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Autore: SpitFireScar    24/10/2011    2 recensioni
"Il calcio è uno degli sport più seguiti al mondo, forse il più seguito, nella città di Nuova Luxor, precisamente nell’istituto superiore Sanctuary, il calcio è e diventerà uno degli stimoli maggiori per dei ragazzi."
Riusciranno a salvare il club della scuola?
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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calcio 10

SI RIPRENDE



Il lunedì mattina era duro per tutti, ma per Shaina e Saori che dovevano sorbirsi il giudizio di Marin era peggio della morte, entrambe si erano incontrate davanti all’ingresso della scuola, aspettando l’arrivo della tempesta, che a loro sorpresa le passò accanto in silenzio e le ragazze la seguirono in silenzio attraversando il cortile.
-Oggi a ricreazione sul tetto della scuola parleremo.-
Le due raggelarono per la freddezza della frase fermandosi in mezzo al cortile.


Camus leggeva tranquillo sulla panchina, sotto il ciliegio, al centro del cortile della scuola, era concentrato sulla lettura di una delle sue poesie della classica letteratura francese e a voce bassa leggeva, che sembrava un litania a estranei.
-…O mon Dieu, mon Sauveur, puisque, par la raison
Le trouble de mon âme étant sans guérison,
Le vœu de la vengeance est un vœu légitime,
Fais que de ton appui je sois fortifié:
Ta justice t'en prie, et les auteurs du crime
Sont fils de ces bourreaux qui t'ont crucifié.-

-CAMUS!!!!-
La voce di Milo arrivò nel momento stesso in cui terminò il sonetto, non ebbe tempo di girarsi che venne investito dal suo migliore amico e se lo ritrovò seduto accanto che rideva sguaiatamente.
-Amico mio, tu sapevi, sapevi, ti devo un favore immenso!-
Con voce leggera e seria fece la propria domanda.
-Io sapevo cosa e per quale motivo mi devi qualcosa.-
-Primo,sapevi come sarebbe finita con Shaina mandandomela e Secondo, grazie a te ora ho un appuntamento con quello schianto!-
-Incredibile, sei riuscito a strappare un appuntamento con quella tiranna e si direi che mi sei immensamente debitore…. Quindi mi offrirai una cena al ristorante francese della città.-
-Nooo sai che io odio quella cucina!- Urlò supplichevole.
-Troppo tardi!.- Disse scherzosamente ma non troppo.

 

I due gemelli camminavano, uno dall’altro alla distanza di tre metri davanti, Kanon tranquillo e spavaldo e dietro Saga furioso e silenzioso.
All’ingresso della scuola non riuscì a trattenersi, era da domenica mattina che non parlavano e ora doveva mostrargli il proprio disappunto.
-Kanon aspetta dobbiamo parlare!- disse con voce seria.
-Che vuoi?-
-Non mi importa se hai lasciato la squadra o chi frequenti, ma è come hai trattato Saori, si è scusata e tu l’hai allontanata in malo modo .-
-E allora?-
-Voglio che ti scusi con lei!- disse con voce autoritaria.
-Se ci tieni così tanto consolala tu… Dopo tutto siamo uguali e quindi penso che si accontenti.-
Senza aspettare altro entrò nell’edificio scolastico, non aveva più voglia di parlare e la campanella avvertì l’inizio delle lezioni.

 

-MALEDIZIONE!-
Ogni persona stava lontano da un tavolino del bar della scuola, una aura malefica lo circondava allontanando chiunque o per le esternazioni troppo colorite dell’occupante.
-MALEDIZIONE!!!!-
Era ricreazione, ma Shaina prima di incontrare Marin voleva ingozzarsi  di dolci, aveva troppa paura di incontrarla e spese tutti i soldi in merendine al cioccolato.
-Ehi guarda che se mangi troppo ingrassi!-
Disse una  voce che a primo impatto non riconobbe.
-Cosa te ne frega?- domandò in modo aggressivo.
-Quando uscirò con te, non vorrei andare con una balenottera!-
-MILO!- esclamò sorpresa.
-Ma vorrei uscire con la ragazza carina, piccolina, magrolina, che sembra un bel scricciolo e che ho conosciuto…. Giusto scricciolo?-
Con l’indice tolse una macchietta di cioccolato sull’angolo alla bocca e dopo averlo messo in bocca mostrò di apprezzare il sapore di cacao con il latte.
-Non chiamarmi… Ma che stai facendo?-
Il ragazzo la sollevò, la strinse in un tenero abbraccio, gli accarezzava dolcemente il capo e con voce dolce gli sussurrò.
-Non ti preoccupare, con me hai risolto sono tornato, non ci saranno problemi…  e come fai aver paura di una leggiadra donzella come Marin?-
La ragazzo gli tirò un pugno nel costato.
-Primo dovrei essere io la tua ‘leggiadra donzella’, siccome usciremo insieme e Secondo Marin può essere una furia quando si arrabbia!- Terminata la frase si accoccolò sul suo petto, sentendosi protetta e sicura.
-Ok… e vedo che ci prendi gusto a stare tra le mie braccia.-
Aggiunse l’ultima frase ridacchiando.

 

Saori stava salendo le scale come se fossero un patibolo, non sapeva come spiegare a Marin che Kanon si era rifiutato di tornare e che era andato a giocare in una delle squadra favorite per andare ai nazionali.
Senza rendersene conto si schianto contro il petto marmoreo di un ragazzo e quando alzò lo sguardo vide uno dei gemelli.
-Ciao Ka… No tu sei Saga!-
-Esatto.- disse ridacchiando.
-Dove vai Saori?-
-Ti ricordi… devo parlare con Marin.-
-Giusto…-
-E non so cosa fare, giuro non so come spiegargli che io ci ho provato e…-
Un dito sulle labbra la fece fermare e con una carezza sulla guancia gli sussurrò.
-Non ti preoccupare ho già parlato con Marin e lei ha capito.-
Dopo queste parole il ragazzo continuò la strada nella propria direzione.
-Ah…. Saori!-
-Si?-
-Oggi sei bellissima!-
La ragazza rimase scossa dalle parole, ma non resistette a sorridere per il complimento e si avviò verso il patibolo con una altra energia.
Dopo tutto aveva ricevuto un complimento da uno dei ragazzi più ricercati della scuola.


Shaina correva di fretta su per le scale e gli stavano risalendo anche le 20 merendine al cioccolato.
Si era fermata a chiacchierare con Milo e ora era in ritardo.
Quando arrivò in cima al tetto, trovò Marin che la stava aspettando battendo il piedi, Saori di spalle pronta come lei al giudizio e June che guardava qualcosa adorante in cortile.
-Sei arrivata!- La richiamò.
-Scusa….Scusa… mi sono fermata a parlare eh…-
-Non importa ora.
Saori con te ho già risolto, ho parlato con Saga quindi capisco che non si può fare niente e quindi puoi rimanere nel club…. Ma vedi di non fare altri casini.
Shaina!-
La smeraldina si sorprese per la voce ancora più severa.
-Si?-
-Hai rimediato?-
-Si- Rispose allegra.
-Bene.- Sospirò soddisfatta.
-Ehm Marin?- La richiamò la verde.
-Dimmi Shaina.-
-Cosa ha June?- Domandò indicando l’amica.
-Non lo so…ha un’infatuazione per qualcuno ma non so chi!-
Shaina si posizionò dietro a June e guardò nella sua stessa direzione.
Vide tre ragazzi della lo squadra che chiacchieravano.
Indicò il primo un ragazzone di due metri, faceva paura a primo impatto, ma era buono come il pane e soprattutto gentile con tutti.
-Ci sono Aldebaran…-
La ragazza non reagì.
Poi indicò un giovane, dai lunghi capelli lilla e dal sorriso gioioso.
-…Mu…-
Nessuna reazione.
Infine il terzo, un ragazzo alto, dai lunghi capelli dorati e dagli occhi chiusi.
-….e Shaka.-
Alla bionda si imporporarono le guancie.
-Non ci credo.- Esclamarono in coro.
-Non ditelo a nessuno.-
Le tre ragazze annuirono sorridendo.
-Giurate!- Urlò rossa in volto.
-Ok…Ok!-
Alla fine promisero le tre amiche.


Le lezioni terminarono, un numeroso gruppo di ragazzi sbavanti era davanti al cancello e mentre dietro c’erano molte ragazze verdi di invidia.
Ikki e Shun passarono davanti al gruppo chiedendosi cosa poteva attirare l’attenzione di così tante persone, finche non sentirono una voce che riconobbero subito e cercarono farsi spazio nel gruppo.
-MA MI LASCIATE IN PACE PERVERTITI.-
Entrando di forza videro una ragazza che conoscevano bene.
-Pandora!?- Esclamarono in coro.
La ragazza si girò, indossava la classica divisa al marinara, tutta in nero con la camicetta bianca e quando li vide gli salto al collo ridendo.
-Ciao cugini che ci fate qui?-
-Noi la frequentiamo questa scuola- affermò Ikki.
-… Cosa ci fai qui tu?- Domandò il fratello minore.
-Sono qui per il mio ragazzo!- Trillò allegra, facendo demoralizzare tutti i ragazzi e godere le ragazze.
-PANDORA!- La chiamò una voce.
Quando tutti si girarono, videro Kanon avvicinarsi e donare un casto bacia alla ragazza.
-Andiamo…. Dai che ho gli allenamenti.-
Lasciarono il gruppo sconvolto e i suoi due ex-compagni di squadra ancora di più.



SpitFireScar
Avere 4 ore di interrogazione libere ti fanno venire strane idee.

  
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