One Piece/All'arrembaggio!, 'Despite it all...' di My Pride su EFP Fanfiction

Despite it all Titolo: Despite it all...
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 631 parole ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji Black-Leg [ ZoSan ]
Genere: Generale, Commedia, Vagamente Sentimentale, Vagamente ironico o assurdo?
Rating: Giallo / Arancione (Forse per il linguaggio, boh...)
Avvertimenti: Shounen Ai, Slice of Life, What if?
Winter Challenge: 10° Luogo › Piazza di un paesino di montagna
Vitii et Virtutis: Accidia › Apatia
Binks Challenge: 52° Cittadella o villaggio innevato › 58° Indolenza
Prompt: 10° Argomento: Sentimenti › Apatia

ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    «Che cosa aveva detto Nami-san?» cominciò Sanji in tono pacato e tranquillo, gli occhi azzurri scorrevano guardinghi sullo scenario che aveva davanti, quasi volesse ricordarne ogni minimo particolare, dagli edifici che si ergevano alla sua destra alle pietre bianche che componevano la strada lastricata e che, alla calda luce del sole pomeridiano, brillavano come tanti piccoli diamanti grazie al ghiaccio che le ricopriva.
    Continuando a guardare la piazza innevata dinanzi a sé, le braccia incrociate al petto e il viso atteggiato ad un'espressione quasi altezzosa, Zoro si limitò a dire, «Di andare a prendere la legna».
    «Uhm», fece tra sé e sé il cuoco, traendo una lunga boccata dalla sua sigaretta come se nulla fosse prima di colpire con un calcio ben assestato lo spadaccino dietro alla nuca, che si portò prontamente le mani al punto colpito e si accasciò su se stesso, dolorante. «Allora mi spieghi come diavolo abbiamo fatto a trovarci in un pasticcio del genere, dannata testa d'alga?!» soggiunse in tono isterico, ignorando le occhiate atterrite che gli vennero lanciate da una povera coppietta che passava di lì per caso. «Questa è l'ultima volta che ti faccio andare avanti!»
    «Ma che diavolo ti prende, idiota d'un cuoco?!» sbraitò in risposta lo spadaccino, osservandolo dal basso della posizione in cui si trovava.
    Sanji gli riservò un'occhiata di pura irritazione. «Sia chiaro, marimo, in giro con te non ci vengo più», sbottò, mordicchiando nervosamente il filtro della sigaretta prima di portarsi entrambe le mani al petto con fare teatrale. «Sarei potuto restare alla baita per scaldare Nami-san e Robin-chan con il mio amore, accidenti!»
    Dopo averlo fissato ancora con estrema attenzione, Zoro si alzò e, spolverandosi i calzoni dalla neve, lo superò senza tanti complimenti, non riservandogli nemmeno un'occhiata. «Bravo, la prossima volta fallo».
    Nel sentire quella risposta, però, Sanji si ricompose tutto d'un tratto e assunse un'espressione piuttosto seria, aggrottando la fronte. Ma come... nemmeno un piccolo accenno di gelosia, quello stupido spadaccino? Che diamine significava tutta quell'indolenza, adesso? Che quell'idiota d'un marimo fosse un tipo apatico lo sapeva ormai da anni, però... dannazione, se lui faceva l'imbecille pensando ad una donna, pretendeva almeno un minimo di possessività, da quel cretino. Invece l'aveva semplicemente mollato lì come se nulla fosse, senza nemmeno accertarsi che lo stesse seguendo. Certe volte si domandava perché andasse ancora dietro a quello stupido marimo se poi non dimostrava di tenere a lui.
    Troppo preso da quei suoi scombussolamenti mentali e dalle sue stupide paranoie, non si accorse dello sguardo dello spadaccino, che lo osservava con fare vagamente scettico. «Che diavolo ci fai ancora lì imbambolato, cuoco?» lo richiamò, con il colletto del pesante giaccone a coprirgli di poco il viso per proteggersi dal freddo. «Ti buscherai un malanno se te ne stai fermo come un cretino».
    Non era di certo il massimo della romanticheria, quella, ma Sanji apprezzò comunque lo sforzo. Se fosse stato il modo in cui lo spadaccino aveva incurvato le spalle - grattandosi poi dietro al collo con una mano come se fosse a disagio - o lo sguardo rivolto altrove come se stesse osservando distrattamente un punto indefinito, non seppe dirlo; però sollevò di poco gli occhi al cielo e sbuffò ilare qualche istante dopo, ficcandosi le mani nelle tasche prima di raggiungere l'altro. «Quando ti preoccupi per me sei quasi spaventoso, marimo», rimbeccò.
    A quel dire, Zoro spalancò di poco la bocca e lo fissò, distogliendo poi in fretta lo sguardo. «C-Cosa ti fa pensare che io mi preoccupi per te, stupido cuoco?» sbottò, probabilmente anche per scacciare quella strana sensazione che aveva cominciato ad avvertire per chissà quale motivo. Forse per essere stato colto in fallo, conoscendolo. Però Sanji sorrise nuovamente, traendo una bella boccata dalla propria sigaretta prima di incamminarsi.
    Beh... nonostante tutto lo amava, quel bastardo.

_Note inconcludenti dell'autrice

Parto dicendo immediatamente che questa storia può benissimo collegarsi a White moments in Winter: Four years later, giacché gli avvenimenti qui raccontati accadono un paio di giorni dopo.
Ho pensato che fosse perfetto unire il prompt baia di montagna con piazza di un paesino di montagna ;)
Inoltre, questa volta l'immagine del titolo è stata fatta interamente da me - è il primo disegno su One Piece che ho fatto, sono elettrizzata perché non riesco ancora a capire bene come fare i volti e mi vengono all'Arakawa, ah ah ah -, e se per caso volete vedere la versione ingrandita, potete trovarla qui: Despite it all
Come sempre, commenti e critiche sono ben accetti :3
Alla prossima. ♥

Messaggio No Profit
Dona l'8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni.
Farai felici milioni di scrittori.