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Autore: MissHarvelle    25/10/2011    2 recensioni
Questa FF é ambientata dopo la prima stagione ed é sulla ship Elena/Claudio. Che cosa succederebbe se una madre creduta morta per lungo tempo improvvisamente si facesse viva? Questa situazione é quella che si ritrova ad affrontare Claudio e solo con l' aiuto di Elena riuscirà a uscirne fuori..VIVO.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di pubblicare questo sudatissimo capitolo vi devo chiedere scusa per due cose:

  1. l' immenso ritardo

  2. l' avervi promesso di inserire Halloween e poi non averlo fatto; mi dispiace ma giuro che non avevo proprio idee di come impostare il capitolo! Spero di farmi perdonare con questo nuovo capitolo! Buona lettura ^^


12. Thinking Of You (parte prima);;

 

Comparisons are easily done
Once you've had a taste of perfection
Like an apple hanging from a tree
I picked the ripest one
I still got the seed


 

L' orologio a pendolo appeso alla parete batté esattamente le undici di sera quando Elena e Cook entrarono nella camera d' albergo a ore.
La ragazza non si era aspettata quel genere di sorpresa quando poche ore prima lui era passato a prenderla a casa, perciò era molto emozionata all' idea di passare una serata romantica con il suo ragazzo. L' emozione decrebbe e lasciò spazio alla delusione quando si rese conto di trovarsi nel motel più squallido di tutta Roma. Elena cercò di trattenere un brivido di ribrezzo nel constatare che alcune chiazze di umidità giacevano sulla porzione di parete vicina a quello che sembrava essere un letto.
Le lenzuola inoltre non sembravano essere molto invitanti.
Provò ad avvicinarsi al talamo per appoggiare il cappotto ma si bloccò nel momento in cui sentì un sinistro scricchiolio provenire dalle assi del pavimento.  In quel momento avrebbe voluto tanto lanciare un urlo di disperazione per attenuare il suo senso di inquietudine, ma si trattenne. In fondo Daniele si era impegnato molto per rendere la serata speciale e non le sembrava giusto trattarlo male solo perché aveva un pessimo gusto in fatto di sorprese. In realtà aveva un pessimo gusto anche in fatto di ragazze, a giudicare dal suo affiatamento con quella Morucci del cavolo...
Si voltò in direzione di lui e gli rivolse un sorriso a trentadue denti nella speranza di cancellare dalla sua mente quell' odiosa ragazza.
Cook, completamente a suo agio in quell' ambiente, non sembrò notare il suo malessere e ricambiò donandole un sorriso molto soddisfatto.

Non sarà certo la reggia di Versailles, però quello che conta siamo noi, non ciò che ci circonda, giusto Ele?”

Nel dire questo si avvicinò a lei e le cinse la vita con quelle braccia che nulla avevano della calda intimità di... Bloccò quel pensiero sul nascere,perché non centrava assolutamente nulla con la sua persona e in quel contesto. 
Si limitò ad assentire con il capo e nel momento in cui il ragazzo avvicinò la bocca alla sua, schiuse delicatamente le labbra per accogliere il bacio assaporando poi un altro profumo, quel maledetto mix tra zenzero e cannella che aveva imparato ad amare. Un odore salmastro le invase i sensi, riportandola con la mente a quel pomeriggio di una settimana prima...

 

***********************************

 

Il vento gelido di inizio novembre si divertiva a scompigliarle i capelli, in un modo talmente dolce e raffinato da non crearle nessun fastidio. Sentì un leggero brivido trapassarle la schiena,che forse però nulla aveva a che fare con l' abbassamento delle temperature. Si strinse la sciarpa ancora più vicino al collo e poi guardò lontano, nel punto in cui il mare si confondeva con il cielo color turchese.

Meraviglioso vero?”

Claudio le arrivò alle spalle all' improvviso, ma ciò non la turbò minimamente perché era arrivata lì con lui pochi minuti prima in moto.

Magnifico, avevi proprio ragione!”

Il ragazzo appoggiò la coperta di lana che aveva in mano sulla sabbia fine e profumata e si distese su di essa, invitando poi l' amica a fare lo stesso.

La bella Cicerino pensò che non si sarebbe trovata molto a suo agio in quella posizione,ma accettò senza obiezioni l' invito dell' amico perché non voleva destare inutili sospetti. Non seguì comunque completamente il consiglio di Claudio poiché si sedette sulla calda coperta color nocciola e appoggiò le braccia dietro la schiena, lo sguardo fisso sulla bellezza di quel mare novembrino.
Claudio invece fissava il cielo, pensieroso. Una strana atmosfera di quiete aleggiava tra i due, l' assordante rumore di discorsi molto spesso inconsistenti era ben lontano da quel silenzio così denso da essere interrotto solo dall' agitarsi ritmico delle onde.
Elena trovava quella situazione molto piacevole anche se aveva sempre considerato il silenzio come assenza di complicità e motivo di imbarazzo.
Ad un tratto Claudio portò il volto a livello di quello di Elena e senza alcun indugio le chiese: “ come era tua mamma Ele? Ti va di raccontarmi quello che ti ricordi di lei?.
Il sorriso solidale del ragazzo mitigò in parte lo shock per quella domanda inaspettata.
Inconsapevolmente, si trovò a paragonare il comportamento di Claudio con quello di Cook... e doveva ammettere che il primo ne usciva decisamente vincente! Daniele non si era mai interessato veramente alla sua situazione familiare, dando per scontato che avere una madre depressa desse la precedenza su qualsiasi altra situazione.
A Claudio invece interessava sapere qualcosa di più, non si confidava con lei solo per semplice abitudine. Forse era ora di ammettere che lui le voleva bene veramente, non c' erano secondi fini nella loro amicizia.
L' espressione pensierosa di Elena suscitò una reazione immediata: il viso del ragazzo si oscurò, come se una nube carica di pioggia si fosse impossessata del suo volto.

Come non detto, scusami se mi sono impicciato dei fatti tuoi...”

Dai non prendertela Cla.. che hai capito? Sono solo sorpresa per la tua domanda, ma questo non significa che non voglio risponderti!- i lineamenti della ragazza si distesero in un sorriso sereno – é da tanto tempo che non parlo a qualcuno di lei, non so nemmeno da dove cominciare...”

Prova a raccontarmi le prime cose che ti vengono in mente di lei.. per esempio... un Natale insieme,alcune sue stravaganze, il rapporto con Antonio. Di solito le prime cose che ci vengono in mente sono le più belle...

Non servirono altre parole per spronare la ragazza a parlare di Emma Solari, della sua bellezza genuina, della spontaneità con cui faceva ogni cosa, dello sguardo pieno di orgoglio che le regalava ogni volta che faceva un piccolo progresso a scuola, dell' amore puro e profondo che provava per quel provincialotto goffo di suo padre.

Le parole fluirono l' una dopo l' altra, in un crescendo di gioia e commozione. Dopo tanti anni stava finalmente riuscendo a parlare di lei con una serenità inaspettata e tutto questo era merito di quel ragazzo maledettamente attraente che le stava a fianco.

L' ho persa in un incidente stradale cinque anni fa purtroppo! Eravamo venute qui a Roma in visita e...noi stavamo attraversando la strada, ricordo bene, eravamo sulle strisce dannazione! - fece un lungo sospiro, la voce iniziò a farsi tremante- una dannata limousine non ha rispettato il codice della strada, passando a tutta velocità anche se il semaforo era rosso. Lei ha fatto di tutto per salvarmi, ma non è riuscita a scansare l' auto e così...”

Lasciò il discorso in sospeso, incapace di continuare.
Il dolore era troppo grande.

Claudio cinse con un braccio il suo esile corpo, cercando di imprimere in quell' abbraccio tutto il calore e l' affetto che provava. Elena d' altra parte si abbandonò in quel gesto delicato, cingendogli la schiena come in cerca di un appiglio per non sprofondare nell' abisso.
Restarono in quella posizione per alcuni minuti, prima che la ragazza si rendesse conto di quanto potesse diventare ambiguo quel gesto, nonostante fosse estremamente piacevole. Decise perciò di svincolarsi dalla presa di lui, ma l' unico risultato che ottenne fu quello di fare una misera figura: una ciocca di capelli si impigliò in qualcosa che Claudio sembrava portare al collo, una catenina forse.

Certo che sei proprio una pasticciona!- disse lui in finto tono di rimprovero mentre tentava di sciogliere il nodo- temo che dovrò tagliarti questa ciocca Ele!”.

Il tono dell' amico suonò così serio da far sbiancare la bella Cicerino.

Come? Cosa? Sicuro che non c' è un altro modo?”

L' angoscia dell' amica suscitò l' ilarità di Claudio.

Si può sapere che c' è di tanto divertente? Certo che sei proprio antipatico, mamma mia!”

Elena gli girò la faccia e nel fare questo poté constatare che la sua ciocca era tornata al suo posto. Si era comportata talmente tanto da bambina sciocca da non accorgersi che Claudio era riuscito a sciogliere il nodo con successo. Si rigirò dalla sua parte, vergognandosi un po' del suo atteggiamento infantile e pronta a chiedergli scusa. Lui sembrava però aver già dimenticato tutto: fissava le sfumature del cielo che stavano assumendo sempre di più tinte fosche e poi si accese una sigaretta, illuminando con la luce dell' accendino la catenina. Elena si sporse dal suo lato per osservarla meglio; ciò non sfuggì a Claudio che la fissò incuriosito.

é molto bella, di chi é?”

vuoi vederla meglio?- nel dire questo il ragazzo la sfilò e la pose nel palmo di lei – é un regalo di mio padre comunque! Me l' ha consegnata il primo giorno che sono andato a trovarlo in carcere..”

Elena osservò meglio il ciondolo dorato soffermandosi in particolare sul ciondolo che raffigurava un leone fiero. Orgoglioso come lo erano stati per tante generazioni i Rizzo. Accarezzò i bordi della chioma leonina, invasa da un senso di intimità che non aveva mai provato con nessun altro prima d' ora. Abbandonò la collanina nel palmo della sua mano, riuscendo solo a esprimere vaghi commenti riguardo l' ingegnere. Guardò con intensità i suoi occhi smeraldo e colse in essi una dolcezza e una passione infinita, talmente calda da sciogliere anche il più freddo marmo.

Si perse in quello sguardo, fino a fondersi in esso. E poi il suo sguardo si spostò alle labbra, tremanti di desiderio. Bastò quell' attimo di pura perdizione e follia per perdere la padronanza del suo corpo. Il suo viso si stava avvicinando sempre di più a quella terra sconosciuta e proibita, i sensi erano tutti protesi verso di lui, quand' ecco che una voce, stridula e fastidiosa interruppe la magia.

Cla dove eri finito? non mi presenti la tua amica comunque?”

Una ragazza molto bella dai ricci biondi si frappose tra loro, guardando Elena con sottile perfidia. Claudio imprecò sottovoce per poi rispondere tranquillamente: “che cazzo ci fai qui Giada? Lei é Elena comunque!”

Già io sono Elena e ora é meglio che vada, si é fatto tardi...”

La vista di quella ragazza l' aveva estremamente irritata e non voleva stare in sua presenza un attimo di più. Avrebbe scommesso tutto quello che aveva che quella smorfiosetta se la intendeva con Claudio. Accidenti a lei e ai suoi momenti di debolezza!  Se ne andò senza ascoltare le deboli proteste del ragazzo. Solo una volta scesa dall' autobus si accorse che la catenina era rimasta nelle sue mani...


                                          ***********************************************


Daniele appoggiò una mano sul suo seno destro, in un gesto di possessione tipicamente maschile, poi risalì con le dita sottili verso la piega delicata del collo.

Le sue mani si fermarono quando individuarono la presenza di un oggetto estraneo. Elena non seppe spiegarsi il motivo, ma nel momento in cui il suo ragazzo toccò la collanina, ebbe la sensazione che Claudio la stesse osservando.
Si paralizzò. 
Cook incuriosito dalla sua reazione prese tra le mani il monile e con occhio sospettoso le domandò dove avesse preso quel ciondolo. La ragazza non rispose subito. Si voltò per un attimo dandogli le spalle e cercò di raccogliere tutte le forze che aveva a disposizione per rispondergli.

Dani...io... vedi...”

Si può sapere che ti prende?”

Il tono sprezzante che le rivolse Cook la fece imbestialire. Già era difficile cercare di spiegargli tutto, se poi si metteva a fare lo sbruffone era ancora peggio.

Si può sapere che mi prende? Solo adesso me lo chiedi Daniele? Scusa se mi sorprendo, ma davvero mi sembra strano sentire che tu ti interessi ancora alla nostra storia..”

Ele ma che stai dicendo? Io n..”

Fammi finire Daniele!”. Il tono perentorio della ragazza lo zittì immediatamente.

Ora non sarò ipocrita dicendoti che la colpa é stata tutta tua. Ho anche io le mie colpe perché non mi sono imposta mai abbastanza. Ho sempre avuto paura a dirti le cose e forse é anche per questo che non vedo più un NOI possibile. La verità é che il tuo menefreghismo ed egoismo hanno solo velocizzato le cose, però prima o poi sarebbe successo lo stesso. Ebbene si,io non ti amo più e forse non ti ho mai amato. Mi dispiace Daniele, é finita!”

Lo shock che provò Daniele non fu di certo più grande del sollievo che Elena provò. Finalmente era riuscita a farla finita una volta per tutte con quella storia senza capo né coda. Lo doveva a sé stessa.

Io non capisco..fino a pochi minuti fa ci stavamo baciando... ti tocco una stupida collana e tu mi molli? - il ragazzo assunse una espressione delusa, poi riprese con più enfasi – hai un altro vero?No perché questa é l' unica spiegazione che mi posso dare...”

Elena si stupì di avere passato così tanto tempo con una persona così ottusa. Possibile che piuttosto che ammettere i suoi errori attribuisse la colpa esclusivamente ad altri?

Innanzitutto non é una stupida collana.. e poi non centra niente con Claudio..”

La ragazza si morse la lingua, maledicendosi per lo stupido errore.

Daniele la guardò, tronfio per aver avuto ragione e neanche troppo scocciato che fosse Rizzo il motivo della loro rottura.

Quindi la collana é sua? Sei ancora innamorata di lui?”

Era inutile continuare a mentire a sé stessa. Provava qualcosa per Claudio, che lei lo volesse o meno. Fece un assenso col capo, vergognandosi della sua debolezza.

Cook le rivolse un sorriso di scherno.

Peccato lui sia già impegnato con una certa Giada... non vorrei essere nei tuoi panni Elena, perché francamente credo che tu non abbia molte chances contro di lei!”

Il pensiero di Giada e Claudio insieme le fece contorcere lo stomaco, ma ciò non le impedì di rispondere piccata al suo poco gentile ex ragazzo.

Ho sempre pensato che l' odio di Claudio nei tuoi confronti fosse esagerato, ora però non ne sono così tanto sicura...”

Detto questo se ne andò, sbattendo la porta con tutta la forza possibile. Sentì cadere a terra un oggetto all' interno della stanza e non poté fare a meno di sorridere.

Ora doveva correre da lui e dirgli quello che provava.
Con o senza Giada nei paraggi.
Questo era tutto ciò che le importava.

 

 

 

Note dell' autrice: Spero che vi sia piaciuto questo capitolo! É diviso in due parti ed é ispirato alla bellissima canzone di Katy Perry che credo voi tutte/i conosciate! Non é successo un granché in questo capitolo per quanto riguarda la trama orizzontale, ma avevo bisogno che Elena lasciasse Cook ahahah! Finalmente ha ammesso con sé stessa i sentimenti che prova per lui, ora però come reagirà il nostro Claudio? A presto (spero) Fabi <3

  
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