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Autore: Banryu    22/10/2011    2 recensioni
Oddio! Questa è la prima long fic in cui mi avventuro! Spero sia quantomeno decente! Tutto quel che posso dire è che... C'è un pò di tutto! Ci sono gli SHINee (ovviamente), ci sono due ragazze italiane, ma non solo, perché è mooooolto probabile che via via compaia anche altra gente!
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'Bene! Fantastico, Bea! Penso che tu sia l'unica ragazza dell'universo che riesca a far arrabbiare il proprio adorato ragazzo per motivi così futili! Complimenti, davvero!'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rieccomi quaaaaaaaaa!! Come sempre in ritardo! T___T Perdono! XD
Penso che ormai abbiate rinunciato ad un'uscita regolare di questa storia.. Sorry! .-.
Come al solito grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono e buona lettura! ^^

6 ~ Sometimes

Ambra POV.

'Adesso basta! Quando è troppo è troppo! Possibile che non si possa fare un pranzo tutti insieme che subito dopo questi due scompaiono nel nulla?!' Questi erano i pensieri di Ambra mentre si dirigeva velocemente verso i bagni maschili più vicini di quel piano.
Quando arrivò davanti alla porta, la aprì senza esitazione, tanto ormai la maggior parte delle persone la conoscevano lì dentro, o almeno avevano sentito parlare di lei, quindi non le importava di farsi trovare in un bagno maschile.
«Bea!! Taemin!!! Vi do cinque minuti per uscire di lì!!» Urlò non appena fu dentro. Fortunatamente non sembrava esserci nessuno.
Silenzio.
«Guardate che lo so che ci siete.» Aggiunse poi convinta, cominciando a sfilare davanti a tutte le porte per cercare di capire quali fossero occupate.
Sempre silenzio.
«Ok. Bea se non esci ti lascio qui e appena arrivo a casa comincio a buttare la tua roba fuori. Taemin... butto via tutto il tuo latte alla banana!» Era passata alle minacce. Tanto sapeva che erano le uniche cose che servivano con quei due quando facevano così.
«No! Tataaaaaaaaa! Non puoi farlo!!» Taemin era stato il primo a tradirsi: erano nell'ultima porta a destra. Ambra si portò lì davanti e vi posò l'orecchio.
«Taemin! Ma secondo te l'avrebbe fatto? Dovevi stare zitto!» Stava dicendo piano Bey, probabilmente dandogli dei pizzicotti.
«Ahi! Non è vero! Lo sai che Tata è capace di farlo!» Replicava l'altro. Ambra sorrise.
«Allora uscite o no?» Li incalzò col suo tono minaccioso.
«E va bene... Dacci dieci minuti e siamo fuori.» Sbuffò Bey da dietro la porta.
«Ve ne do cinque o ti lascio qui!» Concluse l'altra soddisfatta, prima di uscire dal bagno per andare a riprendere la sua roba che aveva lasciato nella sala prove.

Bey POV.

Bey sospirò, stringendo a se il corpo caldo di Tae.
«Qualcosa mi dice che in ogni caso non è finita qui.» Sussurrò, per poi incominciare a rivestirsi.
«Mh... Tata mi sembrava arrabbiata.» Annuì Taemin, facendo altrettanto.
In poco più di cinque minuti i due ragazzi erano fuori dal bagno e stavano camminando mano nella mano verso la sala prove. Una volta entrati Bey si accorse subito che l'amica non c'era.
«Ok... Dov'è Ambra?» Chiese, rivolta verso Jonghyun.
«Beh, una volta scaduti i cinque minuti è uscita.» Rispose semplicemente quello, cercando di non ridere.
«Oh, fantastico! Grazie per aver provato a fermarla, puffo! Te ne sono grata!» Detto questo corse velocemente a recuperare la sua borsa, salutò tutti e si precipitò per le scale. Se aveva fortuna sarebbe arrivata giù poco dopo l'ascensore, che sicuramente l'altra aveva preso, e forse sarebbe riuscita a raggiungerla.
Una volta fatte tutte le rampe di scale fino al piano terra, Bey si precipitò verso l'uscita, sperando di trovare Ambra lì: ebbe stranamente fortuna. A quanto pareva l'amica stava ancora aspettando un taxi al riparo di uno degli ombrelli dell'SM, a pochi passi dell'entrata.
Bey sospirò, raggiungendola a corsa per poi infilarsi con indiscrezione sotto l'ombrello.
«Ce l'ho fatta..!» Si lasciò sfuggire, mentre riprendeva fiato. Ambra la guardò, alzò un sopracciglio, ed allontanò l'ombrello dall'amica, lasciando che si bagnasse sotto la pioggia torrenziale che ancora cadeva su Seoul.
«Ma! Dai 'Mo per favoreee!! Non essere arrabbiata!» Bey prese sotto braccio l'amica, sfoderando uno dei suoi sorrisi a trentadue denti e sbattendo le palpebre a ripetizione.
«Così sembri Umma che fa il verso a Taemin...» Commentò quella, senza però spostarsi e coprendo entrambe con l'ombrello.
Bey sorrise. «Saranghae..?» Buttò lì, passandosi una mano tra i capelli bagnati.
«Sì sì certo! Intanto voi due fate schifo!» Esclamò Ambra, tirando una gomitata all'altra.
«E dai! Come se anche tu e Jong non facciate altrettanto!»
«Ma non in ogni posto in cui ci troviamo! E poi... I bagni dell'SM!! Per favore!!» La faccia di Ambra sembrava alquanto schifata. Bey invece continuava a sorridere, sapeva che infondo l'amica non la stava veramente sgridando, ma stava solo polemizzando un po'.
«Oh beh... Mancava alla nostra lista.» Ambra scosse la testa, entrando nel taxi che si era fermato davanti a loro. Bey fece altrettanto ed insieme andarono verso casa, continuando a parlare e scherzare.
Una volta entrate nell'appartamento Bey si fiondò diretta in bagno a farsi una doccia, mentre Ambra si andava a buttare sul letto.
«Bene. Adesso mi sono rimasti oggi e domani per rifinire tutti i dettagli per il compleanno di Tae! Fighting!!» Fu tutto quello che disse Bey una volta uscita dal bagno, precipitandosi poi in camera sua.

Jong POV.

Era da almeno mezz'ora che i cinque ragazzi erano rientrati nel loro appartamento ed ognuno era occupato a fare qualcosa: Taemin faceva la doccia, Minho ed Onew aspettavano il loro turno giocando alla play che c'era in sala e Key era in cucina che preparava la cena.
Era il momento perfetto per Jonghyun. Infatti, senza farsi notare dagli altri, entrò lentamente in cucina, andando ad abbracciare da dietro Key e posandogli il mento sulla spalla destra.
«Devi dirmi qualcosa, Honey?» Gli sussurrò poi nell'orecchio, vedendo che l'altro non stava parlando.
«Non mi pare, perché?» Il biondo sembrava molto indaffarato nella preparazione del riso, ma Jong sapeva bene che quella era solo una scusa.
«Allora a che pensavi oggi durante il pranzo?» Chiese ancora Jong, baciando il collo del più piccolo e provocandogli un brivido lungo tutta la schiena.
«Ah, quello.» Key deglutì a fatica, concentrandosi ancora di più sulle varie padelle che c'erano sui fornelli.
«Ehm...» Jong stava continuando a baciargli il collo, e questo impediva a Key di comporre dei pensieri sensati, e soprattutto delle scuse sensate. Ovviamente questo Jong lo sapeva benissimo. Così, dopo qualche altro secondo di tortura Key optò per una mezza verità.
«Beh, sono preoccupato per Minho.» Buttò lì, voltando leggermente la testa verso Jong, per capire se quel che aveva appena detto gli sarebbe bastato.
«Minho?» Il ragazzo sembrò un po' stupito di questa risposta. Non sapeva perché, ma, nel suo pessimismo cronico, si era immaginato tutt'altro.
«Sì, non ti sembra un po' strano nell'ultimo periodo?» Finalmente Jong aveva smesso di baciarlo sul collo, così lui poté riacquistare un po' della lucidità persa.
«In effetti... mi sembra un po' più silenzioso del solito e...»
«... Guarda troppo spesso il cellulare!» Esclamarono insieme Jong e Key. A quel punto si guardarono e scoppiarono entrambi a ridere.
Poi Key si voltò completamente verso l'altro, abbracciandolo e posando la fronte alla sua. «Volevi sapere solo questo dunque?» Gli domandò con la voce roca che tirava fuori solo ed esclusivamente per Jong. Key sapeva che quella voce lo faceva impazzire, quindi spesso la usava per sviare i discorsi.
Jong non poté fare a meno di sorridere, guardando l'altro negli occhi. «Ero solo preoccupato per te, Yeobo.» Concluse, portando poi le sue labbra su quelle di Key.
Ok, d'accordo. Jong era quello impegnato fra i due. Lui era quello fidanzato. Lui era quello che prima di baciare qualcuno che non fosse Ambra avrebbe dovuto porsi mille domande. Eppure tutto questo con Key non succedeva. Ogni dubbio o perplessità svaniva quando gli occhi di Jong incontravano quelli di Key.
Da quando lo aveva conosciuto, più di tre anni prima, Key era sempre stato il suo tutto. Non era riuscito ad allontanarlo da se neanche quando aveva conosciuto Ambra. Non che non ci avesse provato, all'inizio, ma quegli occhi felini, quello sguardo accattivante, quelle labbra invitanti, l'avevano sempre sopraffatto.
Jong portò le mani ai fianchi di Key, tirandolo di più a se, avvicinando i loro corpi ancora di più e facendoli aderire insieme. Sentì l'altro fremere a quel contatto.
«Honey, si brucia la cena.» Key stava sorridendo mentre premeva con poca convinzione le mani sul petto del più grande per allontanarlo da se.
«E se non mi importasse?» Gli chiese allora Jong, cercando di guardarlo negli occhi, cosa che sembrava alquanto impossibile dato che Key teneva lo sguardo basso, cercando di sfuggirgli. Allora Jong mise due dita sotto il mento del più giovane, facendogli alzare lo sguardo.
«Eh, Honey?» Sottolineò quell'ultima parola con tono malizioso, avvicinando nuovamente le labbra a quelle di Key.
«Beh, magari a qualcuno potrebbe importare, visto che sto morendo di fame!» La voce del maknae, appena entrato in cucina, aveva fatto sobbalzare entrambi. Key aveva colto quell'attimo di distrazione del più grande per spingerlo lontano e girarsi nuovamente verso i fornelli, nascondendo l'imbarazzo.
«Taemin! Potresti entrare un po' meno silenziosamente nelle stanze?!» Chiese Jong, con la mano destra all'altezza del cuore a far notare che gli era preso un infarto.
Taemin, passandosi un asciugamano sui capelli umidi con la mano sinistra, si voltò verso di lui ed alzò un sopracciglio. «Sì, Hyung. Mianhae*.» Quel che avrebbe voluto dire era più simile ad un 'E voi potreste anche evitare di fare le vostre cose così palesemente in cucina!', ma non poteva rispondergli in quel modo, visto che Jong era il suo Hyung, quindi si accontentò dell'altra risposta. Stare troppo in compagnia di Ambra e Bey a volte gli faceva venire in mente strane risposte cattive che normalmente non avrebbe pensato.
«Ecco.» Jonghyun annuì soddisfatto, avvicinandosi a Taemin e scompigliandogli i capelli umidi.
«Noi due finiamo di 'parlare' dopo, non pensare di averla scampata!» Disse poi, rivolto verso un Key molto indaffarato con il cibo, prima di uscire dalla cucina diretto in camera.
Una volta arrivato quasi alla porta della stanza, si sentì afferrare per un braccio e si voltò in direzione della persona che l'aveva appena fermato.
«Che c'è Taemin?» Chiese preoccupato al più piccolo: l'espressione che aveva in viso non prometteva niente di buono.
«Non mi piace dover mentire a Tata.» Disse a Jong con sguardo serio, lasciandogli andare il braccio.
«Che intendi dire con questo?» Jong era sempre più preoccupato dalla piega che poteva prendere quella conversazione.
«Intendo dire... Che secondo me dovresti parlarle di Key.» Silenzio. «O parlarne con Key.» Jong era rimasto immobile a quelle parole e stava guardando Taemin con afflizione, come se fosse combattuto su cosa dire o cosa fare.
«Io... Non posso.» Fu tutto quello che disse, prima di voltarsi ed entrare in camera.
«Ma perché Hyung? Dammi solo un buon motivo!» La voce di Taemin si stava alzando, come sempre quando parlava di qualcosa che gli stava davvero a cuore.
«Perché...» Jong si voltò verso di lui, guardandolo dritto negli occhi. «... Perderei uno dei due.» Lo sguardo del più grande era così sicuro, così pieno di dolore, così amareggiato, che il più piccolo non poté fare altro che annuire, abbassando lo sguardo per non dover più vedere quello strazio.
«Va bene. Io non dirò nulla. Ma sappi che non è giusto, e secondo me un giorno sarà peggio per tutti.» Detto questo Taemin girò i tacchi ed uscì dalla stanza, lasciando Jong con uno strano senso di tristezza addosso.

* Mianhae = Scusa.

  
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