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Autore: Pallina    16/10/2011    1 recensioni
"Immaginatevi una Lily Potter di quelle eternamente innamorate,
E un Hugo Weasley completamente preso dalle sue bambinate.
Immaginatevi, poi, una Rose Weasley un po’ mamma nella mente,
E, ancora, uno Scorpius Malfoy frastornato totalmente.
Mischiate tutto insieme con accorgimento,
Ed ecco che avrete la Pozione d’Innamoramento."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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PARTE TERZA

Rose Weasley si trovava nella stanza in disuso dove, pochi minuti prima, era comparso un piccolo nano, cercando di far lavorare il proprio cervello alla ricerca di una soluzione.

Certo, la cosa non si presentava come la più facile del mondo, visto la confusione che aleggiava intorno alla ragazza.

Infatti Hugo, disperato e agitato dalla scomparsa di Brontolo –come aveva preso a chiamarlo-, girava per la stanza rovesciando qualsiasi cosa trovava sul suo cammino.

«Rose, Brontolo è scomparso.» affermò lacrimevole qualche attimo dopo, fermandosi finalmente. «Ma non mi ha cantato la canzoncina! Avevi detto che mi avrebbe cantato la canzoncina…»

La giovane Grifondoro spostò la sua attenzione su suo fratello e, preoccupata che quest’ultimo scoppiasse in lacrime –come sembrava intenzionato a fare-, si affrettò a rispondergli.

«Ti prometto che dopo te la canto io la canzoncina, va bene?» chiese con tono amorevole, in fondo al quale si poteva sentire una nota di esasperazione «Ma prima mi devi aiutare a fare una cosa…»

A quelle parole il ragazzo dedicò tutta la sua concentrazione sulla Caposcuola, dimenticandosi completamente del caro Brontolo.

«Devi aiutarmi a far baciare Lily con Malfoy.»

«Cosa?» sbraitò Hugo, come se la sola immagine della scena per lui fosse inconcepibile. «No! Impossibile! Non si può! È disgustoso!»

Rose si scostò un ricciolo castano da davanti agli occhi, ormai disperata.

«Vuoi forse che tua cugina si trasformi in un rospo?»

«Beh, se questo porterebbe trasformare in un rospo anche Malfoy…»

«Hugo!» sbraitò la Grifondoro, scandalizzata.

«Ma guarda che la tratterei sempre come se fosse normale!» affermò convinto il giovane Weasley con aria completamente seria.

La Caposcuola non poté fare a meno –per la milionesima volta- di alzare le sue iridi nocciola al cielo, stressata.

«Hai idea di cosa ti possano fare mamma e zia Ginny se sapessero che hai fatto diventare Lily un rospo?»

E fu proprio quella velata minaccia a convincere finalmente Hugo Weasley ad accettare la proposta della ragazza.

«L’unico problema è che deve essere un bacio di vero d’amore …»

Dopo quelle parole un urlo di disperazione si disperse per i corridoi di Hogwarts, svegliando dal proprio sonno molti studenti.

 

***

 

Il giorno dopo Rose costrinse Hugo a presentarsi in Biblioteca di prima mattina, per discutere assieme a lei della loro prossima mossa.

«Ma Rosie, io ho sonno!» piagnucolò lo studente, mentre la ragazza gli imponeva, tirandolo per un braccio, di sedersi al suo fianco.

«Oh, smettila, abbiamo cose più importanti a cui pensare!» affermò stizzita, accavallando le gambe e preparando una pergamena e la sua famosissima piuma, che le aveva fatto superare brillantemente numerosi esami e che –si pensava- avesse poteri straordinari.

«Allora, per prima cosa dobbiamo riuscire a far innamorare Lily di Malfoy.» dichiarò la Caposcuola, prendendo diligentemente appunti.

Intanto suo fratello annuiva con aria annoiata, un braccio appoggiato sul piano del tavolo e la testa completamente abbandonata sopra di esso.

«Basterà farle pensare che lui l’abbia salvata o aiutata da qualcosa, qualunque cosa, non credi? Lily è abbastanza volubile per quanto riguarda i suoi sentimenti.»

«Ah ah.» acconsentì atono il ragazzo, mentre giocava con un piccolo pezzo di pergamena abbandonato precedentemente da qualcuno.

«Il problema più grande sarà riuscire a far cedere Malfoy, ma Lily ha abbastanza fascino per riuscirci da sola. L’importante è creare le giuste situazioni… sei d’accordo?»

«Ah ah.»

«Ci vogliono luoghi romantici, musiche di sottofondo, magari al chiaro di luna… e vedrai che tutto andrà a posto!» affermò convinta Rose, girandosi finalmente verso il suo compagno.

«Ah ah.»

«Hugo!» strillò irritata «Hai ascoltata una sola parola di quello che ho detto?»

E finalmente il giovane Weasley sembrò risvegliarsi dal letargo in cui era caduto, alzando di scatto la testa e osservando, con aria perplessa, sua sorella.

«Cosa? Si si, tutto, perfettamente!» affermò, neanche lui troppo convinto delle proprie parole.

Rose Weasley alzò –di nuovo- le iridi nocciola al cielo.

«Va bè, lasciamo perdere. Abbiamo poco tempo, dobbiamo iniziare da subito!»

 

***

 

Hugo cominciava a essere seriamente dubbioso di quello che Rose lo stava costringendo a fare.

Infatti la ragazza lo aveva appena obbligato a buttare nel Lago Nero Lily –naturalmente senza farsi vedere, e su questo era stata molto chiara-, per poi accucciarsi dietro Malfoy e puntargli la bacchetta alla schiena per forzarlo con un incantesimo a salvarla dalla Piovra Gigante.

Ma come poteva essere giusto qualcosa che metteva in pericolo Lily e faceva fare a Malfoy la parte dell’eroe?

Che poi la cosa non avesse funzionato non era certo colpa sua!

Lui era stato attento e non si era fatto vedere. Era Lily che non era normale e, al posto di ringraziare il ragazzo per averla salvata, si era inviperita, urlandogli contro che sapeva che era stato lui a buttarla di sotto.

Certo la scena era stata alquanto divertente quando Malfoy aveva provato a spiegargli, spaventato, che lui non centrava, che c’era Hugo dietro la sua schiena.

Naturalmente, quando si era girato, il giovane Weasley era già scappato.

In un certo senso iniziava a fargli pena Malfoy: si era dovuto subire l’ira di sua cugina e, lui lo sapeva bene, era qualcosa di inimmaginabilmente terribile.

Ma Rose si poteva certo arrendere al primo ostacolo? Eh no, altrimenti non si sarebbe chiamata Rose Weasley.

Fu così che costrinse –nuovamente- Hugo a inviare dei messaggi ai due giovani.

Quello per Lily doveva essere da parte di Lysander, che la invitava per una cenetta romantica davanti al lago. Quello di Malfoy era una proposta di sesso sfrenato da una ragazza che probabilmente manco esisteva.

Poi gli aveva fatto preparare il luogo.

Le lucciole magiche incantante, che servivano per illuminare, dovevano essere perfettamente sospese sopra la coperta blu notte stesa sul prato, sulla quale erano stati adagiati dello champagne e dei cuscini.

E infine lo aveva obbligato a nascondersi nelle vicinanze insieme a lei, che teneva stretto tra le mani uno stereo incantato con l’obbiettivo di aumentare l’atmosfera romantica.

Quella sera Hugo, mentre attendeva in compagnia di sua sorella, iniziò a pensare che quest’ultima fosse o completamente fuori di testa, o avesse una mente diabolica.

Ma protendeva per la seconda.

 

 

   
 
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