Un evento inaspettato.
Ero al sesto anno a Hogtwars, con voti eccellenti, e una
passione per la Trasfigurazione e la Difesa contro le Arti Oscure. Ero della
casa del Grifondoro, non ero molto socievole, anche se comunque
conoscevo le mie compagne, Lily, Molly, Alice, Barbara, Emily…
Mi reputo abbastanza carina, sta di fatto che non ho ancora
baciato nessuno, e che la maggior parte dei miei compagni di scuola mi prende
in giro.
Comunque.
Quella sera, il mio dormitorio era insolitamente deserto.
Distesa sul mio letto a baldacchino, con la testa sotto il cuscino, piangevo…lacrime offese, sofferte, rassegnate mi rigavano il
viso, per poi adagiarsi come petali sul cuscino, formando una chiazza di acqua. Devo dire che ero abituata
a piangere, poiché fui soprannominata “la seconda secchiona
di Grifondoro” la prima era Lily, perciò, si possono immaginare, tutti gli
insulti che ho dovuto subire per cinque anni, non avendo neppure la
soddisfazione di essere la prima. Però quelle lacrime
non sono paragonabili a queste. Non avrei mai pensato che mi accadesse una cosa
così….stomachevole, riluttante e triste, almeno non dopo che avevo deciso di
cambiare la mia vita, niente più “ seconda secchiona”,
niente più timidezza. Basta seguirlo e fare scherzi alle sue fidanzate e basta
essere la sola custode dell’amore che provo per lui.
Avevo deciso che quell’ anno doveva
essere diverso, iniziai quindi a curare il mio aspetto fisico, cercare di fare
amicizia, ma soprattutto, tentare di parlargli.
Mi ero illusa, pensando che quel giorno potesse essere diverso
da tutti gli altri e invece, mi successe una
cosa…orribile.
…nel pomeriggio andai in biblioteca, stavo
leggendo un affascinante libro sulla Difesa contro le Arti Oscure, dopo una
dura giornata di studio. Sfiancante! Dopo un oretta,
uscii dalla biblioteca carica di libri e pergamene, che mi servivano per una
ricerca sulle pozioni. Nel corridoio, mentre tornavo nella sala comune per
studiare, vidi qualcuno che correva e sentii delle forti imprecazioni. Uno era
quell’imbecille di Severus Piton un ragazzo di Serpeverde, odiato da James
& Co. E anche da me, dato che da alcuni giorni, si divertiva a farmi cadere
ogni volta che mi incrociava nei corridoi, e temevo
che anche questa volta non avrebbe mostrato pietà.
Stunch Bang!!
Infatti,
proprio quando mi passò a fianco, tutto sudato e con un ghigno in volto, mi
spinse, e io carica di libri e con un equilibrio, al
momento instabile, caddi per terra come una pera cotta, e con un sonoro tonfo.
Mi feci male poiché mi caddero tutti i libri addosso. Con la stessa velocità
con cui era apparso, sparì.
Voltai lo
sguardo nella direzione da cui venne l’idiota, e vidi lui, che correva, un po’
sudato con i capelli che svolazzavano e solo. Wow, è bellissimo quando corre! pensai. Intanto mi aveva raggiunto,
e stranamente, vedendomi per terra, si fermò, smettendo di inseguire quel
cretino che mi aveva fatto cadere, e chissà cosa avrà fatto
a lui per farlo arrabbiare in quel modo.
Mi porse la sua
mano, e mi aiutò a rialzarmi, il mio cuore batteva a mille, ero tutta rossa e
stavo iniziando a sudare. Tra l’altro ero anche un po’ sorpresa. Il tempo di
alzarmi e poi mi chiese: -Stai bene? Ti sei fatta male per caso?-
Cercai di riprendermi, di dire qualche cosa ma
niente, ero li in piedi davanti a lui, con la bocca
aperta che cercava di emettere un suono, sentendomi di conseguenza una specie
di pesce. Parla! mi
dissi. E così mentre lui aspettava una risposta, mi
feci coraggio -Chi io?-
- Certo, e chi
se no!? Insomma eri per terra, quello ti ha spinto!!-
mi disse con leggera sorpresa.
- No, cioè si… insomma sto bene…ehm, grazie!- questo fu tutto ciò
che riuscì a dire.
-Ma va, figurati e di che poi!? Mi
dispiace!! Quel verme di Piton; è proprio un idiota! Ah, ma la pagherà, ho già
in mente un incantesimo che ci vendicherà entrambi.- disse
in tono serio ma divertito, impaziente di attuare la sua vendetta.
-No… non ti
preoccupare!- gli dissi. Lui mi guardò bieco, allora io cercai di rimediare -Cioè,
non che non voglia il tuo aiuto, ma, beh… diciamo che
ci sono abituata.- ma che ho detto!! Qui
invece di rimediare ho peggiorato.
Continuavo a
fissarlo, e a volte abbassavo lo sguardo, a causa dell’imbarazzo. Lui mi disse
furibondo -E tu ti fai trattare così da quel troll? Dovresti reagire sparare fatture a raffica, io faccio
così! ...Dai ti do una mano- e si chinò per aiutarmi a raccogliere la mia roba. Io felicissima
per quel momento, per provare fin dove arrivasse la
sua gentilezza dissi,-Va pure non ti preoccupare! Puoi ancora raggiungerlo.-
Lui però non rispose,
forse non mi sentì o forse non voleva rispondere. Si era soffermato su uno dei
miei libri, quello che pochi minuti prima stavo
leggendo in biblioteca, prima che succedesse tutto ciò, prima che parlassi con
il mio amore; vidi che mostrava un certo interesse, e mentre ne sfogliava le
pagine…
-Quel libro è
bellissimo, te lo consiglio, soprattutto se ti piace il genere-. Lui si voltò
verso di me, mi guardò, sorrise e disse:
-Lo terrò a
mente! Ma sappi che ho letto questo libro cento volte!-
Io abbassai lo
sguardo e lui continuò.
-Devi essere
una ragazza in gamba, se leggi questi tipi di libri! Sono colpito!- sorrise
ancora .
-Beh…si,
ecco…mi piace la Difesa contro le Arti Oscure, perché voglio imparare a
difendermi… Anche da Piton!- dissi con decisione.
-Ti prendo in
parola!- un altro sorriso, questa volta però, ricambiai
quel bel sorriso, che tante volte avevo sognato, desiderato e spiato.
-Come mai non
ti ho mai visto? Come ti chiami?- mi
chiese.
Ehi, ma come ti permetti, ok che mi sono data una sistemata, ma sono di Grifondoro, come hai
fatto a non notarmi? era ciò che volevo dirgli, ma la mia solita timidezza e
educazione me lo impedirono, perciò mi presentai in modo banale e prevedibile.
-Sono Ginevra.-
-Molto piacere,
io sono Sirius.-
Questa scena,
l’avevo desiderata, sognata, immaginata, ma non avrei mai pensato che potesse
essere così bello, è come se fossi diventata una persona nuova, diversa quella
che volevo essere; stavo parlando con Sirius il
ragazzo che amo, non ci credevo. Fu magico parlare con lui per la prima volta.
Se si ha
presente una persona tutta rossa, come se stesse prendendo fuoco, beh… quella
ero io in quell’ istante,il mio cuore, era
insolitamente fermo, immobile, per un istante, pensai di stare male, poi con
calma iniziò piano piano a prendere velocità come un
treno in partenza, ed ecco che si sente l’accelerazione e poi via sempre più
forte, più veloce che mai.
Seguì uno
strano silenzio, in cui si udì il battito impazzito del mio cuore, mi stava
prendendo il panico…poi ad un certo punto mi disse,
-Eppure io ti ho già visto da qualche parte, mi
sembra strano non ricordarlo!-
Io feci una
smorfia e pensai forse se ti svegliassi
dal tuo stato di trance e ci pensassi meglio!!! Ma che
cavolo è un pochino ritardato, come fai a non ricordarti?! …mi guardò con
quell’aria da “mi si è accesa la lampadina”,
-Ehi, ora ho
capito chi sei. Waine! Ginevra Waine, la seconda secchiona
di Grifondoro!?!-
NOO, ma perché, perché?!?!. Lo sapevo, sarebbe stato troppo bello per essere vero. Gli occhi mi si riempirono
di lacrime, una di queste, dispettosa mi rigò il viso, impregnandolo di
un dolore inimmaginabile.
In momenti come
questi non si sa mai cosa fare, e io, infatti non
seppi cosa fare, e per “placare” la mia frustrazione, feci un gesto avventato;
la mia mano, mossa da una forza per me sconosciuta, si andò ad appoggiare
sonoramente sulla sua guancia destra. Ovvero, gli
tirai uno schiaffo. E poi incurante di tutto: di lui sbalordito, dei miei
libri, e dei miei compiti, me ne andai, corsi via veloce
verso il dormitorio. Passai sulle scale, attraverso i corridoi e arrivai al
settimo piano, nella torre di Grifondoro, dove tuttora ora mi trovo, rigorosamente, sul mio letto, a piangere, a causa di
Sirius Black.
Ciaooo,
Spero che vi sia piaciuta la mia ff.
Beh,
se vi è piaciuta state tranquilli che il secondo capitolo e il terzo sono gia
pronti, ci vuole solo un’ ultima revisione.
Poi,
spero tanto che il mio pazzo personaggio vi stia divertendo. Non in questo capitolo ma
negli altri, sia Ginevra che
Sirius, CAMBIERANNO. E credo in meglio.
Vorrei
ricordare alcune cosette:
1.
Grazie a Erika per aver lavorato così duramente, tengo le
dita incrociate, speriamo che vada tutto bene con il server.
2.
Ringrazio tutti i miei lettori e li saluto. KISSS.
3.
Vi chiedo di recensire in massa (senza farvi male però).
4.
e in fine se vi va, leggete l’altra mia storia
“Addio
Albus”. Tranquilli è una one_shot.
Vostra
onorata…
Master Romy