotaie.
Si
morde il labbro inferiore pensando a cosa fare finché non
sente
i denti bagnati da qualcosa e, incuriosita, si passa la lingua sulla
sorgente del liquido: sangue, si dice riconoscendo il
sapore ferroso.
Devi andartene da
qui,
la voce, la sua guida verso la salvezza, è sempre presente Apri gli occhi e alzati.
Lei obbedisce,
socchiudendoli piano piano. Sopra di lei il cielo è rosso
infuocato, in un tramonto appena velato
da qualche nuvola di passaggio; girando leggermente la testa di lato
vede i fili d’erba
verdi mossi leggermente dal vento e un muro di recinzione in mattoni;
dall’altra
parte si erge un bosco di alberi verde scurissimo con le cime che
sfiorano il
cielo.
È ora di muoverti.
La creatura puntella i gomiti tirandosi su leggermente. Si mette a
studiare il suo corpo magro e i
vestiti leggeri che lo coprono: non li riconosce né li
ricorda.
Con
uno sforzo costringe i muscoli a piegarsi e a flettersi e, nonostante
sia un po’ indolenzita, riesce
ad alzarsi.
Appena
si mette in piedi appare una figura incappucciata davanti a lei da un
portale d'Oscurità: un uomo in un
cappotto nero all’apparenza molto pesante la
guarda da sotto il cappuccio e stende la mano verso il suo
volto.
Impaurita, fa un mezzo passo indietro, aspettandosi un
attacco, ma
invece appaiono tre lettere davanti al suo viso: I, L, Y, Ily.
La ragazzina ha gli occhi verde smeraldo sgranati, guarda le lettere e
ricorda, finalmente, tutto: la sua casa, il suo mondo, la sua vita,
l’attacco
degli Heartless, la Fortezza Oscura, Malefica, Kairi, Kingdom Hearts,
il
Keyblade, Paperino, Pippo, Sora e… Riku.
L’uomo,
con un gesto pigro, fa ruotare le lettere intorno alla sua testa
finché non le fa fermare. Una ‘x’ dorata
appare in
mezzo alle precedenti lettere che sono state cambiate di
posto: Lixy, ecco cosa si legge ora.
“Lixy…”,
ripete lei guardando la parola.
“Il
tuo nuovo essere”, dice lui.
I suoi occhi verde smeraldo riescono a incontrare quelli
dell’uomo nascosti
sotto il cappuccio: occhi gialli, come quelli degli Heartless.
“La
mia nuova vita”, Lixy si gira verso la villa in rovina mentre
mette mille pensieri si accumulano nella sua testa.
L’uomo
le tende una mano. “Insieme le daremo un senso”.
Lixy
guarda la mano dell’uomo incappucciato, indecisa: ancora una
volta si deve fidare di uno
sconosciuto, ma la sopravvivenza è anche questo.
L’afferra,
poco convinta, e si fa trascinare in un portale
d’oscurità.
[End…]
Note di quella pazza dell'autrice:
Ringrazio dal profondo del mio cuoricino tutti quelli che hanno letto questa storia dall'inizio alla fine, ma soprattutto un grazie enorme va a quelli che l'hanno recensita:
LarcheeX: anche se sei apparsa solo nei primi due capitoli, è solo merito tuo se sono riuscita a migliorare il mio stile da quello del primo capitolo a quello del quinto.
zexelmas: il migliore, il mio preferito. Se sono arrivata in fondo a questa storia è anche grazie a te :D
Deby92: carissima, sono così contenta che non so cosa dire xD Spero che un sentitissimo grazie possa bastare.
Della serie "il mio squallore non ha mai fine":
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=836889&i=1
Buona domenica! *ninjapoof*