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Autore: Silvia_sic    23/10/2011    6 recensioni
Un'interesse aggiunto all'iniziale piano di conquista...
Anni passati a nascondersi, organizzando un piano d'attacco e pochi attimi per distruggere ciò che era stato costruito con amore e sincerità reciproca... Era riuscito a far crollare tutto come un castello di carte...
Tutto per colpa di quell'inganno, pianificato con infamia... c'era solo un modo per fermarlo.”
Nuova ficcy per il mondo di Iron Man! Buona lettura!
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Nuovo personaggio, Tony Stark, Un po' tutti, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Capitolo 8: L'inizio dell'inganno

 

Alla King Corporation...

 

-Signore, è giunta notizia che i Vendicatori si stanno per incontrare in una riunione. Molti dei nostri soldati sono riusciti a farsi scambiare per lo staff della sorveglianza... E ci sono enormi possibilità che il materiale, finalmente, sia nelle nostre mani!- enunciò il portavoce degli Skrull al suo capo, da noi conosciuto come Ryan King.

 

Era nel suo studio personale e a quella notizia sorrise soddisfatto. Erano passati 5 anni da quando il progetto aveva avuto inizio. Ogni membro dei Vendicatori era stato analizzato a dovere, erano pronti all'azione.

 

-Perfetto! Vorresti dire che ora ho il campo totalmente libero?- chiese, riferendosi al suo interesse personale.

 

Il portavoce esitò nel rispondere, non aveva capito bene cosa intendesse il suo superiore, ma gli ci volle poco per capirlo. Ormai l'interesse principale di Ryan era solo uno... -Se intende la ragazza, sì il campo è libero!-

 

-Meraviglioso!- esclamò con un'accentuata punta di soddisfazione nella voce. -Ora puoi andare...- disse, congedandolo.

 

Ryan si alzò in piedi, facendo dei giretti per l'ufficio, ridendo tra sé. Poi si fermò davanti allo specchio.

 

-Una cosa devo fare... godermi la vita notturna tra feste e divertimenti... però con il volto di Tony Stark!-

 

I lineamenti del suo volto cominciarono a cambiare, i capelli tramutarono colore e della barbetta gli spuntò sul mento. La sua provvisoria trasformazione era terminata...

 

Si guardò allo specchio, osservando quel volto riflesso... quel volto famigliare e famoso per tutto il mondo... quel volto era di Tony Stark.

 

-Stark... stasera commetterai l'errore più grande della tua vita! La farai allontanare, cosicché possa averla tutta per me una volta per tutte!- esclamò, parlando all'immagine riflessa e sfoderando una maligna risata.

 

Ora lui era Tony Stark, chiunque l'avrebbe scambiato per il geniale milionario! Era identico!

 

Il suo vero scopo era Pepper, lei era ciò che lui più bramasse!

 

*******************************************************************************

 

-Papà, devi proprio andare via!?- chiese Anthony, seguendo il padre che camminava per i corridoi dell'immensa, guardando dentro ogni stanza. Sembrava che stesse cercando qualcosa o qualcuno.

 

-Te l'ho già detto... Sono costretto! Rimarrei volentieri qui a giocare con te, ma se lo faccio Nick è capace di venirmi a prendere!- esclamò lui, continuando a camminare.

 

-Ah giusto! E per la sorpresa di mamma!?- chiese Anthony. Tony si girò di scatto verso di lui, abbassandosi alla sua altezza.

 

-Shh! Non dirlo ad alta voce! Tua madre è capace di spuntare da dietro l'angolo in men che non si dica!- sussurrò piano, guardandosi intorno e facendo ridere il piccolo, che si mise le manine davanti alla bocca.

 

-Hai ragione! Scusa! Non dirò più una parola! Lo giuro!- disse, mettendosi una manina sul petto e alzando l'altra.

 

-Bravo, campione! Ora però sai dov'è?- chiese Tony, riferendosi a Pepper.

 

-Oh sì! È giù in cucina!-

 

-E perchè non me l'hai detto prima!? La sto cercando ovunque! Forza andiamo!- esclamò, prendendo in braccio il piccolo e mettendoselo a cavalluccio sulle spalle.

 

Arrivarono in cucina e, come detto da Anthony, trovarono Pepper.

 

-Ecco i miei due bambini!- esclamò quando li vide entrare, guadagnandosi da parte di Tony un'occhiata sbieca.

 

-Sì... comunque per caso sai dov'è la Mark V?-

 

-Come sarebbe a dire: sai dov'è?! Hai perso un'armatura!?- chiese sbalordita, non credendo alle sue orecchie.

 

-No, non l'ho persa!- rispose Tony con convinzione. -Solo che non mi ricordo dove l'ho messa...- affermò con il solito tono indiscutibile.

 

Pepper sorrise nervosamente. Se non fosse stato per Anthony sulle spalle di Tony, gli avrebbe volentieri staccato la testa. -Quello è un modo più elegante per dire che l'hai persa!-

 

-Ehmmm... comunque sai dov'è?-

 

-E come faccio a saperlo! Mica l'ho usata io!- esclamò lei, quasi perdendo la ragione.

 

-Io so dov'è!- enunciò il piccolo Anthony, guadagnandosi l'attenzione dei genitori impegnati in un comune e quotidiano battibecco.

 

-A sì?! E avvertirmi prima che tua madre impugni qualcosa di pesante e me lo tiri dritto in testa?!- chiese Tony, alzando gli occhi verso il figlio sulle spalle.

 

-Mica me lo hai chiesto!- obbiettò lui giustamente.

 

-Ottima osservazione, lo terrò presente la prossima volta...- disse, stupendosi per la risposta schietta appena ricevuta. -Vuoi dirmi dov'è? O giochiamo a caccia al tesoro?- chiese, scherzando e facendo ridere Anthony, che quasi perse l'equilibrio.

 

-È in laboratorio, l'hai messa dentro la Ford Flathead Roadster, ne sono più che sicuro!-

 

-Bene! Andiamo!- esclamò, facendo per andare verso il laboratorio, ma venne subito fermato.

 

-Fermo un momento! Non avrai mica intenzione di andare alla base dei Vendicatori in volo con la Mark V?- domandò, beccandolo in flagrante.

 

-Da quando ha imparato a leggere nel pensiero!? Dobbiamo stare attenti qui!- disse Tony al figlio, che rise divertito.

 

-Lo sapevo! La Mark V rimane qui! Tu andrai in auto e Jarvis ti farà avere sul posto la Mark VI per qualunque esigenza!- ordinò autoritaria.

 

-Ma così mi togli tutto il divertimento!- disse Tony, cercando di convincerla.

 

-Anche Fury ti ha detto la stessa cosa! Non puoi volare per i cieli come se niente fosse! Non è normale! E poi attireresti l'attenzione!- esclamò, facendogli notare la cosa più ovvia.

 

-Mettiamola ai voti! Siamo in tre, perciò uno dei due l'avrà vinta!- enunciò Tony, sicuro che l'adorato figlioletto avrebbe approvato la sua folle idea. -Io dico di sì, tu dici di no... Anthony?- chiese al piccolo, che non sapeva cosa rispondere. Continuava a guardare la madre e il padre, indeciso sul da farsi. -Ti ricordo che sei sulle mie spalle e accidentalmente potresti cadere...- disse Tony.

 

Pepper sgranò gli occhi e subito prese in braccio il figlio, temendo per la sua incolumità, anche se era evidente che Tony scherzasse, ma conoscendo il suo carattere eccentrico, nulla poteva essere certo!

 

Anthony dopo averci pensato un po', scelse la parte che più gli faceva comodo.

 

-Io sto con mamma!- affermò, lasciando Tony a dir poco meravigliato.

 

-Vorresti giustificare la tua risposta!?- chiese il padre.

 

-Certo! Se davo ragione a te, mamma si arrabbiava con me e con te! Invece tu non ti arrabbi, vero papà?- chiese con quella vocina dolce, che poteva sciogliere perfino uno con il cuore di pietra.

 

Pepper rise, tenendo Anthony in braccio e osservando l'espressione sul volto del marito. Se c'era una cosa certa su Tony era quella che non riusciva mai a dire di “no” a suo figlio! Tra loro c'era un legame fortissimo, Tony adorava il piccolo e Anthony venerava il padre come se fosse un Dio!

 

-E va bene! Andrò in auto!- esclamò Tony rassegnato. -Ma non è finita qui, furbetto che non sei altro! Mi domando da chi tu abbia preso!-

 

-Da te?! O è troppo scontata come risposta?!- rispose Pepper, sorridendo.

 

-E anche da te...- disse Tony, poi guardò l'ora. -È meglio che vada, sarei dovuto partire un'ora fa... Va be' mi aspetteranno come sempre!-

 

-Ci vediamo domani allora?- chiese Pepper.

 

-Puoi contarci, piccola!- esclamò lui, avvicinandosi e dandogli un bacio a fior di labbra.

 

Anthony sorrise. -E tu?! Perchè ridi? Mostriciattolo?- chiese, provocandolo con un appellativo a dir poco carino.

 

-Non sono un mostriciattolo!- obbiettò prontamente il piccolo. -Avrò un fratellino?!- chiese subito dopo con spontaneità.

 

Tony e Pepper rimasero abbastanza basiti per quella domanda.

 

-Perchè?! Vuoi un fratellino?!- chiese Pepper allarmata, già Tony e Anthony erano un bell'affare da tenere a bada, figurarsi un altro figlio! Mai e poi mai!

 

-No! No! Io sto bene così! Non voglio un fratellino! Solo che papà ha detto che io sono nato per un bacetto!- rispose, facendo tirare un sospiro di sollievo alla madre.

 

-Ti ho già detto che è una cosa più complessa e non riguarda solo un bacio, in pratica...- disse Tony prima di essere subito fermato da Pepper.

 

-Possiamo benissimo chiuderla qui...- disse, scambiando uno sguardo d'intesa con Tony, che si accorse subito di ciò che stava per dire!

 

-Giusto! Devo scappare! Mi raccomando...- disse, parlando col figlio. -Acqua in bocca!- esclamò, facendogli l'occhiolino e facendo per uscire di casa.

 

Anthony alzò il pollice in segno di conferma, mentre Pepper non capiva assolutamente tutto quel mistero.

 

Continua...

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA:

Salve!

E anche questo capitolo è giunto al termine! Ryan comincia il suo malvagio inganno... preparatevi xk è davvero perfido!

Cmq... ringrazio Ale, Herry, Mary, Glu e Miri per aver recensito il settimo capitolo e grazie anche a tutti quelli che hanno letto! ;)

Ditemi che ne pensate di questo chappy!

Kiss by Sic! ^^

   
 
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