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Autore: TonyCocchi    17/10/2011    2 recensioni
Raccolta di one-shot di vario genere riguardanti i 7 anni del salto temporale di Fairy Tail (SPOILER); eventi che forse sono accaduti, magari vorreste vedere, ma che forse non vedrete nel manga, proposti da me.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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fairy tail 7

Ehilà a tutti, miei cari lettori! E così è uscito il capitolo 255 di Fairy Tail, e con esso, le angustie nostre e della gilda sono dunque risolte… Così presto?

Vero, sono contento come suppongo lo siete voi che i personaggi più amati della serie siano vivi e incolumi, ma cavolo, abbiamo iniziato a compiangerli appena 2 capitoli e fa e tutto qui? Tra l’altro, ha senso un salto temporale in cui i personaggi non cambiano? Quasi mi fa sembrare esagerate le mie storie di questa fic…

Non so voi, ma per me Mashima, pur bravo, non è capace di sfruttare al meglio le occasioni messe a disposizione dalle sue scelte narrative…

Oh, beh, almeno mi ha ispirato molto fin quando è durata la parte tragica!

Eccovi quindi il penultimo capitolo, dedicato a un personaggio di sicuro poco appariscente e poco attivo, ma che non ha abbandonato la gilda suo nel momento più cupo! Buona lettura!

 

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

PPS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

 

 

 

“LA RISOLUTEZZA DI NAB”

 

 

 

Nab era il mago che si vedeva più spesso alla gilda.

Nel senso che stava sempre lì, nello specifico, sempre lì davanti la bacheca delle richieste di missione.

Salvo quando si avvicinava l’esame per maghi di classe S, e qualche altra occasione, era difficile vederlo uscire dall’ingresso da cui era entrato la mattina.

“Mhmm…”

Conosceva la bacheca come le sue tasche e meglio, ed aveva un record non invidiabile di ben tre ore a fissare, rimuginare e grattarsi il mento chiuso in solitaria riflessione.

Senza arrivare a scegliere nulla alla fine.
“Ti scervelli come al solito, eh Nab?” fece Jet unendosi a lui.

“Bisogna scegliere con attenzione i propri lavori.”

“Bisognerebbe scegliere in primo luogo…”

In un paio di minuti Jet corse dai compagni di team con un compito fatto su misura per loro.

“Mhmm…”
“ANDIAMO, LUCY! SCEGLIAMONE UNA BELLA DIFFICILE!”

“No, ti prego! L’importante è che mi consenta di pagare l’affitto!”

Né l’urlo, né l’esagitazione di Natsu turbarono il grande e grosso Nab, che invece si concentrò ancora di più!

“Non puoi scegliere con calma come fa Nab?”

“Nab non sceglie con calma, non sceglie e basta…” commentò Gray alle loro spalle.

“QUESTA VA BENE! Happy, acchiappa Erza e partiamo!”

“Aye!”

Lucy corse subito all’inseguimento: “Aspetta! Fammi vedere almeno di cosa si tratta!”

“Niente di tuo gusto, Nab?” domandò il mago dei ghiacci andandosene insieme ai compagni.

“Forse…”

“Umpf! Non starci tutto il giorno.”

“Tranquillo…”

Cinque minuti dopo passò Gazille, diede un’occhiata alle ricompense, scelse quella più alta, senza nemmeno leggere di che si trattasse, e partì senza scambiare una parola.

E Nab era ancora lì…

“Potrei… Però…”

“Vuoi una mano a scegliere?” chiese Lisanna.

“No, tranquilla, io ho bisogno di pensarci a lungo.”
“Ehm, si, lo so…”
Anche lei, pur pensandoci a lungo, ci mise non più di cinque minuti.

“Mhmm… Tutto questo via vai mi fa distrarre… Forse è meglio se le rileggo tutte daccapo…”
E così fece, senza badare alle risatine alle sue spalle, e ai “Il solito buon vecchio Nab!” sussurrati lì intorno.

 

 

Erano passati sei anni da quei giorni.

Si trovava lì da circa mezz’ora, un tempo ancora esiguo per lui.

Davanti a sé i fogli scarseggiavano: quasi nessuno richiedeva i servigi di una piccola gilda, specie con una molto più potente nella stessa zona.

E nonostante questo, Nab era capace di rimanere ore e ore a pensarci, non riuscendo a scegliere quasi mai!

In realtà, i tempi di stazionamento davanti la bacheca si erano ridotti ugualmente.

Ma per un altro motivo.

Si trovava lì da più di mezz’ora ormai. E nessuno, a parte lui, si era avvicinato.

Nessuno in cerca di lavoro, nessuno con cui dire due parole che fossero due, nessuno a rimproverarlo della sua inguaribile pigrizia.

Gli pesava.

Ogni tanto si voltava, e il vuoto che si ritrovava intorno lo induceva a riportare subito gli occhi su quella pressoché vuota bacheca.

“Mhmmm…”

Magari con un po’ più di frastuono avrebbe riflettuto meglio.

Ma era lì da quasi un’ora, e nessuno si avvicinava.

Altro che solo come un cane, solo come la loro bacheca, ora che il mondo li stava pian piano dimenticando.

 

“Sei incorreggibile…”

Max aveva una mano in fronte e scuoteva la testa: “Ma si può sapere come fai?! Ci saranno si e no cinque o sei richieste, ormai le conoscerai a memoria! Prendine una!”

“Le missioni sono cose serie! I rischi e le eventuali ricompense vanno soppesate attentamente!”
“Bah, non cambierai mai!”

 

Ma in quel periodo la gilda aveva problemi più grossi di quel bamboccione improduttivo.

 

“Accidenti…” -sbottò il master Macao, in colloquio col suo consigliere Wakaba- “Si avvicina il momento di pagare la rata a Twilight Ogre e le casse della gilda sono semivuote!”

“Tsk! Ancora non capisco perché avete accettato l’”aiuto” di quei bastardi!”
“Fatti gli affari tuoi, Max!”

Aspetto che il biondo si allontanasse e tornò a grattarsi impotente la testa.

“Siamo messi così male?” chiese Wakaba.

“Abbiamo ancora un po’ di tempo, però… Servirà un miracolo.”

“Allora basterà rimboccarsi le maniche, giusto ragazzi?”

Max era subito corso a riferire al resto della banda, che si era presentata tutta compatta dal master!

“Troveremo quei soldi! Le missioni esistono per questo!” disse Arzack stringendo il pugno.

“Non pagano molto, ma compenseremo col numero!” fece Laki per infondere altro coraggio.

“… Avete ragione.” –il master si alzò in piedi- “Tutti alla bacheca! Andrò in missione anch’io!”

I maghi corsero verso le richieste con una carica colma d’entusiasmo.

“Forza! Prendetene tutti qualcuna! Non importa il compenso o la difficoltà! Dobbiamo completarle!”
“SIIIII!”

E con lo stesso entusiasmo, la piccola Fairy Tail caricò verso la porta… restando bloccata perché era più piccola di quella di un tempo!
“Non spingete!”
Tagliato fuori da tutto ciò, Nab, che vicino la bacheca ci era già, e non aveva avuto bisogno di spostarsi di un millimetro.

“…… Non mi hanno nemmeno preso in considerazione…”

Beh, che altro poteva aspettarsi?
E poi, ormai non c’era più nemmeno un foglio, anche volendo.

Scrollò le spalle e tornò a casa.

 

“Non ce la facciamo…”

Quella frase ebbe l’effetto di una pietra sulla fronte per tutti.

Warren strinse i pugni: “Non è possibile!”
“Anche se abbiamo completato tutte le missioni… Sigh!” sospirò Reedus.

“Io ho saltato i pasti pur di completare le mie!” protestò incavolato Droy.

“Chiudi il becco tu!”
“Mancano ancora 20.000 jewel… E non so proprio da dove tirarli fuori…”

Bisca, Reedus, Jet e gli altri si allontanarono mesti, lasciando al tavolo solo il master e il consigliere a rivedere per bene i conti nel caso di un improbabile errore.

“……”

Nab intanto, seguiva gli avvenimenti dal suo solito posto, immerso con la faccia nell’ombra che proiettava sulla bacheca.

Più che seguire, stava lasciando le cose gli scorressero dietro le spalle. L’attenzione e l’apprensione non bastavano, se non muoveva un dito…

Macao, stufo di grattarsi la testa, si fece venire una nuova idea: “Vendiamo della roba. Forse riusciamo ad arrivarci: ci sono ancora dei cimeli e soprammobili della vecchia gilda, li faremo valutare… Wakaba, dì agli altri se possono contribuire vendendo qualcosa! Muoviamoci!”

L’amico annuì sbuffando un po’ di fumo: “Buona idea. Può essere l’occasione giusta per disfarmi del ritratto di mia moglie, sempre che ci sia qualcuno che voglia portarsi a casa un simile mos… capolavoro…”

“Io venderò il ciondolo di Erza…” sospirò Bisca.
“Ma, tesoro! Te l’ha dato lei in persona! È un ricordo di Erza!”

Nab non riusciva a credere che Bisca volesse separarsi da un regalo lasciatole dal suo idolo in persona. Stranamente, si sentì in colpa.

“Lei avrebbe venduto tutte le sue armature per la gilda no?”

“Ma ci tieni tanto…”

“……”

 

Nab rimase fermo, ad udire la gilda svuotarsi nuovamente.

Ma non del tutto.

Ancora una volta, era rimasto solo lui.

Ancora una volta non l’avevano nemmeno fatto rientrare nei piani, assecondando il desiderio da lui espresso tante volte di essere lasciato in tranquillità a pensare all’incarico più adatto a lui.

 

In realtà, un unico pensiero assordava nella sua testa.

 

<< Sono anch’io parte di questa gilda, o no? >>

 

Come gli avessero dato un calcio nel sedere, sbatté il muso contro la bacheca.

“Che sto facendo?! Fairy Tail è nei guai! Quelli verranno e vorranno i soldi, e se non li avranno sfasceranno tutto quello che ci è rimasto!” gemette lui, passandosi le mani sulla faccia.

“DEVO LAVORARE!”

Prese di getto un foglio…
“No, forse è meglio questo… Però forse quello… ARGH! ALMENO LEGGILI PRIMA!”

Raccolse da terra il primo che aveva strappato e controllò.

 

Aiuto!

Salvate il nostro bestiame da questa feroce manticora!

Ulteriori dettagli: Ha i denti lunghi mezzo metro

 

“…… Questo proprio no!”

Prese un altro foglio e scorse fino alla voce “Ulteriori dettagli”…

 

Zanne lunghe due metri

 

“…… Qual’era quello di prima?”

 

 

Per il resto della giornata, Nab non si fece neanche vedere alla gilda.

Il giorno dopo, arrivò un gruppetto di Twilight Ogre, con a capo quel solito smargiasso di Teebo.

L’intera gilda era schierata fuori per accoglierli, anche in previsione del fatto che, con ancora qualche migliaio di jewel mancanti, la vedevano brutta, se non nera!

“Smettiamola di fare i codardi! Distruggiamoli!”
“Smettila, ragazzo!”

Senza contare Romeo: Wakaba aveva il compito di controllarlo per evitare a tutti i costi che agisse precipitosamente. Purtroppo il ragazzo non desiderava altro. “Cosa odono le mie orecchie? Ti spiacerebbe ripetere, master da due soldi?”

“… Mancano ancora 8000 jewel.”

I quattro sgherri presero a sghignazzare.

“Male, molto male!”

I Twlight si fecero arrogantemente avanti.

“La puntualità nei pagamenti non è di moda di questi tempi, eh? Peccato!”

“Che ne dite ragazzi…” –chiese Teebo- “Come risolviamo la faccenda? Sfasciamo un po’ di cose oppure diamo loro qualche altra chance?”

“Siete fortunati che siamo tanto generosi con gli accattoni!”

“Magari se ci concedono un appuntamento con le loro pupe…” fece uno dei suoi avvicinandosi troppo a Bisca.

“Che ne dici, bellezza?”

Questa rispose premendo l’orlo della canna da fuoco della pistola sulla fronte del malcapitato: “Sono una donna sposata…”

Il doppiamente malcapitato avvertì una seconda sputafuoco sulla sua nuca: “E io sono il marito…”

“Arzack! Bisca! Fermi!”
Bella roba: lui faceva di tutto per impedire al figlio di fare pazzie e invece erano Arzack e Bisca a rischiare di mandare a monte le trattative! E non solo loro: anche Jet, Droy, persino Reedus, di solito calmissimo, erano sull’allerta, pronti a scattare.

Ovviamente, i Twlight avevano già l’aria di chi è pronto a gettarsi nella mischia in qualunque istante.

“Ehi, fatine, cercate rogna?” –Teebo afferrò il suo bastone- “Siete in ritardo col pagamento, proviamo a venirvi incontro e ci trattate così?”

“No, aspetta!”

Non gli restava altra scelta: doveva inchinarsi ai suoi piedi e sperare di calmarlo. Poco importava se la sua reputazione agli occhi di Romeo fosse già bassissima, doveva salvare i suoi amici.

Anche vincendo quello scontro, Twlight sarebbe tornata, e sarebbe stata la fine di Fairy Tail!
“Io…”

 

“FERMIIIIIIIIII!”

 

“?!?!?!?!?!?”
“Chi è quello là?”

“NAB?!?”

Salì i gradini della gilda lentamente e con passo strascicato, sfatto dopo corso fino a quel momento.

Aveva le vesti lacere e sporche di sangue, e lividi dappertutto, di cui uno molto vistoso e gonfio sullo zigomo sinistro che gli sformava un tantino la faccia.

“Anf… Anf… Aspettate…”

Ma aveva anche un sacco sonante di monete tra le mani, e il rumore che produceva aveva subito spento gli avidi animi dei loro aguzzini.

“Nab… Non dirmi che… ?!”

Non vedendolo, e notando i fogli per terra, qualcuno aveva pensato potesse essere davvero partito in missione, ma anche questi speranzosi avevano dubitato potesse farcela sul serio a completarla ed arrivare in tempo.

Invece l’incredibile era accaduto,

Teebo gli si avvicinò, senza degnarlo di uno sguardo, interessato solo al suo carico.

“E quello?”
“Sono stato in missione! È stato difficile, ma ce l’ho fatta! Sono abbastanza da coprire il debito, e ci avanzano anche un bel po’ di jewel per me!”

Teebo gli strappò il sacco da mano: “Grazie! L’extra lo teniamo noi come mora per il ritardo.”

“MA NOOOOOOOOOO! SIGH!”

“Umpf, brave fatine: abbiamo fatto bene a fidarci di voi. Mi raccomando, non ritrovatevi a corto anche alla prossima rata, potreste non essere tanto fortunati! Forza ragazzi, andiamo!”

Teebo e i suoi si incamminarono tutti tronfi e a testa alta, meno quello che aveva avute puntate due pistole per tutto il tempo, che aveva urgentemente bisogno di biancheria pulita...

Uno degli altri invece diede una spallata al già abbattuto Nab, che piombò faccia a terra.

“Ahi… Sigh, e dire che avevo già pensato a come spendere quei jewel!”

“Nab…”

Alzò gli occhi, e gli altri erano lì a sorridergli.

“Scusami: ho pensato che te la fossi data a gambe…” ammise Jet.

“Anch’io…” chinò il capo Romeo in segno di scuse.

“Umpf, ma che darsela a gambe!” –disse Visiter- “Lui è un mago di Fairy Tail!”

“Ben detto, ed ha appena tolto le castagne dal fuoco alla gilda.”

Macao fu ben contento di chinarsi per lui e non per quell’arrogante, di posare una mano sulla spalla del suo coraggioso amico anziché di umiliarsi per un immeritevole avvoltoio.

“Non è stata una missione facile, vero? Grazie, Nab!”

Nab prese a perdere moccio dal naso e acqua dagli occhi: “Master… Sniff!”

Lo aiutarono ad alzarsi e Visiter propose un triplo “Urrà!” per l’eroe del giorno!

“Vi prometto che d’ora in poi andrò in missione più spesso!”

“Uh, vuol dire che per vederti di nuovo attivo ci vorranno… Quanti? Due o tre mesi? Eh eh eh!”
“CATTIVO! UEEEEHHH!”
“Ah ah ah!”

Un po’ punto nell’orgoglio, un po’ deluso per il mancato guadagno, un bel po’ commosso come non mai, Nab piangeva a dirotto.

Un pioggia di “Bravo!” e pacche sulle spalle si riversò su di lui, consolandolo.

 

Passarono effettivamente quasi tre mesi per vederlo strappare finalmente un’altra richiesta, ma nessuno glielo fece pesare.

In fondo, aveva fatto più lui in una sola missione che tutti gli altri nelle loro.
E per la gilda, era certo meglio essere in debito con lui, un pigro ma prode Fairy Tail, che con chiunque altro!

 

 

 

Dai che questa volta vi ho regalato qualche sorriso in più! ^__^

Trattandosi di Nab ho approfittato per alleggerire un po’ i toni dopo tanta pesantezza; dopotutto il momento triste è ormai finito nel manga (anche se, ribadisco, anche troppo presto e troppo facilmente…), e anche il prossimo, l’ultimo, dedicato a Laki Olietta, avrà tinte più chiare.

In fondo a Fairy Tail non importa quanto fai, ma ciò che fai: l’importante è fare.

Nab non ha abbandonato la gilda nei sette anni, e l’ha salvata da una possibile distruzione, rimeritandosi così il diritto di essere un vero membro della gilda. Certo, poi si è un tantino riadagiato, ma uno non cambia mica da un giorno all’altro! XD

Il riscatto è alla portata di tutti, basta volontà!

Al prossimo capitolo, cari lettori!

  
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