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Autore: MissCherie    19/10/2011    2 recensioni
Lui era così bello in quel momento , così vicino che potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra che pizzicavano frementi di un contatto più intimo , così silenzioso che faceva rendere quel momento magico [...] Lo guardai negli occhi cercando di scovare un segno di pentimento , ma invece lessi solo .. desiderio e quella cosa mi fece talmente scombussolare che decisi di colmare quelle distanze poggiando le mie labbra sulle sue che risposero al contatto baciandomi a sua volta . Era ustione , era smania , era desiderio ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 20

 
Giovedì Pomeriggio

Someone like you

 
Odiavo che mi ignorasse dopo quello che era successo. Odiavo che mi aveva fatta sua solo per togliersi una fissa. Odiavo che dopotutto lui mi aveva dato tutto tranne il suo cuore . Lo guardavo ridere e scherzare con gli altri in piscina e un tremendo nodo allo stomaco mi aveva attanagliata . Ero innamorata di te e tu mi trattavi così? Mi evitavi ? Perché non mi parlavi, non mi guardavi ? Perché quando ero nei paraggi cambiavi direzione? Perché … ? Troppe domande senza una risposta. Mi sentivo così confusa che avevo voglia di spaccare tutto e mettere fine a questo stupido sentimento. Ma sapevo che non potevo . Ormai lui mi era entrato dentro con i suoi modi, i suoi sorrisi , i suoi occhi … e la cosa che odiavo era che non potevo averlo. Non potevo dire , finalmente , che era mio e basta . Era sempre lui nei miei pensieri, sempre lui che mi confondeva, sempre lui che mi sconvolgeva l’animo e il cuore. Mi sentivo male mentre tu guardavi le altri e ridevi proprio come facevi con me , le guardavi proprio con gli stessi occhi che mi avevano amata quella sera . Una sera dove per la prima volta ti ho sentito mio , una sera dove io ero tua .. Perché mi ero messa nei pasticci di nuovo? Erano passati solamente  tre giorni dall’ultima volta che avevamo fatto l’amore e tu mi avevi ignorata come se non era successo nulla, come se quella sera non era maiesistita ..  
Dimentica tutto …
Ancora quelle due parole che mi rimbombavano nella testa. Ma come facevo a dimenticare? Come!? Doveva capire, doveva sapere che per me non era facile tutto questo! Doveva sentire fin dentro di sé che io non riuscivo ad ignorarlo perché, diamine, il mio cuore era suo! Lo osservavo, dal bordo piscina, mentre rideva e schizzava acqua alle ragazze come se il peso di quello che era successo non gli faceva nulla . Avrei tanto voluto entrare in acqua e abbracciarlo, baciarlo, passare le mie timide mani nei suoi capelli bagnati e giocherellarci come mi piaceva fare. Volevo vedere il suo sorriso solo per me, i suoi occhi solo per me .. ma non era possibile. Mi sentivo come in un film. Lui era il protagonista ed io l’alunna che lo guardava all’infuori di quel piccolo schermo . Intoccabile, impossibile … Strinsi gli occhi soffocando un gemito di sofferenza e poi sentì qualcosa prendermi le caviglie e sobbalzai. Due occhi nocciola e caldi mi stavano scrutando mentre le sue labbra erano increspate in un sorriso tenero.

<< Non vieni a farti il bagnetto, bambina?>> mi schernì ridendo e io gli feci la linguaccia. Con lui ormai mi sentivo bene, era simpatico , carino e mi dava tutte le attenzioni del mondo cosa che lui non aveva più fatto. Diego non era semplicemente un mio conoscente , Diego mi aveva aiutata a ritirarmi su dal mio stato d’animo, mi aveva tenuto compagni in quei giorni d’inferno. Era più di un conoscente qualsiasi, era un vero amico in tutti i sensi. E chissà come avevo visto in lui un certo interesse per Sonia .

<< Non ci penso nemmeno!>> sbottai e poi risi piano contagiandolo. Gli toccai la guancia perché quando sorrideva diventava dura e paffutella e mi piaceva tanto. Non mi accorsi che si era avvicinato notevolmente al mio viso finché non sentì il suo respiro caldo sulle mie labbra. Ma che diamine voleva fare? Deglutì imbarazzata mentre sentivo gli occhi di tutti addosso. Ma sentivo soprattutto i suoi  bruciare sulla mia pelle facendomi arrestare il respiro. Perché anche solo con uno sguardo mi facevi sentire una stupida? Una stupida innamorata?

<< Calma .. dammi retta >> mi disse ed io non capì che cosa voleva dire, ma quando improvvisamente sentì due mani scansarmi da Diego, il respiro mi si smorzò in gola e sentì gli occhi bruciare. Andrea … .

<< Che cazzo fai?!>> disse digrignando i denti il diretto interessato e Diego sorrise soddisfatto.

<< Che c’è? Sei geloso? >> lo schernì e poi si mise a ridere. No, Diego, stai giocando con il fuoco … ti prego, non bruciarti … Sentì Andrea sbuffare rumorosamente spazientito e poi mi prese per mano facendomi alzare e scontrare contro il suo petto . Subito il suo profumo mi  inondò le narici, subito un senso di completezza mi avvolse. Mi sembrava di stare a casa, lui era la mia casa, lui era sempre stato la mia felicità … una felicità impossibile, una felicità colmata da un amore che mai sarebbe sbocciato.

<< Geloso? Di lei? Sei fuori strada … >> sibilò, ma quella frase sembrava così tanto una scusa che infatti Diego scoppiò in una fragorosa  risata provocando in me dei brividi. Sentivo la sua pelle bruciare a contatto con la mia e provai a scansarmi con scarsi risultati. Mi teneva così stretta da farmi male, così stretta che mi sembrava non volesse lasciarmi andare più … ed era proprio quello che volevo.

<< Ma ti rendi conto di cosa le hai fatto passare?>> disse il mio amico uscendo dalla piscina. Strabuzzai gli occhi.No , Diego, ti prego non dirglielo .. non voglio che mi prenda in giro un’altra volta, non ho più la forza di reggere le sue parole troppo pesanti per il mio cuore carico di false speranze … .

<< Diego … basta >> sussurrai e lui alzò i suoi occhi inforcandoli nei miei facendomi sentire piccola. Sembrava arrabbiato e deluso , un misto che nemmeno io sapevo cosa era.

<< Lasciala stare .. Lei è … >> disse Andrea ma si fermò di botto lasciandomi con il fiato sospeso ed un cuore che, ahimè , batteva peggio di una locomotiva a vapore! Pensai improvvisamente ad una cosa .. chi era lui per dire al mio amico di lasciarmi stare? Chi era lui per aggredirlo e trattare me da perfetta sconosciuta?

Il ragazzo di cui sei innamorata …

Si, ma in quel momento lui non era innamorato di me , lui non aveva nessuna priorità su di me!

<< Cosa? Tua? Lo sono stata , Andrea .. e mi hai fatto stare così male che io tua non voglio esserlo mai più .. >> sussurrai e mi scansai quando la sua presa si fece più debole per le mie parole. Avrei tanto voluto guardare quegli occhi che mi facevano perdere la testa, ma sapevo che avevano un brutto ascendente su di me … .

<< Non sono un giocattolo , non puoi venire qui e urlare contro Diego! Cazzo, mi hai ignorata per tre giorni ed ora, solo perché un ragazzo si è avvicinato, ti senti in diritto di marcare la tua proprietà? Ti senti in diritto di prendere in giro questa ragazza innamorata, è? >> dissi tra le lacrime e sentì le sue mani sulle mie spalle e il suo respiro all’altezza dei miei capelli.

 Allontanati … ti prego .. mi fai ancora più male … .

<< Non ti ho mai presa in giro e per quanto mi costi ammetterlo … odio il fatto di starti lontano, odio che io non sia più nei tuoi pensieri, odio che tu abbia pianto e stai piangendo per un coglione come me che si merita solo un cazzotto in faccia e nient’altro. Mi sono affezionato a te così tanto che la paura mi ha assalito, ma credo di essermi … niente >> mi disse mentre sentivo la sua voce leggermente incrinata . Un singhiozzo sfuggì al mio controllo .Non ce la facevo più  a sentire altre sue parole .. così mi gettai tra le braccia di Diego che continuava a guardarlo. Lo vedevo studiarlo, con sguardo intimidatorio … . Ma sentivo anche il mio cuore continuare a frammentarsi per altre delusioni. Perché il secondo amore doveva fare più male del primo?

Perché tu lo ami davvero Andrea … .

 Scoppiai a piangere per quel pensiero , perché capì che era vero, che quel sentimento era molto più grande e molto più intenso e lo stavo sprecando per lui …

<< E’ meglio che la lasci stare >> gli disse Diego e sentì un cambiamento d’aria . Andrea si era avvicinato . Mi strinsi ancora di più al mio amico pur di non toccarlo , pur di non sentire il suo profumo invadermi …

<< Se le voglio bene e se ciò che faccio è per farla stare meglio, allora si .. la lascio stare .. >> disse e poi lo sentì andare via da me ,via da me per sempre

****************************

 
Sabato sera
 
L’aria fresca e dolce di quella sera faceva svolazzare leggermente i miei lunghi capelli mori , lasciati liberi sulle spalle coperte soltanto da un maglioncino color perla. Sentivo sotto le dita delle mie mani, la consistenza leggera della sabbia . I granellini mi solleticavano le gambe nude mentre il fuoco davanti mi riscaldava dolcemente. Una sera, l’ultima sera in quella bellissima isola chiamata Sardegna , e il giorno dopo saremmo dovuti ripartire per tornarcene a casa e ricominciare la solita vita. Una routine alla quale avrei fatto a meno di tornare. Scorsi i volti dei miei amici che ridevano e scherzavamo attorno a quel fuoco come se tutto andava alla grande. Eppure loro non avevano la paura di sentirsi dispersi. Io ero dispersa, dispersa nel cuore, nell’animo e tutto per amore. Continuavo a guardare Judith accanto a me con il cellulare in mano e lo sguardo puntato in quel piccolissimo schermo che sorrideva. Aveva chi l’amava veramente, aveva qualcuno su cui contare … Ed ero maledettamente gelosa di questo. Dopo quella sera io e lei avevamo chiarito e parlato di quello che era successo . In un certo senso ci eravamo riavvicinate come una volta e non potevo che essere felice per ciò. Sapevo che non potevo essere arrabbiata con lei , dopotutto era come una sorella, come se era del mio  stesso sangue. E Mariah? Beh lei era la ragazza più libertina del nostro trio. Non si faceva scrupoli a dire quello che le passava per la testa e quando mi aveva chiesto scusa , quasi con le lacrime agli occhi, avevo capito che diamine non potevo perderle solo per un mio capriccio. Dopotutto si erano allontanate da me per aiutarmi e si incolpavano per non essermi state accanto in quei giorni . Io non riuscivo a dargli la colpa perché in quella settimana avevo capito più cose. Se prima avevo avuto la voglia di combattere per quello che realmente sentivo, ora avevo solamente la voglia di lasciare tutto e ricominciare dall’inizio. Sobbalzai quando sentì qualcuno sedersi al mio fianco e vidi due occhi nocciola
sorridermi caldamente.

<< Un falò sulla spiaggia, che trovata è? >> sbottò Diego grattandosi la nuca mentre uno sbuffo usciva dalle sue labbra arricciate. Sorrisi.

<< Che pretendevi? Uno spettacolino privato? >> dissi scherzando e il ragazzo mi guardò maliziosamente per poi scoppiare a ridere per quella cavolata uscita dalle mie labbra. I professori avevano deciso di lasciarci liberi per quella sera , ovviamente niente discoteche e pub visto che in quella settimana ci eravamo dati parecchio da fare.

<< La bella Sonia dov’è? >> mi chiese scrutando intorno .

<< Veniva dopo con .. Darvo >> risposi sospirando e lui annuì solamente senza cercare di approfondire . Sonia mi aveva detto che lui si era offerto di aiutarla ad andare a prendere la cena in pizzeria visto che parlava italiano e ovviamente lei non poteva rifiutare . E dire che mi ero immaginata una cena a base di Marshmallow … E proprio in quel momento, vidi i due diretti interessati arrivare con diversi cartoni di pizza pronti ad essere aperti e mangiati. Sentì immediatamente il mio cuore accelerare i battiti . Distolsi lo sguardo di scatto e mi soffermai a guardare le scintille fiammeggianti e rosse del fuoco . Ormai era davvero tutto finito ed io non potevo fare nulla per tornare indietro. Ricominciare? Si, era quello che avevo voglia di fare dopo quella sera. Basta piangere, basta sentirsi un nulla … Dovevo divertirmi e se un ragazzo non mi accettava? Pazienza! La vita andava avanti, diamine! Eppure per me non era così. Sapevo che non potevo dimenticare quegli occhi tanto facilmente, quelle labbra, il suo profumo. Ancora le notti mi svegliavo su quelle lenzuola che erano state partecipi della nostra prima volta insieme e piangevo, silenziosa, mentre i ricordi mi assalivano prepotenti.

<< Una margherita, no? >> la sua voce , il suo profumo , il suo tocco e di nuovo mille ricordi mi assalirono velocemente facendomi perdere per un attimo il respiro. Eravamo amici, no? Dopo quel pomeriggio in piscina era cambiato. Era … dolce come un amico. Ma a me questo non bastava … .

<< Ehm .. si , ma io non l’avevo ordinata >> balbettai portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio decisa poi a voltare lo sguardo incontrando il suo verde e bellissimo fissarmi intensamente. Andrea mi sorrise abbassando per un attimo gli occhi e poi li riportò nei miei facendomi vacillare e sospirare.

Quanto sei bello …

Con solo quella giacca di pelle a coprire le tue ampie spalle calde e possenti, la tua schiena perfetta e liscia, il tuo petto muscoloso e profumato …

<< Lo so, ma non volevo che rimanevi senza cena >> mi rispose soltanto mettendosi a sedere davanti a me sulla sabbia . Deglutì prendendo titubante il cartone di pizza sibilando un “ Grazie “ al sottoscritto che mi sorrise dolcemente prima di mordere il suo pezzo con salsicce e mozzarella.

<< Oddio, ma è buonissima! >> dissi con gli occhi spalancati dallo stupore e Andrea ridacchiò avvicinandosi pericolosamente a me, ma quando vide che ero agitata ritornò al suo posto tossicchiando in leggero imbarazzo. Era così … strano parlare con lui dopotutto quello che era successo.

<< Devo dire che non mi sono lamentato della cucina americana in questi mesi . Peccato che adesso dovrò riabituarmi a quella italiana >> disse mangiucchiando ed io sentì un groppo allo stomaco pervadermi. Strinsi le labbra e abbassai lo sguardo indecisa se andarmene o mettermi a piangere come una bambina davanti a lui. Cazzo, già mi mancava adesso chissà tra due mesi quando sarebbe partito … . Lontano da me , non avrei mai più rivisto i suoi bellissimi occhi. Come potevo vivere senza avere la sua presenza? Almeno quella …? Sentì una mano avvolgere la mia e deglutì quando capì che era la sua. Calda e affusolata.

Prendimi , sono tua …

Avrei voluto gridarlo, avrei voluto spaccare il Mondo pur di far avverare quella frase … Alzai lentamente gli occhi nei suoi e li trovai, attenti e vigili a scrutarmi mentre il suo respiro si infrangeva contro il mio sconvolgendomi. Un solo spostamento e le sue labbra si sarebbero posate sulle mie infrangendo ogni buon proposito di ricominciare tutto dall’inizio. Lui era la mia acqua, il mio pane, il mio stesso respiro .. Lo amavo e lo avrei amato per sempre perché era una cosa che sentivo dal profondo del mio cuore. Lui era la mia essenza e mi aveva fatta crescere. Mi aveva fatto innamorare di nuovo ,peccato della persona sbagliata.

<< Ti voglio bene , più di quanto tu possa credere Arianna .. Non voglio perderti dopo tutto quello che abbiamo passato insieme e credo che sia giunto il momento di dirti una cosa … >> mi sussurrò dolcemente carezzando , con il pollice, il dorso della mia mano facendomi rilassare . Cullandomi nel suo respiro, cullandomi con il suo profumo, con il suo bene che mi trasmetteva.

Curami dal tuo amore .. liberami ..

Un battito in meno, gli occhi che si guardavano ,che si scrutavano, le labbra che aspettavano di parlare, le orecchie tese … e poi quando si decise a prendere parola, un urlo lo fece scansare di scatto e tutto quel calore scomparse provocandomi un vuoto dentro . Volevo morire, volevo scomparire in quell’instante e urlare contro il Mondo. I miei occhi erano pesanti e non potevano reggere la vista di quello che stavano vedendo. Giulia … un bacio a fior di labbra … Andrea ..

Basta …

Mi alzai scatto, decisa ad andarmene da lì, a correre per sentirmi libera senza pensieri. Ero stufa. Stufa di continuare a sperare che lui potesse provare i miei stessi sentimenti! Sentivo le lacrime scendere copiose sul mio viso ormai pieno di cicatrici che non potevano andarsene facilmente , non senza che le avessi dimenticate in qualche modo. Piangere poi per chi? Per uno stronzo che dice di volermi bene e poi se ne andava a baciare una sconosciuta?! NO!Sentivo sotto i miei piedi la sabbia fresca di quella sera , sentivo l’aria scontrarsi sul mio viso, sui miei capelli e su quelle dannate lacrime che non smettevano di scendere. Piangevo , piangevo e non riuscivo a fermarmi. Correvo, correvo ed avevo una matta voglia di andarmene per sempre . Inciampai su un sasso e caddi a terra in ginocchio con le mani affondate sulla sabbia mentre i singhiozzi mi percuotevano violentemente. Mentre l’odore fresco di salsedine mi faceva venire il mal di testa. Ma perché? Perché dovevo stare così male? Perché mi ero innamorata di lui?

<< Arianna! >> . Quella voce, quella bellissima voce che in quel momento non volevo assolutamente sentire era dietro di me. Ma non riuscivo a muovermi, il dolore mi attanagliava. Stavo male, troppo e lui ne era la causa. Sentì dei passi e poi una mano posarsi sulla spalla la quale scossi violentemente.

<< Non … toccarmi! >> strillai a causa delle lacrime e scattai in piedi girandomi a fronteggiarlo e vedendo quegli occhi .. Oh si … quegli occhi che mi avevano tormentata, che mi avevano perforata , ma che ora erano vuoti, vacui e pieni di sofferenza.

Sofferenza … dovevo essere io a soffrire! Non lui!

<< Ari … ascoltami … >> sussurrò lui facendo un passo in avanti, ma io ne feci un altro indietro mentre sentivo la gola bruciare dal dolore.

<< Vattene! >> urlai per quanto mi era consentito e poi scoppiai di nuovo a piangere e sentì le sue braccia avvolgermi stretta. Cercai di divincolarmi , ma non ci riuscivo. Perché? Perché non vuoi lasciarmi andare … . Debole ,ero debole sentendo il suo calore, sentendo il suo profumo arrivarmi dritto al cervello stordendomi. Quelle mani calde che mi tenevano stretta come se ero un ancora di salvezza, quelle mani che mi avevano toccata, rassicurata … il suo respiro che si infrangeva sui miei capelli secchi, quei capelli che tante volte aveva baciato con quelle labbra morbide che erano state mie …

<< Perché non mi lasci ? Perché non te ne vai? >> sussurrai stremata e al limite mentre ascoltavo i battiti del suo cuore, mentre lo sentivo correre all’impazzata. Il mio cuore doveva volare come un colibrì ,non il suo. Lui non mi amava e mai mi avrebbe amata. Lo avevo capito …

<< Perché non voglio lasciarti andare .. >> mi sussurrò stringendomi ancora di più, ma io mi divincolai scappando da quelle braccia che troppe volte mi avevano tenuta stretta .

<< Smettila! Smettila di mentirmi! >> dissi in preda alle lacrime mentre lo guardavo. Mentre guardavo le sue labbra, ora una linea dritta su quel viso troppo bello, i suoi occhi cupi e sofferenti … ma che erano troppo orgogliosi per ammettere qualcosa.
Ero stufa di essere presa in giro da lui, stufa di avere un cuore che ormai apparteneva a lui … .

<< Non ti sto mentendo, cazzo! >> urlò lui , improvvisamente, facendomi zittire in un colpo solo. Sentivo il silenzio aleggiare intorno a noi, sentivo le onde fragili infrangersi lentamente sulla riva in quella sera fresca , ma nel mio cervello c’erano solo le sue parole , solo quelle mentre i miei occhi cercavano di scovare qualcosa nei suoi bui e tempestosi.

<< Non ti ho mai mentito , credimi >> sussurrò poi in un soffio appena udibile se non era per il  fatto che era davanti a me, ad un centimetro di distanza dal mio corpo caldo .

<< Non posso crederti dopotutto quello che mi hai fatto passare, dopotutto il dolore che mi hai provocato … >> dissi trattenendo a stento quelle lacrime che, Dio, non riuscivo a tenere a bada per nulla al mondo in quei mesi infernali. Perché era così brutto innamorarsi? Perché proprio io dovevo soffrire? Trattenni il respiro quando sentì le sue calde mani tenere le mie dolcemente invadendomi con il loro calore. Da quanto tempo che non le sentivo toccarmi , da quanto tempo mi erano mancate …

<< Credimi se ti dico che dalla prima volta che ti ho vista non riesco a dimenticarti, credimi se … se ti dico che .. mi … >> mi sussurrò fermandosi un momento e guardandomi negli occhi con così tanta intensità da farmi male, da farmi bruciare il cuore che ora batteva all’impazzata. Un sospiro, uno sguardo e poi quelle cinque parole mi colpirono in faccia come uno schiaffo sconvolgendomi e facendomi annaspare in cerca d’aria … 

<< … Mi sono innamorato di te.  >> … sentivo le gambe cedermi, il cuore riempirsi di così tanta gioia, di così tanta felicità che credevo potesse scoppiare in mille frammenti . Ogni pezzo perduto in quei mesi, si riagganciò, ogni dolore, ogni pianto se ne andarono e lasciarono spazio solo a quelle cinque parole che mai mi sarei aspettata uscissero dalle sue labbra. Continuavo a guardare i suoi occhi cercando di capire se era verità , ma erano così seri, così belli  nei miei tanto da farmi perdere l’orientamento. Tanto da farmi boccheggiare mentre cercavo di trovare una risposta .

<< Scusa … Scusa se ti ho fatto soffrire, scusami se mi sono comportato come un perfetto stronzo patentato mentre invece l’unica cosa che volevo eri te e me ne sono accorto troppo tardi. Scusami se avevo paura di innamorarmi di te, ma alla fine è successo e non voglio più scappare >> mi sussurrò e sentì le sue mani calde poggiarsi delicatamente sulle mie guance ustionandomi mentre trattenevo ad ogni sua parola il respiro pronta al collasso ed invece … no . Non stava scherzando, non stava ridendo …

Mi sono innamorato di te …

Non riuscivo a crederci, non riuscivo a pensare che lui poteva amarmi . Mesi e mesi erano passati,mesi pieni di sofferenza, di dolore, di lacrime … e lui mi amava .

<< Scusa … >> un altro sussurro impercettibile detto sulle mie labbra che si schiusero pronte e sentire le sue , pronte ad essere sue e basta . Ma sapevo che non potevo dimenticarmi tutto quello che era successo. Mi aveva fatto versare lacrime e lacrime, mi aveva spezzato più volte il cuore in quei mesi ed ora non potevo perdonarlo .. almeno non subito.

Ora è tuo , perché diamine devi  farti così tanti complessi?

Perché non posso perdonarlo , non posso ricostruire il mio cuore in pochi secondi, non posso sentirmi felice in due minuti . Ero innamorata di lui così tanto , ma sapevo che era sbagliato dopotutto quello che mi aveva fatto . Dopotutto il dolore che mi aveva provocato.

<< No … >> sussurrai gemendo piano quando sentì le sue labbra toccare le mie lentamente e lo vidi guardarmi confuso . Dio … I suoi occhi , ora , erano così diversi . Li vedevo veramente , senza nessuna barriera, senza nessuna falsità e mi amavano come io amavo i suoi , come io amavo lui .

<< Non posso perdonarti dopo tutto quello che mi hai fatto passare .. >> dissi e mi scansai di scatto sentendo le lacrime rigare il mio viso . Andrea mi guardava confuso e sorpreso delle mie parole, ma vidi un lampo di comprensione aleggiare nei suoi occhi. Si passò freneticamente una mano nei capelli e sospirò chiudendo gli occhi .

<< Hai ragione … Non mi aspetto nemmeno che tu mi perdoni . Dio sono stato un cretino, un perfetto cretino! >> sbottò stringendo i pugni e sorridendo amaramente mentre vedevo la luce fioca della luna illuminare il suo volto mentre mi sentivo una stupida . Una perfetta cretina perché quello che in quel momento desideravo era abbracciarlo e baciarlo fino a sentirmi male, fino a che l’aria non se n’era andata dai polmoni sconvolgendomi. In cuor mio sapevo che quello che facevo era giusto, lo sentivo … Aggrottai le sopracciglia quando vidi Andrea armeggiare con la tasca del suo giubbino di pelle e tirare fuori una lettera che si rigirò tra le mani prima di sospirare e allungarla verso di me.

<< Non pretendo che tu mi perdoni , voglio solo che tu … la legga e che capisci cosa vuoi davvero . Io sono qui, per te e ci sarò . Se non mi vorrai ti conquisterò , lo giuro … >> mi disse e poi fece per andarsene , ma si fermò improvvisamente . Si girò di scatto e mi si parò davanti poggiando le sue grandi e calde mani sulle mie guancie che si arrossarono subito .

<< Solo un bacio .. >> mi sussurrò sulle labbra prima di poggiarle sulle mie facendomi scoppiare il cuore in mille coriandoli . Sentì sotto le mie mani la pelle liscia del suo collo , sentì alla base della mia nuca i suoi polpastrelli solleticarmi facendomi inclinare il volto e schiudere le labbra per sentire il suo sapore, per sentire la sua lingua che iniziò a vorticare intorno alla mia sinuosamente sconvolgendomi sempre di più . Lo amavo, lo desideravo … lo volevo . Poggiai una mano sul suo petto,all’altezza del suo cuore e lo sentì battere furiosamente contro la gabbia toracica . Avrei tanto voluto sapere che cosa provava in quel momento, ma sentivo in quel bacio che mi amava , che mi voleva . E non potevi desiderare di meno in quell’istante …
 

*********************

 
Domenica mattina
 
Ero appena tornata a casa , con l’intenzione di andarmi a fare una bella e calda doccia. Ancora con il sorriso sulle labbra e il cuore che mi scoppiava in petto, aprì la porta di casa ed entrai trovandomi avvolta dal buio . Beh erano ancora le cinque di mattina e mia madre dormiva beata sul suo letto matrimoniale. Posai la mia valigia rosa vicino al portone e andai in cucina decisa a prepararmi qualcosa come spuntino visto che stavo morendo di fame. La scorsa sera, al falò, mi ero completamente dimenticata di finire di mangiare la mia pizza e anche quella stessa mattina non riuscì a mangiare nulla . Forse era il fatto che non avevo fame, oppure … E di nuovo il sorriso mi tornò sulle labbra illuminandomi e facendomi battere veloce come un colibrì il mio piccolo cuore .

Andrea.

Dio … Ancora non riuscivo a credere che lui , si proprio lui!, poteva … amarmi . Era stato come un fulmine a ciel sereno, il miglior risveglio della mia vita, ma soprattutto ,quella mattina, avevo avuto la consapevolezza di essere finalmente felice senza le mie solite paranoie.

Mi amava!

E ancora non riuscivo a crederci, diamine! Ancora non credevo che appena mi ero alzata mi ero ritrovata il messaggio del buongiorno con un cuore enorme sullo schermo. Dire che ero saltellata per la camera era poco! Avevo svegliato, a causa del mio entusiasmo, anche Sonia che mi aveva letteralmente mandata in quel posto senza curarsi del perché ero così felice. Così felice da poter spaccare tutto, da poter gridare che finalmente mi amava! Un sogno ad occhi aperti, una speranza che finalmente era diventata realtà. Eppure c’erano ancora delle cose da mettere in chiaro. Come potevo , io, perdonarlo in così poche ore? Come potevo dopo tutto quello che mi aveva fatto passare, dopo tutte le lacrime che mi aveva fatta versare ? Sospirai confusa e mi sfilai il giacchetto facendo cadere a terra una lettera bianca che , inevitabilmente , mi fece incuriosire. Aggrottai le sopracciglia e mi abbassai, decisa a leggerla, e improvvisamente un lampo mi balenò negli occhi .

Voglio solo che tu … la legga e che capisci cosa vuoi davvero…

Ma certo! La lettera di Andrea … Così velocemente e con le mani che mi tremavano per il nervosismo, la aprì e incominciai a leggerne il contenuto sentendo improvvisamente, ad ogni parola che scorreva sotto i miei occhi, le lacrime spingere prepotenti per uscire e posarsi sulle mie labbra …
 

E sono qui senza di te a scrivere questa lettera. E’ più difficile di quanto pensassi, ma devo dirtelo … Dio se devo dirtelo, Arianna. Scusami , sono un coglione , uno stronzo e capisco se mi odi, se non mi vuoi più vedere. Ma per quanto abbia cercato di dimenticarti, per quanto abbia provato a scacciarti dai miei pensieri … non ce la faccio. Mi manca tutto di te. Mi manca il tuo sorriso che mi illumina le giornate, le tue mani , il tuo profumo che mi fa perdere la testa, i tuoi occhi così belli e soprattutto mi manchi te. Che stupido che sono stato a lasciarti andare dopo quella sera, non volevo, ma dovevo. Avevo paura di innamorarmi , paura di amarti perché sentivo che c’ero vicino. Ma non sapevo che ignorandoti ogni giorno mi mancavi sempre di più . Mi hai spiazzato, mi hai completato con i tuoi modi di fare ed io amo tutto di te. Amo il modo in cui ti arrabbi, il modo in cui mi fai sentire un patetico cretino … ma Dio, mi sono innamorato di te , solamente di te e non posso più mentire a me stesso. Vorrei averti, adesso, in ogni secondo nelle mie braccia, vorrei baciarti … Scusa, scusa per essere stato così stronzo , scusami se adesso sei te che voglio al mio fianco ,  scusami se ti amo …

Andrea
P.S : Ti Amo 

 

Diamine! NO! Non potevo perderlo, non ora che era mio, non ora che lo avevo al mio fianco! Mi sentivo scoppiare, mi sentivo qualcosa di così forte premere contro il petto da farmi morire , da farmi sentire male per quel  Ti amo , solo scritto, ma che sembrava così vero , come se in quel momento la sua voce me lo aveva sussurrato all’orecchio dolcemente. Per quanto avevo combattuto, per quanto avevo cercato di allontanarmi da lui, dalle sue parole, dai suoi occhi … Sapevo che non potevo perderlo, sapevo che lui era tutta la mia vita. Era come dire che non avevo più acqua, come dire che mi mancava il respiro . Lui era tutto per me. Era il mio Universo, era un pezzo del mio cuore e sarei stata stupida a lasciarlo andare … No, non potevo  … E con quell’ultimo pensiero, presi le chiavi di casa e uscì , correndo veloce verso la sua …
 

**********************

 
POV Andrea
 
Sospirai nervosamente mentre , seduto su quel divano, continuavo a pensare se lei aveva letto quella lettera , se mi avrebbe rifiutato … Dio, come potevo essere stato così stupido da non accorgermi prima ,di amarla? Che mi mancava? Patetico e orgoglioso ragazzo. Lei era come un piccolo fiore per me, un piccolo e tenero fiore che era sbocciato rilevandosi ai miei occhi come il più bel bocciolo che avevo mai visto nella mia vita. Mi aveva fatto innamorare inconsapevolmente dei suoi modi birichini, delle sue risate, dei … dei suoi occhi. Oh, come mi piacevano! Così intensi, così profondi da farmi morire ogni volta che mi guardavano come se ero la cosa più importante . Ancora non potevo credere che da quando mi aveva guardato, non ero più riuscito a dimenticarla. E poi da quel bacio .. Dio … Mi passai una mano  nei capelli chiudendo gli occhi e rivivendo quel momento appieno , sentendo ancora il suo sapore sulle mie labbra, il suo profumo intenso ad avvolgermi e le sue mani che mi tenevano stretto come se ero la sua ancora di salvezza. Eppure ancora continuavo a domandarmi se ero arrivato troppo tardi, se lei non mi voleva più, se …

Se, se ,se basta!

Oddio ,mi ero davvero così ammattito per una ragazza tanto da farmi venire dei problemi mentali?

Si!

Sobbalzai sentendo il campanello suonare improvvisamente e ripetutamente impaziente e mi alzai , deciso a urlare contro chiunque mi stava disturbando alle cinque di mattina. Ma quando i suoi occhi si persero nei miei , quando le sue labbra, irruente, si posarono sulle mie sorprendendomi .. Diamine, avrei gridato si a tutto il Mondo! Lei era qui, stretta a me ed … era venuta . Sentivo le sue delicate mani premere sulle mie guance dolcemente mentre le sue labbra continuavano a mandarmi in Paradiso con timidi baci leggeri che mi stavano scombussolando. Era un si? O era un modo per dirmi direttamente “ Addio, questo era l’ultimo bacio”? Sprofondai letteralmente ,pensando a quell’ultima cosa e Arianna se ne accorse, tant’è che si staccò da me guardandomi e sorridendomi teneramente mentre un delicato rossore si faceva spazio sulle sue paffute guance . Come potevo essermi lasciato scappare una ragazza così … così … meravigliosa .

<< Ho .. ho fatto qualcosa di sbagliato? >> balbettò diventando rossa come un pomodoro ed io ridacchiai stringendola più contro di me facendo  aderire il suo petto contro il mio mentre incominciavo a giocare con una ciocca dei suoi capelli così morbidi.

<< No, no anzi .. E’ che pensavo eri venuta qui per darmi un ultimo bacio >> le dissi così serio che mi facevo paura pure a me. Lei spalancò leggermente i suoi occhioni color cioccolata . Si mordicchiò il labbro per poi posarlo delicatamente sulle mie labbra che si aprirono in un sorriso.

<< Questo vale come .. primo bacio visto che voglio darti una possibilità >> mi sussurrò timidamente guardandomi negli occhi e facendomi improvvisamente sentire il ragazzo più felice nel Mondo. Il mio cuore accelerò inconsapevolmente i suoi battiti e così, le presi delicatamente il viso tra le mani portandolo vicino al mio e facendo combaciare le nostre labbra in un unico gesto che mi fece sentire brividi in tutto il corpo. Dischiusi le labbra e mi feci spazio nella sua bocca avvolgendo la sua lingua con la mia in un bacio così travolgente da sconvolgermi, da farmi desiderare sempre di più. Ma se tutto ciò valeva come un nuovo inizio, allora dovevamo andare con calma. Eppure c’era quella strana paura ad assalirmi, quella paura che tra due mesi non l’avrei più rivista . Sarei andato anche contro mio padre pur di rimanere con lei qui … Le morsi dolcemente il labbro inferiore e appoggiai la fronte sulla sua ,mentre il suo respiro caldo si infrangeva sulle mie labbra facendomi desiderare di sentirle ancora e ancora. Non potevo più fare a meno di lei ..

<< Non posso più fare a meno di te. Voglio vivere questi due mesi accanto a te prima di partire. Non mi importa di nulla se non di averti accanto , Arianna … >> le sussurrai dolcemente carezzandole con il pollice la sua soffice guancia calda e lei sospirò prendendomi la mano e intrecciandola con la mia in un tutt’uno.

<< Solo io e te … Ma dopo tu partirai e .. >> incominciò ma non le diedi il tempo di terminare la frase perché poggiai le mie labbra sulle sue dolcemente, giusto il tempo di farla tacere. Non volevo pensare a quando sarei partito , volevo pensare al presente . Al noi che ora stava nascendo e che forse dopo quei due mesi, poteva continuare. Sentivo con tutto me stesso che avrei combattuto per averla e lo avrei fatto …

<< Non pensiamo al dopo. Voglio viverti adesso perché ti amo >> le sussurrai e un tonfo al cuore mi sopraggiunse così forte da farmi annaspare in cerca d’aria. Mai mi ero reso conto di quanto vere erano quelle parole, di quanto io l’amassi più di me stesso. Arianna mi guardò con gli occhi lucidi e uno sguardo così sereno da farmi sentire felice. Ero suo e lei era mia e basta.

<< Anche io … >>.

<< Scusami se me ne sono accorto tardi, scusami se però il mio cuore era già tuo da tempo ed io non lo avevo ancora capito … >>.

<< Basta con le scuse .. >> mi interruppe lei poggiandomi un dito sulle labbra per poi sorridermi dolcemente  . << Voglio viverti adesso .. al futuro pensiamo dopo >> mi sussurrò sulle labbra ed io le sorrisi per poi lasciarmi travolgere da quel bacio che segnava l’inizio di qualcosa, l’inizio della nostra storia.

Andrea e Arianna.


 
Image and video hosting by TinyPic Angolo Autrice !

Oddio non ci posso credere! Siamo arrivate alla fine ragazze!! Oddio , oddio! :D Finalmente il nosto bel Andrea ha dichiarato ad Arianna i suoi sentimenti e temo di aver sentito un bel coro di " FINALMENTE!" da voi ragazze ,è? xD Che dire? Ultimo capitolo della storia, e vale a dire Epilogo e poi definitivamente conclusa :(( Sono riuscita a scrivere tre giorni in un capitolo e spero di averlo fatto abbastanza a lungo tanto da avervi fatto emozionare :) Non sono molto brava con le dichiarazione e quant'altro xD Spero solamente che questo capitolo vi sia piaciuto e vi aspetto tutte per l'epilogo! Almeno un po' di commenti per quest'ultimo capitolo mi farebbero piacere veramente :D Un grazie speciale a voi ragazze che avete continuato a leggere questa mia fanfiction , che l'avete messa tra le preferite e alcune commentata facendomi sorridere per le bellissime recensioni! GRAZIE! Che dire! Per chi vuole ancora seguirmi con una prossima fanfiction , potete leggere il primo vero capitolo che ho postato di "Tra Me e Te un bacio rubato" :) Grazie ancora e al prossimo capitolo, ovvero l'epilogo finale! :) 

SoFunny <3 
  
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