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Autore: MarziaShadowOrchid    16/10/2011    6 recensioni
Un aereo che si schianta su un isola non segnata sulle mappe.
I nostri eroi dovranno vivere in un ambiente ostile, tra dichiarazioni d'amore, amicizia e complotti alle spalle, ma i veri nemici sono gli abitanti dell'isola. Pian piano faranno sparire ognuno di loro. Ecco qui una nuova fic! Non vi preoccupate aggiornerò anche le altre. Saluti, MarziaShadowOrchid ^.^ (Pokeshipping, Contestshipping, Soulsilvershipping, Ikarishipping, Penguinshipping, Ferriswheelshipping, Egoshipping, Rocketshipping e Brock/Erika non so il nome di questa shipping)
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lucinda si chiedeva come cavolo era finita in quella situazione!
Aveva il suo amico Kenny seduto da una parte e l’inquietante ragazzo che l’aveva salvata dal manichino dall’altra, mentre lei era finita in mezzo.
Tra i due ragazzi era già iniziato a scorrere cattivo sangue.
Kenny lanciava ogni tanto delle occhiate minacciose all’altro ragazzo che si era beatamente addormentato ignorando completamente Kenny.
La ragazza osservò per un attimo il tipo dai capelli viola.
Sembra proprio un bambino quando dorme.
Una targhetta bianca attira la sua attenzione, sullo zaino del ragazzo c’è riportata una targhetta con solo il nome del proprietario e un numero di telefono.
-Paul-
 
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Rocco cercava in tutti modi di scappare dalla donna che gli era seduta accanto.
Con tutti i posti di quest’aereo dovevo capitare proprio vicino a Camilla?
Rocco conosceva Camilla da molto tempo, molto prima che i due diventassero campioni, Rocco di Hoenn e Camilla di Sinnoh.
I due giocavano insieme quando erano piccoli.
Ma in questo momento Rocco avrebbe voluto essere finiti di fianco ad uno sconosciuto piuttosto che vicino alla sua amica d’infanzia Camilla.
“…non capisco perché non riesco a trovare un fidanzato…mia nonna dice perché gli uomini hanno paura delle donne forti e indipendenti, per me è un assurdità! È da quando sono diventata campionessa che non ho più un rapporto con un uomo!” esclamò Camilla continuandosi a muovere sul sedile.
Per sfortuna di Rocco, Camilla, stava avendo proprio in quel momento una crisi isterica causata dalla mancanza di uomini nella sua vita.
Rocco guardò rassegnato fuori dal finestrino, ignorando le chiacchiere di Camilla, e iniziò a sperare che quel volo finisse presto.
 
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Silver non era messo meglio di Rocco, l’unica differenza era che Cetra stava raccontando una serie di episodi divertenti dei suoi zii che abitavano a Fiore.
Non sapeva neanche lui come era finita a parlare di quest’argomento.
Si erano presentati, lui aveva detto solo il suo nome e poi non aveva più aperto bocca poichè non ce n’era bisogno, Cetra bastava per tutti e due.
La ragazza parlava ininterrottamente da 45 minuti e lui doveva solo annuire ogni tanto.
Silver osservò Cetra che stava parlando di un certo “zio Tony” mentre con le braccia cercava di imitare la sua pancia, Silver socchiuse leggermente gli occhi e alzò un angolo della bocca in un movimento appena accennato, sfoggiando un debole sorriso che non sfuggì agli occhi di Cetra.
“Hai appena sorriso!!” esclamò saltellando sul sedile.
“No che non ho sorriso!” rispose Silver girandosi verso il finestrino.
“Io ti dico di sì! L’ho visto!” Cetra si avvicinò guardando con occhi da sfida Silver.
“E io ti dico di no!” rispose il ragazzo di rimando dando un colpetto sulla fronte di Cetra che gli fece la linguaccia.
 
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“Waa!! Che fortuna!! Sono capitata vicino al ragazzo più carino di tutto l’aereo!!” esclamò una ragazza dai capelli corallo prendendo sotto braccio un ragazzo biondo suo vicino di posto.
“E per giunta! È pure il capopalestra di Arenipoli! Corrado sei fighissimo!” esclamò Ursola sfoggiando due occhi a cuore.
“E…sì…ehm…” balbettò qualcosa lui cercando di sfuggire alla presa di Ursola.
Dopo un po’ di tentativi riuscì a liberarsi “grazie”rispose imbarazzato.
Ursola iniziò a sistemarsi le unghie, spargendo con il pennellino lo smalto.
“Sento che diventeremo ottimi amici!” esclamò Ursola facendo uno sguardo malizioso.
“Io invece credo di no, anche perché rischierei la galera…” rispose Corrado tornando a leggere il libro che aveva in mano.
 
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Barry ed Erika stavano parlando tranquillamente, Barry si rese conto che era molto piacevole parlare con questa ragazza, ha una capacità innata di tranquillizzare le persone.
Era riuscita a non far sbraitare Barry per 45 minuti di viaggio.
“Mi scusi…” Erika chiamò un assistente di volo.
“Si desidera?” chiese la donna.
“Mi porterebbe un the alla Vitalerba con spicchi di Baccalemon?” chiese Erika gentilmente.
Vitalerba con spicchi di baccalemon? Mai sentito un the più complesso…
Pensò Barry guardando l’espressione smarrita dell’assistente di volo.
“Mi dispiace ma non ce l’abbiamo, posso portarle altro?”
“Oh…allora mi porti un bicchiere di acqua calda”
L’assistente di volo tornò con il bicchiere di acqua calda ed Erika estrasse dalla manica del kimono un sacchetto con dentro una polverina verde, la versò nel bicchiere e la mescolò lentamente finche l’acqua non divenne di un colore verde intenso.
Poi delicatamente iniziò a sorseggiare il the “Vedi Barry questo è il rituale del the del pomeriggio, poi c’è quello della mattina e quello della sera, sono di vitale importanza per me, se no non sarei così tranquilla, prova ad assaggiarlo” Erika porse la tazza al ragazzo sorridendo gentile.
“Ok!” Barry prese il bicchiere e mandò giù un abbondante sorso.
Se ne pentì subito, il the era terribilmente amaro.
Tirò fuori la lingua schifato “è amarissimo!!”
“Ahahahah è proprio questa la sua caratteristica!” ridacchiò Erika riprendendosi il bicchiere.
 
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“Stiamo andato a Fiore da dei nostri parenti, che ci hanno proposto una piccola vacanza… Dicono che lì c’è una città chiamata VillaEstate dove puoi stare tutto il giorno in spiaggia a rilassarti! Non vedo l’ora!” esclamò Vera pensando sognante una bella bibita ghiacciata sorseggiata su una spiaggia dalla sabbia bianca.
“Sembra proprio un bel posto! Io invece ci sto andato per visitare i numerosi luoghi sconosciuti di quella regione e fargli qualche foto” rispose Drew abbassandosi per raccogliere la rivista che stava sfogliando.
Purtroppo con un gesto poco attento si tirò su e fece cadere il bicchiere d’acqua sul tavolino addosso a Vera.
“O cavolo!” esclamò Vera osservando la sua maglietta fradici.
“Mi dispiace! Ho combinato un disastro, aspetto che ti aiuto…” Drew prese un fazzolettino e iniziò a pulire la maglietta di Vera.
Vera osservò imbarazzata Drew che era molto vicino al suo viso, le sua mano gli accarezzava la pancia con un fazzoletto e lei sentiva una sensazione calda salirgli su tutto il corpo.
“Ecco fatto, ti chiedo ancora scusa! Dovevo stare più attento…” si scusò Drew dispiaciuto.
“Non fa niente, davvero, incominciava a fare caldo in quest’aereo” Vera sorrise gentile, quel ragazzo gli stava molto simpatico.
E per una volta non era stata lei a combinare un pasticcio.
 
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Max stava parlando animatamente con l’uomo seduto dietro di lui.
Parlavano della nuova tecnologia e l’uomo gli raccontava tutta la sua tesi e il suo lavoro insieme ad un certo professor Oak, di come insieme avevano creato il nuovo e rivoluzionario pokedex.
Max ascoltava questi discorsi affascinato, quell’uomo, Tracey, gli stava molto simpatico.
Grazie a lui non si era annoiato neanche una volta, visto che sua sorella lo ignorava completamente e continuava a chiacchierare con il ragazzo appena conosciuto.
Max si sedette bene al suo posto e tirò fuori dallo zaino un libro, prima di aprire la prima pagina si incantò un attimo a guardare le nuvole bianche fuori dal finestrino.
Non vedo l’ora di arrivare a Fiore.
 
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“Sai che io dovrei essere morto già da un pezzo?” domandò un ragazzo dai capelli biondo platino al suo vicino di posto.
“Cosa?” rispose lui stupito.
“Sì, due anni fa sono rimasto coinvolto in un incendio e le fiamme mi avevano ormai inghiottito da un pezzo ma un Gastly mi salvò, ma in cambio dovetti rinunciare alla mia anima, cose che capitano!” il ragazzo sorrise come se fosse la cosa più naturale dell’intero mondo.
Che tipo strano… Pensò N “Wow che storia interessante!” Ma anche curioso.
“Prevedo che noi due diventeremo ottimi amici! Io sono Angelo seguace dei pokèmon spettro e analizzatore di aure!” si presentò Angelo.
“Piacere N, principe del team Plasma e perenne bambino con un infanzia difficile!”
I due ragazzi si strinsero la mano.
L’inizio di una strana amicizia.
Un principe e un medium.
 
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No, non può essere qui! non può essere vero! Non è assolutamente possibile che con tutti gli aerei dell’aeroporto lui sia finito proprio sul mio stesso aereo!
E per giunta nel sedile davanti al mio!
White continuava a guardare le lunghe ciocche di capelli verde pastello che sbucavano dal sedile davanti al suo, solo una persona poteva avere quel assurdo colore di capelli: N.
Non poteva assolutamente essere vero che il suo rivale di Unima fosse seduto proprio davanti a lei!
La ragazza notò che la persona seduta davanti a lei si stava girando, N diede un occhiata veloce a White e gli strizzò l’occhio.
White arrossì e si girò a osservare la sua vicina di posto.
Quanto avrebbe voluto dormire tranquillamente come stava facendo lei.
Porta gli occhiali da sole calati sugli occhi e i capelli rossi sbarazzini sparano da una parte all’altra dando così l’impressione della cattiva ragazza.
White sospirò, quel viaggio era appena iniziato.
 
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Adolescenti! Mi hanno completamente ignorato! Sia Misty che Gary!
Non c’è più rispetto per le persone più anziane…
Mi vedo già seduto sotto una veranda mentre sorseggio una tazza di the e vedo i miei nipotini giocare e le stagioni passare ininterrottamente… no! Non devo dire queste cose!
Ho solo 21 anni! Ho ancora tutta la vita davanti! Ho una moglie e un bel lavoro.

Cosa posso volere di più?
O no! Sono stato attaccato da una crisi di mezza età!
Pensò afflitto Tracey.
 
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Misty stringeva con tutta la forza che aveva nella mani i braccioli del sedile.
Stava sudando freddo e sentiva che avrebbe vomitato molto presto.
L’aereo non lo poteva proprio sopportare.
“Va meglio, Misty?” chiese Brock guardando preoccupato l’amica.
“No, va sempre peggio…” sussurrò, ormai era pallida come un lenzuolo.
Brock bagnò un fazzolettino in un bicchier d’acqua e lo mise sulla fronte sudata di Misty.
“Tieni questo, ti darà sollievo”
“mh…grazie…” sussurrò esausta.
“AHAHA! Il mitico Gary che ha trovato un posto in ultima fila! Non ti poteva andare peggio!” esclamò Ash puntando un dito contro Gary seduto di fianco a loro dall’altra parte del corridoio.
“Ti ricordo che anche tu sei in ultima fila! Caro il mio amico sfigato!” rispose di rimando Gary ghignando.
“E adesso è per colpa tua che la tua amica pel di carota sta male!” gli rispose Gary sperando di far arrabbiare Misty.
Infatti lei si tirò su dritta guardando Ash con due occhi assassini.
“Ha ragione…è tutta colpa tua Ketchum se sto male! Non potevi prenotare dei posti migliori?! Qua dietro si balla tantissimo!” esclamò ormai entrata in iper ventilazione.
“Mica è colpa mia! Io non ci capisco un H di computer!” cercò di difendersi Ash terrorizzato dall’espressione arrabbiata di Misty.
“Ihihihih Ketchum la tua faccia fa morire dal ridere!” ridacchiò Gary in lacrime dal troppo ridere, gli piaceva vederlo in difficoltà.
Mentre Brock ventilava Misty con una rivista facendo dei segni di rassegnazione con il capo.
Non cresceranno mai.
 
£& Cabina di pilotaggio &£
 
“C’è qualcosa che non va…” constatò un uomo guardando dei numeri sugli schermi.
“Mh? Che cosa succede?” domandò il collega osservando anche lui i dati.
“Guarda qua…i parametri sono scesi improvvisamente, come se fossimo entrati in un campo magnetico…”
“La faccenda sembra pericolosa, dovremmo avvertire i passeggeri?”
“No, non facciamoli spaventare inutilmente, continuiamo senza interruzioni”
“ok, ma…che cos’è quello?!?!” urlò l’aiuto pilota spalancando gli occhi.
Una forte luce accecò i due piloti e si infilò nella cabina di pilotaggio.
L’aereo iniziò a sbattere da tutte le parti vibrando minaccioso.
“Merda! I comandi non vanno più!” sbraitò il pilota tirando un pugno allo schermo distrutto.
“Avvertiamo la base radio!! Presto!!”
L’uomo prese la radio dell’aereo “Mei dei mei dei roger roger mi sentite? Qui è il volo A3 diretto a Fiore! Abbiamo un problema! Tutti i comandi non rispondono, non possiamo usare l’energia di riserva, i motori si stanno spegnendo! Siamo alle cordinateee…” la radio esplose in mano al copilota che si bruciò tutta la faccia.
“Dobbiamo avvertire i passeggeri!!”
Un’altra scossa fece traballare il veicolo che piombò nel buio più completo.
I passeggeri erano immersi in un buio profondo, si intravedeva solo qualche spiraglio di luce.
“Signori mantenete la calma! Mettete i giubbotti di salvataggio sotto la vostra poltrona!” avvertì un assistente di volo in piedi in mezzo al corridoio.
L’aereo iniziò la sua breve discesa.
Le lamiere del veicolo iniziarono ad inclinarsi a causa della velocità della caduta e il muso dell’aereo era diretto verso il suolo.
Una luce abbagliante acceccò i piloti per la seconda volta.
“Cosa sta succedendo?! Non vedo niente! Sembra che l’aereo stia rallentando la sua discesa…”
“sì ma di poco siamo lo stesso in pericolo! Quella luce mi sembrava provenire da un pokèmon…però non sono riuscito a distinguerlo bene…”
L’aereo continuò la sua discesa senza fermarsi, a causa delle innumerevoli scosse i pezzi di lamiera iniziarono a staccarsi.
Le prime file e la cabina di pilotaggio erano i posti che correvano più pericoli.
Infatti l’aereo si stava schiantando al suolo di muso.
“AAAAAHHHHHHH!!”
SBANG!!
Il volo era finito, il viaggio terminato e il buio aveva avvolto i passeggeri.


ANGOLO AUTORE
Hehehehe! è da tanto che non aggiorno!
Chiedo scusa! Sopratutto a sayan97 che mi ha stressata tutti i giorni! ^-^
I nostri amici si sono schiantati su un isola misteriosa!
Che cosa accadrà?
A presto!
Saluti, MarziaShadowOrchid
 

  
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