Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Master Romy    26/06/2006    6 recensioni
Siriu sta crescendo, e scopre per la prima volta l'ebrezza dell'amore, e tutti i cambiamenti che l'amore stesso comporta. Per lei litiga persino con i suoi amici di sempre. Iniziano segreti, avventure scontri e...tante sorprese.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Molly Weasley, Nuovo personaggio, Peter Minus, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E’ successo proprio a me

Un evento inaspettato.

Ero al sesto anno a Hogtwars, con voti eccellenti, e una passione per la Trasfigurazione e la Difesa contro le Arti Oscure. Ero della casa del Grifondoro, non ero molto socievole, anche se comunque conoscevo le mie compagne, Lily, Molly, Alice, Barbara, Emily

Mi reputo abbastanza carina, sta di fatto che non ho ancora baciato nessuno, e che la maggior parte dei miei compagni di scuola mi prende in giro.

Comunque.

Quella sera, il mio dormitorio era insolitamente deserto. Distesa sul mio letto a baldacchino, con la testa sotto il cuscino, piangevo…lacrime offese, sofferte, rassegnate mi rigavano il viso, per poi adagiarsi come petali sul cuscino, formando una chiazza di acqua. Devo dire che ero abituata a piangere, poiché fui soprannominata “la seconda secchiona di Grifondoro” la prima era Lily, perciò, si possono immaginare, tutti gli insulti che ho dovuto subire per cinque anni, non avendo neppure la soddisfazione di essere la prima. Però quelle lacrime non sono paragonabili a queste. Non avrei mai pensato che mi accadesse una cosa così….stomachevole, riluttante e triste, almeno non dopo che avevo deciso di cambiare la mia vita, niente più “ seconda secchiona”, niente più timidezza. Basta seguirlo e fare scherzi alle sue fidanzate e basta essere la sola custode dell’amore che provo per lui.

Avevo deciso che quell’ anno doveva essere diverso, iniziai quindi a curare il mio aspetto fisico, cercare di fare amicizia, ma soprattutto, tentare di parlargli.

Mi ero illusa, pensando che quel giorno potesse essere diverso da tutti gli altri e invece, mi successe una cosa…orribile.

…nel pomeriggio andai in biblioteca, stavo leggendo un affascinante libro sulla Difesa contro le Arti Oscure, dopo una dura giornata di studio. Sfiancante! Dopo un oretta, uscii dalla biblioteca carica di libri e pergamene, che mi servivano per una ricerca sulle pozioni. Nel corridoio, mentre tornavo nella sala comune per studiare, vidi qualcuno che correva e sentii delle forti imprecazioni. Uno era quell’imbecille di Severus Piton un ragazzo di Serpeverde, odiato da James & Co. E anche da me, dato che da alcuni giorni, si divertiva a farmi cadere ogni volta che mi incrociava nei corridoi, e temevo che anche questa volta non avrebbe mostrato pietà.

Stunch Bang!!

Infatti, proprio quando mi passò a fianco, tutto sudato e con un ghigno in volto, mi spinse, e io carica di libri e con un equilibrio, al momento instabile, caddi per terra come una pera cotta, e con un sonoro tonfo. Mi feci male poiché mi caddero tutti i libri addosso. Con la stessa velocità con cui era apparso, sparì.

Voltai lo sguardo nella direzione da cui venne l’idiota, e vidi lui, che correva, un po’ sudato con i capelli che svolazzavano e solo. Wow, è bellissimo quando corre! pensai. Intanto mi aveva raggiunto, e stranamente, vedendomi per terra, si fermò, smettendo di inseguire quel cretino che mi aveva fatto cadere, e chissà cosa avrà fatto a lui per farlo arrabbiare in quel modo.

Mi porse la sua mano, e mi aiutò a rialzarmi, il mio cuore batteva a mille, ero tutta rossa e stavo iniziando a sudare. Tra l’altro ero anche un po’ sorpresa. Il tempo di alzarmi e poi mi chiese: -Stai bene? Ti sei fatta male per caso?-

Cercai di riprendermi, di dire qualche cosa ma niente, ero li in piedi davanti a lui, con la bocca aperta che cercava di emettere un suono, sentendomi di conseguenza una specie di pesce. Parla! mi dissi. E così mentre lui aspettava una risposta, mi feci coraggio -Chi io?-

- Certo, e chi se no!? Insomma eri per terra, quello ti ha spinto!!- mi disse con leggera sorpresa.

- No, cioè si… insomma sto bene…ehm, grazie!- questo fu tutto ciò che riuscì a dire.

-Ma va, figurati e di che poi!? Mi dispiace!! Quel verme di Piton; è proprio un idiota! Ah, ma la pagherà, ho già in mente un incantesimo che ci vendicherà entrambi.- disse in tono serio ma divertito, impaziente di attuare la sua vendetta.

-No… non ti preoccupare!- gli dissi. Lui mi guardò bieco, allora io cercai di rimediare -Cioè, non che non voglia il tuo aiuto, ma, beh… diciamo che ci sono abituata.- ma che ho detto!! Qui invece di rimediare ho peggiorato.

Continuavo a fissarlo, e a volte abbassavo lo sguardo, a causa dell’imbarazzo. Lui mi disse furibondo -E tu ti fai trattare così da quel troll? Dovresti reagire sparare fatture a raffica, io faccio così! ...Dai ti do una mano- e si chinò per aiutarmi a raccogliere la mia roba. Io felicissima per quel momento, per provare fin dove arrivasse la sua gentilezza dissi,-Va pure non ti preoccupare! Puoi ancora raggiungerlo.-

Lui però non rispose, forse non mi sentì o forse non voleva rispondere. Si era soffermato su uno dei miei libri, quello che pochi minuti prima stavo leggendo in biblioteca, prima che succedesse tutto ciò, prima che parlassi con il mio amore; vidi che mostrava un certo interesse, e mentre ne sfogliava le pagine…

-Quel libro è bellissimo, te lo consiglio, soprattutto se ti piace il genere-. Lui si voltò verso di me, mi guardò, sorrise e disse:

-Lo terrò a mente! Ma sappi che ho letto questo libro cento volte!-

Io abbassai lo sguardo e lui continuò.

-Devi essere una ragazza in gamba, se leggi questi tipi di libri! Sono colpito!- sorrise ancora .

-Beh…si, ecco…mi piace la Difesa contro le Arti Oscure, perché voglio imparare a difendermi… Anche da Piton!- dissi con decisione.

-Ti prendo in parola!- un altro sorriso, questa volta però, ricambiai quel bel sorriso, che tante volte avevo sognato, desiderato e spiato.

-Come mai non ti ho mai visto? Come ti chiami?- mi chiese.

Ehi, ma come ti permetti, ok che mi sono data una sistemata, ma sono di Grifondoro, come hai fatto a non notarmi? era ciò che volevo dirgli, ma la mia solita timidezza e educazione me lo impedirono, perciò mi presentai in modo banale e prevedibile.

-Sono Ginevra.-

-Molto piacere, io sono Sirius.-

Questa scena, l’avevo desiderata, sognata, immaginata, ma non avrei mai pensato che potesse essere così bello, è come se fossi diventata una persona nuova, diversa quella che volevo essere; stavo parlando con Sirius il ragazzo che amo, non ci credevo. Fu magico parlare con lui per la prima volta.

Se si ha presente una persona tutta rossa, come se stesse prendendo fuoco, beh… quella ero io in quell’ istante,il mio cuore, era insolitamente fermo, immobile, per un istante, pensai di stare male, poi con calma iniziò piano piano a prendere velocità come un treno in partenza, ed ecco che si sente l’accelerazione e poi via sempre più forte, più veloce che mai.

Seguì uno strano silenzio, in cui si udì il battito impazzito del mio cuore, mi stava prendendo il panico…poi ad un certo punto mi disse,

-Eppure io ti ho già visto da qualche parte, mi sembra strano non ricordarlo!-

Io feci una smorfia e pensai forse se ti svegliassi dal tuo stato di trance e ci pensassi meglio!!! Ma che cavolo è un pochino ritardato, come fai a non ricordarti?! …mi guardò con quell’aria da “mi si è accesa la lampadina”,

-Ehi, ora ho capito chi sei. Waine! Ginevra Waine, la seconda secchiona di Grifondoro!?!-

NOO, ma perché, perché?!?!. Lo sapevo, sarebbe stato troppo bello per essere vero. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, una di queste, dispettosa mi rigò il viso, impregnandolo di un dolore inimmaginabile.

In momenti come questi non si sa mai cosa fare, e io, infatti non seppi cosa fare, e per “placare” la mia frustrazione, feci un gesto avventato; la mia mano, mossa da una forza per me sconosciuta, si andò ad appoggiare sonoramente sulla sua guancia destra. Ovvero, gli tirai uno schiaffo. E poi incurante di tutto: di lui sbalordito, dei miei libri, e dei miei compiti, me ne andai, corsi via veloce verso il dormitorio. Passai sulle scale, attraverso i corridoi e arrivai al settimo piano, nella torre di Grifondoro, dove tuttora ora mi trovo, rigorosamente, sul mio letto, a piangere, a causa di Sirius Black.

Ciaooo, Spero che vi sia piaciuta la mia ff.

Beh, se vi è piaciuta state tranquilli che il secondo capitolo e il terzo sono gia pronti, ci vuole solo un’ ultima revisione.

Poi, spero tanto che il mio pazzo personaggio vi stia divertendo. Non in questo capitolo ma negli altri, sia Ginevra che Sirius, CAMBIERANNO. E credo in meglio.

Vorrei ricordare alcune cosette:

1. Grazie a Erika per aver lavorato così duramente, tengo le dita incrociate, speriamo che vada tutto bene con il server.

2. Ringrazio tutti i miei lettori e li saluto. KISSS.

3. Vi chiedo di recensire in massa (senza farvi male però).

4. e in fine se vi va, leggete l’altra mia storia “Addio Albus”. Tranquilli è una one_shot.

Vostra onorata…

Master Romy

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Master Romy