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Autore: SailorDisney    16/10/2011    0 recensioni
“Saremo amici per sempre, vero?” domandò lei, con l'innocenza tipica di un bambino che ha scoperto da poco il significato della parola amicizia.
“Certo, per sempre!” disse lui sorridente.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goten, Marron | Coppie: Goten/Marron
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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3.

La mattina dopo, Marron si sedette accanto a Goten non appena entrò in classe.

“Buongiorno Goten!” disse allegra.

 “Buongiorno Marron!” rispose lui. “Allora.. come mai non ti ho mai vista qui finora? Me ne sarei accort…cioè, ehm, nel senso. Non ti ho mai vista, eheh!” Ma che gli prendeva? Non era mai stato cos’ nervoso.

Anche il professore entrò, cominciando la lezione.
 
“Ho dovuto cambiare università, non ho resistito lontano da casa.” Disse lei sottovoce. “E, ovviamente essendo arrivata da poco… non ti nascondo che ieri non ho capito una parola della lezione!” rise imbarazzata.

“Beh, se..se hai problemi, posso farti un veloce ripasso. Hai impegni più tardi?” chiese lui sfidando l’imbarazzo.

“No!” gridò. Si accorse di averlo detto a voce un po’ troppo alta, si voltarono tutti. “Ehm..volevo dire..no, eheh..non devo fare nulla!” sorrise ancora più imbarazzata della brutta figura.

Goten ricambiò il sorriso. “Allora, siamo d’accordo. Mia madre sarà felice di vedert…”

“DITEMI QUANDO AVRETE FINITO LA VOSTRA CONVERSAZIONE, COSI’ POTRO’ RIPRENDERE LA LEZIONE!” gridò il professore rivolgendosi a loro due.

Entrambi diventarono di tutti i colori.

“Ci scusi…” dissero in coro, poi si voltarono e si scambiarono un sorriso complice.

 
DRIIIIIIIN

Quando la lezione finì, uscirono insieme dall’aula e incontrarono Trunks.

“Ehi Trunks! Passeremo il pomeriggio sui libri… vuoi unirti a noi?” chiese Goten.

“Noi…chi?” chiese Trunks aggrottando le sopracciglia.

“Io e Marron! Abbiamo un bel po’ da ripassare..” disse Goten sorridente.

“Poi mi spiegherai che c’è da ridere al pensiero di studiare!” commentò Trunks. “Ma.. vi confesso che non mi dispiacerebbe, purtroppo però ho lezioni anche di pomeriggio. Sarà per la prossima volta!” disse, e li salutò.

“Beh..allora andiamo!” Goten porse il braccio a Marron che vi si aggrappò sorridente.

“Hm.. Goten?” disse Marron.

“Si..?”

Lei si guardò intorno. Non c’era nessuno.

“E se tornassimo a casa, volando?!” disse lei.

“Cos..ehm, volando?! Ma.. Io… in realtà..” Goten si rabbuiò.

“Ehi… ho detto qualcosa che non va?” domandò Marron.

“Beh…io… non volo da quando mio padre è andato via..” mormorò lui.

“Goten…mi dispiace, non volevo…” disse lei dispiaciuta.

“No, non importa.” Alzò lui la testa. “Mio padre sarebbe felice di vedermii spiccare il volo.” Disse sorridendo.

“Ne sono sicura anche io..” disse appoggiando la mano sulla sua spalla.

“Andiamo! Aggrappati, Marron!” disse lui chinandosi con la schiena.

“Ehm..Goten…non è necessario..” disse lei ridendo.

“Cos..? Che intendi dire?” chiese lui.

Marron fece un piccolo balzo e fluttuò in aria davanti a lui, porgendogli la mano.

“Andiamo..?” disse.

Il cuore di Goten batteva forte, afferrò la sua mano ed insieme spiccarono il volo.

“Ahah!” i due ridevano mentre volteggiavano nel cielo azzurro di quel pomeriggio.

“Wooow! Mi ero dimenticato quanto fosse divertente!” disse Goten felice. “Ma.. come può essere che tu…?”

“Mamma è una brava  guerriera e un’ottima insegnante, e ci tiene che io non sia da meno...”

Detto questo, trascinò Goten vicino ad una nuvola e ci passarono attraverso raggiungendo i colori del cielo più limpido.

Goten guardò verso il basso.

“Mi sa che siamo arrivati.. lì c’è casa mia!” disse indicandola. Così scesero giù in picchiata, atterrando delicatamente. Marron inciampò su un sasso nascosto e scivolò.

“Oplà..” disse Goten, afferrandola al volo.

Lei lo guardò negli occhi imbarazzata. Mentre i biondi capelli arruffati le coprivano il viso.

“Ehm…forse dovrei tirarmi su.” Notò di essere ancora fra le sue braccia. Poi si ricompose. “Oddio! Sono un disastro! Tua madre penserà che hai portato a casa una barbona…”

“Marron. Sei splendida.” Disse Goten senza pensarci due volte.

Marron rispose con un sorriso. Poi entrarono in casa.

“Mamma, guarda chi ti ho portato!” gridò Goten sulla porta.

“Marron! Tesoro! Sei proprio tu!” disse Chichi abbracciandola.

“ Chichi!” disse lei felice di vederla.

“Goten mi aveva detto di averti vista ma, non pensavo di incontrarti! Ti preparo subito qualcosa di buono!” disse lei.

“Ah, si..? Goten ti aveva detto di avermi vista?”

“Ma certo! E’ stata la prima cosa appena è tornato a casa e..”

“Va bene mamma, ok. Adesso non la annoiare, per piacere! Noi dobbiamo andare a studiare!” disse Goten imbarazzato portandola in camera sua.

Marron si sedette sul suo letto.

Cominciarono a mettersi sotto con lo studio. Goten guardava Marron estasiato, si sarebbe perso in quei grandi occhi azzurri se…
“GOTEN! VIENI QUI DI SOTTO!” gridò Chichi. E Goten uscì dalla stanza.

Marron tirò un respiro. Era tremendamente in imbarazzo.

“Quanto mi sei mancato, dannazione..” mormorò Marron guardando fuori dalla finestra. Poi si alzò e ne approfittò per curiosare un po’.
Videogames, trofei sportivi e montagne di libri. “Hihi… Chichi lo metterà sotto come si deve…” ridacchiò tra sé e sé.

Vecchi giocattoli. “Che sentimentale… è sempre stato un bambino dolce.” Pensò.

Poi aprì un cassetto, una rubrica. La aprì. Ne uscì una fisarmonica di fogli, con numeri di telefono.

Sarah, Katrina, Annette, Francine, Lily…  la lista era interminabile.

Marron la guardò sorpresa. Doveva proprio darsi da fare…

Poi si appoggiò sul letto, affondando la testa nel cuscino. Era proprio il suo profumo… lo conosceva così bene. Quanto le era mancato…Ma mentre le mani sfioravano quelle lenzuola, toccò qualcosa di inaspettato. Era della carta. No.. una fotografia, la tirò fuori da sotto il cuscino.

Si riconobbe immediatamente in quel piccolo quadrato di carta quando..

Goten entrò nella stanza. “Marron! Scusa se ti ho fatta aspettare ma…” vide quello che Marron aveva fra le mani. Il vassoio precipitò a terra e lui diventò di tutti i colori.

“NO! Ridammela!!!” Goten si buttò sul letto.

Marron rideva cercando di non fargliela prendere. “No, Goten, fammela vedere meglio, ti prego!” diceva lei cercando di sfuggire alla presa.

Goten le afferrò il polso cercando di toglierle la foto dalle mani, ritrovandosi su di lei. Improvvisamente si zittirono entrambi. Si guardarono.

Un strano silenziò calò nella stanza. Solo con un udito attento, si sarebbero potuti sentire i loro cuori che battevano come tamburi.

La foto scivolò dalle mani di Marron, cadendo sul letto. Ma Goten continuò a tenere stretto il suo polso, poi abbassò lentamente il viso avvicinandosi al suo..

“GOTEN! HAI DIMENTICATO I …” Chichi entrò nella stanza. “Ehm..ripasso dopo. Magari, domani.”

Marron presa dall’imbarazzo si alzò di scatto scaraventando Goten a terra.

“OiOi…” disse lui massaggiandosi la testa.

“Scusate, grazie di tutto… adesso devo andare!” afferrò un pezzo di torta e uscì frettolosamente dalla stanza.

Chichi guardò Goten fulminandolo con lo sguardo.

“Che c’è?! Che ho fatto?!” disse lui, continuando a toccarsi la testa.

 
   
 
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