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Autore: _EpicLoVe_    21/10/2011    4 recensioni
Per sempre Chuck avrebbe sentito il suo odore sulla pelle, per sempre sarebbe rimasto ancorato al ricordo della sua Blair e in quel momento, mentre la guardava raggiungere l'altare per sposare un uomo che non era lui, sorrise, con la certezza che Blair Waldorf sarebbe sempre stata sua.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nate Archibald, Quasi tutti, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Ogni favola è un gioco cap.3

3.

Piano d’azione

 

“Non ero pronta a lasciarti andare”

(Gossip Girl 4x22)

 

 

Chuck Bass sospirò stancamente, afferrando la bottiglia di scotch quasi vuota e la osservò .

Questa volta aveva decisamente esagerato, pensò tra sé.

Se ne versò un ultimo bicchiere e poi si avvicinò al tavolo a passi strascicati.

Sentiva già l’alcool bruciargli nella gola e iniziava a provare la piacevole sensazione di confusione, che precede una sbronza colossale.

Buttò uno sguardo alla busta color panna e afferrò il cellulare in uno sporadico attacco d’ira.

Scrisse rapidamente un messaggio e scorse la rubrica, alla ricerca di uno dei tanti nomi femminili.

Qualche minuto dopo un messaggio di assenso lo fece sorridere e Chuck abbandonò nuovamente il cellulare, pronto a godersi la vuota scopata di quella sera.

Aveva scelto Morine per quella sera.

Una moretta dai ricci ben definiti ed il corpo da bambolina.

Gli ricordava vagamente Blair e questo gli faceva male.

Era per questo che l’aveva chiamata, per infliggersi altro dolore, perché lui non meritava nient’altro che quello.

Le dita corsero veloci alla busta dell’invito e tentennò ancora qualche minuto, prima di rompere il sigillo argento e sfilare i fogli dalla busta.

Blair e Louis invitavano i loro amici a raggiungerli il giorno prima delle nozze alla loro festa prematrimoniale in un lussuoso jot.

Chuck sorrise.

Riusciva ad immaginare troppo bene Blair, alle prese con il suo matrimonio, in ansia e agitata che si guardava attorno, fulminando chiunque fosse capitato sul suo cammino.

Un ricordo arrivò improvviso, togliendogli il respiro.

“Oh è poi il nostro matrimonio sarà fantastico. Una cosa fuori dal comune, ma comunque molto elegante” esclamò una Blair sorridente, agitandosi nel letto, mentre lui le teneva un braccio intorno alle spalle e sorrideva.

Il mattino li aveva sorpresi già svegli a fantasticare su un improbabile futuro.

“Certo che sarà fantastico” esclamò Chuck, “Ma sono sicuro che tu riuscirai a farmi scappare prima delle nozze” aggiunse subito dopo e Blair gli diede un debole pugno sul braccio, prima che lui si piegasse a poggiarle un morbido bacio sulle labbra.

Il suono del campanello lo fece sobbalzare e scacciò dalla sua mente quei ricordi troppo dolorosi da sopportare.

Si avvicinò alla porta e l’aprì con lentezza, rivelando la figura sottile e sorridente di Morine.

La ragazza gli sorrise ed entrò nell’appartamento, piegandosi a poggiargli un bacio all’angolo della bocca.

Chuck la vide entrare e sistemarsi in casa sua con una certa familiarità, ma, in un attimo, capì che non aveva nessuna voglia di andare a letto con Morine quella sera.

In verità non aveva voglia di andare a letto con nessuna ragazza, nessuna che non fosse Blair Waldorf.

Blair Waldorf sorrideva felice.

La festa stava procedendo bene, esattamente come Blair se l’era immaginata.

Personalità di spicco facevano la loro comparsa all’evento dell’anno e tutti sfoggiavano vestiti elegantissimi e acconciature ricercate.

L’Upper East Side si aggirava all’interno dello jot con un sorriso allegro stampato sul viso, fatta eccezione per qualche espressione di vaga malinconia che ogni tanto appariva sui loro volti curati.

Un caro cugino di Louis salì sul palco su cui una band suonava dal vivo, e si esibì in un estenuante discorso, così, subito dopo, Serena fu invitata a fare altrettanto.

La bionda scoccò uno sguardo all’amica che la incoraggiò con un sorriso ed un cenno del capo e si recò sul palco, afferrando il microfono e guardando con attenzione tutti i presenti.

Blair era aggrappata al braccio del suo lord, stretta nel suo vestitino nero.

Appariva perfetta.

Con il sorriso gioviale e gli occhi lucidi, ma Serena sapeva bene che era una finta allegria quella che esibiva.

Poteva notarlo dalle spalle tese, dalle piccole rughe che le si erano formate attorno agli occhi e dalla posizione particolare della sua bocca, intenda a formulare un sorriso convincente.

La Van der Woodsen sorrise.

“Conosco Blair Waldorf da una vita” esordì e sul viso di tutti si dipinse un’espressione di dolcezza.

“La conosco da quando sono nata e la amo profondamente. Lei è la mia migliore amica, è mia sorella, è parte di me e sono certa che io sia altrettanto per lei. So per certo che l’una non può essere felice se l’altra non lo è, per questo io chiedo alla mia dolce B di essere felice” sospirò scoccandole un’occhiata e lo sguardo di Blair si ammorbidì.

“Si può cercare la felicità in mille modi diversi, in persone diverse ed io voglio solo che Blair trovi la sua felicità. Non mi importa in chi o in che modo, voglio solo che sia felice” sospirò, preparandosi a chiudere il discorso.

Poi alzò il bicchiere di champagne che stringeva tra le mani e sorrise.

“A Blair, a Louis e alla loro felicità” concluse in uno scroscio di applausi.

Quando Serena scese dal palco, destreggiandosi tra la folla, Blair la raggiunse e la strinse in un tenero abbraccio.

“L’ho trovata la mia felicità” le mormorò e Serena la guardò negli occhi.

“Ne sei sicura?” le chiese passandole dolcemente una mano sul volto e sparendo tra la folla, lasciandola ai suoi invitati.

La festa volgeva ormai al termine e la maggior parte degli invitati si stava recando verso l’uscita, quando Serena raggiunse i suoi amici, seduti in uno dei numerosi tavolini.

“Direi di mettere in atto il piano” dichiarò scoccando uno sguardo ai ragazzi seduti accanto a lei e Nate sorrise, afferrando il suo cellulare.

“Sapevo che l’avresti detto!”.

 

Chuck Bass sedeva sul divano del salotto, con lo sguardo perso nel buio della notte ed il solito bicchiere di scotch stretto tra le mani.

Aveva mandato via Morine esattamente tre minuti dopo il suo arrivo, dichiarando che le sue intenzioni erano cambiate e poi era rimasto per il resto della serata abbandonato a se stesso, mentre i suoi pensieri si perdevano in ricordi più o meno felici.

Lanciò uno sguardo all’orologio sulla parete, le lancette fosforescenti segnavano le 3.48.

Chuck sorrise.

L’aveva scelto Blair quell’orologio.

La stessa Blair che un paio d’ore più tardi si sarebbe svegliata per prepararsi al matrimonio, il suo matrimonio.

Questo pensiero lo disgustò terribilmente e, con un sorso, finì il liquido ambrato rimasto nel bicchiere.

Solo un paio d’ore prima, Gossip Girl aveva annunciato a tutti che la grande festa pre nozze era riuscita perfettamente e aveva allegato un paio di foto alla notizia, foto che Chuck non aveva avuto il coraggio di guardare.

D’un tratto qualcuno bussò alla porta ed il ragazzo si alzò con aria perplessa, chiedendosi chi potesse essere a quell’ora.

“Servizio in camera, signore, c’è una cosa per lei” esclamò la voce oltre la porta e quando Chuck l’aprì si trovò davanti un fattorino dall’aria familiare che stringeva una busta.

“Questa è arrivata per lei qualche minuto fa” esclamò l’uomo porgendogli la busta e, quando il ragazzo l’ebbe afferrata, lo salutò con un rispettoso cenno del capo e si dileguò nel corridoio illuminato.

Chuck raggiunse il divano e aprì la busta con un sospiro.

Un biglietto spiegazzato cadde e lui si piegò per raccoglierlo.

Qui c’è bisogno di te.

Una breve frase scritta con la calligrafia disordinata di Serena e Chuck corrugò la fronte perplesso, mentre tirava fuori un biglietto aereo.

Era un biglietto per Parigi e aveva un’ora di tempo.

Il ragazzo sospirò, guardandosi attorno indeciso sul da farsi e fece per rimettere il biglietto nella busta ed ignorarlo, ma qualcosa lo trattenne.

Improvvisamente la risata di Blair fece eco nella sua mente e Chuck si diresse in camera sua quasi senza pensare.

Afferrò il cellulare e compose rapidamente un numero.

“Fammi preparare una limousine, sto per partire” annunciò con sicurezza.

 

Blair Waldorf era raggiante quella mattina.

Non che durante la notte avesse dormito molto, non lasciando nemmeno a Serena la possibilità di dormire.

L’aveva costretta a dormire con lei per poi tormentarla per tutta la notte con le sue preoccupazioni, fino a quando, verso le quattro del mattino, la bionda era crollata distrutta tra le braccia di Morfeo.

Ma la Waldorf non aveva provato nessuna pietà per lei, così verso le sei e trenta del mattino l’aveva nuovamente buttata giù dal letto, costringendola a sottoporsi al restauro.

Così, mentre truccatori e parrucchieri si occupavano di tutti gli ospiti della villa, il catering assediava il piano di sotto per preparare l’intera residenza ad accogliere gli importanti invitati.

Serena fu sul punto di avere una crisi isterica, costretta a salire e scendere sotto gli ordini di Blair, accertandosi sempre che la sua acconciatura non cedesse, così quando ore dopo fu finalmente tutto pronto per iniziare, si ritrovò quasi a tirare un sospiro di sollievo.

Quando entrò in camera di Blair, la sposa era ferma davanti allo specchio, con una mano poggiata sul ventre piatto e lo sguardo perso in qualche pensiero lontano.

Serena si sedette silenziosamente sul letto e la guardò fino a quando Blair spostò lo sguardo su di lei, concedendole un breve sorriso.

“Non sembri molto felice per essere una sposa che sta andando sull’altare” esclamò la Van Der Woodsen in tutta sincerità e Blair sbuffò continuando a sorridere.

“Non iniziamo di nuovo, per favore” l’ammonì e Serena scrollò le spalle in segno di resa e poi sorrise.

“Gli invitati sono già tutti ai loro posti, il catering ha preparato tutto alla perfezione, lo sposo sta per raggiungere la sua postazione e tu sei bellissima” le disse alzandosi e prendendole le mani e Blair le sorrise emozionata.

“Da oggi cambierà tutto” mormorò e Serena continuò a sorriderle.

“Non cambierà mai quello che c’è tra di noi, Blair! Anche se tu stai per sposare un lord e ti trasferisci a Parigi” sospirò, trattenendo l’emozione.

“Verrò a trovarti spesso … sarà una buona occasione per rimpinzarmi di baquet e passeggiare per le vie parigine” esclamò ed entrambe risero.

“Ti voglio bene, S” sospirò Blair abbracciandola e la ragazza la strinse forte a sé.

“Ti voglio tanto bene anche io, B” le rispose con un sospiro e poi si separarono.

Serena ebbe come l’impressione che Blair stesse per dirle qualcosa, ma la ragazza sorrise scuotendo la testa.

“Mio padre è arrivato?” chiese Blair e Serena sorrise.

“Oh si, è in fondo alle scale e muore dalla voglia di accompagnarti all’altare” sospirò e Blair le sorrise, stringendole per l’ultima volta la mano.

“Allora andiamo” esclamò avviandosi fuori dalla stanza.

I fotografi immortalarono la loro passerella lungo le scale ed i loro sorrisi emozionati fino alla porta, poi Serena sorrise e lasciò Blair nelle mani di suo padre, raggiungendo gli invitati in giardino, dove sarebbe stata celebrata la messa, e fece un cenno di assenso a Louis ed ai musicisti, mentre percorreva la navata, sparpagliando petali di rosa e sistemandosi sull’altare.

Lo sposo sorrise ed un suono armonioso si diffuse nell’aria, riempendo quel caldo giorno di emozioni nuove.

Blair sospirò, stringendo il sobrio mazzetto di fiori che teneva tra le mani, e lasciando che il braccio forte di suo padre la sostenesse.

Apparve sulla navata e mosse qualche passo in avanti, guardando gli invitati emozionati, poi il suo sguardo si fermò su Serena che sorrideva da perfetta damigella e saettò su Louis nell’esatto istante in cui sentì quella voce.

“Blair”.

La voce di Chuck si insinuò rapidamente tra i suoi pensieri, bloccandole il respiro e facendole sentire una fitta allo stomaco.

Si voltò con estrema lentezza, mentre gli sguardi di tutti i presenti si erano già spostati sulla figura scura dietro di lei.

Chuck era fermo, in piedi, dietro di lei, il fiato corto per la corsa che evidentemente aveva fatto ed i capelli leggermente scompigliati.

L’abbigliamento come al solito impeccabile e l’aria agitata.

La stava guardando e quello sguardo le provocò dolore.

Per qualche istante la ragazza non seppe cosa dire, poi deglutì a fatica e aprì la bocca.

“Chuck” esclamò con un filo di voce ed il ragazzo mosse un passo verso di lei, tendendole una mano.

“Aspetta, ti prego” sospirò e Blair pensò che Chuck Bass non pregava la gente, solitamente impartiva ordini e basta.

Strinse il mazzo di fiori con forza, decisamente agitata, mentre suo padre sospirava lanciandole uno sguardo truce.

“Vogliamo proseguire, tesoro?” le chiese incerto, invitandola a prendere una qualsiasi decisione.

Blair respirò profondamente e si voltò verso Louis con uno sguardo di scuse.

Il ragazzo la guardava con estrema serietà, un certo timore dipinto sul volto e l’indecisione stampata negli occhi sinceri.

“Scusami solo un attimo, Louis” esordì con la massima calma e, lasciando il braccio di suo padre con uno sguardo affettuoso, si afferrò l’orlo del vestito e sfilò davanti a Chuck, lanciandogli un’occhiata glaciale e sparendo dalla vista degli invitati, rientrando in casa.

Il ragazzo la seguì senza esitare, mentre Louis abbassava il volto sconfortato e Serena scendeva lentamente dall’altare per raggiungere gli amici seduti in prima fila.

“Sapevo che sarebbe arrivato in tempo” bisbigliò con un sorriso e Nate le sorrise stringendole una mano, mentre Dan scuoteva la testa divertito.

 

Blair aveva abbandonato il suo mazzo di orchidee su una sedia all’angolo della sala e adesso si tormentava il velo del vestito nervosamente, mentre guardava Chuck arrivare.

Si fissarono per un lungo istante, infine Blair sospirò.

“Che ci fai qui, Chuck?” gli chiese ed il ragazzo sembrò sorridere.

“Non potevo lasciarti sposare lui senza fare nulla per evitarlo” mormorò e Blair scosse la testa con un sorriso amaro.

“Dovevi, invece” sospirò, ma Chuck scosse la testa avvicinandosi a lei.

“Blair, mi spiace, mi spiace davvero, ma io non ci riesco a stare senza di te” sospirò e la ragazza lo guardò arrabbiata.

“Allora perché mi hai lasciato andare?” gli sputò addosso con rabbia e lui la guardò con tristezza.

“Pensavo che fosse la cosa giusta, ma vedendoti adesso non ne sono molto convinto” sospirò e la ragazza deglutì a fatica, scuotendo la testa.

“No Chuck, questo è sbagliato, è tutto sbagliato” esclamò esausta, passandosi una mano sul viso ed allontanandola subito dopo, come se temesse di rovinare il trucco.

“Non dovresti essere qui” sospirò e Chuck si mosse in fretta, coprendo la distanza tra di loro.

“Dimmi che vuoi sposare Louis, dimmi che ami lui, solo lui” le chiese, ma lei non rispose.

“Non ce la fai a dirlo, vero? Non ci riesci perché la tua voce risulterebbe troppo falsa perfino a te stessa” esclamò con estrema sincerità e Blair sospirò disperata, trattenendo a stento le lacrime.

Quando alzò nuovamente il viso verso di lui i suoi occhi erano lucidi e pieni di un’infinita tristezza.

“Devi andartene via, Chuck, devi lasciare che faccia le mie scelte senza di te” mormorò ed il ragazzo la guardò da pochi centimetri di distanza, corrugando la fronte quasi con perplessità.

“Cosa c’è che non va, Blair? Perché sei così strana?” le chiese, afferrandola per il polsi e costringendola a guardarlo ed una lacrima solitaria sfuggì al suo controllo, rigandole una guancia.

Blair corrugò la fronte e le sue labbra si incresparono.

“Sono incinta, Chuck” esclamò lentamente ed il ragazzo sgranò gli occhi sorpreso.

In quell’esatto istante Serena si fermò sull’arco d’ingresso, trattenendo Nate per un braccio e sgranò gli occhi sorpresa.

“Ecco perché eri così strana” esordì, senza riuscire a trattenersi ed entrambi i ragazzi si voltarono a guardarla spaesati.

La bionda si avvicinò a loro, senza sapere realmente cosa fare, mentre Nate boccheggiava perplesso.

In quel momento Blair sgranò gli occhi, aggrappandosi con una mano al braccio di Chuck, mentre portava la mano libera al ventre.

Il suo volto si contrasse in un’espressione di dolore e lei emise un respiro strozzato, piegandosi su se stessa.

Serena scattò in avanti.

“Blair, cosa succede?” le chiese, ma la ragazza non riuscì a darle risposta e sembrò perdere l’equilibrio, Chuck la sostenne e Nate balzò in avanti.

“Dobbiamo portarla in ospedale” esclamò Serena agitata e Chuck la sollevò di peso, stringendola tra le braccia.

“C’è una limousine qui davanti” esclamò e Nate annuì, mentre Serena si allontanava verso la porta.

“Vado ad annunciare a tutti che le nozze sono sospese a causa di un malore della sposa e vi raggiungo” esclamò, correndo via.

Spazio autrice: Salve mie care. 
Mi scuso infinitamente per il ritardo, purtroppo sono stata troppo impegnata in questo periodo.
Comunque spero che questo penultimo capitolo vi piaccia...cercherò di non farvi aspettare tanto per l'ultimo.
Grazie di tutto. 

Alla prossima _EpicLoVe_

  
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