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Autore: Alice_xD    19/10/2011    2 recensioni
(Dal capitolo 18.)
Ti prego svegliati.
Sono qui Draco non me ne andrò mai.
No, tu sei morta.
Il tuo cuore batte ancora?
Sì.
Allora non sono morta.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Remember Me'
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La battaglia si fermò in quell'istante.
Draco vide il corpo di Amelia steso a terra priva di vita.
Sentì il cuore smettere di battere. Lacrime copiose scesero dai suoi occhi, ma non era capace di emettere alcun suono.
Si accasciò a terra vicino a lei e la scosse. "Svegliati", sussurrò anche se sapeva che era inutile.
Gli prese la testa e l'appoggiò sulle sue gambe. Gli baciò la testa, le palpetre, le guancie ed infine la bocca.
Non vide nè sentì Bellatrix ridere.
Non sentì l'urlo della McGrannitt.
Non sentì Blaise accasciarsi vicino a lui e iniziare a piangere.
Non sentiva niente.
Neanche il suo cuore che aveva smesso di battere nello stesso momento in cui Amelia era morta.
Amelia è morta.


Gli occhi argento di Draco in quel momento erano ghiaccio, puro ghiaccio.
Quando alzò lo sguardo su Bellatrix, che non la smetteva di ridere, lei si fece seria e in un brivido di freddo le percorse la spina dorsale.
"Che cazzo hai fatto?". Draco dovette scandire ogni parola per controllare la rabbia che in quel momento provava.
Lei fece un risolino. "Dovevi morire tu al suo posto, Dracuccio. Ma alla nostra Merope le piaceva fare la martire", rispose.
Draco si alzò lentamente, molto lentamente perchè ogni singolo centimetro che lo allontanava dal corpo di Amelia era come un pugnalata.
Impugnò saldamente la bacchetta, talmente tanto che le nocche gli divennero bianche.
Iniziò così lo scontro fra i due.
Draco attaccava e si difendeva, seguiva l'istinto della rabbia che sentiva e non poteva più controllare. Anche Bellatrix era brava, ma non quando Draco.
Stava per cedere quando una luce splendente scaturì dal corpo di Amelia propagandosi oltre i cancelli di Hogwarts.
Draco guardava biasito quello che stava succedendo.
Quando la luce raggiunse il suo massimo spledore si ritirò velocemente, come se fosse stata risucchiata da un buco nero.

Amelia aprì gli occhi e i suoi polmoni furono riempiti di aria fresca.
Cosa era successo?
Un attimo prima era immersa nell'oscuritò poi una luce l'aveva rapita, e ora questo.
Si alzò a sedere e immediatamente incontrò gli occhi ghiaccio di Draco che la guardavano sorpresi.
"NOOOOO!", l'urlo di Bellatrix fece voltare sia Amelia che Draco.
Quest'ultimo non ci pensò un secondo.
"Avada Kedavra!", gridò con tutta la forza che aveva in corpo.
L'ultima cosa che Bellatrix Lestrange vide sulla terra fu un lampo di luce verde.

Quando il corpo di Bellatrix toccò terra la battaglia riprese.
Tutti ripreso a combattere tranne due innamorati che si guardavano negli occhi senza muoversi.
Era immobili nelle loro posizioni perchè nessuno dei due voleva rompere quel sogno, perchè doveva essere un sogno.
Nel momento in cui Draco fece un passo in avanti, Amelia balzò in piedi e corse stringendosi fra le sue braccia.
Draco la teneva stretta a sè, non voleva lasciarla andare.
Iniziò a baciarle i capelli, le palpetre, le guancie e infine la bocca come poco tempo fa.
Amelia rispose con passione a quel bacio che le era già mancato.
Quando i loro polmoni protestarono in mancanza d'aria si dovettero separare, ma i loro occhi erano ancora incrociati.
Calde lacrime iniziarono a bagnarle il viso, ma nessuno dei due si degnò di asciugarle.
"Ho..avuto..tant-a paura di non rivederti più", disse lei con la voce rotta dal pianto.
"Shh..sei qui ora, sei qui", sussurrò Draco poco prima di riallacciare le loro labbra.
"E non me ne andrò più", sussurrò lei.

"Ma cosa è successo?", chiese Draco stringendo Amelia al petto.
Erano nell'ufficio di Silente.
La guerra era finita già da un'ora e tutti erano in Sala Comune a festeggiare, per fortuna le loro perdite si erano limitate a due o tre persone, ma che avevano lasciato un vuoto nel cuore delle persone a loro care.
Il vecchio si grattò la barba pensando fino a quando i suoi occhi non si fermarono sulla spilla di Amelia.
"Tesoro, mi daresti la spilla?", chiese. Amelia aggrottò le sopracciglia, e senza replicare gliela mise in mano. Lui la studiò per quello che hai ragazzi parve un secolo.
Alzò gli occhi e incontrò quelli di Amelia.
"Questa spilla è fatta di magia, magia pura. Chi te l'ha data?", chiese.
"Blaise, ma lui mi ha detto che l'aveva trovata in giro in per il castello", rispose.
"Perchè te l'ha data Blaise?", chiese Draco un pò geloso.
Lei gli sorrise amorevolmente. "Ha detto che quando l'ha trovata il colore gli ricordava i miei occhi", rispose dandogli un bacio sulla guancia.
"Beh, è stata questa spilla a salvarti, non chiedermi come perchè è una magia molto potente che solo alcuni riescono a fare", disse.
Entrambi i ragazzi annuirono e dopo averlo salutato uscirono.
"Non mi importa, la cosa più importate è che tu sia qui", leidisse Draco baciandola.
Lei rispose immediatamente al bacio.
"Sì e questa volta non ti libererai di me tanto facilmente", gli disse prima di riunire di nuovo le loro labbra.

Quando i ragazzi uscirono dall'ufficio di Silente, quest'ultimo si strofinò gli occhi, ormai stanchi.
"Hai rischiato molto, Cassandra", disse.
Il fantasma della donna comparve improvvisamente al suono del suo nome.
"Non potevo fare altrimenti, Albus. Non potevo rischiare che Amelia fosse uccisa", rispose con voce un po' dura.
"Nessuno ti biasima, Cassandra. Comunque è stata una bella trovata quella della spilla", commentò il preside sorridendo dolcemente alla sua ex allieva.
Il fantasma rispose al sorriso. "Finalmente è tutto finito, Albus", sussurrò la donna con un'espressione di pace in volto.
"Ora posso andarmene", disse e sorrise per l'ultima volta al preside.
La luce dello spirito diminuì sempre più fino a scomparire definitivamente, lasciando nell'aria un profumo di rose.
"E' veramente tutto finito", sussurrò Silente con un nuovo sorriso.

**************************

Due anni dopo.

"Vuoi tu prendere la qui presente, Amelia Cassandra Silente come tua legittima sposa?", chiese il Ministro.
Draco prese un respiro profondo. "Sì, lo voglio", rispose.
Il Ministro si voltò verso Amelia. "Vuoi tu prendere il qui presente, Draco Lucius Malfoy come tuo legittimo sposo?", chiese.
"Sì, lo voglio", rispose emozionata facendo un timido sorriso.
"Scambiatevi gli anelli", disse.
Draco si voltò verso Blaise che gli consegnò un anello argentato ripieno di diamanti e lo infilò nell'anulare.
Amelia gli sorrise. Si voltò e prese l'anello, anche quello argento solo con una sola pietra al centro, da Hermione e la infilò nell'anulare di Draco.
"Bene, io Kingsley Shacklebol
, Ministro della Magia vi dichiaro marito e moglie, congratulazioni. Draco puoi baciare la sposa", finì.
Draco si avvicinò, le accarezò il volto dolcemente e poi posò le sue labbra su quelle di lei.
In quel momento, l'unica cosa che pensò fu: Mia. Ormai sei mia.

****************
Un anno dopo.

"Signor Malfoy?", chiese un'infermiera.
Lui annuì preoccupato.
L'infermiera gli rivolse un sorriso dolce.
"Venga a vedere come sta sua moglie e..suo figlio", disse facendogli segno di entrare in una porta.
Figlio? Ho un figlio!, pensò con il cuore che gli si riempiva di gioia.
Quando entrò vide Amelia con i capelli in disordine, lo sguardo stanco ma gli occhi orgogliosi, puntati verso un esserino minuscolo che teneva in braccio.
Draco le si avvicinò e Amelia alzò lo sguardo verso di lui.
"Amore, abbiamo un bambino", sussurrò per non svegliare il bambino.
Lui annuì. Non riusciva a spiccare parola.
"Dai il benvenuto Draco a Scorpius Draco Malfoy", disse.
"Scorpius", ripetè Draco con orgoglio.
"Prendi", disse Amelia mettendolo nelle sue braccia dolcemente.
In quel momento Draco sentì di essere la persona più felice del mondo.

************************
Sei anni dopo.

"Bambini, state con lo zio Blaise e la zia Luna..capito?", chiese Draco mentre uscivano dalla porta.
Scorpius di sei anni e il piccolo Orios di tre anni annuirono stringendo forte la manina del loro zio preferito.
"State attenti bambini!", gridò Amelia stringendosi la pancia.
Attraversarono velocemente il parco per andare al San Mungo.
"Ti avverto, Draco. Credo che questa volta sia una bambina e si chiamerà Ariel", disse Amelia prima di urlare di nuovo di dolore.

**********************

"Come vuoi chiarmali?", chiese Amelia stringendo uno dei due gemelli.
Questa volta la sua previsione era sbagliata: anzichè un maschio e una femmina, erano nati due bellissimi bambini.
Draco sembrò pensarci su. "Leo e Apus. I miei due gemellini", rispose sorridendo.
 
*********************

Tanti, tantissimi anni dopo, Draco e Amelia morirono felice con la distanza di un'ora soltanto l'uno dall'altro.
Morirono, lasciando ai loro dodicini figli e quattordini nipotini una vita piena di gioia, serenità e amore.


THE END!
 

LA MIA STORIA HA FINALMENTE CONCLUSO.
NON POSSO CREDERCI!!
VORREI RINGRAZIARE LE PERSONE CHE MI HANNO SEGUITO FINO ALLA FINE, A LORO GRAZIE!! <3

  
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