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Autore: themissingpiece    18/10/2011    1 recensioni
Quando l'unica cosa che ti tiene in vita la vedi morire lentamente tra le tue mani, quando l'ultimo briciolo di amore che hai nel corpo soffia via veloce come il vento, quando tutto quello che ti rimane è un bacio e un 'Ti amo' appena sussurrato.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buooonasera!
Vi chiederete cosa ci faccio qui ancora.. 
Beh, dato che il mio computer si è rotto e non posso continuare la mia fanficion, mi sbizzarrisco con
OS. 
Qui c'è la prima, insomma spero che vi piaccia e che riceva belle recensioni.
A dirvi la verità non so neanche come mi è uscita, l'ho scritta completamente di getto e la dedico a una persona
speciale che mi ha salvata in molte situazioni, che mi è sempre vicina, senza la quale non potrei vivere.
Grazie R.
E grazie a tutti quelli che recensiranno. (L)
G.



I wished my love could save you.





E’ lì di fronte a me.
Non posso dirvi come mi sento in questo momento, è qualcosa di inspiegabile.


Il cuore batte all’impazzata, mi fa quasi male il petto.
Non avrei mai pensato di poter sentire così tanto.
Quando lei è vicino è come se il mio cervello smettesse di funzionare e il mio corpo non rispondesse agli impulsi.
Quando sono con lei sono morto, sì, ma in paradiso.

Ora apre la bocca in un sorriso, non mi sembra di aver visto mai niente di più bello.
Vorrei dirle qualcosa, una qualsiasi cosa, ma dalla bocca non mi esce proprio niente.
Tutto intorno a noi è inesistente, sento solo il mio cuore battere a ritmo, come se fosse una batteria. TUM.TUM.TUM.
E poi ancora TUM.TUM.TUM.
 
Avete mai amato così tanto da fregarvene anche della vostra stessa vita?
Io quando sono con lei vivo una vita spericolata.
Non m’importa di correre rischi per lei, l’importante è che lei ci sia, che io sia con lei, che le sue labbra si possano poggiare sulle mie facendomi quasi morire di tachicardia.
Basta che io posso stringerla a me e il resto non conta.
Se il mio CD è un flop, non conta.
Se le persone smetteranno di amare la mia musica, non conta.
Se la mia famiglia un giorno non mi vorrà più vedere, non conta.
Se gli altri mi deluderanno, non conta.
Se mi dovessero dire che il mondo domani finirà, non conta.
Basta che io muoia con lei, che il mio paradiso sia con lei.
 
Lei mi prende la mano nella sua e sembra mimare un ‘Joe’, ma non ne sarei sicuro, la sua voce è troppo flebile.
La amo troppo. La amo troppo cazzo.
Se ci fosse un modo, una parola, un’espressione che valesse più di ‘’ti amo’’, la userei.
Porto la sua mano vicino al mio petto per farle sentire il battito del mio cuore e a lei scende una lacrima che scende veloce fino alle sue labbra che ora non sorridono più.
Socchiude gli occhi e poi li riapre, il verde delle sue iridi mi fa sentire bene, mi fa sentire completo.
Sento qualcosa di caldo scendere lungo le mie guance e  mi accordo che sto piangendo anche io.
Mi avvicino a lei e sfioro le sue labbra con le mie bagnando anche il suo viso mentre le nostre lacrime si fondono insieme come per magia.

Vorrei non staccarmi, ma sento che a lei manca il respiro.
Respira più velocemente e io mi rendo conto che non manca molto tempo, ma infondo non c’è mai abbastanza tempo.
Ora il mio cuore batte più lentamente anche se sono agitato e frustrato.
E’ come una lunga discesa senza una meta.
La stringo più vicino a me e lei struscia la testa contro di me, mi sento morire.
Non le tolgo gli occhi di dosso. Sorride ancora, è bellissima.
‘’Avrei voluto salvarti, avrei voluto farti amare te stessa come io amo te’’ sussurro.
‘’Ti amo’’ dice lei.
Le sue palpebre sembrano improvvisamente più pesanti e non mi permettono di vedere più i suoi occhi verdi.
La sua mano nella mia improvvisamente perde vitalità come ogni fibra del suo corpo.
Rimango a guardarla finché l’ambulanza non arriva.
L’ambulanza che ho chiamato ormai un’ora fa.
L’ambulanza che ormai è arrivata troppo tardi.
Ma io non le tolgo gli occhi di dosso, la guardo stesa su di me, non sorride più, non piange più, non mi stringe più la mano, non mi dice più ‘Ti amo’.
Guardo le sue braccia piene di tagli e sangue e mi rendo conto che l’amore che le ho dato non era abbastanza, non era abbastanza per farle amare anche se stessa.
Avrei preferito che amasse se stessa e non me.
Non doveva finire così.
 
E’ lì di fronte a me.
Non posso dirvi come mi sento in questo momento, è qualcosa di inspiegabile.
 
  
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