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Autore: pandamito    17/10/2011    3 recensioni
« E' il nostro piccolo segreto. »
Raccolta di one-shot su una specifica bromance dei One Direction, la mia preferita e non ci vuole molto a capire qual è. Beh, cosa dovrei aggiungere? Nessuna storia segue un filo, quindi l'unico modo per saperne di più è leggere. Spero vi piacciano.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Bien, questa è la settimana dei compiti in classe, quindi diciamo che farò prima ad uccidermi. Ehm... beh, a volte devo dire così tante cose che poi me ne scordo tutte quand'è il momento di dirle. Vabbè, ringrazio tutti per i complimenti, poi dico che sto organizzando varie nuove fanfiction sui One Direction, che ho molte one-shot da scrivere su questa raccolta e... che dovete iscrivervi a To prove I'm right I put it in a song, perchè sennò non siete fighi e mi vibrano le dita, fRigo. Dopo di questo saluto tutti e spero continuerete a seguirmi. <3





Un fulmine. Due.
E poi subito il rimbombo del tuono.
Che ore erano? Saranno state le sei, massimo le sette del mattino; eppure c’era già qualcuno sveglio a quell’ora: un piccolo gnomo biondo che si aggirava per la casa, indossando al volo un paio di boxer, giusto per non sentir freddo stando lontano dalle coperte. Percorrendo il corridoio sembrava un’anima dannata che vagava in pena per l’inferno, per poi arrivare finalmente alla sua vera meta, ovvero la cucina. Ah, il solito Niall!
Una piccola luce però vi era già ed era quella del frigorifero aperto.
« Che ci fai qui ancora sveglio? »
« Potrei farti la stessa domanda. »
Una figura si alzò in piedi, chiudendo il frigorifero e bevendo dal cartone di latte, facendo piombare il buio lì dentro, se non fosse per i fulmini che illuminavano a tratti la stanza. Aveva fatto tacere il povero irlandese, che ora si vergognava a dire la verità.
« Non riesco a dormire. » ammise un po’ imbarazzato. « Troppi fulmini. »
« Addirittura. » ridacchiava divertito l’altro, contenendosi per non svegliare gli altri. « E pensare che credevo che manco una mandria di elefanti avrebbe potuto svegliarti. »
Niall alzò un sopracciglio, per correggerlo. « Ti sbagli Zayn, quello sei tu. »
Il moro dovette interrompere le risa, purtroppo l’altro gliel’aveva fatta e doveva ammettere la sconfitta. 
« E tu, invece, perché qui? » tornò alla domanda iniziale.
Il mulatto finì un sorso di latte, esitando come stava facendo prima l’amico.
« Stesso motivo. » ammise, dolente.
Il biondo alzò entrambe le sopracciglia, sorridendo per la sua seconda vittoria consecutiva, ma prima che potesse parlare Zayn l’ammutolì con un’occhiata, facendo in modo che si poteva udire solo il rumore della pioggia.
Tic. Tic. Tic.
Questo era il suono delle gocce che si schiantavano contro l’asfalto, per strada. Oltre a questo, però, l’assoluto silenzio, per poi il bagliore dell’ennesimo fulmine ed il conseguente rombo di un tuono, che fece sobbalzare entrambi i presenti. La pioggia aumentò.
« Voglio tornare in Italia. » protestò il pakistano.
Gli occhi azzurri dell’irlandese si posarono su di lui, con un po’ di timore per il boato di prima. Sguardo a cui Zayn rispose col suo solito vizio, spostando poi il viso, guardando altrove.
« Dormiamo assieme? » chiese, cercando di non mostrare il fatto che anche lui si era spaventato.
Subito dopo ricevette una pacca sulla spalla ed un sorriso comprensivo.
Cercando di evitare rumore, strisciarono in camera di Zayn - quella pulita - ed infilandosi subito sotto le coperte.
Qualche secondo e poi si udì un sospiro profondo dal moro, che chiuse gli occhi. Il bianco  latte si voltò a guardarlo, preoccupato di essere rimasto solo.
« Zayn, come faccio a dormire? »
L’altro aprì di nuovo gli occhi e si voltò verso il suo lato, prendendogli una mano.
« Mettiti a pancia in giù, poi chiudi gli occhi e cerca di non ascoltare fuori. »
Il biondino si mise a pancia in giù, non lasciando la mano e voltandosi a guardarlo.
« Notte. » disse Niall, più sereno.
« Notte. » rispose Zayn, dolcemente. 
   
 
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