Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: binca    20/10/2011    5 recensioni
Bianca ha ormai 22 anni, i gemelli non vedono il padre da più di quattro anni e insieme trascorrono una vita serena a Venezia, ma tutti sentono un grande vuoto nel loro cuore. Bianca non si è più innamorata, l'unico uomo che abbia mai amato è Matteo, ma da quel giorno dove lui l'ha scacciata ha paura solo a nominare il suo nome, sarà Marco che preso dalla disperazione salirà sul primo treno direzione montagna per cercare di ricostruire la famiglia. Fra matrimoni, nuove gravidanze, problemi di droga e d'amore la nostra amata famiglia tornerà a sconvolgerci con tante nuove avventure.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CIAO A TUTTI !!!

SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA *______*

E' UN PO' AZZARDATO MA NON SAPEVO COME FARLA ENTRARE IN GIOCO ... UN BACIONE CIAOOO


 


 

Dolcemente, osservavo Teo dormire beatamente sul letto.

Avevamo passato una serata fantastica dove mi ero sentita amata come una volta, cosa che non mi succedeva da un sacco di tempo.

I gemelli erano tranquilli nelle loro camere ed ora io mi mangiavo un bel gelato alla liquirizia fin troppo tranquilla.

Fino a poche ore prima stavo parlando con il mio caro maritino di Alessia, cosa che non eravamo mai riusciti a fare, forse Padola riusciva realmente a far aprire le persone.

Sorridente, mi alzai per farmi una camomilla quando il cellulare si mise a suonare.

Stranamente era Alvise, incerta risposi, chi sa che voleva a quell'ora della notte.

  • Hey che succede?

  • Ciao Bianca senti.. so che è tardi.. ma ti dispiace se passo da te?

  • No, non ti preoccupare; ma che sta succedendo?

  • Niente di troppo importante.. Ci vediamo fra dieci minuti!

Ancora col telefono in mano mi sedetti pensierosa.

Aveva una voce strana ma, a dirla tutta, ultimamente si comportava sempre stranamente negli ultimi tempi.

 

 

 

Erano le due quando con una caraffa di caffè ci sedemmo entrambi sul divano del salotto.

  • Allora.. Mi vuoi dire che succede? - domandai seccata.

  • Si si.. devo leggerti una cosa e poi devi dirmi che ne pensi..

  • Contesto?

  • E' la figlia di ragazza madre.. - Annuii sempre più confusa, osservando i fogli scritti a mano che Alvi aveva appoggiato sulle ginocchia.

  • " Gentile Dottore, mi chiamo Valeria ed ho quasi quindici anni, la situazione in cui mi trovo in questo momento è delle più disperate, non ci capisco più niente. Non è facile per me parlare e tirare fuori quello che mi tormenta, anche se dentro di me è tutto chiarissimo. Non ho nemmeno il coraggio di rileggere quello che sto scrivendo. Sono nata 14 anni fa, figlia di una ragazza madre, la quale non mi ha mai nè coccolato nè giocato con me, nè tanto meno ha perso tempo a prendersi cura di me e crescermi in quanto troppo impegnata a "recuperare" la sua vita dopo quel gravissimo errore (che sarei io), che le avrebbe rovinato la giovinezza e la possibilità di costruirsi una vita dignitosa.

Sbuffai indignata dalle parole che uscivano dalla bocca di Alvise. Non sopportavo le ragazze che ritenevano i figli responsabili dei loro fallimenti.

Silenziosamente alzai lo sguardo ascoltando ogni parola di quella piccola ragazza.

  • Per questo motivo le mie origini e chi fosse mio padre e come fossi nel bene o nel male venuta al mondo sono sempre stati argomento tabù nella mia famiglia, cosicchè io cresco con la continua sensazione di essere un errore, nei confronti della mia famiglia e nei confronti della società perchè non so chi sono e che ci sto a fare li. Vengo accudita e cresciuta da mia nonna, figura fondamentale nelle attitudini e nelle scelte di mia madre, donna all'antica di origini siciliane.

  • Alvi.. scusa se ti interrompo un attimo ma già tutto questo discorso mi da fastidio.. devi proprio leggermelo ?

  • Si... è necessario..

  • Se lo dici tu .. - Risposi sbuffando

  • Della mia infanzia non ricordo di aver mai avuto amici fino al momento dell'inizio della scuola, decisero di non mandarmi all'asilo con la scusa della cagionevolezza della mia salute, gli unici amichetti che avevo li vedevo durante il periodo estivo perchè avevamo una casa al mare che fu venduta quand io avevo 6 anni. Per colpa di mia nonna non mi è stato mai consentito di praticare dello sport. Cosi non essendo abituata ad uscire dal contesto familiare (se pur aspro), i primi confronti con la scuola furono drammatici tentai di fuggire dall'istituto alle elementari, ma non le posso dire che più avanti andò meglio. All'età di 8 anni, mia madre incontrò un uomo e decise di sposarlo, io non venni assolutamente presa in considerazione in tutta la faccenda ,tanto che fino all'ultimo la famiglia di lui non venne nemmeno messa a conoscenza della mia esistenza (c'è ancora qualche parente di lui che non lo sa). Mia nonna è assolutamente d'accordo e compiacente in tutto questo, visto che una figlia avuta da "ragazza" è solo un impiccio. Lui minaccia di non sposare mia madre se ci sono di mezzo io, e mia nonna per amore di "sistemare" la figlia e mia madre per "sistemarsi", tranquillamente mi "levano di mezzo", tralasciando il piccolo particolare che io mi sono sentita per l'ennesima volta addosso la conferma del mio essere un errore vivente e che meritavo solo di essere abbandonata da tutti.

  • Mi spieghi come si può essere così cattivi con una ragazzina? - Urlai indignata.

  • E' quello che dico io...

  • Si ma qua è da chiamare i servizi sociali altro che!

  • Non si può Bianca... Non le hanno mai fatto del male...

  • Fisico no, ma psicologico si !

  • Non so cosa dirti.. Lasciami finire.. Dopo ne parliamo..

Annuii senza aggiungere altro.

  • La cosa piu' triste è che io avevo talmente bisogno di sostituire quel misterioso vuoto che c'era sempre stato e che invidiavo tanto agli altri bambini, con una figura paterna, che già lo chiamavo papà e tutta la sua famiglia nonna e zio! Al matrimonio di mia madre mi viene tassativamente vietato di chiamare mia madre con tale nomignolo, e col sorriso sulle labbra di tutti, come se fosse la cosa piu' naturale del mondo, mi viene indicato di invertire lo stesso con quello di mia zia, senza dire che con la stessa malizia mi hanno fatto vestire da damigella per non farmi restare male...Ho sofferto per anni in silenzio reprimendo la rabbia (che poi quando scopppiava riversavo puntualmente sulle persone che mi stavano vicino), non potendomi sfogare in nessun altra maniera, sentendomi sempre impotente, inappagata, incompresa, ogni mio proposito o idea venivano e vengono puntualmente smontati sia in età infntile che adolescienziale

  • Che gran figli di P***a !!!- Scattai in piedi esasperata da quella lettura che mi faceva sempre più male.Ma si può sapere da dove salta fuori sta povera ragazzina !?

  • Lasciami finire.. Alla fine c'è scirtto !

  • Ok ok !

  • Mia madre non mi ha mai fornito nessun appoggio nè morale nè economico, si è sempre rifiutata di "riconoscermi", una volta è arrivata persino a dirmi che io dovevo vederla come un amica non come una madre, ma una conoscente. e io sempre li' a sperare a sperare. Non ci potevo credere che tutte queste cose brutte e fuori dalla realtà stessero succedendo a me. Mia nonna altrettanto, a parte il vitto e l'alloggio si è sempre lamentata che io ero un peso, una croce, una disgrazia. Quando mi preparavo per uscire la sera, mia nonna mi apostrofava con l'appellativo di "puttana", pero' per scaricarsi la coscienza poi è capace di elargire anche complimenti... A volte ho anche dubitato di far parte di questa famiglia. Questa famiglia che non mi ha mai dato un ruolo, un riconoscimento. Che non mi ha mai dato uno spazio mio, che mi ha fatto sempre sentire ospite e mi ha fatto pesare il fatto che "gravavo" sul bilancio di mia nonna.. ma dove devo andare? Che devo fare? Perchè non prendersela con mia madre e chiederle di collaborare invece di difenderla ed esonerarla sempre? che cavolo di mentalità è? Non è indubbio che il mio senso di inadeguatezza è molto forte... Sin da bambina ero chiusa nel mio mondo, giocavo da sola, e anche da grande, dopo la scuola, o quando raramente non incontravo qualche amico, tornavo a casa e andavo a rinchiudermi nel mio mondo, da sola, con i miei amici immaginari, dove tutto era come volevo io, e immaginavo cose fantastiche. Crescendo sono cominciate le prime fughe, fisiche e mentali, ho cominciato a cercare fuori negli altri tutto quello che non avevo nell'ambito familiare (amici,fratelli,genitori, figure sostitutive), con i primi amori, cercavo ragazzi che sostituissero tutta la mancanza d'affetto che avevo con la loro presenza, e cercavo di stare fuori casa il piu' possibile, giorno e notte. Ma c'era sempre dell'inquietudine a governarmi, quando una persona mi dava tutto quello che volevo e stavo troppo bene, allora la lasciavo, perchè mi annoiava,o mi disturbava tutto quell'affetto e quella gentilezza a cui non ero abituata, gli altri naturalmente mi guardavano negli occhi e non capivano. E poi mi pentivo magari e cominciavo a sognare e soffrire...

  • Bè ci credo che sta piccolina cerca quello che non trova a casa..

  • Si ma se lo fa entrando nella tua famiglia che dici ? - Sussurrò Alvise guardandomi negli occhi.

  • Ma che stai dicendo ? - Domandai senza capire.

  • Niente.. lascia stare... Ho quasi finito...

  • Qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo, anche lui figlio di una ragazza madre e con mia immensa meraviglia anche di un ragazzo padre.. I due infatti sono restati uniti e dopo mille litigi e robe varie, sono riusciti a metter su una famiglia come la vorrei io..

    Ultimamanete passo molto tempo con questo ragazzo.

    Ho scoperto che ha un fratello gemello e questo fatto mi ha sorpreso ancora di più.. Perchè due ragazzi che richiedendo più soldi, più attenzioni, hanno ricevuto tutto quello che io anche essendo una sola non ho mai avuto ?

    Non lo so davvero.. L'unica cosa che so è che lei è la mia ultima possibilità. I Gemelli mi hanno parlato di lei fino a convincermi a scriverle ed ora dopo mille ripensamenti sono arrivata alla fine della mial lettera.Dottore, non so se sono stata chiara, mi scusi la lunghezza, questo è quello che sento. Grazie infinite per l'attenzione e per il meraviglioso servizio che offre. Saluti.

Silenziosamente osservai Alvise appoggiare i fogli sul tavolo prima di osservarmi silenzioso.

Ero decisamente frastornata dalle informazioni che avevo appena appreso ma soprattutto, che quei due ragazzi potessero essere i miei figli?


ANGOLO DELLE RECENSIONI :


 

 memy881 : Ciao :) heheh siiiiii la nottata non l'ho descritt ma direi che si intende che sn stati bene XD

Comunque no... pultroppo io vado a apdola solo d'estate -.-'' proprio come nela storia vivo a Venezia XD Uffaaaaaaa e si.. certi parlano tedesco ma pochi... preferiscono usare il loro dialetto che io A D O R O !!!!!!

La loro frase preferita x dirti è : Dai Mo Su Mo Su !!! Non chiedermi precisamente che significa xk nn lo so ormai so il contesto in cui bsogna usarla e bon :D E una specie di dai muoviti cazzo alzati e robe varie !!


 

 sTar__ : Ciaooo :D Prima di ttt grz mille x essere stata così veloce *___* Secondo spero che il capitolo ti sia piciuto anche se nn ho descritto la serata !! Un bacione ciaoooo


 

 cuoredpanna : Hehheheheh siii finalmente ttt felici !!! Tra poco posto anche l'altra !!

Spero che ti sia piaciuto sto capitolo un bacione ciaoooo

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: binca