You Like Me Too Much
You've tried before to leave me
But you haven't got the nerve
To walk out and make me lonely
Which is all that I deserve
You'll never leave me and you know it's true
'Cause you like me too much and I like you
(1965)
“Paul, la finestra”.
“Ho caldo, Jane”.
Alzo un attimo lo sguardo verso di lei. È il mio studio, che diamine, e non ho nessuna intenzione di chiudere quella dannata finestra.
Jane si alza con un gesto stizzito e, avvicinatasi alla finestra, la chiude di scatto.
“Ho detto ‘ho caldo’, sei forse sorda?”.
“Sfilati il golf, allora”.
La ignoro e mi alzo per spalancare la finestra.
Lei mi guarda con occhi rassegnati, socchiude la bocca per dire qualcosa.
Ci ripensa, però, e abbassa lo sguardo.
Mi siedo nuovamente e riprendo in mano la penna.
Camuffo un sorrisetto che mi spunta sulle labbra: è inutile, non ce la fa. Le piaccio troppo.
Just a word before I go.
E qui iniziano le dolenti note.
Per questo capitolo mi sono basata su un aneddoto raccontato da Marianne Faithfull, che racconta che ci fu un battibecco tra Paul e Jane perché lui voleva la finestra chiusa e lui aperta.
Ovviamente Marianne l'ho tolta di mezzo, perché era inutile ai fini della storia, gh.
Anyway, sto morendo di sonno e non ho voglia di dilungarmi tanto perché sono una pesaculo.
E mi stanno buttando fuori dal computer, perché devo andare a letto alle undici come tutte le brave bambine. Dah. E devo anche finire studiare letteratura greca. :|
Quindi, ringrazio, come sempre, chiunque abbia letto e in particolar modo Glenn, Midori, Siksa, ObladìObladà e Astrasi che hanno commentato, e sì, SIETE DELLE DONNE FIGHE.
A Krishna.
Jules.
E lei, anche se non c'entra nulla, è Marianne, il cosiddetto "angelo con le tette" che, come potete ben vedere, sono enormi.