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Autore: mikan93    18/10/2011    3 recensioni
Spero che vi piaccia.
Una strada buia coperta di sassolini, di fronte una villa tetra buia, solo il primo piano era illuminato, nella terza finestra a sinistra si intravedeva una sagoma intenta a spogliarsi, aveva un corpo longilineo e snello, e un seno abbondante, e sul capo aveva delle starne orecchie da gatto.
Ciao
mikan93
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Si muoveva come un automa, per le strade buie e impantanate di quella parte della città ormai dimenticata e popolata  solo da drogati e prostitute.
Sua moglie Nami era andata a finire lì, in quello schifo, se solo l’avrebbero toccata  non avrebbe risposto di se stesso, si sarebbe  fatto anche dieci anni di galera, le sue mani si sarebbero sporcate di sangue solo per difenderla, l‘amava come non mai, sarebbe anche morto per lei, gli  avrebbe dato la sua vita solo per renderla felice, Nami è tutto per lui, e la sua aria, il suo cibo la sua acqua.
Camminava come un soldato mandato a sterminare popoli senza colpe, aveva gli occhi spenti e li viso turbato dalla rabbia e dallo sconforto, le braccia erano stese lungo i fianchi e dalle mani sgorgava sangue per quanto le stringeva le unghie gli avevano lacerato la pelle, come un coltello affilato.
Era agitato come non mai, la vita di sua moglie era nelle sue mani e lui  aveva paura, per la prima volta il grande detective Roronoa Zoro aveva paura.
 
 
Era arrivato alla via indicata Street Tube, sui marciapiedi gente ubriaca e donne con abiti succinti a donarsi a uomini soltanto per soldi.
Si avvicino ad un  capannone  dalle piccole dimensioni, apri il cancello arrugginito vi entro dentro, la porta dietro di lui si chiuse e il buoi prese il sopravvento.
Era buoi non riusciva a vedere niente.
-Hei!! C’è qualcuno
Una sagoma scura si avvicino.
-Detective Roronoa , che bello rivederla!!
Zoro fece un passo avanti quando due energumeni  lo presero per i polsi e lo legarono al muro.
-Lasciatemi, rivoglio mia moglie!!
La l’ombra  si avvicino  e rivelo una figura femminile  con delle forme mozzafiato e un seno prosperoso avvolto in un vestito nero, aveva delle strane orecchie da gatto nere e una maschera rossa  che rivelava solo i caldi occhi color del cioccolato e una chioma scura come il carbone.
-Tua moglie?? Ha si!! Caro Roronoa in questo momento e a fare spese.
Zoro la guardò negli occhi cosi caldi ma allo stesso tempo crudeli, freddi,  capaci di uccidere.
-Non ti credo, fammi vedere mia moglie.
La ragazza si mise un pollice  e l’indice in bocca  e lanciò un fischio ma non successe  niente, allora lei spazientita con le mani sui fianchi, in una posa che lui conosceva bene - chissà per che ma le donne erano tutte uguali- si giro verso  un  immagine che ai suoi occhi è invisibile e con la faccia rossa inizio a gridargli parole oscene, che a quella figura calda femminile suadente non rispecchiava proprio quel linguaggio cosi scurrile.
 
 
Era da più di un ora che ero rimasto solo, avevo  perso la voce a furia di urlare il nome di mia moglie, speravo che lei mi rispondesse o magari facesse un rumore per farmi capire che era lì, ma niente.
Quel posto era deserto, oltre a me non c’era nessuno,  l’oscurità mi aveva inghiottito e portato con se  nel oblio della disperazione. Quando il motore di una macchina lo risveglio da quello stato di torpore.
 
 
Dalla macchina uscirono due energumeni ed aprirono la portiera ad un terzo piccolo e con uno strambo capello con attaccate  delle corna da cervo.
Sembrava più un procione che una persona.
I tre gli si avvicinarono e lo squadrarono dalla testa ai piedi.
-È  lui Roronoa??
-Si signore!!
-Bene! Teach prendimi una sedia!!
 
 
Quante ore erano passate che quei tipi mi stavano torturando??
Mi avevano tratto una trappola , ed ora volevano sapere dove avessi nascosto un certo diamante, che a loro doveva fare molto gola. Mi hanno gonfiato di botte, senza che io potessi difendermi e non sapevo se quei tipi mi facessero ritornare a casa dalla mia Nami, volevano che io dicessi che avevo quel diamante e che glielo avrei dato ma non  gli darò questa soddisfazione anche a costo di farmi uccidere. E poi io quel diamante non c’è l’ho!!
 
 
 
Ero lì a soccombere sotto ai pugni degli energumeni, erano forti, mi avevano rotto un labbro e di sicuro la mia faccia era rovinata, ma non mi importava non gli avrei certo  la soddisfazione di sentirmi lamentare o magari evocare dio per far finire quella tortura.
Quando la voce di una donna  fece fermare tutto. Con l’unico occhio ancora intero la vidi avvicinarsi al finto procione.
-Chopper, non erano questi i piani, avevo detto che non gli dovevate fare del male, e invece vedo che lo avete ridotto uno straccio.
Si avvicino a me e inizio ad accarezzarmi il viso, percepivo il suo tocco delicato sul mio volto.
-Ti fa male??
Non  risposi, mi limitai solo ad annuire.
Vedo che si alza e soglie i nodi che erano stretti attorno ad i miei polsi.
-Ma che cazzo fai??
Vedo il piccoletto alzarsi e strattonarla.
-Quello che mi dice la testa, e ora mi dice di lasciarlo libero quindi?
-Ragazzina non metterti contro di me!!
E l’unica cosa che sentii, e ora sono qui nel letto di casa mia con un braccio ingessato.
Sento la porta della camera da letto aprirsi.
-Ciao tesoro ti sei svegliato??
Si siede sulla sponda del letto e inizia ad accarezzarmi e a baciarmi.
-Ho avuto tanta paura sai? 
Inizia a piegare dei vestiti.
-Ti ho trovato steso vicino alla porta, ma chi ti ha ridotto cosi??
Mi rivolse uno  sguardo da “se lo predo lo ammazzo”
-Nessuno, non preoccuparti.
-Non devo preoccuparmi?? Ritorni cosi a casa e non devo preoccuparmi??
Mise il broncio e si volto stizzita verso la finestra.
Feci un piccolo sorrise e m avvicinai a lei e l’abbracciai da dietro ed appoggiai il volto nel incavo del suo collo e inizia ad aspirare il suo profumo dolce,sapeva di mandarino.
-E poi ora dovresti essere felice.
-E perché ma??
-Mmm… ho tanto tempo da dedicarti.
 
Lei fece un piccolo risolino, lui la prese la bacio, ma questo non era un bacio qualunque, era carico di passione di tristezza e paura.
Paura di non poter la rivedere.
L’ appoggio sul letto con delicatezza, e quella notte per loro era stata speciale anche per Nami. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questo capitolo l'ho scritto mentre la prof. di italiano spiegava l'illuminismo ( che trovo estremamente noioso =_=)
spero che vi piaccia
ciao un bacio
mikan93
  
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